lunedì 31 marzo 2014

Charlotte Perriand_photographer and designer

Vertèbre de poisson, 1933© Charlotte Perriand Archives (Paris)

Galleria CARLA SOZZANI presenta: Charlotte Perriand

A cura di Jacques Barsac e Enrica Viganò, dal 6 aprile al 4 maggio 2014


Architetto, urbanista, progettista collaboratrice di Le Corbusier, viaggiatrice solitaria e instancabile, unica per ingegno e anticonformismo, Charlotte Perriand è stata una protagonista del design del Ventesimo secolo e ha influenzato il modo di abitare contemporaneo. Nel corso degli anni ’30 parallelamente alla sua attività di designer, si dedica alla fotografia, attraversa l’Europa realizzando immagini che poi diventano fonte d’ispirazione per i suoi progetti, elementi d’arredo, ma anche vere e proprio opere d’arte.
I soggetti si susseguono in un gesto di scelta intuitiva: registra, annota, imprime le forme (e le idee) che catturano la sua attenzione. E così la struttura metallica di un ponte, la trama della rete di un pescatore, un sasso diventano punti di partenza per la creazione dei suoi tavoli, librerie e poltrone. La scoperta di alcune centinaia di negativi, conservati negli Archivi di Charlotte Perriand, è stata l’occasione per presentare e indagare, in maniera ampia e articolata, il suo lavoro fotografico. Questa mostra si propone di far conoscere il suo lavoro fotografico, meno noto al grande pubblico ma che ha svolto un ruolo importante nella costruzione del suo immaginario creativo.
La fotografia, a cui Perriand dedica diversi anni della propria carriera, è stata il laboratorio della sua ricerca visiva e filosofica e il manifesto del suo impegno politico. Accanto ad alcune delle sue opere di design, vintage e moderne, diventate vere icone del XX secolo, la Galleria Carla Sozzani presenta una selezione di 55 fotografie provenienti dal Museo Nicéphore Niépce e dall’archivio di Charlotte Perriand. La sua ricerca fotografica s’iscrive all’interno del movimento delle avant-garde, in cui pittori, architetti e fotografi lavorano fianco a fianco in un clima di condivisione e dove ogni spressione si arricchisce dello “sguardo” dell’altro.
E’ con questo spirito e grazie all’amicizia con Fernard Lèger e Pierre Jeanneret che Perriand inizia a collezionare e a fotografare gli oggetti che trova nella natura: ossa, scheletri, rocce, radici, pietre… “I nostri zaini – come lei stessa scrive – erano pieni di questi tesori…che noi battezzammo con il nome Art Brut ». 

Tra il 1933 e il 1937 porta avanti la sua sperimentazione otografica, con la serie “Art Brut” e “Objets Trouvés”, rifacendosi all’idea di un ritorno alla natura intesa come bellezza primordiale, purezza delle linee e forza della materia. un viaggio in Giappone. Charlotte Perriand non ha mai esposto o pubblicato il suo lavoro fotografico, ad eccezione di alcuni fotomontaggi realizzati su commissione pubblica. Le sue fotografie come espressione di una peculiare creatività, sono state rivelate in parte nella mostra retrospettiva al Centre Pompidou a Parigi nel 2005 e nella mostra “Modernism, Designing a New World, 1914-1939” al Victoria and Albert Museum a Londra nel 2006; e successivamente nella mostra “Charlotte Perriand, de la photographie au design” al Petit Palais di Parigi nel 2011 e infine nel 2012 “Charlotte Perriand, la photographie pour un autre monde” presso il Musée Nicéphore Niépce a Chalon sur Saône, Francia.


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ACQUA_collettiva d'arte contemporanea


Nell’ambito del progetto espositivo MUSTinART e della candidatura della Città di Lecce a “Capitale europea della cultura 2019”, il 5 Aprile alle 19,00, al Must, verrà inaugurata la mostra "ACQUA", collettiva d'arte contemporanea con opere e interventi site-specific di Sarah Ciracì, Giulio De Mitri, Michele Giangrande e Raffaele Quida, e con i contributi di Stefano Urkuma De Santis, Paola Mancinelli e Lucia Rotundo.

