venerdì 31 agosto 2012

3ª Biennale dei Giovani Fotografi Italiani




22 settembre - 18 novembre 2012
Il tema della 3ª Biennale dei Giovani Fotografi Italiani, INCERTI EQUILIBRI
- Identità, lavoro, famiglia: prospettive che cambiano, è la ricerca di se stessi, l’identificazione delle mete da raggiungere, le difficoltà dell’affermazione e dell’indipendenza, la costruzione dei rapporti affettivi: adattarsi al mondo o cercare di cambiarlo? E' un viaggio nella coscienza che si forma e che si trasforma, nei segni della vita contemporanea, nei mutamenti del mondo del lavoro e della socialità.
In mostra sono esposti i lavori di Maurizio Esposito, Giulia Magnani, Giacomo Pretolesi, Irene Lazzarin, Andrea Massaccesi (Andy), Giuliana Conte, Davide Olivi & Egle Mecinskaite, scelti dal comitato di selezione, e le opere di Gianluca Rossetti, Karmil Cardone e Eliana Sci vincitori del concorso SeatPG.
Inoltre partecipano all'esposizione gli allievi di dieci scuole di fotografia: Fondazione Studio Marangoni di Firenze, Istituto Italiano di Fotografia di Milano, LABA di Firenze, Accademia di Belle Arti di Bari, Accademia di Belle Arti di Palermo, Accademia di Belle Arti di Bologna, Associazione Culturale Deaphoto di Firenze, Laboratori Visivi di Roma, ISIA di Urbino e Accademia di Belle Arti di Napoli.
Scopo della Biennale è quello di fornire ai giovani fotografi italiani ed alle scuole di fotografia una vetrina importante in cui mostrare i propri lavori e progetti. Infatti il Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena ormai da anni costituisce un importante punto di riferimento per la fotografia italiana, un luogo di incontro e di scambio di esperienze che il Comitato Organizzativo della Biennale e la FIAF intendono mettere a disposizione di giovani emergenti che operano nel campo dell’arte fotografica.





Centro Italiano della Fografia d'Autore
Bibbiena (Arezzo), Via delle Monache, 2 - P.IVA 02657450017 - Tel. 0575 1653924 - Cell. 349 2335011
Orario mostre: lunedì 15,30 / 12,30 - da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30

JAZZSET 2012 - X edizione



La rassegna JazzSet , promossa a partire dal 2002 dall’Associazione “Cafè 1799”, con il contributo dalla Regione Puglia e del Comune di Acquaviva delle Fonti giunge con il 2012 alla sua decima edizione.
Un anniversario decennale rappresenta generalmente per tutti un momento significativo che sugella un arco di tempo abbastanza lungo.
Negli anni Jazzset, con i maggiori protagonisti della scena jazzistica nazionale ed internazionale si è imposta come nuova riba...lta della realtà jazzistica pugliese:

PROGRAMMA

7 Settembre
ore 21,00 :

CAROLINA BUBBICO solo concert


Figlia d’arte, musicista dalla formazione versatile e dotata di grande sensibilità artistica, proveniente da esperienze che la vedono al lavoro in veste di autrice, arrangiatrice e vocalist in più formazioni musicali, Carolina Bubbico, giovane artista leccese, approda ad un progetto solistico manipolando, trasformando e modellando in uno stile del tutto personale suoni e musica. Il repertorio è aperto alle suggestioni più svariate alterna a composizioni originali brani che spaziano dal jazz al dream pop e alla world music per un’interpretazione filtrata dalla ricerca di nuove sonorità e di nuove soluzioni negli arrangiamenti.

http://www.youtube.com/watch?v=mTBHwrW4_mY

ore 22,30 :

DR. ORGAN TRIO
Andy Watson / Renato Chicco org. / Guido Di Leone

Il Trio nasce nel 2010 in occasione di un tour europeo con il sassofonista Jim Snidero ,e si e' consolidato in occasione di altri Tour con lo stesso Snidero e con il trombettista Jim Rotondi .
L'affiatamento e l'amicizia dei tre ha fatto si che che venissero incisi due Cd ," Standards on guitar " a nome di Di Leone ed un secondo ,di prossima uscita ,a nome di Chicco . Il sound del Trio ci ricorda in maniera personale e mai forzata l'eleganza dell' organ Trio di Wes Montgomery e l'energia ed il bluesy di Babe Face Willette e Jimmy Smith . In realtà ,convogliano nel loro Sound attraverso Standards e originals ,tutte le importanti esperienze che individualmente i tre musicisti hanno raccolto nelle intense attività.

http://www.youtube.com/watch?v=rGXH6vmoBBI

Atrio Palazzo De Mari – ingresso gratuito


8 Settembre

ore 21,00
MIRKO SIGNORILE & PIPPO D’AMBROSIO


Mirko Signorile pianoforte - Pippo D’Ambrosio batteria e percussioni
Il pianista Mirko Signorile ed il batterista e percussionista Pippo D’Ambrosio continuano il loro viaggio musicale attraverso le colonne sonore. Con sensibilità e interplay rivisitano le musiche di Sakamoto, Piovani, Mancini, Piazzola, Morricone, Barbieri, che hanno accompagnato pellicole di grande successo.

ore 22,00 :

KOSTAS THEODOROU QUARTET


Kyriakos Tapakis ud / Pantelis Stoikos trumpet / Kostas Anastasiadis drums / Kostas Theodorou double bass

Compositore, arrangiatore, polistrumentista
Kostas Theodorou è un esponente della scena musicale greca dal 1983 e cioè da quando si trasferì a Salonicco dal suo villaggio natale nel nord della Grecia, abbandonando la scuola all'età di 16 anni per dedicare la sua vita alla musica. I suoi inizi sono prima con la chitarra, poi con il basso elettrico per poi infine dedicarsi al contrabbasso nel 1989. Per anni ha viaggiato in tutta Europa imparando a suonare diversi strumenti musicali ed acquisendo stili diversi. Da quando è tornato in Grecia, ha lavorato come musicista con molti compositori e interpreti come Mikis Theodorakis, Dionyssis Savvopoulos, Savina Yannatou, Theodosii Spassov, Ara Dinkjian, Arto Tuncboyaciyan e Nikos Kypourgos. Ha arrangiato le produzioni di alcuni tra i più famosi artisti greci, come Dionyssis Savvopoulos e Thanasis Papakonstantinou (Melina Kana).
La sua musica è sicuramente il jazz, ma anche quella popolare greca e balcanica con influenze mediterranee (il suo paese natale si trova su una grande montagna chiamata Kaimaktsalan, nell'estremo nord della Grecia, al confine con la Macedonia). Ha partecipato ad oltre 40 produzioni musicali .

http://www.youtube.com/watch?v=v1_Sz0wvauc

Atrio Palazzo De Mari – ingresso gratuito


9 Settembre

ore 21,30

AMALIA GRÈ QUARTET

Amalia Gré, originaria di Ostuni, si laurea in Scenografia Teatrale all`Accademia delle Belle Arti di Perugia, ma decide di percorrere la strada del jazz. Si trasferisce a Roma, dove studia con musicisti rinomati come Riccardo Biseo e Lino Patruno, perfezionandosi nell`improvvisazione. Inizia la sua carriera di cantante esibendosi nei locali e nei teatri della capitale.
Il 1990 è un anno fondamentale: dopo un seminario con Betty Carter, storica e innovativa voce del jazz, che la incoraggia e la conforta sulle sue qualità, Amalia va negli Stati Uniti in compagnia del suo bassista. New York le offre quello che ha sempre sognato e Amalia studia con maestri del calibro del grande Bobby McFerrin, del sottovalutato Bob Dorough e di Mark Murphy.
A guidarla c`è sempre la sua amata mentore Carter (fino alla morte di quest`ultima, nel 1998), che la invita a cantare in alcuni concerti al Sob`s e al Blue Note. Club e teatri diventano il palcoscenico per la voce di questa sorprendente artista italiana.
Parallelamente Amalia espone il suo lavoro di computer artist in diverse gallerie, e fonda un gruppo polivalente, il Free Mistake Project, con cui partecipa a diverse iniziative artistiche.
Rientra in Italia e nel 2001 arriva in finale al Festival di Recanati. Nel 2002 è autrice del soggetto di un cortometraggio finalista al concorso Minimusical indetto dalla Fandango e da Musica! di Repubblica.
Nel novembre 2003 pubblica il primo album, che ha per titolo il suo nome, con la Emi. Lanciato dal brano “Io cammino di notte da sola”, il disco vende oltre 40.000 copie. Segue un tour nei maggiori teatri d’Italia.
All’inizio del 2006 esce PER TE, mentre nel 2007 Amalia è al Festival di Sanremo con “Amami per sempre”, cui segue la ripubblicazione dell'ultimo disco con alcuni nuovi brani.

