mercoledì 29 aprile 2020

Accademia Santa Giulia di Brescia - A tu per tu con l'Arte

Sacha Turchi, Tradere, 2017

L'Accademia di Belle Arti SantaGiulia promuove incontri con professionisti del mondo artistico contemporaneo di rilevanza nazionale e internazionale.
Nel contesto della didattica a distanza (durante i mesi di aprile e maggio 2020 a seguito dell'emergenza da Covid-19), durante le lezioni tenute dalla Professoressa Ilaria Bignotti, gli studenti dei Bienni specialistici di Arti Visive Contemporanee e di Scultura Pubblica Monumentale e gli studenti del terzo anno di Pittura e Scultura hanno la possibilità di dialogare direttamente con chi, al di fuori dell'Accademia, il mondo dell'arte lo fa, continua a farlo, anche durante queste settimane e questi mesi di grande isolamento. 

Un'occasione straordinaria che arricchisce, settimana dopo settimana, la modalità di e-learning, permettendo agli studenti di confrontarsi attivamente con artisti, galleristi, curatori e critici. Questi incontri sono inoltre occasioni di riflessione anche per gli stessi professionisti coinvolti; essi possono sentire l'importanza del loro ruolo guida nei confronti di giovani studenti, sin dalla loro formazione. 
La testimonianza di molti di questi ospiti non si ferma all' "aula-virtuale" ma viene trasportata sulle pagine del blog dell'Accademia, sotto forma di intervista. 


Si verrà a creare così un'indagine che permetterà di capire le dinamiche del sistema dell'arte, leggendo i meccanismi i questo sistema, dal punto di vista di chi lavora in maniera attiva nel mondo artistico. 



Il programma dei prossimi appuntamenti:

Mercoledì 29 aprile 2020, alle ore 12.30 - Davide Quayola
Mercoledì 29 aprile 2020, alle ore 12.30 - Francesca Pasquali
Martedì 5 maggio 2020, alle 11.30 - Chiara Rossi, Psicologa Transazionale
Martedì 12 maggio 2020 - Santa Nastro, Artribune

Appuntamenti passati:

Martedì 28 aprile 2020, alle ore 12.00 - Sacha Turchi
Venerdì 24 aprile 2020 - Fabio Viale
Martedì 21 aprile 2020 - Eleonora Aloise, White Noise Gallery
Venerdì 17 aprile 2020 - Aron Demetz
Martedì 7 aprile 2020 - Silvia Inselvini
Martedì 7 aprile 2020 - Emanuela Fadalti, Marignana arte e Paolo Gambi

Gli operatori del sistema Arte possono partecipare agli incontri facendone richiesta tramite e-mail a ufficiostampa@foppagroup.it 

Se sei uno studente di Scuola superiore o un ragazzo interessato a un triennio o biennio specialistico e ti farebbe piacere seguire gli appuntamenti aperti o una lezione online, contatta l'Ufficio Orientamento all'indirizzo e-mail orientamento@accademiasantagiulia.it, o al numero WhatsApp 3371451551. 
Anna, Cristiano e Sonia troveranno insieme a te la lezione più adatta!

Immagine in evidenza: Sacha Turchi, tra gli artisti a cui è stato chiesto di condividere con i ragazzi la visione della propria ricerca artistica soprattutto dal punto di vista ribaltato di questo momento di quarantena. 






Minimo Comune Creativo



#MinimoComuneCreativo è un hashtag ma è anche il titolo di un progetto “rinnovato” e reso attuale, sviluppato attraverso la comunicazione digitale, necessaria alla divulgazione in questo particolare momento. 

Il Museo MMMAC (Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea di Paestum) nasce nel 1993 a Paestum, ereditando l’esperienza della galleria Taide di Salerno, con l’intento di raccogliere e dare rilievo al “materiale minimo”. Nella collezione si trovano artisti come Rosenquist, Warhol, Basquiat, Schifano, Matta, Cane, Rama, Paladino, Tadini, Dorfles. 