All’inaugurazione parteciperanno:
Paolo Perrone, Sindaco di Lecce
Luigi Coclite, Assessore al turismo, spettacoli e marketing territoriale
Nicola Massimo Elia, Direttore del MUST
Toti Carpentieri, Curatore eventi espositivi museali
Lorenzo Madaro, Curatore della mostra
Gianmichele Arrivo, Coordinatore del progetto

Elemento primigenio, l’acqua è da sempre fonte inesauribile di energia, anche nel mondo dell’arte. Gli artisti della contemporaneità l’hanno impiegata con diversi approcci e modalità espressive, utilizzando spesso le sue qualità intrinseche come la leggerezza e la luminosità per dar vita a opere che cercano un contatto estremo con il fruitore.

I protagonisti del progetto espositivo Acqua, ideato da Co.61, hanno interpretato il tema della mostra con interventi dissimili, confrontandosi spesso con lo spazio espositivo che sarà assolutamente buio. I visitatori si addentreranno infatti nel percorso di mostra grazie alle emissioni luminose della maggior parte delle opere esposte.

La mostra è accompagnata da un catalogo progettato da Pietralocale, con un testo critico di Lorenzo Madaro, le fotografie delle opere in mostra e i regesti biografici ed espositivi dei sette artisti invitati.

Il progetto è promosso dal Settore Cultura del Comune di Lecce.

Durante l’inaugurazione ci sarà una degustazione di vini Negramaro negli spazi della caffetteria del Museo, a cura di deGusto Salento, prima associazione con i produttori vitivinicoli di Negroamaro, espressione sul territorio di storia e qualità, uniti dal desiderio di sinergia con l'obiettivo di promuovere e innovare con eventi incontri, workshop e degustazioni.

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SPARIRE IN TRE ATTI

Artista //// Pamela Campagna

Titolo della mostra //// SPARIRE IN TRE ATTI

Periodo espositivo //// 11 aprile – 10 maggio 2014
Spazio espositivo //// Museo Nuova Era //// Strada dei Gesuiti, 13 – 70122 Bari –
Tel. e fax 080.5061158
e-mail:museonuovaera@alice.it
www.museonuovaera.it
dalle. ore 17- 20 chiuso la domenica e giorni festivi


INAUGURAZIONE //// VENERDI 11 APRILE 0RE 19,00


SPARIRE IN TRE ATTI

“Ho sempre considerato la natura e la semplicità, le basi dell'arte di produrre illusioni, ed ho creato la massima (applicabile solo alla prestidigitazione) che "bisogna prima conquistare la fiducia della persona che si desidera imbrogliare”.
É certamente un’occupazione singolare per un uomo al quale la franchezza è naturale, essere continuamente impegnati a nascondere i propri pensieri, cercando il modo migliore di realizzare inganni. Ma non può anche essere detto che la dissimulazione e la menzogna diventano qualità o difetti a seconda dello scopo nel quale essi sono impiegati? Infatti, non sono gli usi della società decente, un mix ammirevole di dissimulazione e di inganni? Per quanto riguarda, invece, l'arte che coltivo, che cosa sarebbe senza menzogna?”

da Le Memorie di Robert Houdin, ambasciatore, autore e prestigiatore, scritte da se stesso nel 1860

Pamela Campagna è nata a Bari nel 1977 artista visiva e designer, intreccia discipline diverse quali la grafica, il video, la scultura, l’installazione e la performance per la progettazione di incidenti poetici all’interno di dispositivi formali.

Dopo aver lavorato per diverse organizzazioni culturali come Franklin Furnace Archive a New York, la Fondazione Pistoletto a Biella ed Esterni a Milano, nel 2006 si é trasferita a Siviglia dove ha co-fondato con Thomas Scheiderbauer L-ABLE, un piccolo studio itinerante di arte e disegno, concentrando il proprio lavoro grafico su questioni culturali e sociali internazionali, realizzando campagne e pubblicazioni per Solidariedad Internacional, UNICEF, feSt – festival di arte scenica di Siviglia ed il Museo dell'architettura di Siviglia.
Dal 2012 lavora autonomamente dedicandosi da un parte alla grafica e all'arte, realizzando committenze internazionali per NIKE Brasile e per TBWA / RAAD Emirati Arabi, e dall'altra sviluppando progetti partecipativi e di attivazione sociale e culturale quali HELP e FEMMINILE p l u r a l e.

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LIBERTY - Uno stile per l'Italia moderna

LIBERTY
Uno stile per l'Italia moderna
Forlì, fino al 15 aprile

La Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì propone ancora una volta una lettura innovativa di un periodo straordinario della storia dell'arte italiana. Dopo la decisiva esposizione dedicata al Novecento, si tratta della stagione che sotto la seducente insegna di Liberty, altrimenti denominato Art Nouveau in Francia, Jugendstil in area tedesca e mitteleuropea e Modern Style nei paesi anglosassoni, ha visto tra Otto e Novecento l'ampia diffusione a livello internazionale di un nuovo stile e di un gusto intesi a superare lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del XIX secolo.

