domenica 30 settembre 2012

L'AQUILA PRIMA E DOPO. Fotografie di Gianni Berengo Gardin






"La cosa più impressionante è il silenzio che c'è per le strade. Non passa nessuno; non c'è nessuno. Non ci sono i bambini che giocano, le donne che fanno la spesa, la gente che va in ufficio. C'erano solo quattro cani abbandonati che giravano. E io, che sono abbastanza vecchio, ricordo a Roma com'era San Lorenzo dopo il bombardamento degli americani.
Avevo 14 anni ed era la stessa cosa. I cani randagi che giravano abbandonati per la città, le case puntellate e questo silenzio di morte". (Gianni Berengo Gardin)

Gianni Berengo Gardin è un fotoreporter di origine ligure, nato nel 1930, si dedica alla fotografia di reportage, all'indagine sociale, alla documentazione di architettura e alla descrizione ambientale. Vincitore nel 1963 del World Press Photo e nel 1995 del Leica Oskar Barnack Award, è autore di oltre 200 libri fotografici e protagonista di oltre 200 mostre.

Sedici anni fa, il fotografo aveva visitato L'Aquila per immortalare l'architettura urbana, oggi torna per riscoprire una città che, dopo il terremoto del 2009, non rappresenta più il calore tipico della gente d'Abruzzo, ma ricorda le ferite lasciate da una guerra.

Una mostra fotografica per testimoniare il prima e il dopo di un evento che nessun italiano potrà mai dimenticare, quello della notte del 6 Aprile 2009, quando la terra ha spaccato e straziato le fondamenta su cui poggiano le case, le chiese, le piazze e la vita di tutti gli aquilani.
Un bilancio da brividi che conta 308 morti, 1600 feriti e 65.000 sfollati e si lascia alle spalle una città ridotta in ginocchio, che fa fatica a riprendersi per motivi che vanno oltre la volontà e la solidarietà.
La devastazione è diventata sinonimo di abbandono, ma L'Aquila pretende di essere ricostruita e si candida a diventare Capitale europea della cultura per il 2019, un ambizione importante che punta al definitivo rilancio della città.
Oggi L'Aquila va in mostra a Roma, attraverso meravigliose fotografie che ne ricordano la bellezza e ne testimoniano la distruzione, in una sorta di malinconico e straziante canto che non può lasciare indifferenti.

Cosa: L'AQUILA PRIMA E DOPO. Fotografie di Gianni Berengo Gardin / In collaborazione con Contrasto e One Group
Dove: Museo di Roma in Trastevere Piazza S. Egidio 1B
Quando: 26 settembre - 11 novembre 2012, chiuso il lunedì
Orari: Martedì-domenica 10.00-20.00
Biglietti: Intero: € 6,50 - Ridotto: € 5,50
Info: www.museodiromaintrastevere.it www.comune.laquila.gov.it

 Fonte: http://www.style.it

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Amalia Di Lanno





L’Età dell’Equilibrio. Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio





La Mostra “L’Età dell’Equilibrio. Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio”, è il terzo importante appuntamento de I Giorni di Roma, progetto quinquennale di mostre dedicate alla lunga storia di Roma, dall’epoca repubblicana fino all’epoca tardo-antica.L’esposizione intende approfondire la conoscenza di un periodo storico di grande splendore artistico e di grande equilibrio politico, 98-180 d.C.: dal principato di Traiano a quello di Marco Aurelio. Gli ottanta anni dei tempi aurei, o meglio definiti i felica tempora: il periodo del massimo splendore dell’impero romano raccontato attraverso le vite dei quattro imperatori scelti “per adozione”, dunque in virtù delle loro qualità personali e non per diritto di nascita, che hanno determinato il successo di un incomparabile equilibrio tra il potere dell’esercito, il potere del senato e quello dell’impero.L’Età dell’Equilibrio, che va da Traiano a Marco Aurelio, più che una splendida gemma tra età di crisi, è un periodo in cui si portano a maturazione i frutti positivi della politica di dominazione romana: in particolare, la pace mediterranea, l’unificazione dello spazio monetario, la diffusione del sistema legislativo e giudiziario romano e delle forme contrattuali proprie del diritto romano e la diffusione del modello di vita urbano anche nella periferia dell’impero. Al contempo, è questa certamente l’età in cui cessano del tutto gli effetti drammatici e negativi della conquista romana, come l’economia di rapina, le vessazioni tributarie che i provinciali avevano subito da parte dei publicani, le violenze della conquista e del controllo armato del territorio. Un generale miglioramento dei fattori di produzione e commercializzazione e in ultima analisi una crescita economica su scala globale.Attraverso la visione di imponenti statue in marmo, raffinate opere in bronzo e terracotta, interi cicli scultorei, fregi ed elementi di arredo domestico in bronzo e argento, del più alto valore stilistico, verrà narrata un’epoca del consenso. Consenso all’interno della classe di governo, tra Senatori, Cavalieri e Imperatori, e consenso tra amministratori imperiali ed élites periferiche e provinciali, è un indiscutibile fenomeno di portata epocale.L’età dell’equilibrio.Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, terzo appuntamento del progetto di cinque mostre che abbraccia un arco temporale di trecento anni, è un’iniziativa promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, organizzata da Zètema Progetto Cultura e MondoMostre, con la cura di Eugenio La Rocca e Claudio Parisi Presicce, e l’allestimento di Francesco Stefanori e Andrea Pesce Delfino.