http://www.youtube.com/watch?v=_lx8bq97XQ8


Atrio Palazzo De Mari – ingresso gratuito

6 Ottobre

ore 22,00

A. Faraò Quartet "Far Out" Tribute to Bob Berg

Antonio Faraò, Rick Margitza , Martin Gjakonovsky, Gene Jackson

Considerato uno dei massimi esponenti del pianismo jazz internazionale, Faraò nasce a Roma nel 1965. Inizia lo studio del pianoforte a sei anni e il padre lo introduce fin da giovane all'ascolto di Benny Goodman, Count Basie e Duke Ellington, trasmettendogli un gusto per lo swing che resterà intatto negli anni successivi, diventando elemento peculiare del suo modo di comporre.
La sua eccellente carriera inizia con un vibrafono giocattolo. È questo il primo strumento che l'artista romano inizia a suonare ad appena sei anni, prima di cimentarsi negli studi classici di pianoforte. Fin da ragazzo Faraò si distingue per una spiccata tensione al rinnovamento del linguaggio musicale, come dimostrano i suoi primi modelli di riferimento, McCoy Tyner, storico protagonista dell'avanguardia modale e componente fondamentale del quartetto di John Coltrane, e Herbie Hancock, già nel quintetto di Miles Davis e precursore della stagione elettrica intrisa di elementi funky.
Successivamente Faraò scopre l'interesse verso la musica afro-americana d'avanguardia, coniugata con la tradizione romantica europea, grazie all'influenza esercitata sul giovane pianista capitolino da Bill Evans. Oggi Faraò è un pianista espressivo e coinvolgente, che conquista l'ascoltatore per la fluidità del fraseggio, la leggerezza del tocco e per un tecnicismo mai fine a se stesso.
Oltre alla chiamata a numerosi festival internazionali dove ha suonato con i maggiori maestri del jazz contemporaneo (Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott, Chico Freeman, Miroslav Vitous, John Abercrombie, Richard Galliano e, tra i protagonisti della musica leggera, Mina), la carriera solistica di Antonio Faraò è ricca di successi sin dai suoi inizi, ma il riconoscimento più importante arriva nel 1998: viene insignito del più prestigioso dei riconoscimenti, il primo premio al "Concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal", indetto dalla Città di Parigi ogni dieci anni. Il volo ormai era spiccato e il passo verso la sala di incisione era breve. È stata l'importante etichetta tedesca Enja Records ad offrirgli di incidere, dopo alcuni dischi prodotti in Italia, due album da leader: "Black Inside" nel 1998 e "Thorn", nel 2001, e i più recenti Far Out, Encore ed Electric Band, fino Electric Band Domi.

http://www.youtube.com/watch?v=VUojaQwjbog

Club 1799 – Acquaviva delle Fonti


12 Ottobre

ore 22,00

Kerlox Bouh Magic Orchestra


"Laboratorio Sonoro Itinerante" finalizzato alla formazione di una orchestra di improvvisatori, sotto la conduzione del musicista altamurano Carlo Mascolo. Il sua percorso di musicista professionista come trombonista improvvisatore e come compositore di musica acustica ed elettroacustica, inizia
collaborando con vari gruppi pugliesi e artisti internazionali come Steve Potts, Christian Burchard, Allen Blairman, Moktar Gania, Gianni Lenoci, Antonello Salis,Yuri Parvenov, Mik Quantius, Jens Pollheide, Lothar Stahl, Roman Bunka, Embryo, Peter Micheal Hamer.
Docente, creatore e conduttore di progetti come la Kerlox Dub Band, Kerlox Dynamic Orchestra e Bouh Magic Orchestra, partecipa al Buenos Aires Jazz 2011, con il gruppo colombiano Suricato e suona stabilmente con il gruppo tedesco Embryo.

Club 1799 – Acquaviva delle Fonti

In caso di pioggia i concerti si terranno presso
l'auditorium del liceo Don Milani

JAZZSET 2012
A cura di Giuseppe Netti
info 392 2324523

giovedì 30 agosto 2012

'RiVisitazioni' in Levante


Sabato 8 settembre 2012 Rivisitazioni approda in Fiera del Levante.

La mostra a cielo aperto di fotografia racconterà inedite visioni del presente e del passato della Fiera attraverso lo sguardo di 20 fotografi pugliesi, disegnando un percorso espositivo che colleghi il nuovo padiglione 129, sede di The Hub Bari, al piazzale della fontana, cuore pulsante delle attività fieristiche.

La mostra è parte delle attività complementari di animazione organizzate durante la 76^ edizione della Fiera del Levante, in linea con le recenti evoluzioni in termini di innovazione e apertura a nuovi target che l’Ente Autonomo Fiera del Levante sta operando.

Attraverso Rivisitazioni in Levante, una polifonia di sguardi pugliesi racconta la Fiera come luogo di incontri e di scambi, nodo linfatico del Levante da cui nascono e si sviluppano nuove attività.

"Il progetto si pone l'obiettivo di coinvolgere cittadini e visitatori attraverso un percorso emozionale che racconti il processo evolutivo di uno dei luoghi cardine della vita commerciale pugliese - dichiara Lorenza Dadduzio, curatrice della mostra - attraverso il contributo di coloro che in qualche modo hanno preso parte in qualità di attori o spettatori alle attività fieristiche.

"Rivisitazioni in Levante" intende offrire ai visitatori uno sguardo nuovo con cui ri-avvicinarsi alla Fiera attraverso le visioni inconsuete di 20 fotografi: Alessandro Cirillo, Alex Salvatore, Amalia Di Lanno, Andrea Cardano, Antonella Valerio, Caktus, Carmine Picardi, Giacomo Pepe, Gianni Zanni, Ida Santoro, Lavinia Azzone, Maria Rosaria Schiavone, Mariangela Ranieri, Nicola Angiuli, Raffaella Sanseverino, Ramona Scoditti, Salvatore Ambrosi, Sara Ferraro, Vincenzo De Pinto, Vito Signorile.

La mostra fotografica si articola all'interno degli spazi aperti di connessione tra alcuni padiglioni della Fiera del Levante, attraverso 30 strutture espositive bifacciali autoportanti, interfacce ideali di comunicazione tra il visitatore e la Fiera.
Il progetto, ideato da Lorenza Dadduzio e vincitore del bando Principi Attivi 2010, è già stato ospitato nel 2011 nei centri storici di 5 città pugliesi (Barletta, Altamura, Martina Franca, Galatina e Taranto), sviluppandosi lungo oltre 4.000 m di strade con le sue 30 strutture espositive itineranti, coinvolgendo 150 autori pugliesi (scrittori e fotografi) con 300 rivisitazioni scritte e fotografiche, 50 partner locali e regionali e 300.000 visitatori.

La mostra a cielo aperto è stata ospitata durante l'estate 2012 sul lungomare di Polignano, grazie ad una partnership dell'Associazione Culturale Linfattiva, promotrice dell'iniziativa, con la Fondazione Museo Pino Pascali.

