domenica 4 giugno 2023

A Roma la seconda edizione della rassegna di videoarte Odds, rarities and B-side da COSMO

Iulia Ghita, Running angle, 2016, video still, Odds, rarities and B-sides Vol.II, Cosmo, Roma


L’8 Giugno 2023 Cosmo presenta la seconda edizione della rassegna di videoarte Odds, rarities and B-sides, a cura di Nicoletta Provenzano e con la direzione artistica di Zaelia Bishop. 

La rassegna, come nella precedente edizione, è un itinerario randomico e peregrino nelle rarità, nell’inusitato, nel B-sides, dove trova eco la sperimentazione, l’imprevedibilità e la possibilità del linguaggio, declinato nella poetica artistica come eccezionalità e radezza confinale o come tracciato prospettico e potenziale, insito nella ricerca, che si rivolge verso l’inesplorato, il mai visto, il ricordato. 

Gli artisti Pierre Ajavon, Orazio Battaglia, Elena Bellantoni, Marco Emmanuele, Mariana Ferratto, Iulia Ghita, Rita Mandolini, Fran Orallo, Vest And Page, Rosario & Nicola Vicidomini, Nika Zhukova & Rimma Gefen, indagano il tempo e il corpo, il rituale e il femminile, l’inganno dello sguardo e l’epifania, il viaggiare e lo smarrirsi in nuovi territori e nuove percezioni tra l’ironia e il sapore della nostalgia, il ritmo compositivo e la relazione tra soggetto e oggetto, l’azione reiterata come condanna e l’attesa come ipnotica assenza/presenza inquieta, l’assurdo e il surreale, la trasformazione e dispersione della forma, la ricordanza e la sopravvivenza nell'omaggio alle costellazioni dell’arte e alla sua rinascita costante, il costrutto delle identità tra professioni e vocazioni, scambi di ruoli e rivelazioni nella sfera favolistica e sacrale.

Nello scorrere della rassegna attraverso le singolarità delle riflessioni, nei salti ritmati o nell’incedere lento, nel compiersi ed esaurirsi o nel perpetrarsi e susseguirsi dell’accadere, il movimento o il suo arrestarsi conduce lo sguardo nella percezione di ogni immagine, nello svelamento di ogni metafora, nella fusione e nella sfida dell’inverosimile, nella trasformazione che corre lungo il crinale dell’eccezione e dell’esplorazione immaginale: Odds, rarities and B-sides si muove nei territori sconfinati dell’extra-ordinario. 

ODDS, RARITIES AND B-SIDES VOL II
videoart exhibition
a cura di Nicoletta Provenzano, con la direzione artistica di Zaelia Bishop
8, 9, 10, 11 Giugno 2023

Opening 8 Giugno 2023 ore 18 - 22

COSMO - Piazza di Sant’Apollonia 13 (Trastevere) – Roma
Aperto tutti i giorni dalle 17 alle 21




lunedì 29 maggio 2023

L’Italia è un desiderio. Fotografie, paesaggi e visioni 1842 – 2022 Le collezioni Alinari e Mufoco

Non c’è mai un paesaggio che non contenga in sé una quantità di altri paesaggi. L’insieme di ciò che noi abbiamo percepito come tale è soltanto un riflesso di qualcosa che è in noi. Siamo noi che creiamo il paesaggio” Andrea Zanzotto, Luoghi e paesaggi


La fotografia, come altre forme artistiche, riflette sui cambiamenti politici e culturali della società. In quest’occasione, rivolgiamo l’attenzione al paesaggio italiano la cui indagine permette oggi di studiare e analizzare trasformazioni e cambiamenti all’interno del nostro Paese. Il paesaggio diventa, quindi, metafora del cambiamento sociale, artistico e culturale in Italia da metà Ottocento fino ai giorni nostri.