Box informazioni:
L’Età dell’Equilibrio
Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio
Dal 4 ottobre 2012 al 5 maggio 2013
a Roma, Musei Capitolini, il terzo appuntamento del ciclo
“I Giorni di Roma”una grande mostra di arte antica romana, il periodo d’oro dell’impero romano

Fonte:  http://eventiculturalimagazine.wordpress.com

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Amalia Di Lanno



Pitoti_Digital rock art from ancient Europe





Digital rock art from ancient Europe. Mostra multimediale interattiva sull'arte rupestre della Valcamonica. Pitoti e' il modo in cui gli abitanti chiamano le figure stilizzate incise nella roccia dagli antichi Camuni.

comunicato stampa

Mostra realizzata da
Centro Camuno di Studi Preistorici
MAA Museo of Achaeologiy and Anthropology of Cambridge
University of Applied Sciences, St Pölten
Ideazione
Christopher Chippindale (University of Cambridge)
and Frederick Baker (University of Cambridge & University of Applied Sciences, St Pölten)

La mostra Pitoti presenta al pubblico le immagini straordinarie frutto dell’incontro innovativo fra due ricchissime ed ingegnose tradizioni grafiche: l’arte preistorica e le arti digitali.

Per la prima volta, le arti digitali - con il loro fascino e la loro forza - si combinano ai cosiddetti pitoti della Valcamonica, una valle alpina con una delle le più ricche concentrazioni di immagini preistoriche d’Europa.

I Pitoti, immagini preistoriche incise picchiettando sulle grandi rocce modellate dai ghiacciai, diventano parte di una grandiosa metafora cinematografica che vede le incisioni come i fotogrammi di un film proiettato nel vasto “cinema-auditorium” costituito dal paesaggio circostante. Il progetto prende poi spunto da questa metafora per stimolare nuovi sviluppi nel campo della ricerca.

I colpi di picchiettatura sulla roccia, o “pexils”, si possono paragonare ai pixel delle immagini digitali. L’applicazione di questa idea apre le porte all’ uso delle tecniche digitali per riportare in vita le statiche immagini preistoriche: fotografia digitale, cartoni animati, fotografia time-laps, scansioni laser e stampe 3D, analisi acustiche in ambiente, “Panorama”, “Ambient Cinema” e un videogioco.

Pitoti è una joint venture tra archeologi e artisti digitali, una collaborazione pionieristica che ha aperto prospettive inaspettate e sorprendenti.

Il progetto è stato selezionato e cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Culture Programme 2007-2013 e dalla Regione Lombardia - Istruzione, Formazione e Cultura.

L'immenso emporio di arte rupestre della Valcamonica, primo sito italiano ad essere inserito nella World Heritage List - UNESCO, è uno dei massimi patrimoni archeologici europei. Oltre ad essere una risorsa fondamentale per l'istruzione e la cultura, costituisce un meraviglioso archivio su 10.000 anni di storia dell’Europa. Sulle rocce levigate l’uomo ha inciso con continuità unica i temi della propria cultura, dai cacciatori dell’epoca post-glaciale, attraverso il Neolitico, fino alle fasi dell’età del Rame e del Bronzo, quando la possibilità di lavorare i metalli e l’instaurarsi di reti di scambio commerciali determinarono una profonda trasformazione culturale. Questo processo culmina nell’età del Ferro, quando la società camuna, ormai stratificata in diverse classi sociali, diede vita alla grande fioritura di un’arte rupestre che svela profondi contatti con le culture che la circondano.

La mostra utilizza i più moderni ed innovativi strumenti interattivi di comunicazione multimediale per presentare le incisioni, le modalità di studio e ricerca e, più in generale, il patrimonio iconografico della Valcamonica. Nato da una sinergia tra discipline diverse (l'archeologia, storia dell'arte, cinematica, informatica, musica e graphic design), il progetto espositivo vede la collaborazione di tre realtà europee ed è stato selezionato e cofinanziato dall’Unione Europea, ottenendo un altissimo punteggio di valutazione e ponendosi tra i progetti d’eccellenza.

