Martedì 13 dicembre 2011, dalle ore 18.30, presso la Galleria Changing Role, in Via Chiatamone 26, inaugura la mostra collettiva “It’s time to say goodbye” a cura di Guido Cabib.
La mostra è il naturale completamento della analoga mostra, che è in corso negli spazi di Palazzo Zenobio - Venezia
Come scriveva Peter Plagens ,qualche anno fa “ la maggior parte dell’arte promulgata dalle gallerie e dai musei non ha più molto a che fare con l’estetica. L’arte contemporanea ha abbandonato la sua funzione di ala visiva della poesia per trasformarsi in una divisione debolmente “trasgressiva dell’industria dell’entertaiment.”
L’avanguardia culturale ha ceduto il passo all’affermazione sempre più capillare e pervasiva di una cultura mainstream globale,infarcita di celebrity culture e gossip.
Contemporaneamente e per fortuna le “ subculture” ,in cui sono cresciute le ultime generazioni, resistono e continuano a produrre innovazione; cosa che l’industria culturale contemporanea non favorisce affatto, basandosi, quest’ultima, sulla reiterazione di modelli precostituiti e affermati.
La mostra intende presentare un gruppo di artisti ,di ultima generazione , sia nazionali che internazionali, che attraverso la riattivazione cosciente della “nostalgia”, ci pongono di fronte a riflessioni costanti su cosa quest’epoca, così importante e turbolenta, ci porterà.
Abbiamo bisogno di innovazione ,di sperimentazione, di avanguardia. Questi artisti, con le loro opere dimostrano come la nostalgia non deve necessariamente costituire un processo passivo: può essere infatti riattivata e trasformata in uno strumento propositivo e creativo.
Abbiamo anche bisogno di un grande passo avanti nel riconsiderare il sistema dell’arte contemporanea, riflettendo su quanto molto negoziale e poco divulgativo sia stato negli ultimi 30 anni.
E’ tempo di dire addio e noi lo vogliamo fare iniziando con il salutare.
Gli Artisti: Scultura Enzo Distinto, Kevin Francis Gray; Istallazioni Andrea Abbatangelo, Arianna Carossa, Pierluigi Fracassi, Matteo Sanna; Foto Pierluigi Fracassi , Stephane Ait Ouarab, Julia Krahn,Michal Bugalski, Tommaso Fiscalettti, Mustafa Sabbagh,Svetlana Ostapovici; Collage Daniele Villa
Testi Critici
Massimo Sgroi, Michela Di Stefano
Segnala
Amalia Di Lanno
La mostra è il naturale completamento della analoga mostra, che è in corso negli spazi di Palazzo Zenobio - Venezia
Come scriveva Peter Plagens ,qualche anno fa “ la maggior parte dell’arte promulgata dalle gallerie e dai musei non ha più molto a che fare con l’estetica. L’arte contemporanea ha abbandonato la sua funzione di ala visiva della poesia per trasformarsi in una divisione debolmente “trasgressiva dell’industria dell’entertaiment.”
L’avanguardia culturale ha ceduto il passo all’affermazione sempre più capillare e pervasiva di una cultura mainstream globale,infarcita di celebrity culture e gossip.
Contemporaneamente e per fortuna le “ subculture” ,in cui sono cresciute le ultime generazioni, resistono e continuano a produrre innovazione; cosa che l’industria culturale contemporanea non favorisce affatto, basandosi, quest’ultima, sulla reiterazione di modelli precostituiti e affermati.
La mostra intende presentare un gruppo di artisti ,di ultima generazione , sia nazionali che internazionali, che attraverso la riattivazione cosciente della “nostalgia”, ci pongono di fronte a riflessioni costanti su cosa quest’epoca, così importante e turbolenta, ci porterà.
Abbiamo bisogno di innovazione ,di sperimentazione, di avanguardia. Questi artisti, con le loro opere dimostrano come la nostalgia non deve necessariamente costituire un processo passivo: può essere infatti riattivata e trasformata in uno strumento propositivo e creativo.
Abbiamo anche bisogno di un grande passo avanti nel riconsiderare il sistema dell’arte contemporanea, riflettendo su quanto molto negoziale e poco divulgativo sia stato negli ultimi 30 anni.
E’ tempo di dire addio e noi lo vogliamo fare iniziando con il salutare.
Gli Artisti: Scultura Enzo Distinto, Kevin Francis Gray; Istallazioni Andrea Abbatangelo, Arianna Carossa, Pierluigi Fracassi, Matteo Sanna; Foto Pierluigi Fracassi , Stephane Ait Ouarab, Julia Krahn,Michal Bugalski, Tommaso Fiscalettti, Mustafa Sabbagh,Svetlana Ostapovici; Collage Daniele Villa
Testi Critici
Massimo Sgroi, Michela Di Stefano
Segnala
Amalia Di Lanno