In piena luce. Fotografie di Herb Ritts, concepita espressamente per il nuovo spazio espositivo AuditoriumExpo.
Oltre
cento immagini di uno dei più grandi interpreti della fotografia
internazionale, ritrattista tra l’altro delle celebrities dello star
system hollywoodiano (Madonna, Michael Jackson, Richard Gere) e della
moda, ma anche autore di lavori sul corpo e sui paesaggi.
Herbert Ritts (Los Angeles, 13 agosto 1952 – Los Angeles, 26 dicembre 2002) è stato un fotografo e regista statunitense.
È
stato un fotografo di moda, che si è concentrato soprattutto sulla
fotografia in bianco e nero e sul ritratto, ispirandosi allo stile della
scultura della Grecia classica. Di conseguenza, alcune delle sue opere
più famose sono nudi maschili e femminili nello stile che può essere
definito fotografia glamour.
Creatore delle immagini più
incisive, sognanti e perfette dello star system hollywoodiano, Herb
Ritts è stato un grande interprete della fotografia internazionale. Suoi
sono molti dei ritratti che hanno costruito, è proprio il caso di
dirlo, celebrities come Madonna, Michael Jackson o Richard Gere. Sue
sono le fotografie patinate e oniriche della moda, dove gli abiti
lucenti di Versace, i corpi perfetti delle modelle, sono immersi in una
luce piena e vaporosa.
Concepita espressamente per l’AuditoriumExpo, In piena luce è una
retrospettiva eccezionale di immagini di Herb Ritts, tra le più celebri
ed altre inedite, provenienti dall’Herb Ritts Foundation di Los Angeles.
In esposizione oltre 100 preziose fotografie di diverso formato, dalle
imponenti stampe al platino, alla serie di stampe ai sali d’argento di
medio formato fino alle grandi gigantografie spettacolari. I celebri
ritratti realizzati da Herb Ritts, le fotografie di moda, i lavori sul
corpo, le straordinarie immagini della California, l’eccezionale
reportage sull’Africa.
Lo stile di Herb Ritts è inconfondibile, nutrito di uno sguardo potente –
uno sguardo che idealizza – e che arrivò proprio nel momento giusto.
Uomo colto e sensibile, appassionato di arte e di storia della
fotografia, Ritts studiava le composizioni classiche, la plasticità del
dialogo tra i corpi nell’arte rinascimentale, così come nelle fotografie
di inizio secolo.
Rapito dal rigore formale del fotografo tedesco Herbert List (suo
riferimento irrinunciabile per tante immagini), Ritts cercava di
comprendere il mistero che risiede al fondo di quelle perfette
composizioni di luci e di volumi che, spesso distrattamente e con
superficialità, vengono chiamate semplicemente “fotografie di moda”.
Come è possibile restituire sulla carta fotografica il tocco serico di
un tessuto cangiante, come mantenere l’aura magica di piacere che un
abito di alta sartoria emana, come mettere in relazione l’aria densa di
un giorno di sole con il vento, la sabbia del deserto, la pelle di una
modella?
Tutte le immagini create dalla fantasia e dalla professionalità di Herb
Ritts nascono dal lavoro intorno a questi temi e dalla possibilità di
trovare a ogni momento, per ogni immagine da realizzare, una nuova
soluzione, una nuova risposta. Gli elementi naturali di cui si
alimentava il suo sguardo – il vento, la luce e la terra della
California, l’orizzonte a perdita d’occhio, gli spazi immensi - entrano
in ogni sua fotografia. Il risultato è una combinazione, rara e
preziosa, geniale eppure semplice, di questi ingredienti.
Così come i lavori sui corpi statuari, sulle atmosfere africane, anche i
ritratti di Ritts appaiono inimitabili, nati ognuno da un’intesa
profonda, un’affinità intellettuale, spesso da un rapporto di amicizia.
Madonna si affidò a lui per la costruzione della sua multiforme immagine
e per la foto della copertina di True Blu, il suo primo LP di successo.
Nello stesso modo Liz Taylor, altra grande amica del fotografo, confidò
proprio al suo obiettivo tutta la fragilità del suo corpo: la sua testa
bianca, quasi completamente rasata dopo l’operazione di tumore al
cervello, riempie senza vergogna il rettangolo dell’inquadratura,
stagliandosi elegante sul nero dello sfondo. E ancora, il corpo sinuoso
di Tina Turner, lo sguardo e gli occhiali di William Burroughs, le
guance straripanti di Dizzy Gillespie che si espandono su uno sfondo
bianco. Non esiste alcuno standard, nessuna formula preconfezionata nei
ritratti di Ritts. Per ognuno, il fotografo inventava una creazione
originale e semplice, tagliata su misura, folgorante e perfetta. E per
ognuno di loro, esattamente come è avvenuto per le cinque supermodelle
della sua foto forse più celebre, Ritts realizzava una creazione
autonoma.
Orari: dal Lunedì al Giovedì e Domenica dalle ore 12 alle ore 20;
Venerdì e Sabato dalle ore 12 alle 22.
In piena luce. Fotografie di Herb Ritts
|
Dal 11/12/2013 al 30/03/2014
|
AuditoriumExpo
- Web page
|
fonte:
segnala:
amalia di Lanno