Ufficio stampa
C.Consulting snc – via Fatebenefratelli 19 – 20121 Milano – Tel. 02.43.30.15 – Fax 02.39.66.32.34 Fausto Carnevali (fcarnevali@c-consulting.it) – Marilena Santelli (msantelli@c-consulting.it)

Ufficio Stampa e Comunicazione Triennale di Milano:
Antonella La Seta Catamancio, Responsabile
Alice Angossini, Marco Martello
T. +39.02.72434.240/247/205 press@triennale.org

Inaugurazione lunedì 1 ottobre 2012 ore ore 18.00

Triennale di Milano
viale Alemagna, 6, 20121 Milano
Orari di apertura degli spazi espositivi
Martedì - Domenica 10.30 - 20.30
Giovedì 10.30 - 23.00
Lunedì chiuso.
Ingresso gratuito a questa mostra

Fonte: www.undo.net


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Amalia Di Lanno

 

MATTIA BOSCO_Nuove Sculture


MATTIA BOSCO

Nuove Sculture

dal 13 Settembre all’16 Ottobre 2012
Inaugurazione Giovedì 13 Settembre 2012, ore 19:00
Federico Luger è lieto di presentare la prima mostra personale di Mattia Bosco, Nuove Sculture, presso la Galleria che aprirà al pubblico il 13 Settembre 2012.
In questo nuovo ciclo di lavori in pietra la pratica artistica di Mattia Bosco si pone in relazione con le forme geometriche elementari proprie della tradizione minimalista coniugandole con il lavoro della natura e del tempo, "grande scultore", come diceva Marguerite Yourcenar.
Il lavoro di scultura ha inizio proprio nell'osservazione delle pietre che trova e nella selezione di quelle meglio lavorate dal tempo e dal caso, su cui interviene dopo averle prelevate dal luogo dell'incontro, in modo tale che la parte lavorata e quella naturale che non viene toccata convivano in una sola immagine, in cui ognuna delle due tragga forza espressiva dall'altra, e si definisca in virtù del contrasto.
La scelta di ricavare all'interno della pietra forme semplici è funzionale all'intenzione di mostrare la parte non lavorata, naturale, come portatrice di una complessità formale non sacrificabile e mai del tutto sostituibile da un progetto umano. Ordine umano e caos naturale si trovano così congiunti in un'immagine che li spinge verso una complessità ulteriore. La forma umana rivela la forma della materia, si avvale della sua ricchezza intrinseca: forma e materia si riequilibrano costituendosi reciprocamente.
Il cubo perde la sua astratta integrità riconsegnando parte di sè alla magmatica forma naturale da cui è stato ricavato, rivelando il segreto delle sue origini. La pietra squadrata e lavorata fino a diventare lucida raggiunge la massima distanza dalle sue origini e al contempo le mostra e le esalta rendendole leggibili in tutta la loro complessità. In questo modo il blocco squadrato cessa di essere semplice riduzione e negazione della disordinata e confusa forma originaria da cui proviene diventando elemento chiave in un processo di restituzione della ricchezza formale contenuta e nascosta in un pezzo di pietra.
Congiunta alla forma rigorosa di un parallelepipedo o di un qualsiasi altro solido geometrico, la parte naturale non viene più percepita come grezza e superflua, ma diventa il fulcro formale dell' opera, come se fosse quasi più scolpita e preziosa della parte lavorata, più espressiva ed enigmatica, e per questo più capace di mettere in moto la nostra immaginazione. Allo stesso tempo la pietra al suo stadio naturale, trovato, ci apparirebbe come insignificante e generica se non fosse presa all'interno del progetto scultoreo che la accosta a qualcosa che noi riconosciamo come forma, come desiderio preciso di qualcosa.
Le due parti si valorizzano reciprocamente dando luogo a una sintesi a partire dalla quale ognuna delle due da sola risulterebbe incompleta.

Federico Luger
Via Circo 1
20123 Milan - Italy
ph. +39 02 67391341

Un ringraziamento speciale a Mariateresa Moro e Sergio Gerardini della Moro Serizzo e a Massimo Peretti della O.M.G.
www.omgdomo.it

 Fonte: http://www.federicoluger.com

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Biennale Creare Paesaggi









Cura, gestione e sostenibilita' sono le parole chiave. La rassegna si articola in due focus group per addetti ai lavori, in un convegno internazionale presso il Museo Regionale di Scienze Naturali a Torino e visite guidate per la fruizione dei paesaggi d'eccellenza intorno alla citta'.

comunicato stampa
L’edizione 2012 della biennale Creare Paesaggi, vedrà per la prima volta unite in un’unica manifestazione la rassegna "Creare Paesaggi", iniziativa della Fondazione Ordine Architetti di Torino giunta alla sua sesta edizione, e la biennale "PaesaggioZero", iniziativa dell'Ente di Gestione del Parco regionale del Po Torinese. I due enti collaborano nella cornice di un protocollo a cui partecipa anche Regione Piemonte attraverso il suo Assessorato all'Urbanistica.