Durante la settimana di permanenza della mostra in Fiera, Rivisitazioni sarà presente con il proprio stand all'interno del Salone delle Start-Up e delle Imprese Creative presso il padiglione 129 di The Hub Bari per fornire informazioni e approfondimenti sul progetto a fotografi, scrittori e a quanti abbiano voglia di portare il format della mostra nelle strade della propria città.

Giovedì 13 settembre presso il padiglione 129, Rivisitazioni organizza "Le facce dei Luoghi" - workshop di fotografia che indaga il rapporto tra i luoghi e le persone che li vivono. Durante la mattinata, dalle 9.30 alle 13.30 sono previste testimonianze teorico-pratici a cura dei fotografi e delle associazioni partner del progetto: Gabriele Kash Torsello - Propugliaphoto, Alessandro Cirillo, Nicola Angiuli - Pugliainesclusiva, Emanuele Franco, Gianni Zanni. Nel pomeriggio è prevista una escursione fotografica tematica, che si concluderà con un "fotoaperitivo" in cui saranno proiettati e commentati gli scatti selezionati.
È possibile iscriversi gratuitamente al workshop inviando una email con i propri dati a info@rivisitazioni.it

RIVISITAZIONI in LEVANTE è visitabile
dall'8 al 16 settembre 2012

Lun - Ven ore 10:30 - 21:00 / Sab - Dom ore 09:30 - 21:30
Per informazioni o approfondimenti:

Lorenza Dadduzio – responsabile organizzativo
info@rivisitazioni.it – 320 8382210

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Amalia Di Lanno

mercoledì 29 agosto 2012

Benny Dröscher_STILL UNDREAMED-OF


Benny Dröscher

Still undreamed-of

Blindarte contemporanea, Napoli

21 giugno - 5 ottobre 2012


La Blindarte contemporanea è lieta di presentare la seconda personale in galleria dell'artista danese Benny Dröscher. La mostra sarà inaugurata giovedì 21 giugno in presenza dell'artista e sarà visitabile fino al 5 ottobre. Per questa mostra l'artista ha appositamente realizzato 7 nuovi acrilici su tela ed ha richiesto che ciascun dipinto fosse accompagnato da una seduta da lui accuratamente selezionata, su cui il visitatore potrà accomodarsi.

L'artista stesso indica alcune semplici azioni - "Concentrati. Svuota la mente. Respira. Fai una pausa!" - per predisporsi all'osservazione, quasi una contemplazione, dei suoi dipinti. Poiché godere a pieno di ciò che l'arte propone richiede tempo, in questo modo viene concesso all'osservatore tutto il tempo necessario a godere pienamente dei contenuti dei lavori.

Quando, sdraiati su un prato si osserva il cielo ed il rapido passaggio delle nuvole alla deriva, la mente resta meravigliata della ricchezza dei dettagli, dei colori, delle forme, pur senza focalizzare l'attenzione su nulla in particolare. Con questa immagine l'artista ci suggerisce un modo in cui accostarsi alla visione dei suoi dipinti, che - come sempre nei suoi lavori - attraversano armonicamente i confini dei generi e degli stili della pittura senza mai che ne prevalga uno soltanto. I suoi dipinti si mostrano come opere figurative, quasi iperrealiste, ma allo stesso tempo astratte; presentano una struttura prospettica, ma contemporaneamente la negano.

Lo spettatore è proiettato in una realtà completamente sgombra da pregiudizi e condizionamenti, dove il gioco di ambiguità tra ciò che è reale e ciò che è finzione, il forte richiamo agli elementi della natura, e l'utilizzo di citazioni, partecipano al coinvolgimento emotivo volto a rappresentare la spiritualità che pervade ogni cosa.

Anche i suoi nuovi lavori confermano questa attitudine: appaiono come delle astrazioni nelle quali si possono riconoscere elementi che non sono riconducibili ad un unico contesto in particolare, piuttosto ad una costellazione di contesti possibili, con varie influenze, tra cui Cy Twombly. Sono composizioni di elementi naturali e di citazioni simboliche che nel loro insieme "risuonano come una pratica zen".

La mostra suggerisce di predisporsi ad una condizione meditativa, indispensabile per poter godere a pieno della spiritualità che pervade la vita. Ispirandosi alle parole di D.H. Lawrence, Dröscher invita a visitare la mostra come una opportunità di vagare per una Terra Incognita dove "ci sono vasti reami di coscienza ancora inaspettati".

Le sedute in esposizione, accuratamente selezionate dall'artista, sono di Charles Eames (Lunge Chair, Side Chair DSR), Ludwig Mies van der Rohe (Barcelona Chair), Eero Saarinen (Tulip Chair), Marcel Breuer (Wassily chair), Warren Platner (for Knoll Side Chair), Verner Panton (Lounge Chair), Mario Bellini (Camaleonda, Cameleon), De Sede (1025 sofa). Si ringrazia Tullierie per la cortese collaborazione.

Benny Dröscher vive e lavora in Danimarca. Ha esposto in numerosi e prestigiosi spazi espositivi in Danimarca, Norvegia, Svezia, Inghilterra, Germania ed Italia. Sue opere sono incluse in diverse importanti collezioni pubbliche e private come: Malmö Konstmuseum, Sweden; Arken- Museum of Modern Art, Ishøj, DK; The Danish National Gallery, Kobberstiksamlingen, Copenhagen, DK; Statens Kunstfond (Danish Endowment for Visual Art), DK; Kastrupgårdsamlingen, DK; StatoilHydro Art Collection, Norway; Nykredit, DK, NoVo Nordica, DK; Nordea, Norway; Her Majesty the Queen of Denmarks Private Collection, Museum Trapholt, Kolding, DK; The Potteries Museum and Art Gallery, Stoke-on-Trent, UK; Collezione Ernesto Esposito, Napoli (IT) e molte altre. Tra i premi ricevuti: Statens Kunstfond (Danish Endowment for Visual Art); Kunstrådet (The Committee for Visual Arts); Ny Carlsberg Foundation; Queen Ingrid's Roman Grant e molti altri.

BLINDARTE contemporanea - Via Caio Duilio, 10 - 80125 - Napoli +39 0812395261 info@blindarte.it www.blindarte.it

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Amalia Di Lanno

Franco Vimercati_Tutte le cose emergono dal nulla


La grande mostra personale dedicata a Franco Vimercati (1940-2001), a cura di Elio Grazioli, con il progetto di allestimento di Daniela Ferretti, è senz’altro la più esaustiva dedicata a questo artista che aveva trovato nella fotografia il suo mezzo espressivo d’elezione e copre il periodo dagli anni Settanta fino alla sua morte avvenuta nel 2001.
Artista straordinario, Vimercati, dopo gli studi all’Accademia di Brera si avvicina al mondo dell’arte che negli anni Sessanta ruotava attorno alle gallerie milanesi e al mitico Bar Jamaica.
Ben presto si rende conto che nella fotografia si concentra non solo il suo interesse ma anche il suo mezzo favorito di espressione. Conosce presto il lavoro di grandi fotografi quali Diane Arbus, Lee Friedlander, Robert Frank e soprattutto August Sander. Come lui, Vimercati è sostanzialmente un contemplativo, non interessato all’azione come tale, ma ama piuttosto concentrarsi su un unico soggetto, facendo proprie le esperienze concettuali e minimaliste.

Fin dall’inizio emerge l’idea di serialità, da qui già nel 1975 le immagini di piastrelle e due anni dopo quelle delle doghe del parquet, fino al grande lavoro delle 36 fotografie di bottiglie di acqua minerale Levissima. Trentasei scatti uno diverso dall’altro, tutti in bianco e nero. Questo interesse si esprime in seguito in quello che è considerato il suo lavoro più rappresentativo, il ciclo delle terrine di porcellana. Una ottantina di fotografie in un arco di tempo a partire dall’83 fino al ’92.
Decide quindi di lavorare sulle variazioni come in musica.

