Il progetto, ideato appositamente per gli spazi della Sala Santa Rita, mette a confronto due generazioni diverse di artisti, entrambi torinesi, l'uno in passato allievo dell'altro. Punto di partenza del progetto è il concetto di paura intesa come meccanismo di innesco del confronto, e quindi come inesorabile premessa del processo di creazione e di conseguente dialogo dell'artista col mondo esterno. In due maniere differenti, ma dialetticamente in sintonia, i due artisti mettono in scena la loro personale rappresentazione della paura.
Sergio Ragalzi propone tre tele verticali di grandi dimensioni appartenenti al ciclo pittorico delle "Scimmie" realizzate appositamente per la Sala Santa Rita.
Sergio Ragalzi propone tre tele verticali di grandi dimensioni appartenenti al ciclo pittorico delle "Scimmie" realizzate appositamente per la Sala Santa Rita.
Il ciclo delle "Scimmie", presentato per la prima volta alla storica galleria l'Attico di Fabio Sargentini nel 2004, rappresenta la paura come momento di passaggio. Ragalzi individua, infatti, nel terrore che si dipinge nel volto dell'animale il momento di passaggio dallo stato bestiale alla coscienza, prerogativa esclusiva dell'uomo.
Paolo Grassino presenta una scultura-installazione in cemento in cui una figura umana, attraversata da lampadine che illuminano in maniera prepotente lo spazio antistante all'opera, rivela la paura e l'incertezza del futuro, l'ineluttabile necessità di mettere in luce ciò che si para di fronte al proprio cammino.
Sergio Ragalzi nasce a Torino nel 1948. Protagonista fin dalla metà degli anni '80 del ritorno alla pittura dopo le esperienze concettuali degli anni '70, partecipa a esposizioni in musei e istituzioni internazionali. Le sue opere fanno parte delle collezioni di varie istituzioni pubbliche tra cui il MACRO di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, la GAM di Torino e la collezione Camera dei Deputati.
Paolo Grassino presenta una scultura-installazione in cemento in cui una figura umana, attraversata da lampadine che illuminano in maniera prepotente lo spazio antistante all'opera, rivela la paura e l'incertezza del futuro, l'ineluttabile necessità di mettere in luce ciò che si para di fronte al proprio cammino.
Sergio Ragalzi nasce a Torino nel 1948. Protagonista fin dalla metà degli anni '80 del ritorno alla pittura dopo le esperienze concettuali degli anni '70, partecipa a esposizioni in musei e istituzioni internazionali. Le sue opere fanno parte delle collezioni di varie istituzioni pubbliche tra cui il MACRO di Roma, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, la GAM di Torino e la collezione Camera dei Deputati.
Paolo Grassino (Torino 1967) esordisce sulla scena dell'arte nei primi anni '90, facendosi interprete della generazione di fine millennio con un'iconografia cruda e spiazzante.
Reduce da mostre in musei internazionali come il Frost Art Museum di Miami (2011) e Loft Project Etagi di San Pietroburgo (2011), di recente ha rappresentato l'Italia alla Biennale di Mosca e una sua grande installazione è stata acquisita per la collezione permanente del MACRO di Roma.
Reduce da mostre in musei internazionali come il Frost Art Museum di Miami (2011) e Loft Project Etagi di San Pietroburgo (2011), di recente ha rappresentato l'Italia alla Biennale di Mosca e una sua grande installazione è stata acquisita per la collezione permanente del MACRO di Roma.
INAUGURAZIONE 9 Febbraio 2012
ORARIO DI APERTURA Dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 19
GIORNI DI CHIUSURA SETTIMANALI Domenica e lunedì
GIORNI DI CHIUSURA PER FESTIVITA' 1/1, 6/1, Lunedì di Pasqua, 25/4, 1/5, 2/6, 29/6, 1-31/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12
ORARIO DI APERTURA Dal martedì al sabato dalle ore 11 alle ore 19
GIORNI DI CHIUSURA SETTIMANALI Domenica e lunedì
GIORNI DI CHIUSURA PER FESTIVITA' 1/1, 6/1, Lunedì di Pasqua, 25/4, 1/5, 2/6, 29/6, 1-31/8, 1/11, 8/12, 25/12, 26/12
Fonte: http://www.romaexhibit.it
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Amalia Di Lanno