Ed è proprio Gillo Dorfles a definire i “materiali minimi” con queste parole:
Proprio oggi, forse, quando sembra che tutto congiuri a favore della ragione, l’artista cerca qualche volta di sfuggirle. Forse, proprio un minimo quoziente di irrazionalità e di indeterminatezza potrà ancora costituire il germe per le creazioni future; prima che le paratie stagne della lucidità, dell’assolutezza, abbiano spento anche gli ultimi echi di quelle che furono le voci del desiderio, dell’ironia, o dell’angoscia. Per queste ragioni il materiale minimo - ossia lo schizzo, l’abbozzo, il non-finito, l’embrionale, il magmatico - può diventare la vera matrice di qualcosa di più - e forse di meglio - dell’Opus Magnum: il Poema, la Statua, il Romanzo, la Sinfonia. Tutte le scorie che lo scrittore strappa al suo poema, o al suo racconto; tutti i minuti arabeschi che il pittore cancella con le sovrapposte stesure del colore; tutti i ripensamenti poetici, musica- li, pittorici, che rimangono lettera morta destinata al cestino dell’immondizie, sono invece spesso le uniche germinali intuizioni da cui può prendere l’avvio l’opera autentica. E’, allora, in questo intervallo tra il momento ancora miocinetico del gesto e quello ponderato della costruzione che si cela - non sempre ma spesso - l’unica traccia di quel tempuscolo o corpuscolo di nuovo, di genuino, di autentico, di cui noi stessi non c’eravamo accorti, ma che costituisce l’unica autentica base d’ogni nostra successiva creazione”. 

Oggi che una brusca frenata ha interrotto progetti, ha limitato la nostra libertà, confinandoci in casa, è confortante sapere che la creatività non si ferma.

Il Museo MMMAC aveva in programma una mostra di Gillo Dorfles a Paestum e in attesa di poter realizzare questo evento speciale dedicato ad uno dei più grandi intellettuali del Novecento, ha invitato un gruppo di artisti, architetti, illustratori, designers, registi e musicisti alla realizzazione di una raccolta “virtuale” di bozzetti, spunti, appunti e ghirigori, coinvolgendo tutti nelMinimo Comune Creativo. 

Il primo ad aderire è stato Mimmo Paladino, artista legato al museo MMMAC con l’opera, ormai nota a molti, “Il Cavallo di Sabbia” che recentemente è stata installata tra i Templi diventando l’icona contemporanea di Paestum. Paladino ha colto immediatamente il senso e ha inviato la foto di un taccuino aperto su un tavolo da lavoro, sul foglio delle croci nere e una macchia rossa, ed ecco una sua “Divagazione”. 

Arnaldo Pomodoro ha inviato il disegno preparatorio dell’opera “The Pietrarubbia Group”, 1975-76, lavoro centrale di tutta l’opera dell’artista: il titolo fa riferimento a un piccolo borgo sull’Appennino tra l’Emilia e il Montefeltro, sua terra di origine. E’ un’opera in progress composta inizialmente di tre elementi (quelli del disegno), cui si sono successivamente aggiunti due pannelli “La quotidianità” e solo nel 2015 completata con gli ultimi due elementi intitolati “Gli assoluti”, uno dedicato al dolore e l’altro alla speranza. 

Pablo Echaurren ha partecipato con un’opera dal gesto irriverente, modificando il volto di George Washington sul dollaro con baffetti e pizzetto e timbrando con decisione il messaggio “Make Art not Money”. 

Edoardo Tresoldi ha condiviso il bellissimo bozzetto “Tree temple” che raffigura l’idea della serie “Archetipo” realizzata ad Abu Dhabi nel 2017. In questo caso il senso di “materiale minimo” è molto evidente. Riconosciamo il tratto, la mano dell’artista e in essa la prima visione di quella che sarebbe diventata poi un’imponente installazione.

E inoltre Isaac Cordal, Riccardo Dalisi, Bruno Brindisi, Petra Noordkamp, Archivio Carol Rama, Tomaso Binga, Salvatore Licitra, Mario Martone, Philippe Starck e l’Atelier Mendini. Opere che man mano saranno svelate attraverso una campagna di comunicazione digitale per stimolare l’interazione e incuriosire un pubblico trasversale. 

Il risultato finale sarà la pubblicazione numero zero della storica rivista Taide - Materiali Minimi, che negli anni ’80 ebbe un’influenza notevole nel panorama artistico italiano, edizione 2020. 