Cura, gestione e sostenibilità sono le parole chiave che guideranno le riflessioni della biennale dall’1 al 7 ottobre a Torino, che si articoleranno in iniziative rivolte a pubblici diversi. L’interesse è quello di analizzare non solo quali azioni contribuiscano a creare qualità nel paesaggio, ma soprattutto quali consentano la gestione, la cura e la manutenzione di paesaggi ordinari o d'eccellenza: manutenzione ordinaria e straordinaria, piani di gestione e strumenti di pianificazione, processi di governance che coinvolgono enti internazionali (come l'Unesco), nazionali e locali, amministrazioni e comunità locali.

La riflessione è anche rivolta alle modalità di fruizione di beni e paesaggi e alla capacità progettuale di creare percorsi ed esperienze di visita. Obiettivo della rassegna è quello di illustrare casi concreti di politiche e azioni di tutela, conservazione, riqualificazione, valorizzazione e manutenzione dei beni culturali e paesaggistici in ambito nazionale e internazionale, con particolare attenzione ad esperienze "mature", dal cui processo temporale si possano trarre utili indicazioni.

La rassegna si articola in due focus group per addetti ai lavori e in un convegno internazionale e visite guidate (Creare Paesaggi In Tour) per la fruizione dei paesaggi d'eccellenza intorno alla città di Torino. È prevista la produzione di un catalogo.

I focus group di PaesaggioZero | Cascina Le Vallere, Moncalieri (To)
(partecipazione su invito)
1 ottobre 2012 La fruizione: nuove mete ed esperienze paesaggistiche
2 ottobre 2012 La sostenibilità economica della gestione del paesaggio

Il convegno internazionale | Museo Regionale di Scienze Naturali, Torino
5 ottobre 2012 10:00-17:00 Paesaggio: cura, gestione, sostenibilità.
Il convegno spazierà dalla gestione delle eccellenze alle questioni ordinarie di cura, manutenzione e monitoraggio del paesaggio. Quali vantaggi e quali obblighi derivano dal riconoscimento di sito Unesco? Cosa comporta nella gestione quotidiana del paesaggio, in particolare in momenti di crisi? L’esperienza olandese, le Dolomiti e Assisi. Quali azioni è necessario intraprendere per rendere il paesaggio fruibile e al tempo stesso tutelato e preservato? L’esempio del Grand Parc Miribel Jonage di Lione e le segnalazioni del Premio Europeo del Paesaggio.

Creare Paesaggi in Tour 
Partecipazione gratuita. Prenotazione obbligatoria entro giovedì 4 ottobre inviando una e-mail a francesca.cruciata@collinatorinese.org oppure telefonando al numero 011 912462.
6 ottobre 2012 ore 9.00-13.30 “Corona di paesaggi”: giardini reali; parco di Villa della Regina; parco del Castello di Moncalieri e lungo Po.
7 ottobre 2012 ore 9.30-16.00 “I paesaggi invisibili. Il Po dei Laghi”: Cava Germaire riserva naturale della Lanca di San Michele, Carignano, Carmagnola; Cava Zucca e Pasta, La Loggia; Cava Molinello, Moncalieri.

Rassegna promossa e organizzata da
Fondazione Ordine Architetti Torino
Ente di gestione delle Aree Protette del Po e della Collina Torinese
Regione Piemonte, Assessorato Urbanistica e Programmazione territoriale, Beni Ambientali

Comitato scientifico
Francesca Bagliani e Claudia Cassatella (coordinamento)
Marina Bonaudo, Gabriele Bovo, Paolo Castelnovi, Osvaldo Ferrero

Ufficio stampa
Fondazione OAT: Liana Pastorin e Raffaella Bucci tel. 011 5360513/4 press.fondazione.oato@awn.it
Ente di gestione delle Aree protette del Po e della Collina torinese: Laura Succi tel. 01164880 promozione.parcopotorinese@inrete.it
Regione Piemonte: Piero Mora tel. 011 4322708 piero.mora@regione.piemonte.it

Fonte: www.undo.net

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Amalia Di Lanno

 

Premio Roma Centro Storico




Una panoramica sulle produzioni piu' innovative di artisti di nuova generazione che operano in citta', scelti tra i numerosi che hanno partecipato al bando di concorso. Sono esposti i lavori dei 14 finalisti.

comunicato stampa
A cura di Cecilia Casorati

Coordinamento generale: Paola Marino
Progetto: Annalisa Secchi, delegata alle Politiche culturali del Municipio Roma Centro Storico

Giuria: Luigi Ontani, Cecilia Casorati, Solveig Cogliani, Peter Miller, Jonathan Turner

Conto alla rovescia per la mostra conclusiva del Premio Roma Centro Storico per l’arte contemporanea, che si inaugurerà il 1° ottobre nel cuore antico della Capitale a Palazzo Santacroce Aldobrandini – Ex Monte di Pietà, oggi sede del Consiglio di Stato.