La mostra L’Italia è un desiderio presenta un’ampia selezione di immagini, provenienti dagli archivi e dalle collezioni della Fondazione Alinari per la Fotografia e del Mufoco - Museo di Fotografia Contemporanea, coprendo un arco di tempo estremamente ampio: dagli albori della fotografia paesaggistica al contemporaneo. Grazie a una successione cronologica di tecniche, linguaggi e visioni, la mostra consente di ripercorrere l’evoluzione delle modalità̀ di rappresentazione del Bel Paese, apprezzandone la bellezza che lo ha proposto a lungo come un modello e misurandone anche le sue contraddizioni.

Nelle sale delle Scuderie del Quirinale sono in mostra oltre 600 opere originali caratterizzate da una grande ricchezza di tecniche, materiali, formati e di modalità di presentazione. Il percorso espositivo inizia con le fotografie degli Archivi Alinari e continua con le opere della collezione del Museo di Fotografia Contemporanea. La mostra è arricchita da una serie di scintille, momenti di dialogo diretto e inaspettato tra le due collezioni, accostamenti di opere tra loro distanti nel tempo, ma assimilabili secondo registri più diversi, che spaziano dal punto di ripresa alla tecnica, dal linguaggio al luogo rappresentato, dai temi affrontati alle infinite possibili suggestioni, rimandi e associazioni. Le scintille esposte suggeriscono alcune delle questioni più attuali nel dibattito contemporaneo sul funzionamento, la fruizione, la produzione della fotografia e, più in generale, dell’immagine.

Il percorso all’interno della mostra si trasforma così in un vero e proprio viaggio in Italia: dalle vedute fotografiche quasi pittoriche dei Fratelli Alinari alle “inquadrature naturali” dal nord al sud d’Italia di Luigi Ghirri, dai ritratti delle fabbriche milanesi di Gabriele Basilico ai primi negativi retroilluminati, fino alle ultime ricerche dove la fotografia si apre sempre più ad altri media. Alla fine della mostra rimane un’idea ampia di paesaggio, che introduce dimensioni immateriali e astratte - psicologiche, poetiche, politiche – che lasciano spazio all’interpretazione del pubblico. Il progetto non vuole ricostruire una storia della fotografia italiana bensì coinvolgere il visitatore – attraverso le immagini delle due collezioni - in un’esperienza di viaggio unica e preziosa.

La Fondazione Alinari per la Fotografia è stata creata nel 2020 dalla Regione Toscana per conservare e valorizzare gli Archivi Alinari, fondati dai fratelli Alinari nel 1852, che rappresentano oggi uno dei maggiori giacimenti italiani di documentazione fotografica. Il patrimonio della collezione raggiunge circa 5.000.000 pezzi, raccolti tra archivi e collezioni di grande rilevanza per la storia della fotografia. Del patrimonio fanno parte anche documenti, una biblioteca specializzata, apparecchiature e attrezzature storiche da atelier. La Fondazione si impegna a rendere l’archivio fruibile e accessibile attraverso il sito online, ricerche, restauri, catalogazioni e digitalizzazioni, mostre e iniziative pubbliche.

Il Mufoco - Museo di Fotografia Contemporanea nasce nel 2004 a Cinisello Balsamo-Milano e conserva un patrimonio fotografico di 2 milioni di immagini dal Secondo Dopoguerra ai giorni nostri, organizzate in 42 fondi fotografici che spaziano per temi dal ritratto, al paesaggio, al reportage, alla fotografia di ricerca artistica, documentando la presenza di oltre 1000 autori italiani e internazionali. Il Museo è impegnato nell’arricchimento delle collezioni e nella promozione della cultura fotografica contemporanea su scala nazionale e internazionale, attraverso committenze pubbliche, call, premi e concorsi, residenze d’artista e progetti partecipati.