#MinimoComuneCreativo 
facebook: museommmac 
instragram: museommmac 
mmmac.paestum@gmail.com 


Manuela Gallo 
Ufficio stampa MMMAC
Museo Materiali Minimi 
d'Arte Contemporanea
+39 3391629185




mercoledì 22 aprile 2020

Algoritmi: come un festival reagisce al lockdown


Algoritmi: come un festival reagisce al lockdown
Nasce The Dome, il primo museo interamente progettato nella realtà virtuale

La prima edizione di algoritmi, il nuovo appuntamento dedicato ai linguaggi digitali e alla loro applicazione in campo culturale, avrebbe dovuto inaugurare in questi giorni.

Sede del festival avrebbe dovuto essere uno fra gli spazi chiave della rigenerazione urbana della zona Barriera di Milano di Torino: il Bunker. Performance live, installazioni immersive che coniugano linguaggi di programmazione, video, visual, musica elettronica, danza, poesia, elementi di scenografia digitale, arte generativa e interattiva, avrebbero coinvolto il pubblico in unviaggio sperimentale tra le espressioni del contemporaneo.

Appena iniziato il lockdown, algoritmi ha sentito la necessità di provare a riempire il vuoto creatosi a causa dell'impossibilità di organizzare e fruire eventi nei luoghi di aggregazione.

Così è nato un nuovo evento settimanale, una forma sperimentale e innovativa di clubbing e di hub culturale, ospitato nella realtà virtuale, fruibile sia come avatar (con headset o senza) sia sui vari Social, da Facebook a YouTube in diretta - The Circle - che ospita performance sonore, video di musica elettronica e di live coding, la particolare pratica di improvvisazione musicale attraverso la programmazione. Il progetto è nato grazie alla collaborazione con Enea Le Fons, il cybernauta della sfida #30daysinVR, architetto virtuale e sviluppatore della UXR.zone, ed espande le possibilità di performare e sperimentare opere d’arte. 

«Con questo metodo – spiega Enea Le Fons - gli artisti possono sperimentare avendo a disposizione un ambiente di sviluppo olografico, uno spazio creativo potenzialmente infinito, a rischio zero, senza sprechi e senza limiti di dimensioni e disponibilità di strumenti e materiali, dove poter sfruttare consapevolmente la realtà virtuale per la loro ispirazione e la loro pratica. Le loro azioni potranno portare un'idea più positiva, produttiva e collaborativa dell'utilizzo di tale tecnologia. Questi sono strumenti che hanno un immenso potenziale creativo e di connessione e non dovrebbero essere utilizzati solo con un fine di perpetrazione del consumismo e di controllo».

Si tratta quindi di un'esperienza altamente inclusiva e sostenibilesia come possibilità partecipativa sia come forma di collaborazione con numerose realtà internazionali, come è avvenuto da quando è partita l’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di artisti dall'Argentina alla Francia, dalla Colombia all’India, all’Europa. 

Si tratta soprattutto di un nuovo modello di fruizione e di ideazione culturale, come spiega Karin Gavassa, ideatrice e curatrice del festival e della sua riconversione virtuale: «in questo momento storico, sospeso, gli operatori culturali sono chiamati a ragionare in termini di esperienze individuali, ma situate in un contesto di condivisione, luoghi aggregativi virtuali con contenuti altamente specialistici e profilati». È verosimile che, nella fase transitoria di passaggio dall'emergenza alla cosiddetta "nuova normalità", gli eventi dovranno essere ripensati con afflussi contenuti di pubblico, ma anche con repliche diluite nel tempo dello stesso evento per garantirne la fruizione di alti numeri. «Lo stesso evento - continua Karin Gavassa - dovrà essere necessariamente accessibile e inclusivo a livello di streaming, da diverse piattaforme, pensando a metodologie di partecipazione integrata e diffusa a livello mondiale, amplificando le possibilità di interazione e sperimentazione».