Ideato e promosso da Anna Lisa Secchi (delegata alle Politiche culturali del Municipio Roma Centro Storico), a conferma di un impegno crescente del Primo Municipio alle politiche culturali della città, con uno sguardo attento ai giovani cui è offerta l’occasione di mostrare il proprio lavoro in un contesto di assoluto prestigio.

Il premio, interamente rinnovato nella formula, in un’edizione che punta alla qualità più che alla quantità, affidato alla cura di Cecilia Casorati e al coordinamento generale di Paola Marino, intende presentare una panoramica sulle produzioni più innovative di artisti di nuova generazione che operano in città, scelti tra i numerosi che hanno partecipato al bando di concorso.

Altra novità, la presenza di un artista di chiara fama in veste di “Patrono” del premio: Luigi Ontani che ambienterà l’erma in ceramica “San Sebastiano Sagittario” all’interno della splendida e poco nota cappella barocca del Monte di Pietà.

Mentre i lavori dei 14 finalisti daranno vita ad un articolato percorso di mostra, in cui saranno esposte le opere di: Fabio Giorgi Alberti, Simone Cametti, Melania Catteruccia, Adelaide Cioni, Teresa Coratella, Maria Adele del Vecchio, Marco di Giuseppe, Dionigi Mattia Gagliardi, Iulia Ghita, Simone Pontecorvo, Alessandro Procaccioli, Filippo Riniolo, Caterina Silva, Sergio Tuminiello.

La Giuria - composta dall’artista Luigi Ontani dal critico d’arte americano Peter Miller e l’australiano Jonathan Turner, giornalista e advisor di Manifesta, insieme a Cecilia Casorati curatore di questa edizione del Premio e Solveig Cogliani in rappresentanza del Consiglio di Stato - renderà noto i nomi dei tre vincitori nel corso della conferenza stampa che si terrà il 28 settembre alle ore 17 nel Palazzo Monte di Pietà. Al primo classificato è destinata la somma di 2.500 euro, al secondo 1.500 e al terzo 800 euro.

Ufficio stampa
MANUAL comunicazione informazione immaginazione
paola.manual@gmail.com
T. 3393449512

Per informazioni
www.premioromacentrostorico.it
info@premioromacentrostorico.it
T. 3450645950

Palazzo Santacroce Aldobrandini
Piazza Monte di Pieta', 33 - Roma
Ingresso libero

