venerdì 23 dicembre 2011

Magnum, l’Italia e gli italiani

Una lettura dell'Italia nel 2011

Attraverso la visione dei fotografi Magnum,
un’occasione di riflessione sulla contemporaneità
dell’Italia e degli Italiani.

Torino, Palazzo Reale
25 novembre 2011 – 26 febbraio 2012


Da martedì a domenica, dalle 9.30 alle 18.30 (ultimo ingresso 18.00).
Lunedì chiuso.
La mostra rimarrà chiusa il 25 dicembre e il primo gennaio.
Ingresso gratuito con biglietto, da ritirare in biglietteria a Palazzo Reale.

La mostra

Nove fotografi dell’agenzia fotografica Magnum documentano l’immagine dell’Italia del 2011, in un progetto promosso da Intesa Sanpaolo nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Un racconto emozionante, curato da Gianfranco Brunelli e Dario Cimorelli, allestito nella prima tappa nella prestigiosa sede di Palazzo Reale a Torino. L’esposizione è organizzata da Intesa Sanpaolo, nell’ambito di Progetto Cultura, in collaborazione con la Città di Torino, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino, Asti, Cuneo, Biella e Vercelli.

Apre la rassegna Christopher Anderson che focalizza il suo obiettivo sul Mare, elemento in cui la penisola è immersa, e da cui provengono la storia e la civiltà dell’Italia. Donovan Wylie riflette sulle Nuove mura che delimitano i perimetri urbani, confini moderni rappresentati da tangenziali e viadotti, aree industriali e discariche, che segnano una realtà abitativa ormai completamente antropizzata. Insieme è il titolo della sezione di Richard Kalvar, che propone uno sguardo su ciò che unisce l’Italia, in termini di spazi condivisi e di gesti comuni in cui tanti si riconoscono: dalla compagnia dei nonni al Ferragosto in spiaggia, dal caffè al bar alla pizza. L’indagine di Mikael Subotzky si concentra sulle Nuove piazze, ovvero sui nuovi spazi di aggregazione – dai centri commerciali alle discoteche – che sembrano aver sostituito il centro della vita pubblica di un tempo: la piazza. Mark Power, nel reportage dedicato ai Luoghi della memoria, ripercorre le bellezze del Paese, che non a caso detiene il record mondiale di beni artistici dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. Bruce Gilden in Noi, gli altri sofferma le coscienze sulla vita delle persone “invisibili” che popolano reparti di cura, carceri, baraccopoli e mense dei poveri. La riflessione di Harry Gruyaert, intitolata Artificiale, è condotta sul difficile equilibrio che la società contemporanea sta ricercando tra progresso e natura. Alex Majoli ricorda L’ingegno, il “saper fare” che nelle industrie come nei campi, nei laboratori come nelle manifatture, unisce competenza e creatività alla base del made in Italy. Conclude il racconto Paolo Pellegrin, con i ritratti di 150 giovani che, nell’anniversario dell’Unità d’Italia, rappresentano il futuro del Paese.


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Amalia Di Lanno