Dopo i primi appuntamenti nel club virtuale The Circle, in cui il pubblico partecipa come avatar o attraverso vari Social, il progetto si è evoluto ulteriormente e ha immaginato e realizzato The Dome, un museo, un hub culturale nato nella realtà virtuale, che inaugurerà sabato 25 aprile 2020: il primo museo interamente ideato e progettato in virtual reality per ospitare opere site specific, immersive e interattive di arte 3D e digitale. Un centro culturale, uno spazio per la produzione artistica e laboratori didattici con accesso democratico da ogni dispositivo, con o senza casco VR, e senza dover scaricare alcuna app. Un ulteriore passo verso la concettualizzazione di un nuovo modo di concepire e sperimentare l'arte, nato come opportunità per reagire al lockdown e continuare a offrire un servizio culturale attraverso contenuti all’avanguardia, sia a livello musicale sia visivo, all’intersezione tra i diversi linguaggi del contemporaneo.

Per l’inaugurazione, tre artisti sono stati invitati a realizzare opere espressamente concepite per questo spazio virtuale: Franz Rosaticon Hyletics, la rappresentazione di un paesaggio immateriale e senza confini, Nesso (Francesco Corvi) con Hyper Glass 2.00, un'installazione che analizza il comportamento di luce e suono e Toshikazu Jayson Toyamcon Truth of The Universe 2.0 sull'ineluttabile circolarità dell'esistenza. 

Un progetto di Associazione culturale Passepartout
A cura di Karin Gavassa
Hosted by Enea Le Fons #30daysinVR
Con il contribito di Regione Piemonte

Share Festival
In co-realizzazione con Associazione Variante Bunker
Con i patrocinio di D.A.M.S. Torino

IL CUORE DELL’ARTE PER I COMUNI DELLE MARCHE


Se qualcosa appartiene allo spazio dell’arte è la libertà del dono. Un dono come gesto di un legame e di una comunità che si unisce nella relazionalità, nell’impegno sociale, in una pratica che significa apertura all’altro. Oggi più che mai, in questo particolare momento, assurdo e indecifrabile, dove a unirci è il dolore, abbiamo bisogno di uscire da noi stessi per stendere le braccia verso chi, adesso, deve ricevere senza nulla in cambio. 

ANCI MARCHE, nella consapevolezza della gravità in cui versa l’intero Paese e in quella che vede il proprio territorio, la Regione Marche, lacerata nel profondo a seguito dell’emergenza Covid-19, lancia la raccolta fondi NEL CUORE DELLE MARCHE alla quale si aggiunge IL CUORE DELL’ARTE PER I COMUNI DELLE MARCHE, da un’idea diCasa Sponge di Pergola (PU), a favore delle famiglie che oggi si trovano in uno stato improvviso d’indigenza dei Comuni delle Marche.

Cosa può fare l’arte? Può donarsi. Può essere solidale e stringersi intorno a questo principio per un welfare regionale diffuso. Può, con la propria bellezza e un piccolo gesto, sostenere concretamente quelle famiglie e quelle persone che oggi hanno bisogno di beni di prima necessità. 

Sono 32gli artisti, di origini marchigiane o legati al territorio per lavoro o per affetto, ad unirsi alla chiamata di Casa Sponge. Con grande generosità Gianluigi Antonelli, Marco Bacoli, Angelo Bellobono, Daniele Bordoni, Luca Caimmi, Alessandra Carosi, Mario Consiglio, Matteo Costanzo, Fabrizio Cotognini, Annaclara Di Biase, Rocco Dubbini, Eva Frapiccini, Giovanni Gaggia, Alessandro Giampaoli, Renzo Marasca, Maria Carla Mattii, Nevio Mengacci, Maurizio Mercuri, Aischa Gianna Müller, Andrea Nacciarriti, Marta Palmieri, Enrico Pierotti, Filippo Riniolo, Chris Rocchegiani, Michele Alberto Sereni, Ivana Spinelli, Mona Lisa Tina, Cosimo Veneziano, Ricardo Aleador Venturi,Roberto Coda Zabetta, Davide Mancini Zanchi, Claudio Zorzinel mettere a disposizione una propria opera, chiedono a gran voce, a collezionisti, amici e amatori dell’arte, a tutte quelle persone che oggi si trovano in una posizione economica non svantaggiata, di abbracciare con slancio l’arte, nell’ottica di un dono reciproco e di uno scambio, cui oggi corrisponde la consapevolezza di avere concretamente aiutato i propri vicini. 