Fonte: www.undo.net

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Amalia Di Lanno

Internet Festival 2012

Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro: 4 giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop. Dalla città simbolo dell’informatica italiana – all’Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d’Italia e proprio dal Cnr pisano partì nel 1986, la prima connessione a Internet – prende il via Internet Festival 2012, un appuntamento per scoprire ed esplorare gli scenari, le tendenze e gli sviluppi futuri della Rete.
Promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Cnr, Registro .it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore, Associazione Festival della Scienza, Internet Festival ha scelto come filo rosso dell’edizione 2012 le “Forme di Futuro”. Un programma ricco di eventi e incontri attraverso i quali indagare le connessioni, i legami, le relazioni che, grazie a Internet, ridisegnano il paesaggio sociale, culturale ed economico a livello globale. Il direttore del Festival è Edoardo Fleischner, il coordinamento è affidato a Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (Istituto di Informatica e Telematica Cnr) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente il comitato esecutivo e quello scientifico.
QUATTRO GIORNI DI INCONTRI ED EVENTI DEDICATI AL FUTURO DELLA RETE
Ad aprire la quattro giorni pisana dedicata al futuro della Rete la lectio magistralis di Piergiorgio Odifreddi: un omaggio alla modernità di Galileo e delle sue teorie (giovedì 4 ore 17.30). A seguire, l’incontro “Forme di futuro”: una tavola rotonda dove protagonisti saranno le idee e i progetti di alcuni testimoni d’eccezione del mondo della politica, dell’imprenditoria, dei diritti umani, della comunicazione, il cui sguardo sul mondo è decisamente orientato al futuro. Tra gli ospiti: Laura Boldrini (portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR), Alex Giordano (fondatore di Ninja Marketing), Max Ulivieri (blogger, esperto di turismo accessibile), Marco De Rossi (22enne fondatore di Oilproject), Derrick de Kerckhove (sociologo e docente universitario) e, in collegamento video, Joichi Ito (direttore MIT Media Lab di Boston).
A conclusione della prima giornata del Festival, i riflettori torneranno su Piergiorgio Odifreddi che condurrà la prima delle Interviste impossibili in programma. Il noto scienziato incontrerà Galileo Galilei alias Alessandro Benvenuti in un dialogo a dir poco ‘vivace’ (giovedì 4 ore 21). Il giorno successivo sarà la volta di Guglielmo Marconi alias Sandro Lombardi intervistato da Concita De Gregorio (venerdì 5 ore 21); quindi Johann Gutenberg alias Elia Schilton intervistato da Marco Pratellesi (sabato 6 ore 21) e, per finire, Abramo Lincoln alias Marco Baliani intervistato da un altro grande del mondo del giornalismo (domenica 7 ore 17).
INTERNET FESTIVAL 2012: LE TRE AREE TEMATICHE
Internet for Citizens (I4C): è la sezione dedicata al tema della democrazia digitale, delle nuove forme di sviluppo e aggregazione urbana e della rappresentanza politica mediate dalla Rete. Tra i relatori: Alberto Abruzzese (sociologo e scrittore), Adam Arvidsson (docente di Sociologia della globalizzazione e dei nuovi media Università statale di Milano), Ugo Biggeri (presidente Banca Popolare Etica), Federico Casalegno (MIT di Boston), Adriano Fabris (Università di Pisa), Massimo Di Felice (Università di San Paolo del Brasile), Darren Fleet (Adbusters), Kael Greco (artista), Michel Maffesoli (Università di Parigi-5 La Sorbona), Elio Matassi (Università di Roma Tre), Luca Nicotra (Agorà Digitale), Stephane Hugon (sociologo e docente alla Sorbona), Andrea di Robilant (scrittore e giornalista), Massimo Russo (direttore contenuti divisione digitale Gruppo Editoriale L’Espresso), Vincenzo Susca (Università di Parigi-5 La Sorbona).
Internet for Makers (I4M): focalizzata sul tema delle imprese e dell’economia secondo i nuovi paradigmi introdotti dalla Rete. Si parlerà di crowfounding, di coworking, delle aziende digitali che ‘ce l’hanno fatta’ e delle start up che si affacciano alla Rete. Parteciperanno, tra gli altri, Carlo D’Asaro Biondo (presidente di Google per Europa Meridionale e Orientale, Medio Oriente e Africa), Andrea Di Benedetto (presidente nazionale giovani imprenditori CNA), Riccardo Donadon (fondatore di H-Farm), Fabio Lalli (fondatore del network Indigeni Digitali), Michele Vianello (direttore del Parco Scientifico di Venezia), Alessandro Giari (direttore generale Polo Tecnologico di Navacchio). Nei giorni del 5 e 6 ottobre, all’interno dell’iniziativa “Baratta una consulenza”, le imprese che ne faranno richiesta potranno avvalersi del parere di un esperto di marketing 2.0, che potranno ‘ripagare’ attraverso i propri prodotti o servizi. La giornata del 5 ottobre sarà dedicata al genio di Steve Jobs, a un anno dalla morte, con un incontro a lui dedicato e condotto da Giacomo Dotta (caporedattore webnews.it, gruppo HTML) che vedrà la presenza, fra gli altri, di Antonio Menna, il blogger napoletano salito alla ribalta dopo la pubblicazione online dell’articolo “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”.