La mostra intende identificare, per la prima volta rispetto alle diverse rassegne dedicate nel passato al Liberty, le specificità di uno stile attraverso una serie di capolavori della pittura e della scultura, che, seppur di artisti di formazione, poetica e linguaggio diversi, come Segantini, Previati, Boldini, Sartorio, De Carolis, Longoni, Morbelli, Nomellini, Kienerk, Chini, Casorati, Zecchin, Bistolfi, Canonica, Trentacoste, Andreotti, Baccarini rivelano contenuti e messaggi comuni, con i quali sono scandite le sezioni dedicate al mito, all'allegoria, al paesaggio declinato tra tensioni simboliste e una ricerca dellíassoluto che ci farà incantare davanti ai dipinti dedicati alla rappresentazione dei ghiacciai, visti come l'immagine della ìmontagna incantataî di Thomas Mann.

Il rilievo dato alle arti maggiori, che non ha escluso anche confronti con modelli ed interlocutori stranieri come Klinger, Klimt, von Stuck, Beardsley, Khnopff, Burne-Jones, ha voluto favorire un dialogo nuovo con le altre tecniche ed espressioni artistiche in una identificazione di quei valori decorativi che vengono confrontati con quelli pittorici e plastici nelle sezioni dedicate alla grafica, all'illustrazione, ai manifesti pubblicitari e alle infinite manifestazioni dell'architettura e delle arti applicate.
Così i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto; le ceramiche di Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi; i manifesti di Dudovich, Hohenstein, Boccioni, Terzi, Mataloni, Beltrame, Palanti; i mobili di Zen, Issel, Basile, Bugatti, Fontana; i vestiti di Eleonora Duse, i merletti di Aemilia Ars e gli arazzi di Zecchin vivono di nuovi confronti. Ne emerge una figura del Liberty che è nella sostanza uno stile della vita. La sua rappresentazione E' la linea sinuosa, fluttuante, che rispecchia nel segno, nel suo stesso divenire, il movimento in atto. Protagonista indiscussa è la donna, figura ad un tempo fragile, superba e carnale, immagine del piacere e della libertà.

Una mostra originale, intessuta di incontri e relazioni inattese, per raccontare in maniera avvincente l'idea di un'arte totale che ha trionfato in quella stagione dell'ottimismo e di incondizionata fiducia nel progresso e che va sotto il nome universale di Belle époque.

La mostra è ideata e realizzata dalla Fondazione della Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e i Musei San Domenico. Curatori della mostra sono Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca e Alessandra Tiddia; il prestigioso comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci. La direzione generale dell'esposizione è affidata a Gianfranco Brunelli.



Orario di visita:
1 febbraio - 15 giugno
da martedì a venerdì: 9.30-19.00; sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00.
Lunedì chiuso.
21 aprile e 2 giugno apertura straordinaria.
La biglietteria chiude un'ora prima.

Consulta il sito 
Informazioni:
Tel: 199 15 11 34
Riservato gruppi e scuole
Tel: 0543 36217
mostraliberty@civita.it


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amalia di Lanno

Con i miei occhi_frammenti di connessioni


Esposizione fotografica dei fotografi Olga Diasparro e Antonio Pellegrino, insieme ai ragazzi seguiti dall'Associazione "Dalla Luna - professionisti per l'autismo" - a cura di D. Boscia

INGRESSO GRATUITO
Sede: Eataly Bari, Lungomare Starita, 4 – Bari
Ingresso parcheggio

Inaugurazione: 27 marzo 2014 ore 17:00

presso la Sala Convegni dello store Eataly; interverranno Rocco De Franchi, Assessore al Commercio del Comune di Bari, Sonia Miracapillo, Pedagogista e responsabile del progetto per l’Associazione Dalla Luna, e Maria Graziano, Psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Dalla Luna. Modera Simona Giordano, Giornalista pubblicista.