L’Italia è un desiderio. Fotografie, paesaggi e visioni 1842 – 2022 Le collezioni Alinari e Mufoco
Dal 01 giugno 2023 al 03 settembre 2023
Scuderie del Quirinale Via XXIV Maggio 16 – 00187 ROMA
E-mail:info@scuderiequirinale.it
call center+39 02-92897722

martedì 23 maggio 2023

Roberto Patella | The volatility of being


Dal 25 Maggio, gli spazi del Gallery Hotel Art ospitano la mostra The volatility of being, una selezione di opere fotografiche di Roberto Patella a cura di Valentina Ciarallo, da un progetto di Mario Rescio WiB Milano.

Attraverso l’interazione con oggetti inanimati Patella crea narrazioni intime, dove racconta storie di cose e persone e del rapporto che si instaura tra di loro. In questo naturale connubio tra fotografia e scultura i soggetti di Patella, minuziosamente creati ed isolati visualmente, parlano un linguaggio universale in cui la dimensione corporea si incontra con quella spirituale in un connubio tra forma ed essenza. Sono le forme semplici e comuni a diventare i soggetti preferiti della sua indagine: lo stelo appassito di un fiore, un bicchiere di vetro, la piegatura di un foglio. Patella instaura una “corrispondenza d’amorosi sensi”quasi “foscoliana” tra gli oggetti e i personaggi ritratti, dove il fattore umano diventa dominante.

Roberto Patella, classe 1984, è un fotografo statunitense di origini italiane, che vive tra Milano e New York, noto per le sue collaborazioni con le più importanti realtà del mondo della moda. Dopo aver assistito il leggendario fotografo e regista Bruce Weber, ha fotografato artisti famosi e celebrità come Kevin Bacon, Chuck Close ed Elizabeth Nyamayaro, Mäneskin per riviste come Elle, Vanity Fair, Numèro, V Magazine. Oltre ai numerosi lavori editoriali ricca è la sua produzione personale dove riflette sul concetto di corpo fisico come definizione dell’esperienza umana.

WiB Milano rappresenta Roberto Patella worldwide

Coordinamento mostra Maria Giuseppa De Filippo, Sergio Saladino e Andrea Saracino

Roberto Patella
The volatility of being
A cura di Valentina Ciarallo

Firenze, Gallery Hotel Art, Lungarno Collection

dal 25 maggio 2023

Ingresso libero

Informazioni: Gallery Hotel Art, Vicolo dell’Oro 5, Firenze, Italia

L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi


A Roma, al Museo Nazionale Romano, è in corso la mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” che, attraverso circa 300 pezzi eccezionali tra opere greche, romane, etrusche e italiche, medievali, moderne e contemporanee, esplora in modi inaspettati e spettacolari il rapporto complesso e variegato che noi intratteniamo con gli antichi. Per l’occasione riaprono al pubblico, dopo decenni, alcune delle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano, che ospitarono nel 1911 la Mostra Archeologica nell’ambito delle celebrazioni per il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia e che conservano, ancora oggi, parte dell’allestimento storico degli anni Cinquanta. La mostra, visitabile dal 4 maggio al 30 luglio 2023, è promossa dal Ministero della cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia (Eforato per le Antichità delle Cicladi) e testimonia la centralità e l’importanza della collaborazione tra i due Stati. L’evento espositivo, organizzato dalla Direzione generale Musei e dal Museo Nazionale Romano in collaborazione con Electa, è ideato e curato da Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il sostegno del Parco Archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale. Il nostro rapporto con gli antichi è sostanzialmente doppio: da una parte, si è costruito attraverso un lungo e discontinuo processo storico di trasmissione intellettuale e artistica che ha plasmato la nostra cultura classica fra continuità, fratture e manipolazioni; dall’altra, ha talvolta preso la forma di un rapporto di immedesimazione, sviluppato con persone che, pur vissute molto tempo fa, hanno affrontato, come noi, tutte le vicende della vita, dalle più gioiose alle più drammatiche, e a queste hanno dato voci e forme che sono giunte fino a noi. Per questo, gli antichi ci sembrano allo stesso tempo lontani e vicini. 

