mercoledì 27 novembre 2013

Ab Origine: AMY CHEUNG - ALESSIA DE MONTIS - TAMARA REPETTO – ELISA STRINNA - ANNA TUORI


AMY CHEUNG - ALESSIA DE MONTIS - TAMARA REPETTO – ELISA STRINNA - ANNA TUORI

Ab Origine

27 settembre -16 novembre 2013
prorogata al 30 novembre 2013


Z2O Galleria | Sara Zanin inaugura la nuova stagione espositiva con Ab Origine, mostra collettiva che presenta le opere di Amy Cheung, Alessia De Montis, Tamara Repetto, Elisa Strinna e Anna Tuori.

La locuzione latina Ab Origine – letteralmente «dall’origine» – diventa chiave di lettura metaforica per analizzare le ricerche delle artiste in mostra, tra loro diverse ma tutte caratterizzate da un forte potere evocativo e una grande capacità immaginifica. Sono percorsi ‘a ritroso’ che cercano di indagare in maniera percettiva, mentale e culturale il rapporto tra dimensione umana e naturale, rintracciandone possibili continuità, sovrapposizioni, discrasie.
L’artista cinese Amy Cheung – Padiglione Hong Kong alla 52 Biennale di Venezia 2007 – presenta Imagine Hero (2013), un lavoro frutto della collaborazione con lo psicologo statunitense Philip Zimbardo, creatore del leggendario esperimento carcerario di Stanford nonché fondatore nel 2010 di HIP – Heroic Imagination Project. HIP è un’associazione no profit che – attraverso un approccio scientifico e usando una metodologia proveniente dalla psicologia sociale – tenta di sviluppare un nuovo concetto di eroismo inteso come esercitazione quotidiana alle azioni positive. In questo modo HIP si propone di superare la naturale tendenza umana all’osservazione passiva degli eventi circostanti. Imagine Hero è un lavoro nato per contribuire alla campagna di fundraising promossa da HIP: il ricavato della vendita verrà completamente devoluto all’associazione. L’opera è composta da un trittico che riporta le scansioni delle onde celebrali sia dell’artista che del Prof. Zimbardo, intenti a immaginare la propria idea di eroe rispettivamente cinese per l’artista, americano per il Prof. Zimbardo. Nel pannello centrale compare la combinazione di entrambi i cervelli assorti nella costruzione di un ideale eroe platonico, essenza positiva di una nuova forma di eroismo. Le incisioni, fatte direttamente sul legno dei pannelli, riproducono i dati fMRI (Functional Magnetic Resonance Imaging) mentre le aree cerebralmente attive della loro eroica azione sono rappresentate attraverso l’uso del sangue sia di Amy Cheung che del Prof. Zimbardo. Nella convinzione che, in casi estremi, gli eroi debbano donare il proprio sangue per la causa.
L’installazione multimediale Still of Life: Seasons (2007-2013) di Alessia De Montis si focalizza sullo studio delle variazioni percettive ed emotive del paesaggio. Una serie di polaroid impressionate si alternano ad altre polaroid non impressionate, inespresse, su cui vengono proiettate in mapping delle ‘polavideo’. La luce della proiezione, col tempo, infonde un’inevitabile metamorfosi su ogni foto, instaurando una profonda corrispondenza tra le visioni sbiadite delle polaroid impressionate e le altre che restano invariate, superfici apparentemente neutre dove tentare metaforicamente di incidere – attraverso il video – i ricordi.
Tamara Repetto presenta il fulcro di un nuovo lavoro che, come quelli precedenti, attraverso uno stretto connubio tra arte e tecnologia e una dimensione installativa multisensoriale cerca di immergere il fruitore in un mondo percettivo innescando – come afferma l’artista stessa – momenti di maggiore consapevolezza. L’installazione Castanea (2013) riflette sul fragile equilibrio tra azione umana e macro/micro cosmo naturale, attraverso un delicato e ipnotico vorticare di frammenti dell’albero di castagno, molto diffuso nei boschi piemontesi (dove vive l’artista) e a rischio di estinzione per via di un parassita esterno, il Cinipide Galligeno, sviluppatosi in Italia a causa della sempre più crescente attività di importazione e commercializzazione di vari materiali vegetali.
Elisa Strinna presenta delle inedite riedizioni di due progetti esposti nel 2011 al MACRO di Roma, frutto della residenza 6ARTISTA svolta tra Roma e Parigi. Sia nel video La ragazza mela (2011) che nelle Variazioni su Canestra di frutta (2011) l’artista crea narrazioni dove, lavorando su più registri, si sofferma su alcuni elementi chiave per riflettere sulle distanze e le continuità tra dimensione naturale e cultura umana. La ragazza mela è ispirato – attualizzandone personaggi e scenari – all’omonima fiaba popolare trascritta e raccolta da Italo Calvino nelle sue Fiabe Italiane, mentre Le Variazioni su Canestra di frutta recuperano lo stile e l’iconografia della celebre natura morta caravaggesca ma utilizzando materiali contemporanei. In entrambi la frutta – un dato naturale – assume il ruolo di veicolo narrativo e simbolico per riflettere sul cambiamento di usi e costumi, sull’evoluzione della storia culturale.
La ricerca pittorica dell’artista finlandese Anna Tuori si iscrive in una tradizione romantica che esplora le risonanze tra natura esterna e mondo interiore. I suoi lavori delineano paesaggi magici e misteriosi dove, nonostante sia assente un orizzonte che definisca la misura del tutto, la profondità è mantenuta da larghe pennellate e colori brillanti. Anna Tuori – nominata per il Finnish Young Artist of the Year 2011 e, precedentemente, sia per l’Ars Fennica Award chee il Carnegie Art Award – indaga la relazione tra l’autentico e il non autentico, tra realtà e illusione, esplorandone possibili crepe per creare spazi di fuga, utopie personali.


Fonte:
www.z2ogalleria.it/

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amalia di Lanno