L’onnipotenza del sogno. Da De Chirico al Surrealismo
CAMeC – Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia
Con
questa mostra il CAMeC intende presentare una già proposta e riuscita
formula espositiva, centrata sull'incontro e il dialogo fra le raccolte
permanenti e autorevoli prestiti, in collaborazione scientifica con
istituzioni pubbliche e collezioni private. In questa occasione il
progetto affianca a un'inedita selezione di ascendenza Surrealista un
prezioso florilegio di dipinti di Giorgio De Chirico della prima
Metafisica e della Nuova Metafisica degli anni Cinquanta-Settanta, con
l’intento di documentare il legame cardinale fra la corrente ferrarese e
l’avanguardia nata a Parigi nel 1924, saldamente confermato dalla
storiografia a dispetto del burrascoso rapporto intercorso fra il
Maestro e André Breton.
Fra le altre opere in mostra tre Piazze d’Italia a confronto, del ’16, ’57 e ‘70, la Composizione Metafisica proveniente dalla GAM di Palazzo Pitti, replica del Canto d’amore del 1914 conservato al MOMA di New York e, da metà dicembre, l’Enigma della partenza del ’14 appartenente alla raccolta Magnani Rocca. Dalle raccolte del CAMeC opere di Hans Jean Arp, Hans Bellmer, Victor Brauner, Jean Cocteau, Salvador Dalì, Paul Delvaux, Gianni Dova, Marcel Duchamp, Max Ernst, Maurice Henry, Wifredo Lam, Edouard Mesens, René Magritte, Sebastian Matta, Juan Miró, Man Ray, Alberto Savinio, Paul Wunderlich.
Fra le altre opere in mostra tre Piazze d’Italia a confronto, del ’16, ’57 e ‘70, la Composizione Metafisica proveniente dalla GAM di Palazzo Pitti, replica del Canto d’amore del 1914 conservato al MOMA di New York e, da metà dicembre, l’Enigma della partenza del ’14 appartenente alla raccolta Magnani Rocca. Dalle raccolte del CAMeC opere di Hans Jean Arp, Hans Bellmer, Victor Brauner, Jean Cocteau, Salvador Dalì, Paul Delvaux, Gianni Dova, Marcel Duchamp, Max Ernst, Maurice Henry, Wifredo Lam, Edouard Mesens, René Magritte, Sebastian Matta, Juan Miró, Man Ray, Alberto Savinio, Paul Wunderlich.
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Amalia di Lanno