La prima sala della mostra (Aula I - L’eternità di un istante) si apre con un reperto che più di tutti esplicita questo doppio rapporto: il calco di due vittime anonime dell’eruzione del Vesuvio che l’archeologia ci ha restituito come eternamente immobilizzate nell’istante della morte. Attorno ad esse invece, sono presentate diverse forme popolari e colte di reinterpretazione moderna dell’antico. La seconda sala (Aula II - La fama eterna degli eroi) esplora le forme della trasmissione e tradizione culturale dell’antichità attraverso l’arte e la letteratura: come i moderni hanno ereditato modi antichi di ostentare e rappresentare il potere, da Cesare a Cosimo da Medici; come i grandi cicli mitici - quelli omerici dell’Iliade e dell’Odissea – tramandati in varie forme fin dall’antichità, sono rimasti vivi nell’immaginario popolare contemporaneo; e come, al contrario, altre tradizioni mitiche siano cadute nell’oblio, e poi recuperate solo grazie alla riscoperta erudita e filologica della letteratura antica operata in età post-antica. Dal mito si passa, nell’Aula III (L’ordine del cosmos) alle rappresentazioni antiche dello spazio e del tempo, che prendono la forma di divinità, di personificazioni e di entità astratte che hanno dato origine alle nostre categorie spaziali e temporali. Così si conclude un primo percorso verso l’eternità - Aion - e l’ordine immutabile del mondo - il kosmos: tra le forme che gli antichi dettero a nozioni sovrumane come queste, spiccano alcuni reperti eccezionali che popolano questa sezione, come l’omphalos – l’ombelico del mondo – che si trovava nel grande santuario di Apollo a Delfi. 

Nella seconda parte del percorso, si illustra il rapporto intimo di immedesimazione che, malgrado la distanza culturale e temporale che ci separa dagli antichi, ce li rende vicinissimi ogni volta che identifichiamo le vicende delle loro vite con le nostre. Nell’Aula IV (Le opere e i giorni) si ricostruiscono, attraverso una serie di spettacolari scoperte recenti, importanti momenti della vita sociale, sia nella casa sia nella città, scandite da rituali privati e pubblici. L’antichità ha tramandato un’inesauribile varietà di modi di rappresentare l’individuo, dalle potenti statue-stele neolitiche alle raffinate composizioni classiche ed ellenistiche. Una scelta significativa di queste raffigurazioni è esposta nell’Aula V (Umani divini). Spiccano in particolare la monumentale statua femminile di Santorini, una della più antiche di tutta la scultura greca, esposta per la prima volta in assoluto al grande pubblico, la statua in bronzo dell’arringatore e uno dei giganti sardi di Mont’e Prama. Intorno a queste figure umane divinizzate, si segue il lungo percorso che porta il defunto nell’aldilà, sia attraverso le diverse raffigurazioni del rituale funerario, sia tramite le varie credenze nell’oltretomba che l’antichità ci ha tramandato. Accompagnano il visitatore in questo percorso di scoperta e confronto, alcune opere straordinariamente rappresentative, provenienti non solo dai principali musei italiani, nell’ambito del Sistema Museale Nazionale coordinato dalla Direzione Generale Musei, ma anche da importantissimi istituti della Grecia. Molte delle opere in mostra sono presentate al pubblico per la prima volta: nuove scoperte, come il carro da parata di Civita Giuliana e la statua di Ercole del Parco Archeologico dell’Appia Antica, nuove acquisizioni, come la Tabula Chigi del Museo Nazionale Romano, e soprattutto numerosi capolavori solitamente conservati nei depositi dei musei dell’Italia e della Grecia, come la statua di Santorini. La mostra rappresenta così un'ulteriore opportunità per il progetto Depositi (Ri)scoperti, ideato e promosso dal Museo Nazionale Romano, permettendo non solo di proseguire l'iniziativa, ma anche di incrementarla con la realizzazione di nuove tappe espositive negli istituti della Direzione Regionale Musei Lazio a Nemi e a Sperlonga. “Il valore della libertà, il valore dell’Occidente è il filo conduttore di questa mostra. L'intento è quello di proporre le origini e il cammino della nostra storia. Ringrazio il Ministero della cultura e dello sport della Grecia per la collaborazione fattiva e amichevole. Nella civiltà greco-romana affondano le nostre radici ed è nostro compito salvaguardare e rendere fruibile a tutti questo patrimonio che ci ricorda la nostra eredità culturale e che ispira la nostra filosofia contemporanea. Tradizione e modernità, due facce della stessa medaglia, fanno parte del percorso della mostra ‘L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi’”, ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.