Le opere, che dall’inizio della raccolta fondi saranno progressivamente visibili sul sito di Casa Sponge (www.spongeartecontemporanea.net) sono disponibili a partire da una base di prezzo simbolica di Euro 250,00, cifra minima richiesta per la donazione che, a discrezione dell’interessato, può essere incrementata. Per partecipare alla raccolta fondi è necessario inviare una mail all’indirizzo (ilcuoredellarteperancimarche@gmail.com) attenendosi alle specifiche indicate nel REGOLAMENTO che segue questo comunicato stampa. 

Le donazioni sono raccolte da ANCI MARCHE e assegnate ai Comuni della Regione Marche in quota parte e indi dai Comuni distribuiti alle famiglie bisognose su indicazione di CARITAS MARCHE, secondo i medesimi criteri ministeriali adottati per la distribuzione delle provvidenze per i medesimi fini assegnate dallo Stato italiano nell’emergenza Covid-19. Le donazioni raccolte si integrano ai fondi destinati per l’acquisto di integrativi di quelli stanziati dal Governo.

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“Relazionarci è la nostra pratica e donare il nostro pane”. Casa Sponge, nata nel 2008 a Mezzanotte di Pergola (PU), casale sulle colline marchigiane, nel cuore della provincia marchigiana, e abitazione dell’artista Giovanni Gaggia, rappresenta il primo dono di un’iniziale piccola comunità dell’arte verso il proprio territorio e non solo. Nella specifica scelta di restare in provincia, nel corso di oltre dieci anni di attività e con la direzione artistica dello stesso Giovanni Gaggia, Casa Sponge ha visto l’avvicendarsi di artisti, curatori, critici o anche semplicemente amici dell’arte che, nell’ottica dello scambio e dell’incontro, spesso sovrapponendo le proprie idee in una virtuosa inversione dei ruoli, hanno dato vita a progettualità inconsuete proponendo ai propri visitatori modalità di fruizione dell’arte più intime e partecipate. Casa Sponge è un luogo di accoglienza, un rifugio di artisti, un collettore di idee, un laboratorio del benessere, un centro d’arte. Vicepresidente onorario dell’associazione è Davide Quadrio, fondatore di Arthub Asia, e membri del direttivo sono Stefano Verri, Milena Becci, Daniela Eusepi, Mattia Galantinie Alessandro Giampaoli.

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REGOLAMENTO

IL CUORE DELL’ARTE PER I COMUNI DELLE MARCHE

− il progetto “Il Cuore dell’Arte per i Comuni delle Marche” verrà quanto più ampiamente possibile divulgato, pure utilizzando lo strumento della rete (internet, social, etc.), con diffusione del nominativo degli artisti aderenti al progetto, nonché delle immagini e caratteristiche delle opere donate dagli artisti (una per ognuno di essi) e dai medesimi destinate a sostenere il progetto;

− ciascuna delle opere messe a disposizione dagli artisti e funzionalizzate a sostenere il progetto verranno assegnate partendo da una base di prezzo simbolica di Euro 250,00(Euro duecentocinquanta/00) che rappresenta la cifra minima della donazione che, a discrezione dell’interessato, può anche essere incrementata;

− le opere e i nominativi degli artisti (gli aderenti al progetto sono in totale 32) sono visibili sul sito web di Casa Sponge: www.spongeartecontemporanea.net;

− il donatore offerente dovrà obbligatoriamente inviare una e-mailal seguente indirizzo di posta elettronica: in cui dichiara la volontà di donare. Successivamente, a cura della segreteria di ANCI MARCHE, gli verrà attribuitoe comunicato un numero identificativoche dovrà, a cura del donante offerente, essere poi riportato nella causale del bonifico che lo stesso andrà ad effettuare;

− una volta ricevuta la comunicazione con l’attribuzione del numero identificativoil donatore offerente, non oltre le 48 ore successive, dovrà bonificareuna somma infrazionabile e non inferiore ad Euro 250,00(Euro duecentocinquanta/00) sul conto corrente bancario UBI BANCA S.p.A. intestato ad ANCI MARCHE con IBAN:IT 11 V 03111 02600 000000005432, esplicitando obbligatoriamente nella causale: IL CUORE DELL’ARTE,nome,cognome,e-mail o telefono enumero identificativo comunicatogli precedentemente da ilcuoredellarteperancimarche@gmail.com;

