PASSI PERDUTI PASSI RIPRESI
Luigi Carboni
Inaugurazione lunedì 14 marzo 2016 ore 18
Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di annunciare la mostra personale Passi perduti passi ripresi di Luigi Carboni.
Per l’occasione, l’artista ha elaborato un racconto espositivo in cui pone in discussione il tradizionale confine tra l’astrazione lirica e la figurazione del quotidiano, tra lo stile decorativo e il risultato intimista, al fine di portare l’oggetto pittorico all’essenza profonda del suo essere.
Grandi tele ad olio e acrilico senza timore né freno si affiancano a dipinti di piccolo formato; le opere si mostrano con un bianco e nero dominante, con un alfabeto coloristico acido e trasparente, talvolta opaco o marginale, altre volte ricco di cupi riflessi.
Innumerevoli immagini, segni e forme mai totalmente integre occupano lo spazio pittorico: motivi della natura, paesaggi e luoghi, ritratti di corpi, figure e fantasmi coabitano sulla tela in una narrazione d’insieme. “Tutto è lì, sotto i nostri occhi”.
La forma vacilla, in bilico tra decoro, sensualismi barocchi, espressività vigorosa e allucinato fotorealismo: in questo contesto, l’invenzione assume le caratteristiche proprie di una riflessione concettuale. Sulla superficie della tela appaiono in tutta la loro forza illusoria fessure, fori circolari, cerchi come lenti, corpi celesti perfettamente intagliati, che scompongono e ricompongono una forma aggredita e mutilata. Qui non si sta descrivendo un “esterno”, ma un “interno”. Non si evoca la realtà, ma la sua immagine riflessa.
L’esposizione comprende delle sculture realizzate dall’artista, oggetti nudi che sono diretta emanazione del processo pittorico. Opere che, nella pienezza dei vari codici usati, parlano di un’arte della pluralità degli opposti, creando il paradosso di una dialettica reciproca e simultanea attraversata dal senso dell’interrogazione.
La natura frammentata e insieme unitaria della mostra è un ritratto compiuto della nostra epoca: un amalgama di opposti che convivono nella loro diversità, con tutte le incertezze e le contraddizioni che ne derivano. Carboni sceglie così di non negare il proprio tempo, consapevole del fatto che il presente è la nostra unica realtà e nella ferma convinzione che ”la pittura contemporanea di un certo significato è essenzialmente concettuale”.
La mostra prosegue fino al 22 aprile 2016.
Luigi Carboni nasce a Pesaro nel 1957, dove vive e lavora. Alcune tra le gallerie più prestigiose gli hanno dedicato mostre personali: Jack Shainman Gallery, New York; Lumen Travo Gallery, Amsterdam; Patricia Faure Gallery, Los Angeles; Galleria Giò Marconi, Milano; Otto Gallery, Bologna; Studio La Città, Verona; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; e nel 2010 al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Palazzo Reale Museo d’Arte Contemporanea di Milano, Collezione della Banca Commerciale Italiana, Banca Intesa, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Collezione della Farnesina, Collezione della Banca Unicredit, Collezione della Schaufler Foundation.
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PASSI PERDUTI PASSI RIPRESI
Luigi Carboni
Opening on Monday 14 March 2016, from 6 PM
Renata Fabbri arte contemporanea is pleased to present Passi perduti passi ripresi, a solo exhibition of works by Italian artist Luigi Carboni.
For his first exhibition with the gallery the artist has developed a narrative project, where the traditional boundary between lyrical abstraction and everyday figuration, as well as the one between decorative and intimist style are challenged, with the aim of leading the pictorial subject to its deepest essence.
Broad oil and acrylic paintings, defined as “fearless and unbridled”, have been placed beside smaller ones. The works on display feature dominant black-and-whites, together with an acidic and transparent “alphabet of colours”, sometimes opaque and marginal, sometimes rich in dark reflections.
The pictorial space is inhabited by countless images, signs, and seemingly incomplete shapes: natural motifs, landscapes, places, portraits of bodies, figures and spectres coexist on the canvas in a group narrative. “Everything is there, before our very eyes”.
The form oscillates on the edge between decoration, baroque sensuousness, vigorous expressiveness and hallucinated photorealism: here, the invention takes on the typical traits of a conceptual reflection.
On the painted surface fissures, round holes, circles akin to lenses, flawlessly carved celestial bodies materialise in a deceptive manner, endlessly dismantling and reassembling the mutilated forms. Carboni is not depicting an “outside”, but an “inside”. He is evoking the mirrored image of reality, instead of reality itself.
The exhibition includes several sculptures realised by the artist, “nude objects” which are the direct result of the pictorial process.
All the works presented, irrespective of the different codes adopted by the artist, symbolise an art of many united opposites and create the paradox of a reciprocal and simultaneous dialectic shot through with a sense of interrogation.
The fragmented yet uniform nature of the exhibition is a comprehensive portrayal of our time: a combination of opposites which coexist in their diversity, with all the consequent uncertainties and contradictions. Carboni does not disavow the time in which he is living: actually he is aware that the present is our only reality. He is convinced that “all contemporary painting of significant relevance is basically conceptual”.
The exhibition runs through April 22, 2016.
Luigi Carboni was born in Pesaro in 1957, where he lives and works. His work has been the subject of solo exhibitions at several European and North American commercial galleries: Jack Shainman Gallery, New York; Lumen Travo Gallery, Amsterdam; Patricia Faure Gallery, Los Angeles; Galleria Giò Marconi, Milan; Otto Gallery, Bologna; Studio La Città, Verona; Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro; and in 2010 at MACRO, Rome.
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