L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi
4 Maggio 2023 - 30 Luglio 2023
Via Enrico de Nicola, 78
Roma, 00185 Italia

mercoledì 17 maggio 2023

In Pardis, Il sensibile nel design e nell’opera di Leila Mirzakhani e Dylan Tripp


SUBSTRATUM 
𝗚 𝗔 𝗟 𝗟 𝗘 𝗥 𝗜 𝗔
presenta

In Pardis 
Il sensibile nel design e nell’opera di Leila Mirzakhani e Dylan Tripp

Inaugurazione venerdì 26 maggio 2023 ore 18.00
via in Selci 84b, 00184 - ROMA

𝘈𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘭𝘪𝘦𝘷𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘨𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘴𝘦 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘥𝘪𝘴𝘰, 𝘪𝘭 𝘮𝘢𝘦𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘗𝘢𝘳𝘢𝘤𝘦𝘭𝘴𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘪𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰𝘨𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘥𝘪𝘴𝘰 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘦𝘥 è 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘛𝘦𝘳𝘳𝘢. 𝘔𝘢 𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘧𝘦𝘳𝘯𝘰, 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘤𝘤𝘰𝘳𝘨𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘪𝘷𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘥𝘪𝘴𝘰.
Jorge Luis Borges

Il secondo tema del progetto quadrimestrale che SUBSTRATUM, studio di architettura nel rione Monti di Roma, presenta venerdì 26 maggio 2023 alle ore 18.00 in GALLERIA, è un viaggio 𝘐𝘯 𝘗𝘢𝘳𝘥𝘪𝘴, verso un Empireo umano sensibile e sostenibile. Nello spazio espositivo si ricrea l’atmosfera del Pardis, termine ripreso dal persiano per indicare giardino e paradiso. Tutto fiorisce nella purezza di un design essenziale, la cromia eterea dell’arredo accoglie, in un unicum paradisiaco, la naturale delicatezza del gesto dell’artista iraniana Leila Mirzakhani e la scultorea eleganza compositiva del floral designer americano Dylan Tripp. Un disegno allestitivo, curato da SUBSTRATUM, che reintepreta un giardino indoor, un ambiente abitativo che si configura, in accordo con la visione progettuale, come un’intima stanza dove fermarsi e restare. È un invito al respiro, all’ascolto, allo stare bene e alla relazione nel godimento dell’opera che è delizia di sensi tangibili e invisibili. 

I lavori di 𝗟𝗲𝗶𝗹𝗮 𝗠𝗶𝗿𝘇𝗮𝗸𝗵𝗮𝗻𝗶 ricreano, in armonia con l’ambiente, un’atmosfera fresca e leggera, gli elementi vegetali divengono fluidi negli acquerelli su carta. I colori richiamano una ricerca tonale, ogni accostamento risulta calibrato da un segno teso all’essenzialità e al dettaglio. 𝘐𝘯 𝘗𝘢𝘳𝘥𝘪𝘴 l’artista crea un attraversamento spaziale, allorché le pareti, animate dall’opera, generano una nuova dimensione sensoriale che amplifica la percezione e verticalizza l’anima. Nell’atto ascensionale di questo giardino simbolico il sensibile si ritrova nella meraviglia e nell’incanto floreale dell’opera di 𝗗𝘆𝗹𝗮𝗻 𝗧𝗿𝗶𝗽𝗽. Un affascinante mondo botanico che ipnotizza gli occhi al cielo, ogni senso in ogni senso è attratto, presi in questo celestiale tourbillon, è il piacere di lasciarsi andare al lirismo seduttivo del creato.