Vimercati non ama la folla, il mondo delle gallerie d’arte, il mondo esterno in generale, la sua casa diventa il suo spazio e gli oggetti che vi trova i suoi soggetti. Si tratta di piccoli vasi, di un bicchiere di un ferro da stiro, di una grattuggia, di un bricco del latte, della Bialetti. Come diceva lui stesso: si tratta del piacere di lavorare senza essere disturbato dal soggetto. “A me interessava che scoccasse la fotografia – ha detto – non mi interessava leggere l’oggetto, ma assistere ogni volta a questo miracolo”.
E il miracolo si ripete ancora nelle immagini rovesciate ovvero così come sono realmente “viste” dalla macchina fotografica e in quelle sfuocate che, come ci precisa, non hanno neppure la fase della messa a fuoco. L’effetto è meraviglioso: più che fotografie ci sembra di vedere effetti luminosi quasi di sogno. Siamo di fronte a infinite variazioni dal nero al grigio, con qualche tocco più chiaro, che smaterializzano l’oggetto facendoci varcare la soglia della poesia.
Le immagini nelle fotografie vengono a volte ingrandite, dando all’oggetto una presenza particolare, quasi senza sfondo, esaltandone le forme in senso astratto.
Altre volte vengono rimpicciolite facendo riferimento, come Vimercati stesso annotava, alla precisione delle incisioni degli antichi maestri.
Nel 1999 inizia il ciclo di immagini sovrapposte che danno l’effetto di un tremolio, forse la rappresentazione di una rotazione del soggetto, come risulta più evidente l’anno seguente in una piccola serie raffigurante un bricco del latte.
Vimercati viene spesso paragonato a Morand, pittore che amava anche se non si identificava, ambedue avevano questa tendenza a fare dell’oggetto comune un pretesto per avvicinarsi a mondi e sentimenti diversi. Le sue fotografie hanno quasi la funzione del mandala: guardandole entriamo in uno spazio fatto di sentimenti profondi, una porta che sta solo a noi varcare.
Nel 2001 Vimercati muore improvvisamente privandoci non solo di un grande artista ma di un uomo meraviglioso, il cui carattere schivo ha fatto nascere una leggenda che lo vuole un recluso in costante meditazione su un unico oggetto, quasi fosse un eterno mantra che prende di volta in volta forme diverse ma è in essenza la stessa cosa.

Lui minimizzava, dicendo che credeva sostanzialmente solo nel lavoro, nell’etica del lavoro, nel piacere del lavoro senza più essere disturbato dal soggetto. Credeva nella possibilità di togliere pian piano alla fotografia la parte letteraria finché non rimanesse nient’altro che lo scatto.
Vimercati si esprimeva attraverso la fotografia come artista e come uomo, lui e la sua opera erano la stessa cosa, come diceva lui stesso: ”io sono la lastra, ho bisogno di poca luce, di un sospiro, di un soffio di luce”.

In concomitanza con la mostra esce la prima monografia dedicata a Franco Vimercati a doppio marchio John Eskenazi/Skira Editore, dove vengono pubblicate le sue opere più rappresentative e una lunga bellissima intervista con Elio Grazioli da lui stesso letta e approvata. Ad essa si aggiungono numerosi testi di differenti autori che ripercorrono la sua carriera, tra questi Paolo Fossati, Luigi Ghirri, Angela Madesani, Giuseppe Panza di Biumo, Carlo Arturo Quintavalle, Daniela Palazzoli.

Consulta il sito

Informazioni:
Palazzo Fortuny
San Marco 3958, Venezia
Tel: 041 5200995
Fax: 041 5223088
fortuny@fmcvenezia.it

Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno

Call for AAF YOUNG TALENTS

In occasione della prima edizione di Affordable Art fair Roma, la principale fiera a livello internazionale per l’arte al di sotto dei 5.000€, la società organizzatrice in collaborazione con il
collettivo 1:1projects., invita tutti i giovani artisti Under 35 a partecipare a Call for AAF Young Talents. Affordable Art Fair è un evento che presenta opere di artisti viventi, con un limite di prezzo
(5.000 euro) e con l’obbligo di esposizione del prezzo stesso.

1:1projects (Maria Alicata, Daniele Balit, Cecilia Canziani, Rosa Ciacci, Adrienne Drake e Valentina Gasperini) nasce a Roma nel 2006 come piattaforma indipendente volta allo sviluppo e alla
promozione di progetti di arte contemporanea, entrando a far parte di un network internazionale di organizzazioni e associazioni non profit nonché invitando e collaborando con professionisti
indipendenti. Dal 2011 1:1projects collabora con il Macro attraverso le attività legate all’archivio dell’associazione in deposito permanente presso la sede di Macro Testaccio.

“CALL FOR AAF YOUNG TALENTS” si prefigge lo scopo di offrire un’occasione ad alcuni giovani artisti che operano con obiettivi professionali nel settore delle arti visive, dando loro la possibilità
di entrare nel mondo del mercato dell’arte, e avvicinarli al mondo del nuovo collezionismo, attraverso l’esposizione e vendita delle loro opere durante la manifestazione Affordable Art Fair, dal 26 al 28 ottobre , presso La Pelanda – Centro di produzione culturale a Testaccio.

L’iniziativa permetterà a giovani promettenti talenti l’opportunità di sottoporre ad una giuria di esperti i loro lavori. I progetti ritenuti i migliori saranno selezionati per essere esposti durante la fiera dal 26 al 28 Ottobre e verrano menzionati sul sito e sul catalogo dell’evento.

Requisiti e modalità di partecipazione:

- Il bando è aperto a tutti i giovani artisti che operano con obiettivi professionali nel settore delle arti visive che rispondono ai seguenti requisiti:

- Età compresa tra i 18 e i 35 anni

- artisti di nazionalità italiana o stranieri che operano sul territorio nazionale italiano

- Non rappresentati già da una galleria

La partecipazione al presente bando è aperta a tutte le forme di espressione artistica (pittura, disegno, illustrazione, fumetto, scultura, mosaico, video art, arte tessile, installazioni, performance,

ecc.).

Le iscrizioni saranno aperte dal 28 Luglio 2012 fino al 21 Settembre 2012 e le proposte saranno valutate e selezionate in base alla qualità, ricerca,innovazione, contemporaneità e la coerenaza del progetto presentato. Le decisioni della giuria sono insindacabili e inappellabili.

Per partecipare inviare a affordableartfair@libero.it il seguente materiale::

- Domanda di partecipazione scaricabile dal sito

L’esito della selezione sarà comunicato entro il 5 Ottobre 2012 e verrà pubblicato on-line sulla AAF Fanpage di Facebook. La Giuria formata da 1:1projects selezionerà 4 artisti. I progetti che verranno decisi dalla giuria in base alla qualità artistica dei progetti senza limiti di soggetto o tema e sarà data loro visibilità in fiera, attraverso una mostra collettiva che verrà allestita in uno stand durante Affordable Art Fair che si terrà dal 26 al 28 Ottobre 2012 ,presso La Pelanda, Ex Mattatoio Testaccio con la possibilità di vendere le proprie opere ed entrare cosi nel mondo del mercato dell’arte. La realizzazione e la produzione delle opere sarà a carico esclusivamente dell’artista.

Modalità di vendita e criteri espositivi saranno decise insieme con l’organizzazione di AAF nel rispetto delle Condizioni generali e del regolamento di Affordable Art Fair Roma 2012.

In particolare le opere devono avere il prezzo scritto e tale prezzo non deve superare i 5.000 euro Iva inclusa, una commissione del 20% sul prezzo totale dell’opera sarà trattenuta per ogni transazione di vendita effettuata.

Gli artisti non sono tenuti a presenziare lo stand durante la fiera. Non è prevista nessuna quota di partecipazione.