Permanenza: fino al 06 aprile 2014
Orari: dom/gio 10:00 – 23:00 ven/sab 10:00 - 00:00
Info: info@graphite24.it


evento promosso da: CraCra design 
ideazione: Associazione Dalla Luna 
coordinamento: Graphite24 

patrocini: 
Comune di Bari - ass.to al commercio
Provincia di Bari
Regione Puglia - assito Politiche giovanili
Asperger Pride Puglia

Non esiste un modo giusto o sbagliato di guardare il mondo; esso, in tutte le sue sfaccettature, si mostra a noi solo attraverso i nostri occhi. 
Parole e fotografia si intersecano per mostrarci in quanti modi si può afferrare un giorno. I fotografi Olga Diasparro e Antonio Pellegrino insieme ai ragazzi seguiti dall’Associazione “Dalla Luna - professionisti per l’autismo”, sono i protagonisti di un’esplorazione fotografica tra i paesaggi della nostra terra. Immagine dopo immagine ci appaiono scenari, e gli occhi dei nostri interpreti ci dimostreranno come la diversità è solo “un punto di vista”. Le parole di Josè Stancarone, con la loro delicatezza così vicina ai ragazzi, ci descrivono gli sguardi dei fotografi e apriranno gli animi verso di un mondo con il quale, a volte noi rintanati in un vedere abituale, non riusciamo a connetterci.
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amalia di Lanno

Presentazione libro QUETZAL


Sabato  5 aprile alle 18.30 alla QUADRERIA DEN HERTOG in Bari in via Andrea da bari 117-117/a sarà presentato il libro/catalogo  QUETZAL .Il racconto illustrato di 30 anni di attività artistica dell' artista barese Mauro Picinni Leopardi in arte “ QUETZAL”,un punto di vista originale e personalissimo nel panorama dell'arte contemporanea.    
GALLERIA QUADRERIA DEN HERTOG - Via Andrea Da Bari - 117 70121 Informazioni di contatto

Via Andrea da Bari, 117 70121 Bari
080 524 6311
pubblica :
Massimo Nardi                                   

Domenico Ventura, 4/28 aprile, Studio Abate - Roma



Dopo quasi vent’anni di assenza da Roma, la Takeawaygallery, in collaborazione con lo Studio Abate, propone una ricognizione sul lavoro di Domenico Ventura, pittore da Altamura che ha narrato con vena eccentrica e corrosiva cinquant’anni di storia, quotidianità e costume (o malcostume?) sociale e culturale della provincia contadina e non solo. I dipinti, esposti in via dei Sabelli a Roma dal 4 al 28 aprile, sono in totale quindici, frutto della produzione dell’ultimo quinquennio. Riproporre oggi l’universo mordace di Ventura, popolato da folli, ebeti, santi ed eroi significa non solo ripercorrere le alterne vicende del paese da una prospettiva alternativa e insolita, dai margini geografici, politici e umani, ma mettere in luce il versante “borderline” (non meno rilevante) del sistema arte e fare il punto su una tradizione controcorrente, che ha contribuito a sviluppare una poetica incentrata sul frammento, la lateralità, la diversità, il confine, il pensiero non istituzionalizzato. Se il punto di partenza per ogni immagine è la fotografia, il fine ultimo dell’opera è la simpatia, intesa sia come identificazione che come presa di distanza dell’osservatore attraverso il riso, vero fulcro, retroterra e soggetto del lavoro, che nella sua variante di ilarità chiassosa introduce il carattere scomposto, caotico, carnevalesco e grottesco dei personaggi e del mondo che affollano. Nel ritrarre amici, conoscenti, familiari e perfetti sconosciuti studiati attraverso l’occhio meccanico il maestro altamurano ci mostra, con lo scherno, l’ambigua faccia della morale: cosa è giusto e cosa è sbagliato? Chi giudica e chi è giudicato? Le sue maschere, mostri, gente comune testimoniano un cosmo tutt’ora ancorato a pratiche quasi medievali e a ritmi dettati dal muovere delle stagioni e dalle necessità biologiche di animali e persone e rappresentano un compromesso tra passato presente e futuro, portando sui loro volti le cicatrici di una lotta tra le istanze del cambiamento ed una mentalità ancora primitiva. L’uso del ritratto è funzionale ad accentuare gli esiti tragicomici di tale processo, la fisionomia e le pose tormentate da timori, innocenza, ingenuità e “perversione”, mentre il verismo analitico dettato dalla macchina fotografica crea lucide composizioni che indugiano sul minimo dettaglio. Le figure monolitiche occupano tutta la superficie ed anche quando si disperdono in messinscena corali non allentano mai il travestimento che indossano. L’occhio del pittore oscilla tra freddo cinismo e divertita partecipazione: il suo lavoro, che si nutre di richiami e spunti figurativi che spaziano dall’iconografia sacra medievale ai prodotti della cultura contadina e paesana, si inscrive nella tradizione oggettiva e realista, giunta fino a noi nella versione graffiante e non edulcorata attraverso le forme “basse” della satira e dell’illustrazione. Info: Domenico Ventura da Altamura | Mostra personale di pittura di Domenico Ventura A cura di Takeawaygallery Testo critico di Carlotta Monteverde Inaugurazione: venerdì 4 aprile ore 18.30 Dal 4 al 28 aprile 2014 Studio Abate | via dei Sabelli 16, Roma (San Lorenzo) | +39 06 445 7703 Ingresso gratuito Orari: 5 e 6 aprile 10.00/13.00 16.00/19.00 dal 7 al 28 aprile lunedì/ venerdì 17.00/19.00 per appuntamento 347.9479467 333.4878239
 Con il contributo di: Industria Molitoria Mininni
e Casale del Giglio Azienda Agricola 
pubblica:
Massimo Nardi

