lunedì 28 aprile 2014

Gustave Doré (1832-1883). La fantasia al potere


Gustave Doré è indubbiamente uno dei più prodigiosi artisti del XIX secolo. Appena quindicenne, intraprende una carriera di caricaturista prima e di illustratore professionista poi - che gli procurerà una fama internazionale – prima di dedicarsi a tutti i settori della creazione: disegno, pittura, acquerello, incisione, scultura.
Lo sconfinato talento di cui Doré è dotato porta l’artista a coltivare inoltre svariati generi, dalla satira alla storia, realizzando così, uno dopo l’altro, quadri giganteschi e tele più intime, brillanti e luminosi acquarelli , disegni a inchiostro sfumato di grande virtuosismo tecnico, vignette graffianti realizzate a penna, incisioni, illustrazioni bizzarre e perfino sculture barocche, stravaganti, monumentali, enigmatiche...

In veste di illustratore, Doré si è misurato con i testi più importanti (La Bibbia, Dante, Rabelais, Perrault, Cervantes, Milton, Shakespeare, Hugo, Balzac, Poe), diffondendo così, di nazione in nazione, la cultura europea. Per questo motivo, l’artista occupa una posizione di fondamentale importanza nell’immaginario contemporaneo, da Van Gogh a Terry Gilliam, senza dimenticare l’influsso che ha esercitato sul fumetto; una serie di aspetti, che questa prima retrospettiva organizzata a trenta anni di distanza dalla precedente, intende esplorare.



Comitato scientifico Edouard Papet, conservatore capo al museo d'Orsay
Philippe Kaenel, professeur titulaire d’histoire de l’art à l’Université de Lausanne
Paul Lang, sous-directeur et conservateur en chef au musée des beaux-arts du Canada


In collaborazione con la Biblioteca nazionale di Francia

La mostra è inoltre presentata a Ottawa, museo delle belle arti del Canada, dal 12 giugno al 14 settembre 2014

Fonte:
www.musee-orsay.fr/



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amalia di Lanno