Consulta il sito

Informazioni:
Affordable Art Fair
Via San Biagio 8 – 35121 Padova

Tel: 049.657401
info@affordableartfair.it


Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno



Il Tiziano mai visto. La fuga in Egitto e la grande pittura veneta


Ci sono voluti 12 anni di restauri accurati da parte dell’Ermitage per far riemergere i colori, la luce, i particolari, la forza rivoluzionaria dell’opera con cui Tiziano nel 1507 “scopre” la natura in pittura; ed è stato necessario un accordo internazionale tra il Museo Statale Ermitage, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, la National Gallery di Londra e la Fondazione Ermitage Italia per consentire che quest’opera, imponente per dimensioni (204 × 324 cm) e sconcertante per la vitalità del paesaggio, potesse tornare – dopo quasi 250 anni – in Italia, nella sua Venezia, in un’esposizione irripetibile dal 29 agosto al 2 dicembre 2012.

Esposta a Londra subito dopo il restauro, La Fuga in Egitto – che a ragione può considerarsi il primo capolavoro di Tiziano – giungerà direttamente dall’Inghilterra alle Gallerie dell’Accademia, dove sarà il fulcro di una mostra preziosissima che avvicina al dipinto circa venti opere dei grandi maestri veneti che, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, hanno contribuito a innovare lo sguardo sulla natura (Bellini, Giorgione, Sebastiano del Piombo, Lotto, ecc.), per poi rientrare all’Ermitage da dove, hanno già annunciato, sarà impossibile possa allontanarsi in futuro.

Un’occasione irripetibile per ammirare il grandioso paesaggio, eccezionale se non unico, non solo nel panorama della pittura veneziana degli inizi del XVI secolo – realizzato nel formato del tradizionale telero – ma di tutta la pittura italiana del tempo e per cogliere, grazie alle suggestioni e ai confronti proposti nella mostra curata da Giuseppe Pavanello e Irina Artemieva, l’elemento specifico e innovativo della visione paesistica di Tiziano, la sua natura “fremente” e vita che diventa tutt’uno con la figura umana, grazie alla pittura: colore, luce, ombra, atmosfera.

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare, dal Museo Statale Ermitage, dal Comune di Venezia e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaborazione con la National Gallery di Londra e con la Fondazione Ermitage Italia, l’esposizione alle Gallerie dell’Accademia, prodotta da Venezia Accademia e Villaggio Globale International (catalogo Marsilio), entra dunque nel vivo del nuovo modo di intendere il paesaggio e il rapporto tra uomo e natura (una delle invenzioni più straordinarie di tutta la storia dell’arte veneta) non solo grazie al capolavoro tizianesco, che ha lasciato per la prima volta la Russia dal 1768, ma in forza anche delle sceltissime opere che nell’occassione gli verranno affiancate: dall’Allegoria sacra (ora agli Uffizi) di Giovanni Bellini alla Tempesta e al Tramonto di Giorgione, rispettivamente delle Gallerie dell’Accademia di Venezia e della National Gallery di Londra; dal San Girolamo di Cima da Conegliano della Galleria Palatina, all’analogo soggetto raffigurato da Lorenzo Lotto e prestato da Castel Sant’Angelo; dalla Nascita e dalla Morte di Adone di Sebastiano del Piombo (Museo Civico Amedeo Lia, La Spezia) fino alla Fuga in Egitto di Albrecht Dürer e ai trittici di Santa Liberata e degli Eremiti di Hieronymus Bosch.
In sequenza e a confronto maestri veneziani e maestri oltremontani, in un contrappunto da cui emergono le rispettive personalità, in modo da offrire al visitatore opportunità uniche e singolari di comprensione di un passaggio cruciale della pittura rinascimentale.

Periodo apertura
29 agosto – 2 dicembre 2012

Orario mostra
lunedì: 8.15 – 14
da martedì a domenica: 8.15 – 19.15

Biglietti
Biglietto unico comprendente mostra temporanea, visita alle Gallerie dell’Accademia
e Palazzo Grimani
Intero: €14
Ridotto: €11 (cittadini UE di età compresa tra 18 e 25 anni, insegnanti)
Gratuito (cittadini UE minori di 18 anni e over 65, iscritti alle Facoltà di Lettere e Conservazione
dei Beni Culturali delle Università Italiane o laureandi con
indirizzo storico artistico, giornalisti e soci ICOM)
Consulta il sito
Informazioni:
Gallerie dell’Accademia
Dorsoduro, 1050
30100 Venezia

Info e prenotazioni
Tel. 041 5200345
info@gallerieaccademia.org

Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno

Concorso_Premio Terra di Confine



Art. 1 – FINALITA’

Il concorso, finalizzato alla promozione dei giovani artisti italiani, prevede la realizzazione di eventi espositivi, di un catalogo con illustrazioni a colori e testi critici e l'assegnazione finale di un premio che consisterà nella realizzazione di un catalogo dedicato all’artista vincitore, nonché la promozione dell’opera dello stesso in un circuito nazionale ed internazionale. La mostra delle opere finaliste, la votazione e l’aggiudicazione dei premi relativi alle diverse sezioni si svolgeranno in sedi dislocate nella provincia di Matera ancora da definire e l’aggiudicazione e la votazione del premio finale avverrà nella città di Matera.

Entro la scadenza della data di iscrizione al concorso, inoltre, saranno definite delle partnerships con Associazioni di Categoria, Aziende, altri Enti, tra cui i Comuni, attraverso cui saranno individuate strutture idonee per realizzare laboratori d’arte, per garantire opportunità di stages per gli artisti selezionati, nonché sottoscritti accordi con Gallerie d’arte nazionali ed internazionali.

Art. 2 – PARTECIPAZIONE

Il Premio è aperto ad artisti ed artigiani professionisti, emergenti, autodidatti ed a studenti di nazionalità italiana (residenti e non-residenti in Italia) o stranieri che operano sul territorio nazionale italiano. Il Premio è aggiudicabile da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

Art. 3 – PREMI

I vincitori di ciascuna sezione saranno premiati con una targa e con una recensione critica della loro opera sul catalogo collettivo nel quale saranno presentate le opere finaliste.

Il vincitore finale sarà premiato con la realizzazione di un catalogo di sue opere scelte dalla commissione giudicatrice nonché con la promozione dell’opera in un circuito nazionale ed internazionale.

L’opera sarà giudicata in base a criteri legati all’innovazione tecnica, alla ricerca stilistica ed all’aderenza alla tematica proposta. Non è necessario che l'opera candidata sia inedita. Il tema al quale bisognerà attenersi sarà “Lucania, terra di confine dei cinque sensi”. Le sezioni previste sono le seguenti: Vista, Tatto, Udito, Olfatto, Gusto. E’ ammesso l’utilizzo di qualunque tipologia di tecnica.

Art. 4 – SELEZIONI & VINCITORI

Curatore della I Edizione

Dott.ssa Valeria MANTARANO.

Comitato di Selezione

Prof. Giovanni Boccuzzi (Esperto in Musica e Multimedia)

Prof.ssa M. Adelaide Cuozzo (Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli studi di Basilicata)

Dott. Enrico Filippucci (Direttore Artistico della Galleria “Opera Arte e Arti” di Matera)

Prof. Michele Morelli (Fotografo)

Dott. Raffaele Pentasuglia (Artigiano)

Selezione Finalisti

Le opere finaliste e le opere selezionate per i cataloghi saranno rese note, il 12 novembre 2012sul sito www.gaiprovinciamatera.it, in base alle scelte effettuate dal Comitato di Selezione.

Vincitori e Votazione

Le opere finaliste possono essere votate solo se presenti alle mostre. Tutte le opere finaliste, incluse quelle che riceveranno i suddetti premi, resteranno proprietà dell’artista o del legittimo proprietario se diverso dall’artista.