domenica 30 marzo 2014

PUNTI DI PARTENZA - IL MARE VISTO DA MONTE




Resilienza Italiana, Movimento d’Arte e Cultura
per Torino

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Domenica 13 aprile, alle ore 17, al PAV – Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d'arte contemporanea viene presentato il Movimento di Resilienza italiana, movimento d’arte e cultura nato da un’idea di Francesco Arecco (scultore) e di Ilaria Bignotti (curatore indipendente e storico d’arte) e fondato da sei scultori: oltre ad Arecco, Valentina De’ Mathà, Alberto Gianfreda, Francesca Pasquali, Laura Renna, Daniele Salvalai. Si tratta della seconda tappa di un giro d’Italia di presentazioni e mostre che il Movimento ha deciso di intraprendere. Segue Milano e precorre Brescia.

La presentazione avverrà durante l’inaugurazione di una mostra di scultura intitolata Resilienza italiana. Punti di partenza. Il Mare visto da monte, composta da opere di Francesco Arecco, Valentina De’ Mathà, Mario Fallini, Alberto Gianfreda, Marco La Rosa, Mirco Marchelli, Francesca Pasquali, Laura Renna, Daniele Salvalai.
Le opere esposte intendono riprendere e confrontarsi con il tema annuale del PAV Commons Art. Le odierne esperienze della Bioarte, dove l’arte è considerata un bene comune al pari delle risorse naturali. Attraverso l’arte, infatti, luoghi e persone costruiscono identità, fortificano il legame con la storia alla quale appartengono e al presente che vivono.

Durante la serata d'inaugurazione sarà letto e discusso il Manifesto di Resilienza italiana attraverso un dialogo tra Ilaria Bignotti, Francesco Arecco, Piero Gilardi e Claudio Cravero, confrontando così le tensioni del pensiero filosofico con il linguaggio di un fondamentale protagonista del dibattito culturale dagli anni '60 a oggi, la cui ricerca è ideale luogo di confronto per le attuali generazioni.


APPUNTAMENTO
Domenica 13 Aprile
PAV – Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d'arte contemporanea
Dalle ore 17.00
Mostra, Presentazione del Manifesto, Dialoghi
La mostra sarà vistabile fino alla fine del mese di aprile
Aperitivo offerto da Birra Baladin, Vigneti Ghio Piemontemare e Pane e Olio biologico d.o.p del Lago d’Iseo dell’Azienda Agricola Leonardo.

SITO

PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Reina Torres
tel 3661170098; reina.torres@resilienzaitaliana.org

Ilaria Bignotti
tel 3477940669; if@resilienzaitaliana.org

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Resilienza Italiana, new movement of Art and Culture
Turin

Sunday, April 13 , at 17 , at PAV –Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d'arte contemporanea, will be presented the Movement of Art and Culture "Resilienza italiana”.
The movement is the brainchild of Francesco Arecco (sculptor) and Ilaria Bignotti (independent curator and art historian) and its foundation, involving six sculptors. In addition to the same Arecco, there are also Valentina De'Mathà, Alberto Gianfreda, Francesca Pasquali, Laura Renna, Daniele Salvalai, with collaboration of Marco La Rosa e Mirco Marchelli. This is the second stage of a tour around Italy of presentations and exhibitions that the Movement has decided to undertake . From Milan to Brescia and so on.