− copia dellaricevutadi ciascun bonifico effettuato dovrà entro tre giorniessere a cura del donante offerente essere inviata alla segreteria ANCI MARCHE all’indirizzo di posta elettronica: ilcuoredellarteperancimarche@gmail.com(tel. 071 201936).Sarà indi cura dell’ANCI MARCHEmettere in contatto ciascun sostenitore assegnatario con l’artista autore dell’opera assegnata, comunicando al donante offerente i contatti di esso artista;

− al raggiungimento del numero di 32 bonifici, verrà decretata chiusa la prima fasedi raccolta fondi. Indi, il numero degli offerenti è pari a quello delle opere;

− ogni donatore riceverà un’opera e l’assegnazione sarà casuale, decisa da un sorteggiodi cui si occuperà ANCI Marche. Giorno e luogo verranno comunicati via e-mail a tutti i donatori;

− il donante aggiudicatario dell’opera prenderà indi contatto con l’artista autore dell’opera per perfezionare la consegna/ritirodell’opera una volta conclusasi la quarantena da Covid-19 e sarà possibile spostarsi liberamente sul territorio, fermo restando che in difetto di diverso accordo raggiunto l’artista si occuperà personalmente della spedizione, con spese a carico dell'assegnatario. Rimane salva la facoltà dell’assegnatario di curare personalmente a proprie spese il ritiro dell’opera ove la medesima trovasi ricoverata, fermo restando che in ogni caso, da chiunque venga curata la spedizione dell’opera, il rischio del trasporto dell’opera sarà sopportato dall’assegnatario dell’opera;

− le opere eventualmente non assegnate rimarranno di proprietà e nella libera disponibilità dell’artista.

 

SCHEDA TECNICA 
Titolo: IL CUORE DELL’ARTE PER I COMUNI DELLE MARCHE
raccolta fondi per le famiglie in svantaggio economico dei Comuni della Regione Marche

Durata: dall’apertura della raccolta con pubblicazione sul sito di Casa Sponge fino a esaurimento opere disponibili

Ideazione e organizzazione: Casa Sponge e ANCI MARCHE

Artisti: Gianluigi Antonelli, Marco Bacoli, Angelo Bellobono, Daniele Bordoni, Luca Caimmi, Alessandra Carosi, Mario Consiglio, Matteo Costanzo, Fabrizio Cotognini, Annaclara Di Biase, Rocco Dubbini, Eva Frapiccini, Giovanni Gaggia, Alessandro Giampaoli, Renzo Marasca, Maria Carla Mattii, Nevio Mengacci, Maurizio Mercuri, Aischa Gianna Müller, Andrea Nacciarriti, Marta Palmieri, Enrico Pierotti, Filippo Riniolo, Chris Rocchegiani, Michele Alberto Sereni, Ivana Spinelli, Mona Lisa Tina, Cosimo Veneziano, Ricardo Aleador Venturi, Roberto Coda Zabetta, Davide Mancini Zanchi, Claudio Zorzi

Partner: CARITAS MARCHE 
Mediapartner: Museo Tattile Statale Omero (AN)
Grafica: CH RO MO graphic design studio
Ufficio Stampa:ANCI MARCHE e RP//PRESS 

CONTATTI PER INFORMAZIONI
> CASA SPONGE 
Via Mezzanotte 84, 61045 – Pergola (PU)
Tel: +39 339 4918011 
Mail: spongecomunicazione@gmail.com
Pagina FB: @casasponge | Instagram: casasponge| Twitter: @spongearte

> RACCOLTA FONDI IL CUORE DELL’ARTE PER I COMUNI DELLE MARCHE
Mail: ilcuoredellarteperancimarche@gmail.com