Seduti sulla 𝘭𝘦𝘢𝘧 disegnata da Lievore Altheer Molina per Arper, diveniamo foglie, sedotti dalla natura che intorno ci abbraccia, in basso come in alto è arte e poesia, è il Paradiso. Ancora un’altra sosta su una diversa forma, la 𝘝𝘪𝘤𝘢𝘳𝘪𝘰 disegnata da Vico Magistretti per Artemide, poltrona sinuosa e iconica su cui adagiarsi. In Paradiso tutto è senso, tutto ha un senso in questo simbolico giardino di piaceri, la natura è arte, l’arte è natura che mette in relazione ogni cosa e, in ogni cosa il gusto del bellessere. Ma, di giorno come di notte, tutto può accadere In Pardis, possiamo anche immaginare di essere lucciole in quel 𝘛𝘦𝘛𝘢𝘛𝘦𝘛 di Davide Groppi, luci che identificano luoghi d’incontro, che accarezzano e irradiano i sensi ricreando un vero e proprio Eden di delizie. 

❀ 
𝗦𝘂𝗯𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝘂𝗺 è uno studio di architettura con sede a Roma dal 2017, costituito da Giorgia Castellani e Giovanni Tamburro. Il principale oggetto di interesse dello studio è la materia storica, antica o più recente, che si traduce in lavori di restauro di beni storico-artistici, ristrutturazioni di edifici residenziali, disegno di arredi e allestimenti. Si relazionano con l’esistente urbano anche attraverso la progettazione di nuovi edifici. In un senso arcaico Substratum è ciò che sta sotto, talora nascosto, ma pur sempre ciò che tiene, materia fatta di relazioni solide, connessioni costanti, collegamenti persistenti. Esige uno sguardo acuto, dinamico, capace di leggere dal basso verso l’alto e ritorno, di lato e di traverso, fuori e dentro. Un’indagine attenta non solo alle luci ma soprattutto alle ombre, perché sono queste a dare spessore e sostanza, capace di rintracciare segni e disegni, di ricostruire tessuti e trame, di connettere idee ad altre idee, colori a forme, gesti a corpi, sensi a sogni, suoni a forme, forme a idee, e da capo. La filosofia di SUBSTRATUM può essere sintetizzata nelle loro parole: osserviamo il basso per guardare l’alto, ricuciamo il sotto per tessere un sopra.

𝗟𝗲𝗶𝗹𝗮 𝗠𝗶𝗿𝘇𝗮𝗸𝗵𝗮𝗻𝗶 nata a Tehran. Attualmente vive e lavora a Milano. Si è laureata nel 2004 in Comunicazione Visiva all’Università d’Arte di Tehran, prosegue i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è diplomata in pittura e grafica d’arte. La sua ricerca artistica parte dallo studio di metafore e collegamenti tra la natura stessa e il mondo interiore. Nei suoi disegni il segno diventa l’alfabeto visivo usato per far emergere l’aspetto poetico da ciò che ci circonda. Nel 2008 vince la sesta edizione del “Premio per l’incisione al Centro per l’incisione e grafica d’arte” a Formello e nel 2018 le viene assegnato il “Premio Pavoncella per la creatività femminile” a Sabaudia. I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive, in istituzioni pubbliche e gallerie nazionali ed internazionali. 

