mercoledì 21 dicembre 2011

GLAMOURAMA


GLAMOURAMA

Giovedì 22.12.2011 alle 20:00 ripartono gli appuntamenti mensili tra arte e moda negli spazi della "SABINALBANO Modart Gallery" (vico Vasto a Chiaja n. 52/53, Napoli. Info: 081/421716, sabinalbano@yahoo.it). A dare la stura a questo nuovo ciclo di eventi "Glamourama", happening pre-natalizio che sancisce la sinergia tra pittura e moda, che si passeranno il testimone nell'arco della serata. Le opere presentate rimarranno in mostra sino al 10.1.2012 tutti i giorni, eccetto il lunedì mattina e i festivi, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:00. Ingresso gratuito.
Dinamismo, raffinatezza e originalità, in una parola "GLAMOURAMA", questo il trait d'union delle diverse componenti chiamate a raccolta per una serata all'insegna di una visione a 360 gradi dell'arte, in cui la pittura materica di MARCO ABBAMONDI si sposa con le creazioni uniche della stessa padrona di casa, SABINA ALBANO, e di GIUSY GIUSTINO. Differenti codici creativi che adottano un'unica sintassi, quella dell'eleganza e di un estro davvero inedito. È in quest'ottica che il corpus allestitivo di Abbamondi, 7 tele (di formati variabili da 40x40 a 80x80) in tecnica mista di acrilico, resine, paste cementizie e sugheri, può vivere accanto alle realizzazioni originali di Sabina Albano, che presenta modelli unici di calzature disegnate per "Pergolesi in Olimpiade" (Giovan Battista Pergolesi), "La Clemenza di Tito" (Wolfgang Amadeus Mozart), "Semiramide" (Gioacchino Rossini), opere che hanno aperto le ultime tre stagioni liriche del Teatro San Carlo di Napoli.
La fluidità magmatica e la materica propensione alla tridimensionalità, all'incontro dell'opera col suo pubblico, fuori dai limiti di tela e cornice intese quali 'vincoli', peculiarità che da sempre contraddistinguono la produzione di Abbamondi, in quest'occasione sembrano, per un verso, addirittura enfatizzate, portate oltre, grazie a una naturale 'estroflessione', impressa dall'artista al segno sulla tela. Per altro verso, la dinamicità solo apparentemente caotica e il movimento indefesso paiono ricondotti a un'idea di profonda logicità e di ordine razionale. Pur se perennemente non statica e per l'appunto 'estroflessa', la linea continua a essere sempre protagonista nei lavori del creativo partenopeo, che qui sceglie un ulteriore sintomo di compostezza e finezza nell'uso di un monocromatismo quasi abbacinante. Non è un caso, infatti, che il nome della serie di queste opere sia proprio "Ex-Stasi Platinum Estroflations": dal rifiuto della staticità della creazione, dalla scelta di un unico colore che richiama la nuance del platino, sino al felice azzardo di 'quadri-sculture'.
Una tale espressione creativa, duttile, stratificata, composita, eterogenea, che vive di dicotomici accostamenti, fondendo l'antico al nuovo, si lega perfettamente all'idea altrettanto varia, dinamica e originale che distingue le creazioni dell'Albano (in parte ispirate alle avite modanature del palco del Teatro San Carlo), che per "Pergolesi in Olimpiade" ha lavorato accanto a Odette Nicoletti, mentre per le altre due opere liriche menzionate prima al fianco di Emanuel Ungaro.
Durante la serata, moderata da Serena Torres, in cui saranno esposti i lavori dei due creativi napoletani, ci sarà anche un defilè, con protagoniste circa 20 delle giovani indossatrici di "Gaylord and You", che interpreteranno i foulard disegnati da Giusy Giustino, direttore della sartoria del Teatro San Carlo, dedicati a diverse opere liriche, tra cui, uno fra tutti, è da citare l'inestimabile "Padmavati", che riprende bozzetti originali di Ertè, noto disegnatore d'inizio '900, signore indiscusso dell'Art Déco.
Le linee, morbide e delicatamente sinuose dei foulard della Giustino, nette e vivide nei quadri di Abbamondi, solenni e preziose nelle creazioni della Albano, s'incontrano, per una serata, in una perfetta sintonia d'intenti, salutando il pubblico della galleria di vico Vasto a Chiaja con un brindisi ben augurale subito prima della pausa natalizia, offerto dalle Cantine Astroni.

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Amalia Di Lanno