Art. 5 – TERMINI E MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Il termine di iscrizione è il 10 ottobre 2012, ore 24. Modalità di adesione:

Le adesioni dovranno essere inviate via posta o consegnate a mano al seguente indirizzo:

GAI Provincia di Matera

c/o Presidenza del Consiglio Provincia di Matera

Via Ridola 60 – 75100 Matera, Italia

Se spedito, farà fede la data del timbro postale che non dovrà essere successiva al 10 Ottobre 2012.

Sul frontespizio della busta dovrà essere apposta la dicitura:

1° PREMIO CULTURA ARTISTICA CONTEMPORANEA “TERRE DI CONFINE”

Il plico dovrà contenere:

1. Una copia del Modulo d'Iscrizione compilata e firmata (allegato A). 2. Un CD contenente il Curriculum Vitae del candidato, una breve biografia ed una breve descrizione dell’opera candidata, con appropriata motivazione in riferimento al tema del premio.

3. Un CD / DVD con l’ immagine dell’opera e/o il video. In alternativa al CD / DVD, allegare le fotografie dell’opera.

Specifiche tecniche opere pittura, fotografia, grafica digitale, scultura, installazione: inviare le immagini su CD in formato JPG o TIF, dimensioni consigliate: minimo 21x29cm a 300 dpi. In alternativa, inviare una fotografia, dimensioni minime 15x10cm, massime 21x29cm (A4). Da indicare sul retro di tutte le fotografie: nome, cognome, indirizzo, titolo dell’opera, tecnica, dimensioni (base x altezza) e anno di esecuzione.

Specifiche tecniche delle opere video, animazione, performance:

inviare il lavoro su CD-ROM o DVD Data, nel seguente formato: MP4; speed o data rate 2500 kbits/sec (per video standard) o 5000 kbits/sec (per l’alta definizione); non ci sono limiti di durata. Se il lavoro viene selezionato per la mostra finale, sarà richiesto di inviare una copia dell’opera originale in DVD Data. E’ necessario inviare un’immagine still estratta dal video per la riproduzione a stampa sul catalogo.

Art. 6 – CALENDARIO 2012

(a) 10 ottobre, ore 24 - ultimo giorno per l’iscrizione al Premio Terre di confine 2012. (b) 12 novembre – annuncio online delle opere finaliste e delle opere selezionate per il catalogo (c) dicembre – premiazione e presentazione del catalogo in un luogo da confermare

(d) aprile – mostra delle opere finaliste 'Premio Terre di confine 2012'

Art. 7 – TRASPORTO

In caso di selezione l’artista finalista dovrà provvedere a sue spese per il trasporto (andata e ritorno) della sua opera, e se lo ritiene opportuno, l’assicurazione per trasporto e mostra. L’allestimento della mostra sarà deciso dal GAi. Per le opere scultoree ed installatorie, eventuali costi di costruzione e loro allestimento in loco saranno a cura dell’artista.

Art. 8 – ACCETTAZIONI E COPYRIGHT

1. Accettando online il bando del “Premio Terra di confine 2012”, o firmando il modulo di iscrizione cartaceo nel caso di invio postale, l’artista accetta tutte le norme riportate nel bando e le regole di condotta riportate all’interno dello statuto e del regolamento GAi. 2. Gli artisti detengono i diritti alle immagini delle opere inserite online, ma concedono al GAi l'utilizzo ai fini della comunicazione e promozione: per creare il catalogo del premio, per il materiale di promozione associato al premio, e per la pubblicazione all'interno dei siti web del GAi.

3. Il materiale fotografico su carta o CD/DVD, i video, il CV e i testi inviati per la partecipazione non saranno restituiti, ma archiviati presso il GAi.

4. La persona o organizzazione che effettua l’inserimento dell’adesione sul sito o invia materiale per l’adesione via posta, è interamente responsabile dei contenuti del materiale visivo e testuale inviato e trasmesso sul sito del Premio. L’Organizzazione si riserva il diritto di rimuovere testi o immagini diffamatorie o oscene, a meno che esse non siano motivate formalmente dall’artista. Le immagini delle opere candidate al Premio rimarranno visibili online o in uso, facendo parte della completa documentazione visiva dell’attività del Premio, e non potranno essere rimossi.

5. Il candidato autorizza espressamente il GAi, nonché i loro diretti delegati, a trattare i dati personali dell'artista partecipante ai sensi della legge 675/96 ('legge sulla Privacy') e successive modifiche D.lgs. 196/2003 (Codice Privacy), anche ai fini dell’inserimento in banche dati gestite dalle persone suddette. Ogni controversia sarà trattata in Italia e secondo la legge italiana. I dati personali, le immagini delle opere del premio e/o altre opere inserite sul sito, o film/video girati dall’Organizzazione/tore durante un evento, per promuovere gli artisti e se stesso, nella promozione su web, comunicazione o marketing, potranno essere utilizzati dall’Organizzazione/tore senza dover necessariamente richiedere il consenso delle parti.

6. Il GAi si riserva il diritto di apportare variazioni al bando qualora se ne presenti la necessità.

Per informazioni:

Segreteria G.A.I. Provincia di Matera

c/o Presidenza del Consiglio, Via Ridola 60 – 75100 Matera, Italy.

Tel 0835306344 e Fax 0835311156, e-mail segreteriagai@provincia.matera.it


Fonte: http://www.giovaniartisti.it



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Amalia Di Lanno

Festival del Giornalismo a Modica


Aprirà i battenti il prossimo 30 Agosto la quarta edizione del “Festival del Giornalismo” di Modica. La kermesse, organizzata da “Il Clandestino”, “I Siciliani Giovani”, “Libera Sicilia”, porterà nella Città della Contea alcuni dei grandi nomi del giornalismo italiano che, sul palco dell’Atrio Comunale, dibatteranno su temi di strettissima attualità.

Il via il 30 Agosto, alle 18, con Manuela Modica (Repubblica, L’Unità) che, accompagnata da Emanuele Lauria (Repubblica Palermo) presenterà il volume “Sua Maestà Siciliana – Ritratto di Raffaele Lombardo”. Alle 20 Pino Finocchiaro (RaiNews) parlerà del suo ultimo libro “La mafia grigia”. Alle 21.30 “L’ora di Spampinato” con Danilo Schininà, Vincenzo Cascone e Giovanni Arezzo; alle 22.30 chiusura con Stefano Meli in concerto e le animazioni di Guglielmo Manenti ed Extempora.

Il 31 Agosto, alle 16.30, presso Palazzo della Cultura, sarà la volta di “I Siciliani Giovani: sulla strada di Giuseppe Fava”. Comunicazioni di e con Riccardo Orioles sul giornale di rete nato a Modica lo scorso anno. Alle 18 si ritornerà presso l’Atrio Comunale per la presentazione del libro “Il caso De Mauro”. Ne discuterà l’autore Giuseppe Pipitone (Il Fatto Quotidiano) con Giuseppe Lo Bianco (L’Espresso, Il Fatto Quotidiano). Alle 20 la conferenza “Giornalisti in terre di mafia: c’è da temere?” con Rino Giacalone (Liberainformazione, I Siciliani Giovani), Umberto Di Maggio (Libera Sicilia) e Enrico Bellavia (Repubblica). Alle 21.30 Nicoletta Fiorina Trio in concerto. La terza giornata, Sabato 1 Settembre, vedrà alle 18 la presenza di Oliviero Beha (Rai, Il Fatto Quotidiano) che, accompagnato da Antonio Mazzeo (giornalista freelance) presenterà “Il culo e lo Stivale”. Alle 20 Attilio Bolzoni (Repubblica) accompagnerà il pubblico del “Festival del Giornalismo” alla proiezione del documentario “Uomini soli”. Alle 22.30 Francesca Fornario (Pubblico) presenterà il suo spettacolo “Se è in crisi la domanda figuriamoci la risposta. Amore, lavoro, salute e soldi ai tempi del governo tecnico.

