La Malanotte di Giulia Manfredi è un viaggio intimo, personale in cui il suo mondo onirico, l'inconoscibile si sovrappone allo spazio immutabile e cristallizzato del museo. L'artista ci stupisce facendo irrompere nel Museo della Musica una realtà altra, misteriosa, surreale, assimilabile alla parte inconscia della psiche: un immaginario non raccontato ma evocato, "messo in scena" come una reale presenza. È l'arte che stupisce, meraviglia, l'imprevedibilità di un accadimento visivo.
Attraverso una serie di installazioni multimediali, videoproiezioni e sculture, l'artista dà forma fisica alle sue visioni creando un percorso appositamente concepito per lo spazio ospitante. Universi paralleli vanno a congiungersi, realtà altre trovano sbocchi imprevisti: è l'Es che affiora allo stato di coscienza. E sentiamo questo suono, un anelito di vento, un sussurro: è la voce della natura che riemerge dall'animo umano. Presenze arcaiche e forme simboliche costellano le sale del museo rivelando visioni incorporee dell'Es.
Il mondo onirico, vivo e palpitante di Giulia Manfredi, irrompe nello spazio reale dello storico edifico, due realtà distanti si sovrappongono creando uno straniamento percettivo.
Fino al 26 febbraioMuseo e biblioteca internazionale della musica, strada Maggiore 34, BolognaInfo: 0512757711; www.museomusicabologna.it
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Amalia Di Lanno