The presentation will take place during the inauguration of an exhibition of Italian sculpture titled Resilienza italiana. Punti di partenza. Il mare visto da monte, consisting of works by Francesco Arecco, Valentina De 'Mathà, Mario Fallini, Alberto Gianfreda, Marco La Rosa, Mirco Marchelli, Francesca Pasquali, Laura Renna, Daniele Salvalai. The works exhibited intend to take and deal with the theme of the annual PAV Commons Art. Le odierne esperienze della Bioarte, where art is considered a common good like the natural resources. Through art, in fact, places and people construct identity, strengthen the link with the history to which they belong and that they live.

During the opening night will be read and discussed the Manifesto of Resilienza italiana through a dialogue between Ilaria Bignotti , Francesco Arecco, Claudio Cravero and Piero Gilardi, comparing the tensions of philosophical thought with the language of a fundamental character of the cultural debate since the 60s to today, whose research is an ideal place for discussion for the current generation .

APPOINTMENT
Sunday, April 13
PAV - Parco Arte Vivente, Centro sperimentale d'arte contemporanea
From 17.00
Exhibition, Manifesto Presentation, Dialogues
Aperitif offered by Birra Baladin, Vini Ghio Piemontemare and Bread and Organic Oil d.o.p. of Lago d'Iseo of Azienda Agricola Leonardo.
The exhibition will be open for visits until the end of April

SITE

FOR MORE INFORMATION
Reina Torres
tel 3661170098; reina.torres @ resilienzaitaliana.org

Ilaria Bignotti
tel 3477940669; if@resilienzaitaliana.org

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amalia di Lanno

Jay Wolke_Architecture of Resignation


Jay Wolke
Architecture of Resignation
a cura di Antonio Maiorino Marrazzo

10 aprile _ 8 maggio 2014
OPENING: mercoledì 9 aprile 2014 h.18,30
www.primopianonapoli@gmail.com


La Galleria PrimoPiano è lieta di presentare la prima personale in Italia di Jay Wolke dal titolo
Architecture of Resignation

Il progetto fotografico di Jay Wolke necessiterebbe di un saggio per la cui stesura sarebbe utile sapere ben districarsi nelle scienze antropologiche, in quelle politiche, storiche, sociologiche La lettura delle immagini che l’autore statunitense, docente di arte e design del Columbia College di Chicago, ha prodotto in vari viaggi nel Mezzogiorno d’Italia nel corso di sette anni, ci appartiene e ci ferisce, senza alcuna speranza da suggerire, Architettura di rassegnazione: fotografie dal Mezzogiorno. L’autore americano, le cui opere sono parte delle collezioni permanenti del Whitney Museum of American Art, del MOMA di New York e di San Francisco tra gli altri, giunge alla Galleria PrimoPiano nella sua prima esposizione italiana di Architecture of Resignation. Il professor Montanari scrive: “Wolke ha scattato le fotografie tra il 2000 ed il 2007 in un lungo e amaro Grand Tour in cui l’amore per il Bel Paese non si è impantanato nell’eterna oleografia dietro cui cerchiamo, da secoli, di nascondere la nostra inarrestabile decadenza.” (…) “Per un’adeguata ecfrasis di queste fotografie, di sorprendente nitore formale, ci vorrebbe la penna di un marchese De Sade, o di uno Sciascia. Ma solo Fellini potrebbe mettere in scena il mausoleo romano dell’Appia pieno di spazzatura, tra cui troneggia un inconcepibile materasso azzurro.” E Roberta Valtorta, nel testo critico del catalogo della mostra, amaramente scrive: " Vedere l'Italia e morire" Il significato di questa frase sembra ora cambiare completamente. Oggi, è il dolore che prende il posto dello stupore. Un tempo si pensava che dopo aver visto l'Italia ci si poteva sentire soddisfatto della tua vita e poi morire. Ora sembra che se si vede l'Italia ci si sente di morire.”

16 stampe Inkjet a colori 76 x 101 cm allestite alle pareti della Galleria PrimoPiano senza alcun tipo di supporto.


La lecture all’Accademia di Belle Arti di Napoli

Giovadì 10 aprile 2014 alle ore 11 presso l’aula Magna dell’Accademia Di Belle Arti di Napoli
Jay Wolke terrà una Lecture aperta al pubblico in collaborazione con il Biennio Specialistico di Fotografia coordinato dal Prof. Fabio Donato.