Domenica 2 Settembre, alle ore 10 presso Palazzo della Cultura, tavola rotonda con Libera Sicilia su “L’officina informazione”. Alle 18, di nuovo presso l’Atrio Comunale, “Giornalisti e giovani: c’è un futuro?” con Gaetano Alessi (Ad Est), Claudia Campese (CTZen), Valeria Grimaldi (Dieci e Venticinque), Giuseppe Pipitone (Il Fatto Quotidiano). Dalle 20 Loris Mazzetti (Rai, Il Fatto Quotidiano) nel panel “L’inchiesta fra giornali e tv: c’è ancora?”. Alle 21 l’anteprima del “Premio Roberto Morrione” con la presenza dei tre finalisti. Alle 22 la chiusura del Festival sarà affidata ai Tanamunà in concerto.
Dal 30 Agosto all’1 Settembre saranno, inoltre, attivi i tre workshop: “Ad altezza d’uomo – 2a edizione” (di Giacomo Di Girolamo), “Topi di procura” (di Giuseppe Pipitone), “Immagini e storia” (di Tano D’Amico). L’1 Settembre il workshop “eBook, moneta elettronica, nuova editoria” con Giuseppe Vita e Riccardo Orioles.

Consulta il sito

Informazioni:
Ilclandestino1@gmail.com

Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno


Primal Energy International Art Prize


Con il Patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Orbetello, Camera di Commercio di Grosseto, Sistema Museale Musei di Maremma e del circuito per l’arte MIC-Maremma in Contemporanea, l’associazione Gad Art Factory, ideatrice del progetto complessivo, indice la Seconda Edizione di Primal Energy 2012 – International Art Prize.

Il bando persegue le seguenti finalità:

- comunicare, diffondere e condividere con altri artisti uno speciale modus creandi, orientato ed ispirato inscindibilmente, nella totalità delle espressioni, alla forza e all’energia che scaturisce dal profondo rapporto dell’individuo con la Natura;

- intercettare artisti da tutto il mondo che si riconoscano in questo principio ispiratore e vogliano costruire nel tempo un “centro di eccellenza” per una comunità artistica internazionale, che voglia fare ricerca sul territorio;

- valorizzare il legame Arte Contemporanea / Impresa.

Il concorso prevede la realizzazione di un grande evento espositivo dedicato ai venti (20) finalisti, tra i quali verrà designato un unico vincitore.

La direzione artistica si riserva inoltre di individuare fra gli artisti iscritti al premio ARTISTI EMERGENTI UNDER 35 a cui proporre eventuali coinvolgimenti in mostre ed eventi extra manifestazione.

La mostra dedicata ai finalisti del Premio 2012 sarà ospitata nei meravigliosi spazi della Polveriera Guzman, fortezza spagnola sede del Museo Archeologico della città di Orbetello (GR), nel periodo dicembre 2012 – gennaio 2013. Primal Energy prevede un tema comune da interpretare artisticamente in maniera libera, con ogni disciplina artistica praticata dai partecipanti.

Per l’edizione 2012 il tema sarà: “Radici Contemporanee” -Materiali, tecniche e simboli del passato nelle espressioni artistiche del contemporaneo-

Il focus del premio è concentrato sulla ricerca delle radici del contemporaneo: un viaggio a ritroso nel tempo, nelle connessioni della storia, attraverso cultura, materiali, tecniche e simboli del passato, materia fondante ed essenza significante delle espressioni del contemporaneo. La metafora delle “RADICI” come origine di tutte le cose, attraverso i quattro elementi della Natura
ARIA, ACQUA, TERRA e FUOCO, realtà e sostanza di tutte le manifestazioni del sensibile.

Possono partecipare al Premio artisti italiani e stranieri, che abbiano compiuto il diciottesimo anno d’età, senza distinzioni di sesso o altra qualificazione.

Le discipline interessate dal concorso sono:

Fotografia / Pittura / Scultura / Ceramica / Installazioni / Arti applicate / Design

L’estrema libertà stilistica, tecnica ed espressiva è benvoluta ed ammessa, anche contaminazioni e tecniche miste, così come arte digitale, computer grafica, app del tipo Instagram e così via, su
qualsiasi tipo di supporto, a discrezione dell’artista.

Sono ammesse alla selezione opere sia edite che inedite, senza vincoli di tecnica, materiali o supporti utilizzati. Ogni artista può partecipare con più opere. Sono ammesse opere composite, formate da più elementi.

La quota d’iscrizione è fissata in Euro 60,00 per ciascuna opera iscritta al Premio, a parziale copertura delle spese per il catalogo della mostra e per quelle organizzative e comprende la quota
associativa a GAD. Per la presentazione di due o più opere, la quota d’iscrizione sarà di Euro 50,00 ciascuna.

Il materiale richiesto (modulo di partecipazione, immagine opera, ricevuta dell’avvenuto pagamento e materiale documentario/biografico) dovrà pervenire ENTRO il 25 novembre 2012

- per POSTA ELETTRONICA alla mail premio@primalenergy.it

- oppure per POSTA, in busta chiusa, a spese dei partecipanti, (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo : GAD Art Factory– Via Giordania, 227 – 58100 Grosseto (Italy)

Le opere originali per l’esposizione dovranno pervenire alla Polveriera Guzman, Museo Archeologico di Orbetello (GR) dal 10 al 14 dicembre e comunque TASSATIVAMENTE ENTRO IL 14 DICEMBRE 2012 ore 12,30.

Consulta il sito

Informazioni:
info@primalenergy.it

Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno


Lei che non dormiva mai dell’artista_Marzia Migliora


Lei che non dormiva mai, evento collaterale del Festivaletteratura di Mantova 2012
opera: Marzia Migliora
racconto: Giovanni Nucci
postfazione: Giulia Crisci
Inaugurazione: martedì 4 settembre 2012 ore
19.15
5 - 30 settembre 2012
Domus romana, piazza Sordello, Mantova

Comunicato stampa

Dal 5 al 30 settembre 2012, sarà esposta a Mantova all’interno della domus romana di Piazza Sordello l’opera Lei che non dormiva mai dell’artista Marzia Migliora.
La scultura in ceramica bianca matta è composta da due scheletri installati a terra, l’uno di fronte all’altro in posizione fetale, come uniti in un abbraccio perenne.
Lei che non dormiva mai è stata presentata per la prima volta in occasione della mostra Bianca e il suo contrario, presso la Galleria Lia Rumma di Milano nel 2007. L’opera è stata ideata a partire dalle immagini che documentavano il ritrovamento del reperto neolitico denominato Gli amanti di Valdaro, dal nome della località nei pressi di Mantova.
Marzia Migliora trae ispirazione dai due scheletri ritrovati per farne una sua opera, riproponendo la posizione fetale, chiusa in un abbraccio, in cui i resti originali dell’uomo e della donna sono stati rinvenuti. L’artista intende toccare i temi della morte, della misura del tempo e della relazione con l’altro.
Il titolo dell’opera è tratto da Le intermittenze della morte, di José Saramago, il quale narra una storia d’amore e morte di grande intensità poetica.

L’idea di ospitare questa scultura contemporanea nella prestigiosa sede della domus romana nasce dall’invito da parte del Comitato Amanti Mantova, presieduto da Silvia Bagnoli Araldi, al fine di reperire fondi necessari ad esporre permanentemente il reperto degli Amanti di Valdaro, ad oggi conservato presso il Museo Archeologico Nazionale di Mantova, ma non visibile al pubblico.
La pavimentazione musiva della domus lascia lo spazio, su un tappeto di tessere bianche, per accogliere l’opera di Migliora, a lato della quale il mosaico presenta due figure stanti: la più classica delle coppie mitologiche, Venere e Marte.
La domus diviene dimora in cui convivono realtà di epoche diverse ma dai tratti comuni. Il connubio tra due opere nate in momenti storici molto lontani intende stimolare riflessioni nuove, nel tentativo di valorizzare la memoria collettiva, patrimonio che costituisce ancora una ricchezza anche per la ricerca contemporanea.