UFFICIO STAMPA
> ANCI MARCHE
Fabio Lo Savio 
Tel: + 39 388 652 4159

> RP//PRESS
Marcella Russo//Maria Letizia Paiato 
Tel: +39 349 3999037//+39 348 3556821 
Mail: press@rp-press.it
Sito: http://www.rp-press.it 
Pagina FB: @russopaiatopress | Instagram: rp_press


mercoledì 15 aprile 2020

Munari - In movimento. MiM Talk



La tavola rotonda MiM Talk, che si sarebbe dovuta svolgere presso Museion Museo di Arte Contemporanea di Bolzano con curatori, organizzatori, collaboratori, insegnanti, ospiti e partner del territorio, scuole, università, musei per presentare i percorsi attivati, condividere i lavori in corso, progettare insieme il seguito, si svolgerà online il giorno 15 aprile 2020. Per partecipare alla videoconferenza accedere dal seguente link:
Join Zoom Meeting https://us04web.zoom.us/j/198415466 Meeting ID: 198 415 466

Adeguandosi alla sospensione spazio-temporale in conseguenza dell'emergenza sanitaria, il MiM Talk vede come ospite Andrea Piccardo che presenterà il suo percorso a partire dall'esperienza con il padre Marcello: lo Studio di Monte Olimpino, laboratorio di cinema di ricerca che nasce nel 1962 nella località omonima vicino a Como, per iniziativa di Bruno Munari e Marcello Piccardo. “Sulla collina di Monte Olimpino, negli anni fra il 1962 e il 1972, con Bruno Munari e i miei cinque figli, ci siamo reinventati il cinema (come produrre realizzare e distribuire un film), e finalmente abbiamo scoperto il cinema fatto dai bambini” (Marcello Piccardo, La collina del cinema, Nodo Libri – Como).

A partire da questo apporto video cinematografico - insieme ai curatori Miroslava Hajek e Manuel Canelles e a Nazario Zambaldi, organizzatore per Teatro Pratiko del progetto - si sviluppa il dialogo con Andrea Piccardo di cui si ricorda anche il video racconto "Nello studio con Munari”, tratto da una delle ultime interviste di Munari nel proprio studio milanese nel 1995 (Corraini edizioni).

Con Andrea Oradini, presidente del Cineclub di Bolzano, e gli altri soci che hanno documentato l'allestimento dalla prima parte di "Munari in Movimento" presso il Centro Culturale Trevi, si condividerà quest'esperienza con immagini ed idee per il futuro, oltre alle riprese realizzate in occasione della performance "Fieri" con Silvia Morandi in conclusione della mostra.

Con l'insegnante di scultura Mariella Cocca si parlerà del percorso legato al progetto "Munari in Movimento" avviato nell'indirizzo artistico del Liceo Pascoli di Bolzano. Con Ferruccio But del Gruppo Immagine fondato a Trieste da Marcella Canelles insieme a Bruno Munari, si condividerà l'esperienza negli anni e il laboratorio attivato a febbraio presso il Centro Trevi per scolari e insegnanti.

Altre azioni sul territorio come i laboratori "Proiezioni" al Centro per la Cultura di Merano a cura di Nazario Zambaldi che prevedevano di riprendere a fine aprile, a distanza di vent’anni, workshop nelle scuole ispirati ai laboratori "Giocare con l'arte" di Munari con esposizione finale, verranno presentati, insieme ad altre idee, ipotesi, proposte di attivazione sul territorio con partner attuali e potenziali: insegnanti, animatori, studenti, associazioni, centri giovanili, archivi, musei, scuole, università di design e scienze della formazione. 

Si esplorerà, infine, l’ipotesi di aprire la seconda parte dell'esposizione al Centro Trevi, prevista per il mese di luglio, come laboratorio a partire dalle proiezioni dei vetrini polarizzati di Munari che verranno documentati e diverranno strumento di un'arte diffusa in dialogo con gli spazi abitati della città.