Cenni biografici
Jay Wolke è artista ed educatore che vive a Chicago Illinois (usa). Autore di tre monografie fotografiche: All Around the House: Photographs of American – Jewish Communal Life (Istituto d’Arte Chicago, 1998), Along the Divide: Photographs of the Dan Ryan Espressway (Center of American Places, 2004) and Architecture of Resignation: Photographs from the Mezzogiorno (Center for American Places– Columbia College Press, 2011). Le sue opere fotografiche sono state esposte in mostre internazionalie fanno parte delle collezioni permanenti del Whitney Museum of American Art, del MOMA di New York, dell’Art Institute di Chicago, del MOMA di San Francisco e in altre istituzioni museali. Wolke ha frequentato la Washington University, la Saint Luis (BFA) e L’ Insitute of Design, IIT (MS). Attualmente è Professore di Cattedra dell, Art and design Department, Columbia College Chicago.

Note:

per ulteriori informazioni, interviste e richiesta di immagini si prega di contattare:
Galleria PrimoPiano
118 Via Foria
80137 Napoli – Italia
Tel: +39 08119560649
Mob.: +39 3398666198
Email: primopianonapoli@gmail.com

Jay Wolke: Architecture of Resignation
10 aprile – 8 maggio 2014
Opening: venerdì 9 aprile 2014 ore 18.30 – 22.00

Orari apertura galleria:
16 – 19
dal martedì al giovedì durante i periodi di esposizione
o su appuntamento

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amalia di Lanno

sabato 29 marzo 2014

Luigi Ghirri_La Città

Luigi Ghirri_La Città

April 19 - June 21, 2014
7818 Santa Monica Boulevard
Opening Saturday, April 19, 3:00 P.M. to 5:00 P.M.


Press Release
Matthew Marks is pleased to announce Luigi Ghirri: La Città, the next exhibition in his gallery at 7818 Santa Monica Boulevard. The exhibition includes thirty vintage color prints dating from the early 1970s. This will be the first one-person exhibition on the West Coast of the work of Luigi Ghirri (1943–1992), the Italian photographer who produced pioneering color photographs of landscape and architecture within the milieu of conceptual art.

The photographs in the exhibition, most of which have never been shown before, were made early in Ghirri’s career. These modestly scaled and meticulously printed images record Italy’s contemporary urban landscape through such details as billboards, shop fronts, windows, and walls. Ghirri’s deadpan photographs, imbued with his dry wit, explore perceptual phenomena in collage-like compositions with disorienting figure/ground relationships, as in one image of faded salon advertisements partially covered by a metal roll gate.

The exhibition title, La Città (The City) refers to Ghirri’s lifelong pursuit of photographing urban scenes in his native Italy. One critic wrote recently of Ghirri, “He achieves this otherworldly beauty not through grand vistas or classical figures, but everyday, contemporary street life.”

Born in 1943, Luigi Ghirri spent his life in the Emilia-Romagna region of Italy, where he produced a singularly open and layered body of work. Although he exhibited extensively during his lifetime, only since his death has his work gained wider public recognition.

In 2010, Thomas Demand organized the acclaimed exhibition La Carte d’Après Nature around Ghirri’s photographs. In 2011, Ghirri’s work was included in the Venice Biennale and was also the subject of a one-person exhibition at the Castello di Rivoli in Turin. Last year, the landmark exhibition Viaggio in Italia (Travel in Italy), originally curated by Ghirri in 1984, was recreated at the Venice Biennale. The largest exhibition of Ghirri’s work since his death, Luigi Ghirri: Pensare per imagine (Thinking through Images), opened at MAXXI, the National Museum of the 21st Century Arts in Rome in April 2013 and later traveled to museums in São Paulo and Rio de Janeiro.

Luigi Ghirri: La Città will be on view from April 19 - June 21, 2014, Tuesday through Saturday, from 10:00 A.M. to 6:00 P.M. at 7818 Santa Monica Boulevard, Los Angeles.