Internet for Tellers (I4T): è l’area del Festival dedicata alla Rete come veicolo di espressione nei paesi dove diritti e libertà subiscono limitazioni e censure e guerre o catastrofi sono spesso all’ordine del giorno. Qui sono attesi: Lucia Annunziata (giornalista, scrittrice, conduttrice tv), Frieda Brioschi (presidente di Wikimedia Italia), Beth Coleman e Maria Grazia Mattei (Meet the Media Guru), Luca Conti (giornalista e blogger), Gianluca Diegoli (esperto di marketing e blogger), Donatella Della Ratta (giornalista, curatrice del blog mediaoriente.com, manager dell’organizzazione internazionale Creative Commons per il mondo arabo), Carlo Freccero (direttore di Rai 4), Piero Gaffuri (Rai.net), Ian Grant (AD di Encyclopaedia Britannica), Amanda Hocking (scrittrice), Alessio Jacona (giornalista e blogger), Rana Husseini (giornalista giordana, femminista e difensore dei diritti umani), Anna Masera (giornalista), Franco Tatò (AD di Treccani).
I format scelti per gli incontri sono fortemente orientati alla partecipazione. Una prima tipologia è rappresentata dagli IF Keynote Speech: incontri e convegni con esperti, docenti e scienziati di fama internazionale su aspetti e problematiche legate al mondo della Rete; poi ci sono i TTour, laboratori per studenti delle scuole elementari, medie inferiori e superiori su argomenti che vanno dalla programmazione e problem solving, alla creazione di app, dalla progettazione di ebook, alla sicurezza in Internet. Infine, gli IF Event: eventi di carattere divulgativo-culturale-scientifico pensati per un target eterogeneo e con modalità differenti di interazione. Oltre ai relatori e alla platea dei presenti, infatti, sarà il coinvolgimento della platea virtuale uno degli aspetti caratteristici dell’Internet Festival.
INTERNET FESTIVAL 2012: SPAZIO ALLA FORMAZIONE 2.0
Durante i quattro giorni del Festival, una ricca offerta di laboratori interattivi, workshop e game conference accompagnerà bambini, ragazzi, studenti, giovani ricercatori, appassionati d’informatica e web, esperti sviluppatori, adulti curiosi e anziani più arditi in un viaggio esperienziale nel mondo di Internet.
I bambini e i ragazzi, a partire dagli 8 anni, avranno una location a loro dedicata: INTERNET4SCHOOL. La Limonaia di Palazzo Ruschi sarà aperta ai visitatori junior e alle scuole di ogni ordine e grado tutte le mattine da giovedì 4 a sabato 6 ottobre.
Gli over 14 potranno  partecipare a due avvincenti game conference: “Alan Turing. L’enigma dell’uomo che immaginò il computer” e “Gates vs Jobs. La guerra dei bit”.
Nella fascia pomeridiana sarà attivo lo spazio WORKSHOP @Limonaia in cui si svolgeranno varie iniziative: “Augmented World for Augmented People” sul tema della realtà aumentata, “Graphic tutorial. Un viaggio nell’illustrazione vettoriale e pittorica al computer” e “Destinazione ebook: Kit da viaggio per self-publisher ed editori!”.
Tra le altre iniziative in programma, ci saranno anche i TUTORIAL @Palazzo Ricci. Il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa propone tre interessanti laboratori: “Puzzle Programming: C(i) risolvi il problema?”, “That’s APP, folks! App Programming (not) for dummies” e “Quante ne SAI? Metti alla prova il tuo Sapere e le tue Abilità Informatiche”. Infine, spazio ai laboratori dei ragazzi di TAG-Toscana Area Giovani, giovani talenti del web che condividono il loro sapere; e “Non è mai troppo tardi!”, a cura di PCDonato, dove si capirà che non è mai troppo tardi per avvicinarsi alla Rete.
NON SOLO BIT: MUSICA E ARTE PROTAGONISTE
L’Internet Festival avrà nel suo cartellone anche diverse proposte musicali. The Auanders (Marco Valente/Auand Records) si esibiranno in un concerto jazz la sera del 4 ottobre (dalle ore 22) e sarà sempre la musica jazz la protagonista della performance di Francesco Diodati Neko, in programma il 5 ottobre (ore 22). Tra gli ospiti musicali anche i Criminal Jokers (6 ottobre ore 22) e la formazione europea dei Playing for Change (7 ottobre ore 19). Tra gli ospiti ‘musicali’ attesi al Festival ci sarà anche Daniele Silvestri, che parteciperà a un incontro, condotto dal giornalista Ernesto Assante, sul controverso tema dei diritti d’autore e del download musicale (4 ottobre ore 19).
Ricca anche la sezione dedicata all’arte: in occasione dell’Internet Festival saranno esposte in Palazzo Lanfranchi quattro tavole di Tuono Pettinato, un omaggio al grande matematico Alan Turing, nato esattamente 100 anni fa. In mostra anche le originali opere di Andrea Boriani, realizzate riassemblando vari scarti elettronici: pezzi di hardware dei pc, vecchi floppy e molto altro ancora.