INFO
Munari - In movimento
MiM talk
15 aprile 2020 ore 18.00

Join Zoom Meeting https://us04web.zoom.us/j/198415466 Meeting ID: 198 415 466
Immagini, video e info sullo Studio di Monte Olimpino: www.monteolimpino.it

Munari - In movimento

Teatro Pratiko
Direzione Nazario Zambaldi


Progetto didattico a cura di Gruppo Immagine
Progetto di rete territoriale a cura di META MediazioneTeatroArte
+39 329 6768999

Ufficio Stampa Mostra
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice - Interno 14 next


Luigi Pericle on stage - clips d'arte nello spazio virtuale



In ottemperanza alle disposizioni pubbliche per l’emergenza Covid-19, l'Archivio Luigi Pericle di Ascona aderisce alla campagna di sostegno alle arti che sta popolando i social networks, offrendo un ciclo di incontri di approfondimento dedicati alla figura e all'opera di Luigi Pericle (1916-2001). 

Un parterre di storici, critici, curatori, giornalisti e studiosi animerà le pagine virtuali dell'Archivio con brevi clips tematiche, contenuti in pillole, agili nel racconto, profondi nei commenti. Uno spunto di riflessione sull'arte di Luigi Pericle, ma anche sui suoi studi teosofici e sul suo interesse per le filosofie orientali, l'esoterismo, l'astrologia e la spiritualità alternativa. Figura complessa, versatile, talora inafferrabile nelle infinite sfaccettature della sua cultura universale, Pericle si presta all'interpretazione di voci diverse coinvolte in un progetto che non si limita a presentare documenti d'archivio, ma aggiunge nuovi e significativi tasselli alle ricerche in corso sul maestro svizzero, al centro di una importante restituzione storiografica. 

Il palinsesto dal titolo volutamente “spaziale” - vista la vocazione di Pericle per i misteri del cosmo - vanta la partecipazione di voci note nel panorama dell'arte. Parleranno infatti: Andrea Biasca-Caroni, François Barras, Luca Bochicchio, Fabrizio Cassinelli, Angelo Lorenzo Crespi, Federico Crimi, Marco Pasi, Carla Schulz-Hoffmann, Anna de Fazio Siciliano, Chiara Gatti, Carole Haensler, Susanna Koeberle, Desirée Maida, Martina Mazzotta, Fabio Merlini, Nicoletta Mongini, Stefania Portinari, Michele Tavola, Italo Tomassoni, Piero Tomassoni. 

Dopo il successo della mostra ospitata alla Fondazione Querini Stampalia durante l'ultima Biennale di Venezia, l'associazione non profit Archivio Luigi Pericle di Ascona ha proseguito nel suo impegno di valorizzazione dell'autore portando a termine la catalogazione dei dipinti, delle chine, dei disegni, delle illustrazioni e dei bozzetti, oltre al nutrito fondo librario, ai taccuini, agli oroscopi, ai manoscritti e alla corrispondenza attualmente in fase di digitalizzazione, presto consultabili. L'Archivio annuncia sin da ora l'apertura al pubblico appena ciò sarà possibile. Tutti i documenti e le opere potranno essere visionati dagli studiosi su appuntamento. Nel frattempo, Luigi Pericle vi attende sul web con le sue clips dallo spazio virtuale.


Luigi Pericle on stage
clips d'arte nello spazio virtuale

LA CULTURA NON SI FERMA
L'ARTE AI TEMPI DEL COVID-19


L'Archivio Luigi Pericle aderisce alla campagna#iorestoacasae propone un cartellone di incontri online

appuntamento: dal 21 aprile – il martedì e il venerdì
sul sito internet www.luigipericle.org 
sulle pagine Facebook, Instagram, Twitter e su YouTube
con sottotitoli in inglese 

Dati tecnici
Luigi Pericle on stage
clips d'arte nello spazio virtuale

Appuntamento:dal 21 aprile - il martedì e il venerdì
sul sito internet www.luigipericle.org 

sulle pagine Facebook, Instagram, Twitter e su YouTube
con sottotitoli in inglese

PRESS IMAGES
Per immagini alta risoluzione, prego contattare l’Archivio Luigi Pericle 

Archivio Luigi Pericle, Ascona, Svizzera
Andrea e Greta Biasca-Caroni 
tel +41 (0)79 245 09 65 - +41 (0)79 621 23 43
c/o Hotel Ascona – Via Signore in Croce, 1 – CH – 6612 Ascona
www.luigipericle.org – info@luigipericle.org

Promosso da: Associazione non-profit Archivio Luigi Pericle di Ascona, Svizzera
In collaborazione con ERANOS FOUNDATION