For more information, please contact Jacqueline Tran at (212) 243-0200 or email jacqueline@matthewmarks.com.

fonte: 

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PREMIAZIONE mostra-concorso fotografia 'At Full Blast!': premi e meriti assegnati


Mostra concorso di fotografia a cura di Massimo Nardi
artisti :
ALTOBELLI, BAMBINO, BELLINO, CATALANO, CUSANO, D'ALESSANDRO, DE SANTIS, DI LANNO, DITROILO,  FANTETTI, FIANTANESE, FUSCO, GATTI, INGEGNO, LABIANCA, LADDAGO, MASTROGIACOMO, NARDOMARINO, PANSINI, PASTORESSA, REGINA, SIMI,  SPAGONE,  STUFANO

GIURIA:
Nicola Amato (fotografo) - Stefania Ferrante (giornalista) - Maurizio Brunialti (sociologo)
 B.O Roma
 Amministrazione comunale di Acquaviva 
promossa da Enkomion e da IlSito dell'Arte
con la partecipazione di Pio Meleandri Presidente del Museo della fotografia, politecnico di Bari

PREMIO 'At Full Blast!' - Personale Palazzo 'De Mari' Acquaviva delle Fonti (Ba) 
ROSARIA PASTORESSA


PREMIO 'At Full Blast!' - Personale Pinacoteca 'Miani-Perotti' Cassano murge (Ba) 
NICOLA NARDOMARINO

PREMIO 'At Full Blast!' - Personale Pinacoteca 'Miani-Perotti' Cassano murge (Ba)
FRANCESCO CATALANO

PREMIO 'At Full Blast!'  Prima copertina ENKOMION  - ilsitodell'arte
MARIA PANSINI

PREMIO 'At Full Blast!' - Viaggio a Malta ed esposizione opere al Malta Arts Festival
FLAVIA D'ALESSANDRO


PREMIO 'At Full Blast!' - Viaggio a Malta ed esposizione opere al Malta Arts Festival 
FABIO INGEGNO


 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
FRANCESCA DE SANTIS


 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
FRANCO ALTOBELLI

 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
ANTONIO MARIA FANTETTI
 

 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
ENNIO CUSANO


 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
GIULIO SPAGONE

 PREMIO 'At Full Blast!' - targa di merito e riconoscimento artistico
ANNA SIMI



C O M U N I C A T O  S T A M P A

AT FULL BLAST - A TUTTO SPIANO , un titolo che nasce dall'idea di far tornare "a vivere" il Teatro comunale di Acquaviva, da anni chiuso al pubblico, riaprendolo "con l'arte" affinché possa contribuire a valorizzare il territorio pugliese ed offrire ulteriore occasione di promozione dello sviluppo integrato tra cultura e turismo, facendo di Acquaviva delle Fonti una vetrina delle dinamiche artistiche-culturali della Puglia. L’iniziativa si propone, tra l’altro, di promuovere la produzione di giovani artisti di talento, ancora poco conosciuti, le cui opere meritano di essere affiancate a quelle dei Maestri di notevole spessore e presentate al grande pubblico. Trovo sia molto interessante mettere a confronto le varie esperienze artistiche e i vari stili e concetti di artisti giovani e meno giovani che creano assieme, in questa collettiva, una forza creativa energica e prorompente di linguaggi differenti e interessanti dove le tematiche sono tutte prese in considerazione. 

AT FULL BLAST - A TUTTO SPIANO è una mostra patrocinata dal Comune di Acquaviva delle Fonti e promossa dalla rivista di Storia, Letteratura e Arte "Enkomion", di cui sono responsabile del settore arte, edita dalla Messaggi edizioni, e vede la collaborazione della EDI Media Communication (editing e ufficio stampa). Massimo Nardi

La mostra è visitabile fino al 15 aprile 2014
Mattina: 10-13
Pomeriggio: 16-18
segue gli orari del Comune di Acquaviva delle Fonti (Ba)

Palazzo DE MARI
Piazza Vittorio Emanuele II
Acquaviva delle Fonti - Bari 


autori e opere in mostra
Vito Bellino

Eliana Bambino 

 
Dalila Ditroilo


Letizia Gatti (fuori concorso)


Celeste Stufano


Raffaele Fiantanese


Francesca Mastrogiacomo

Amalia Di Lanno (fuori concorso)

Giulia Laddago

Alessandro Labianca

Alessandro Fusco

Angela Regina


Foto Premiazione
mostra-concorso AT FULL BLAST!
a cura di Massimo Nardi
Palazzo De Mari
Acquaviva della Fonti (Ba)
28 marzo 2014

 Rosaria Pastoressa

 Nicola Nardomarino

 Francesco Catalano

 Flavia D'Alessandro

Fabio Ingegno

 Franco Altobelli

 Anna Simi

 Antonio Maria Fantetti

 Ennio Cusano

 Francesca De Santis

 Giulio Spagone

ph. courtesy rosaria Pastoressa




pubblica: 
amalia di Lanno