Salvatore Iaconesi (l’artista coinvolto nel progetto “La cura” http://artisopensource.net/cure/) parteciperà con una istallazione “social emotiva” dal titolo “IF-Emergenze”. L’obiettivo di Iaconesi è di creare una narrativa capace di comunicare in maniera suggestiva e interattiva i mutamenti delle città contemporanee, sempre più simili a membrane di informazioni digitali create in tempo reale da persone, organizzazioni, utenti dei social network, infrastrutture digitali e persino dall’ambiente naturale.
All’interno dell’Orto Botanico, a disposizione di tutti i visitatori del Festival, ci sarà “InterOrto”, l’originale allestimento di Alberto Colbertaldo: cinque aree relax realizzate con materiale di recupero industriale e informatico e inserite in un contesto assolutamente ‘naturale’, per un corto circuito ad alto tasso di creatività.
L’itinerario artistico del Festival prosegue nel Museo del calcolo di Palazzo Lanfranchi, la chiesta di Santa Maria della Spina farà invece da palcoscenico a “Terz0cchio sul Tuttomondo” di Pierpaolo Magnani.
FESTIVAL INTERNET 2012: GLI ALTRI OSPITI
Esperti, ricercatori, artisti, imprenditori, opinionisti, top user e semplici appassionati provenienti da tutto il mondo saranno i protagonisti di spettacoli, laboratori e incontri che animeranno tutta la città. Ecco alcuni nomi: Luca Alagna, Michele Barbera, Vinton Cerf, Luca De Biase, Andrea Di Benedetto, Fabio Giglietto, Andrea Gilardoni, Aminatou Haidar, Marco Malvaldi, Elio Matassi, Luca Nicotra, Antonio Pavolini, Ugo Riccarelli, Andrea Santagata, Antonio Sofi, Chiara Spinelli, Vittorio Zambardino.
LE ANTEPRIME
Molto ricco anche il calendario delle anteprime. Sul sito del Festival sono già in piena attività i quattro personaggi scelti come testimonial d’eccezione: Mark Gutenberg (per l’area Teller), Steve J. Marconi (per l’area Maker), Obamo Lincoln (per l’area Citizen) e un grande “spirito guida” chiamato Googleo Galilei. Tutti e quattro alle prese con il quesito: “Cosa avrei fatto SE avessi avuto Internet?”.
Venerdì 28 settembre l’appuntamento da non perdere è in Piazza dei Miracoli a Pisa. In uno dei luoghi più suggestivi d’Italia arriveranno ‘in carne e ossa’ i quattro spiriti guida del Festival insieme ad altri personaggi misteriosi. Un evento di guerriglia marketing, ovvero di comunicazione non convenzionale, tutto da vivere e da scoprire.
I SOCIAL NETWORK
Nei prossimi giorni prenderà il via il concorso letterario nato dalla collaborazione tra Internet Festival e Marco Malvaldi. Lo scrittore pisano firmerà l’incipit di un racconto che saranno poi gli utenti della Rete a sviluppare, inviando le loro proposte sulla pagina Facebook del Festival. Unica regola: non superare i 600 caratteri. Una giuria specializzata selezionerà la storia più interessante e il vincitore verrà premiato con la pubblicazione del testo su ebook. Anche gli altri social network riserveranno molte sorprese agli amici dell’Internet Festival. Twitter ospiterà delle aste online, mentre sono già disponibili su Youtube dei video quiz interattivi attraverso i quali imparare divertendosi. I visitatori del Festival potranno inoltre contare su una app pensata ad hoc per loro (scaricabile dal play store di Android e dall’app store di itunes) e realizzata dal partner tecnico Handcrafted Software del Polo tecnologico di Navacchio.
LE LOCATION
Per la scelta delle location si è optato per la formula del Festival diffuso nella città, potendo contare su alcune sedi di grande suggestione e prestigio: Palazzo Lanfranchi, Orto Botanico, Logge dei Banchi,Piazza Santa Caterina, Cinemateatro Lux, Sant’Anna, Scuola Normale, Polo Carmignani, Piazza Garibaldi.
PERCHE’ A PISA?
La città toscana è conosciuta come la culla dell’informatica italiana, campo in cui ospita una concentrazione unica di competenze e attività, sia di tipo scientifico che economico. Ha sede a Pisa l’Istituto di Informatica e Telematica (IIT) del CNR, che svolge attività di ricerca scientifica e tecnologica nel settore di Internet e che gestisce il Registro di tutti i domini con suffisso .it (il primo venne registrato 25 anni fa, ora siamo a quota 2,5 milioni). Nell’area pisana sono moltissime le piccole e medie imprese, legate al mondo dell’ICT, spesso leader di settore. Diverse hanno sede presso il Polo NewTech, Polo scientifico e tecnologico di Navacchio. Ricordiamo poi che il primo calcolatore nacque a Pisa più di 50 anni fa e che, venendo ai giorni nostri, la città toscana detiene il record mondiale di trasmissione dati via internet (1200 Gigabit al secondo, pari a oltre un Terabit, registrati dai ricercatori della Scuola Sant’Anna e Cnit). Pisa è visitata da 10 milioni di turisti all’anno, sono 4,5 milioni i passeggeri che atterrano al suo aeroporto e ben 18 milioni i fruitori della stazione ferroviaria cittadina. Il programma punta a coinvolgere gli esperti di web e tecnologia, nativi e immigrati digitali, ma anche le famiglie, le scuole e gli studenti universitari che a Pisa rappresentano più della metà della popolazione residente (58.000 su 90.000 abitanti).
Ingresso libero.
 
Consulta il sito

Informazioni: 
info@internetfestival.it

Fonte: www.tafter.it

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Amalia Di Lanno