𝗗𝘆𝗹𝗮𝗻 𝗧𝗿𝗶𝗽𝗽 è un floral designer americano trasferitosi a Roma nel 2004, città dove vive, lavora e ha sede il suo atelier. Tripp inizia la sua carriera inizialmente nella Moda, lavorando per diversi anni come fashion designer per diversi uffici stile, come Valentino e Fendi. Parallelamente al lavoro nella Moda, Dylan Tripp sviluppa la sua passione per la natura e il mondo floreale che dal 2012 diventa la sua unica strada. Con un occhio speciale per forma, colore e movimento, Dylan dà vita a piccoli mondi botanici che riflettono uno stile dove spontaneità, eleganza e poesia si incontrano, creando un'estetica floreale contemporanea. Questa sua visione "floreale" del mondo, lo porta a lavorare per importanti realtà aziendali che richiedono le sue composizioni per eventi, set design, flower services per boutiques, showroom e hotel.


SUBSTRATUM 
𝗚 𝗔 𝗟 𝗟 𝗘 𝗥 𝗜 𝗔
In Pardis 
Il sensibile nel design e nell’opera di Leila Mirzakhani e Dylan Tripp

Inaugurazione: venerdì 26 maggio 2023 ore 18.00 

Visite su appuntamento lun-ven 10-19 Tel. 3384038423 
progetto quadrimestrale, in corso fino a settembre 2023

SUBSTRATUM
Via in Selci, 84b, 00184 – Roma 
T. 064823658 www.substratum.it
g.tamburro@substratum.it - g.castellani@substratum.it 

Communication Manager 
Amalia Di Lanno
www.amaliadilanno.com - info@amaliadilanno.com 

Si ringrazia Mobilia Scatena s.n.c. di Battaglini Gabriele & c. Via Montello, 17 – 06024 Gubbio (PG

mercoledì 10 maggio 2023

UT PICTURA POËSIS come nella pittura così nella poesia


Ut pictura poësis come nella pittura così nella poesia
in OpenHouseRoma 20–28 maggio 2023
https://www.openhouseroma.org/

L’arte dialoga con la poesia con installazioni in sei diversi spazi, attraverso libri d’artista e letture dalla viva voce dei poeti. Diciassette coppie, ognuna composta da un artista e un poeta, che hanno fra loro affinità tematiche. I libri d’artista sono oggetti unici (leporelli, rotoli, pieghevoli, concertine, fogli rilegati o liberi contenuti in scatole) creati utilizzando liberamente qualsiasi tecnica, dal collage alla ceramica passando per la fotografia, il disegno e l’incisione, e avvalendosi dei materiali più disparati, dalla carta al metallo, dal legno al tessuto. Nei due fine settimana previsti da OpenHouseRoma, i sei spazi faranno da cornice a una kermesse con parole e voci che dialogano con le immagini, alla ricerca di un delicato equilibrio tra due dei più profondi e multiformi campi espressivi umani. Con un testo di Anna Cochetti.

Spazi. Artisti. Poeti Appuntamenti: Letture d’autore
Sabato 20 e 27 maggio 2023
ore 17.00 Galleria La Linea, Via San Martino ai Monti 46 
Virginia Carbonelli | Chiara Mutti | Mahshid Mussavi | Sohrab Sepehri | Massimo Ruiu | Francesco Paolo Del Re
ore 18.00 Punto Einaudi Merulana, Largo Sant’Alfonso 3 
Alberto D’Amico | Marco Giovenale | Ysabel Dehais | Fabiana Carpiceci
ore 19.00 Studio Sabina Bernard, Piazza Dante 2/3 Sabina Bernard | Giulio Braccini | Antonella Cuzzocrea | Norberto Silva Itza | Cinzia Colombo | Hilde Domin | Silvia Stucky | Claudio Damiani
ore 20.00 Gatsby Cafè, Piazza Vittorio Emanuele II 106 
Michele Marinaccio | Giovanni Bracco