Parte integrante dell’esposizione è un’opera letteraria, un racconto inedito, scritto da Giovanni Nucci per l’occasione: Uniti e supini, disarmati e nudi, racchiusi di fronte, così lontani o vicini, alla melma dell’anima da farla sembrare la morte.
Lo scrittore riflette sui temi proposti, dandone una propria visione poetica, sfiorando le storie di grandi coppie d’amanti, evocando scenari della città e della stessa domus.
In occasione dell’installazione mantovana, sarà realizzata una pubblicazione di narrativa contenente il racconto omonimo Lei che non dormiva mai di Giovanni Nucci. I visitatori potranno leggere il testo all’interno della domus ripercorrendo storie d’amore diverse in uno stesso luogo.

L’evento è organizzato dal Comitato Amanti a Mantova in collaborazione con il Comune di Mantova, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, il Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te, courtesy Galleria Lia Rumma Milano e Napoli. Il ricavato contribuisce alla raccolta fondi per il posizionamento definitivo del reperto Gli Amanti di Valdaro.
L’esposizione d’arte contemporanea nella domus di età romana imperiale, che riapre al pubblico proprio per questa occasione, è visitabile dal 5 settembre, in concomitanza con l’inaugurazione della XVI° edizione di Festivaletteratura (5-9 settembre 2012), fino al weekend del 29 e 30 settembre 2012, durante il quale avranno luogo le Giornate Europee della Cultura.

Federica Leoni
Ufficio stampa Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te | T +39 0376 369198 |
ufficiostampa@centropalazzote.it

INGRESSO
Intero 2 €
Ridotto 1 €

ORARI
Venerdì, sabato e domenica: 10.00 - 12.30 / 15.30 - 19.30
Aperture speciali
giovedì 6 settembre: 10.00 - 12.30/15.30 - 19.30
Aperture speciali serali
6-7-8 settembre: 21.00 - 22.30

INFO
www.centropalazzote.it

***

Marzia Migliora (www.marziamigliora.com). Nata ad Alessandria nel 1972, la sua ricerca si articola attraverso un’ampia gamma di linguaggi che includono la fotografia, il video, il suono, la performance, l’istallazione e ancora il disegno. Le sue opere si originano nell’attenzione per il quotidiano o da suggestioni altre, provenienti da fonti varie quali il teatro o la letteratura.
Tra le mostre personali recenti: Viaggio intorno alla mia camera (2012), Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea, Ginnastica dei ciechi- La corsa al cerchio (2012), Giardino di Sant’Alessio in Roma; Rada (2011), Centro per l’arte contemporanea Ex3 di Firenze
Ha preso parte alle mostre collettive: Capienza Massima meno uno e Acting out, Artisti italiani in azione, Fondazione Maxxi, Roma; C’est à ce prix que nous mangeons du sucre (2011), Evento 2011, Musée d’Aquitaine, Bordeaux (FR)

Giovanni Nucci. Nato a Roma nel 1969, per quindici anni ha studiato, raccontato e riscritto miti greci e romani. Pubblicando, tra gli altri, E fonderai la più bella città del mondo (Feltrinelli 2010) e Ulisse. Il mare color del vino (Edizioni e/o 2006 – Salani 2013). Negli ultimi anni si è concentrato sullo studio di Shakespeare, delle uova e di san Francesco d’Assisi. Cura per Slow Food Editore la collana «Piccola Biblioteca di Cucina Letteraria». Scrive di critica e letteratura su «L’Unità» e su «La Stampa».


***

LA DOMUS ROMANA DI PIAZZA SORDELLO
La domus di età romana imperiale con mosaici di piazza Sordello, per la prima volta impiegata come sede espositiva, è senza dubbio il documento archeologico più antico della città conservato in loco. Proprio la collocazione del sito in uno dei punti in cui è più facile leggere le stratificazioni della città, è un elemento di particolare importanza per la comprensione dello sviluppo urbanistico di Mantova.
Gli scavi, iniziati alla fine del 2006, hanno ridato luce a un’area di circa 50 metri quadrati costituiti da un’ampia sala con pavimentazione musiva bianca bordata da una treccia policroma e da un secondo ambiente che esibisce un mosaico raffigurante due personaggi, uno maschile e uno femminile, i cui attributi convincono sull’ipotesi di identificarli in Marte e Venere, secondo uno schema noto nella pittura pompeiana.
La domus romana rappresenta quindi un monumento archeologico d’indubbio valore, inserito nella cornice di una piazza su cui si affacciano monumenti medievali, rinascimentali e settecenteschi.

GLI AMANTI DI VALDARO e il COMITATO AMANTI MANTOVA
Il ritrovamento, di singolare valore storico e di forte impatto emotivo, risale al 2007 ed è frutto di scavi effettuati dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia nella località di Valdaro, nei pressi di Mantova, sotto il comune di San Giorgio: una zona da sempre culla di interessanti e numerosi ritrovamenti archeologici data la preesistenza di un’antica villa romana.
Si tratta della sepoltura di un uomo e di una donna vissuti in età neolitica, ritrovati in un abbraccio frontale, romanticamente uniti nella vita e nella morte.
La Soprintendenza, titolare del bene, ha presto diffuso la notizia della magnifica scoperta archeologica ai media locali che hanno poi attribuirono al reperto il nome de GLI AMANTI DI VALDARO.
La testimonianza ha provocato un’eccezionale interesse, manifestato a livello nazionale e internazionale, portando tutto il mondo a parlare di questo eterno abbraccio.

Al fine di valorizzare compiutamente questi importanti reperti archeologici, nel febbraio 2011 il Comune di Mantova, la Provincia di Mantova e l'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani hanno costituito il Comitato Amanti a Mantova.
Obiettivo primo e fondante è la programmazione di attività che permettano di raccogliere i fondi necessari per realizzare e promuovere un progetto espositivo in grado di portare il territorio mantovano a beneficiare del valore e della bellezza di questi reperti celati alla vista di tutti.
L'intento è quello di consegnare il bene archeologico, di grandissima rilevanza storico culturale e di sicura suggestione, alla fruizione collettiva, attraverso l'esposizione permanente presso il Museo Archeologico Nazionale di Mantova, con un allestimento museografico adeguato a un pubblico vasto e trasversale.

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Amalia Di lanno

RITRATTI 2012: MOZART RELOADED! domani sera 29/08 ultimo appuntamento del Festival




RITRATTI Festival
MONOPOLI

VIII EDIZIONE
dal 23 al 29 AGOSTO 2012

Chiostro di Palazzo San Martino

ULTIMO APPUNTAMENTO!

29 AGOSTO ore 21:00

MOZART RELOADED

L'Ensemble ’05, formazione da otto anni in residence della Rassegna di Musica da Camera a Monopoli, congeda l’ottava edizione - inaugurata lo scorso 23 agosto con la presenza straordinaria di Giovanni Sollima e il suo Ba-Rock cello - con MOZART reloaded, un programma cameristico dedicato alla musica di Mozart nelle trascrizioni d'epoca di Peter Lichtenthal (Pressburg, 1780 - Milano, 1835)


SINFONIA IN SOL MINORE N.40 KV550

CONCERTO IN RE MINORE per pianoforte e orchestra N.20 KV 466

GIUSEPPE CARBONE, violino

DOMENICO ZEZZA, violino

HWA-JIN LEE, viola

VALERIO LATARTARA, viola

VALERIA SIRANGELO, viola

CLAUDIO MARTINEZ-MEHNER, ANTONIA VALENTE, pianoforte

Monopoli, 29 AGOSTO 2012 - Chiostro di Palazzo San Martino, via San Domenico, ore 21:00

Ingresso 10 euro, ridotto 5
INFO E PRENOTAZIONI: 3206646395 / 3208141845
email: info@ensemble05.it
http://www.ritrattifestival.it/



segnala:

Massimo Nardi