Una storia di malattia e di guarigione nel manicomio fiorentino di San Salvi, documentata dalla ricerca antropologica e raccontata attraverso le arti figurative. A “StARTers” Giuditta Barduzzi, Francesca Bazzanti e Federica Caponnetto, antropologhe ed etno-installatrici, faranno riflettere sulle contaminazioni tra arte eantropologia e sul contributo che le etno-installazioni possono offrire alla divulgazione dell'indagine antropologica. Lo faranno illustrando una loro installazione che mette in scena, attraverso il linguaggio artistico, la storia vera di una giovane sposa internata negli anni '60 nel manicomio fiorentino di San Salvi e guarita grazie ad una terapia, non convenzionale per l'epoca, ideata dal suo psichiatra. L'intervista al medico, un abito da sposa/camicia di forza, un mazzo di chiavi sono gli elementi iconici scelti per testimoniare ladoppia condizione della donna, insieme moglie e reclusa, e le dinamiche di potere che caratterizzavano i manicomi.
UNA SERIE DI CHIACCHIERATE CON ARTISTI DI RESPIRO INTERNAZIONALE RACCONTA L'ARTE COME PROCESSO CREATIVO, INCONTRO DI ESPERIENZE, STRUMENTO PER ESPLORARE LA COMPLESSITÀ CULTURALE DELLA SOCIETÀ IN CUI VIVIAMO.IL CALENDARIO FA PARTE DEI PROGRAMMI D'ARTE PER LA COMUNITÀ DEL SIENA ART INSTITUTE, POLO D'ECCELLENZA PER LA FORMAZIONE E LA RICERCA ARTISTICA E FUCINA PER ARTISTI, AFFERMATI O EMERGENTI, INTERESSATI A RIFLETTERE E FARRIFLETTERE SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELL'ARTE E SUL SUO POTERE DI LASCIARE IL SEGNO SULLA SOCIETÀ.SU PRENOTAZIONE, E' FORNITO UN SERVIZIO DI INTERPRETARIATO IN LIS (LINGUA ITALIANA DEI SEGNI)
Ingresso Libero
Info: http://www.sienaart.org
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Amalia Di Lanno