Domenica 21 e 28 maggio 2023
ore 11.00 Studio Architettura Bertuglia, Via di Villa Certosa 21 int 2 
Primarosa Cesarini Sforza | Alessio Brandolini | Elly Nagaoka | Gabriella Pace | Elena Pinzuti | Chandra Livia Candiani
ore 17.00 Studio Longo, Via Filippo Meda 146 
Amedeo Longo | Riccardo Innocenti | Ali Assaf | Latif Al Saadi | Franco Cenci | Caterina Saviane | Michele De Luca | Michele De Luca

le mostre saranno aperte dal 20 al 28 maggio:
info: https://www.facebook.com/profile.php?id=100090542915483

contatti:
lunedì/domenica ore 16.00/19.30
(solo Einaudi Merulana chiuso domenica)





 

martedì 9 maggio 2023

Caos planetario - Massimo Nardi in mostra presso la Galleria Spazio Start

Massimo Nardi, mutamenti con ponte colori acrilici plastica e legno 80x82cm, 2006

Sabato 20 Maggio alle ore 20,00 presso la Galleria SPAZIO START a Giovinazzo BA si inaugura la mostra di Massimo Nardi dal titolo “Caos Planetario”. La mostra, che resterà aperta al pubblico sino a Domenica  11 giugno è curata da Patrizia Dinoi e sarà presentata da Laura Agostini. Nel corso della serata inaugurale ci sarà una performance musicale della talentuosa pianista Antonella Spinelli. 

Le recenti storie drammatiche di conflitti bellici, di pandemia, di cambiamenti climatici ci catapultano in un disordine universale, in un disorientamento tumultuoso, in una confusione senza uguali. Riflettere su questi temi significa affrontare i “mutamenti” in atto. La “forma” emotiva e autobiografica del tragitto artistico che Massimo Nardi propone in questa sua mostra, ci traghetta in un percorso eclettico che abbraccia nella linea del tempo il suo “sentire” che è anche il nostro sentire di fronte al Caos del momento contemporaneo a livello planetario. Il suo mondo ci avvolge ed abbraccia con le sue forme surreali e di meccanicistici ingranaggi: il cerchio dialoga con il quadrato, il pesce con il dolore, i cuori in mutamento avvolti dentro un manto ruggine, il tondo-sfera come una firma, costante presenza cosmica, armonia che ci rassicura e consola accompagnandoci nelle “amarezze” del mondo. La sfera come la Donna è una presenza enigmatica che ci svela il mistero della vita. Un mondo dove la Natura, non più consolatrice, si rivolta contro l’egoismo e l’egocentrismo dell’Uomo e malgrado tutto ci ricorda la sua Bellezza. Massimo Nardi condivide generosamente le sue emozioni che rispecchiano le nostre. Forse in questo incontro con l’altro c’è la possibilità di sentirsi umani nel Caos. Siamo farfalle che sbattono le ali dentro la campana di vetro della nostra esistenza nel tentativo invano di uscire dal sequestro emotivo delle nostre sofferenze. Suggestioni da “Caos Planetario”
di Laura Agostini



CAOS PLANETARIO
Mostra d’Arte Contemporanea
di Massimo Nardi
a cura di Patrizia Dinoi

Galleria d'Arte Contemporanea Spazio START
presentazione critica di Laura Agostini
Interventi in catalogo  di: 
Salvatore Russo, Angelo Cortese, Carmelo Guido, Laura Agostini, Patrizia Dinoi
Performance musicale della pianista Antonella Spinelli 
Vernissage 20 maggio 2023 ore 20.00 
visitabile fino al  giorno 11 giugno 2023

GALLERIA SPAZIO START
Spazio espositivo destinato alla rappresentazione di idee, espressioni, forme e percorsi di ricerca artistica
Via Cattedrale,14 Giovinazzo BA—CAP 70054
spaziostart.giovinazzo@gmail.com
Info: 389 1911159
Ufficio stampa enkomionarte@gmail.com