lunedì 14 aprile 2014

Tra Sezione aurea e Fibonacci, in mostra a Villa Carlotta la pittura “matematica” di Silvia De Bei


I quadri dell’artista milanese, affiancati da una selezione di cristalli,fossili ed antichi volumi di Copernico e Keplero, in mostra nella Wunderkammer, la nuova“Camera delle Meraviglie” di Villa Carlotta (Tremezzina 14 aprile 2014) Dal 18 aprile all’11 maggio Villa Carlotta, Museo e Giardino botanico sul Lago di Como, accoglie “Fiori”, rassegna artistica che propone una selezione di tele della pittrice milanese Silvia De Bei che fa del colore e dei temi botanici, indagati in chiave scientifica e poetica, i cardini della propria produzione. I quadri saranno affiancati da volumi antichi di Copernico e Keplero provenienti dalla Meda Riquier Rare Books di Londra, da una selezione di fossili, cristalli, da citazioni di Leonardo Da Vinci, Platone, Keplero e Pacioli, per dare vita a una vera e propria Wunderkammer contemporanea, allestita nella nuova sala espositiva che Villa Carlotta, con questa iniziativa, apre per la prima volta al pubblico. L’idea di proporre una “Camera delle Meraviglie” moderna rispecchia la complessità dell’indagine artistica della De Bei, dove l’interesse per la botanica e la natura è affrontato in un delicato equilibrio tra ricerca della razionalità e sperimentazione creativa, in una sorta di “stratificazione intellettuale”. Spiega infatti Michele Caldarelli, curatore della mostra: “Recuperando il senso della Wunderkammer come protomuseo che sperimenta nell’accumulazione dei più disparati materiali la possibilità di connotazione ed articolazione di un’idea centrale, ho voluto porre al centro dell’attenzione la ricerca della cifra armonica che sta alla base dello sviluppo naturale di tutti gli organismi viventi e delle leggi fisiche dell’universo. La mia è volutamente un’indicazione di percorso tra finito e infinito, reale ed immaginario.” Le stesse caratteristiche che si ritrovano nelle opere di Silvia De Bei. Una carriera, la sua, fatta di studio delle proporzioni geometriche, ricerca cromatica e armonia della forme. Aldo Carpi e Achille Funi, i suoi maestri. Crippa, Dova, Alik Cavaliere, Francese, Ajmone, Peverelli, Kodra, Tiziana Fantini, Anna Sogno, Antonia Tomasini e Luigia Zanfretta, i compagni di crescita artistica. Un percorso di maturazione che si conclude negli anni Ottanta quando, una serie di personali e collettive ne confermano il successo e la sigla stilistica: ordine, congruenza delle forme ed equilibrio, unite al mai assopito interesse per il colore. “I miei quadri sono quasi tutti strutturati secondo la Sezione Aurea "Divina Proporzione"– raccontava Silvia De Bei a Michele Caldarelli in un’intervista –. Un’Intuizione artistica imbrigliata in regole fisse, la mia, ma libera di agire con fantasia. Non forme essenziali astratte, ma un dato di natura inserito in uno schema severo” In un tempo,il nostro, fatto di asimmetrie, contrapposizioni e continue antinomie, il rigore delle forme che trova ispirazione, nei quadri dell’artista, addirittura nella matematica di Fibonacci rende il lavoro della De Bei ancora più affascinante. È la “bellezza della matematica”, che si concretizza nei colori e nelle forme. Come non rimanerne stregati? Per maggiori informazioni è possibile contattare Villa Carlotta (www.villacarlotta.it) al numero 0344.40405 o mandare una mail a segreteria@villacarlotta.it. CONTATTI CON LA STAMPA Antonella Maia mob. 349 4757783 antonellamaia.ufficiostampa@gmail.com www.villacarlotta.it VILLA CARLOTTA Villa Carlotta è una dimora del tardo '600 situata a Tremezzo, sul Lago di Como. E' un luogo dove capolavori della natura e dell'ingegno artistico convivono in perfetta armonia in oltre 70 mila metri quadri visitabili tra giardini e strutture museali. Favorito dall’eccezionale fertilità del suolo, il parco di Villa Carlotta è celeberrimo per la stupefacente fioritura primaverile dei rododendri e delle azalee in oltre 150 varietà. In realtà ogni periodo dell'anno è adatto per una visita. In un itinerario tra antichi esemplari di camelie, cedri e sequoie secolari, platani immensi e essenze esotiche si susseguono infatti sorprendenti incontri: il giardino roccioso, la valle delle felci, il bosco dei rododendri, il giardino dei bambù, il museo degli attrezzi agricoli e straordinari scorci che ben giustificano la fama di questo luogo, fin dall'Ottocento considerato "un angolo di paradiso". Meta privilegiata di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare il suo patrimonio floreale e artistico che annovera opere da Antonio Canova a Francesco Hayez, la Villa è anche membro dei più prestigiosi circuiti artistici e botanici d'Italia: circuito dei Grandi Giardini Italiani, Rete degli Orti Botanici della Lombardia, Rete Museale dell’800 lombardo ( insieme a prestigiose istituzioni quali la Pinacoteca di Brera e la Galleria d’Arte Moderna di Milano),circuito delle case-museo della Lombardia. Villa Carlotta gestita da un Ente Morale dal 1927, destina tutti gli introiti derivanti dai biglietti di ingresso “esclusivamente” ad opere di miglioramento della villa stessa e del suo parco botanico, demanio dello stato. SILVIA DEL BEI Silvia De Bei nasce a Milano il 10 maggio del 1921. Entra giovanissima all'Accademia di Brera dove segue i corsi di Aldo Carpi e Achille Funi. Suoi compagni sono stati Crippa, Dova, Alik Cavaliere, Francese, Ajmone, Peverelli, Kodra e fra le pittrici Tiziana Fantini, Anna Sogno, Antonia Tomasini, Luigia Zanfretta. Dopo la laurea in giurisprudenza conseguita nel 1943 e una lunga pausa dovuta a impegni di lavoro, riprende a frequentare i corsi di Walter Lazzaro e Saverio Terruso. Nel 1981 si diploma all'Accademia. La tesi su "il colore in Seurat" relatore Luciano Caramel e successivamente (1982) la frequenza del corso di cromatologia presso la Nuova Accademia con Luigi Veronesi, ne chiariscono lo specifico interesse. Nel 1983 segue il corso di perfezionamento in incisione tenuto da Walter Valentini alla Nuova Accademia. Dall'80 il percorso artistico si certifica attraverso una serie di mostre personali e collettive e la notazione di scritti e articoli di critici importanti.
pubblica:
Massimo Nardi