domenica 15 novembre 2015

ISOL-ART: incontro con Michele Zaza



Nell’ambito del progetto “ISOL-ART. Città, isolato e arti”
e del Corso Magistrale di Storia dell’Arte Contemporanea
(Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate)

INCONTRO CON MICHELE ZAZA

Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Palazzo Ateneo, Aula II
Piazza Umberto I, 1
Bari

Martedì 17 novembre 2015, ore 15

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Martedì 17 novembre 2015, a partire dalle ore 15,00, si terrà presso l’Università degli Studi di Bari un incontro con Michele Zaza, artista pugliese di fama internazionale. L’evento, che avrà luogo nell’Aula II del Palazzo Ateneo (piazza Umberto I, 1 – II piano), è inserito nell’ambito di “ISOL-ART. Città, isolato e arti”, progetto promosso da Ars Toto s.r.l. e dall’Associazione culturale Achrome con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bari, vincitore dell’“Avviso pubblico per la concessione dei contributi alle imprese creative e alle associazioni culturali per l’anno 2015” dell’Assessorato alle Culture, Turismo, Partecipazione e Attuazione del programma del Comune di Bari, e del Corso Magistrale in Storia dell’Arte Contemporanea (Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate).
L’incontro con Michele Zaza sarà un’importante occasione, per gli studenti universitari e per quanti vorranno partecipare, per conoscere meglio l’artista molfettese, che vanta un ricchissimo curriculum artistico, con mostre personali e collettive nei più prestigiosi musei del Mondo, e le cui opere sono conservate in importanti collezioni italiane e internazionali, tra cui il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Walker Art Center di Minneapolis, il Kunsthaus di Zurigo e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, che ha recentemente acquistato la sua opera Dissoluzione, mito e mimesi, una serie di otto fotografie in bianco e nero realizzata nel 1974. L’incontro sarà inoltre il preludio all’evento espositivo di “ISOL-ART”, che sarà allestito nel prossimo mese di dicembre negli spazi esterni e interni dell’isolato pedonale di via Roberto da Bari (compreso tra le vie Nicolai e Dante Alighieri), e che vedrà coinvolto lo stesso Zaza in un progetto artistico e installativo, in un appuntamento tra Arte Contemporanea e Città che si rinnova dopo l’intervento PNEU/ZIGGURAT: esalazione, realizzato da Lino Sivilli lo scorso mese di aprile.


INCONTRO CON MICHELE ZAZA
Università degli Studi di Bari “Aldo Moro2
Palazzo Ateneo, Aula II (Piazza Umberto I, 1, Bari)
Martedì 17 novembre 2015, ore 15

Info: arstotosrl@libero.it, associazioneachrome@gmail.com


MICHELE ZAZA nasce a Molfetta il 7 novembre 1948. Dopo l’Istituto d’Arte di Bari, frequenta il corso di scultura di Marino Marini presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, conseguendo il diploma nel 1971. Si dedica da subito a una ricerca espressiva condotta con il mezzo fotografico e già a partire dai primi anni Settanta entra a far parte della scena artistica internazionale. Nel 1972 tiene la sua prima mostra alla Galleria Diagramma di Milano, a cui seguono varie altre personali: nel 1973 alla Galleria Marilena Bonomo di Bari; nel 1974 alla Galleria Massimo Minini di Brescia; nel 1975 alla Annemarie Verna Galerie di Zurigo; nel 1976 alla Galleria Ugo Ferranti di Roma, alla Galleria Lucio Amelio di Napoli e alla Galerie Yvon Lambert di Parigi. Nel 1977 espone con Giulio Paolini al Fine Arts Building di New York dove, nel 1980, esporrà presso la Leo Castelli Gallery. Nello stesso anno è presente alla Biennale di Venezia con una sala personale, e nel 1981 è a Parigi con una personale al Musée d’art moderne de la Ville de Paris. Tra le mostre collettive in cui è coinvolto, spiccano le partecipazioni nel 1977 e nel 1982 alla Documenta di Kassel. Negli anni successivi espone nuovamente a Parigi, al Centre Georges Pompidou, e alla Nationalgalerie di Berlino. Nel 2003 presenta le proprie opere al Museo d’arte moderna e contemporanea di Roma e al Cabinet des Estampes di Ginevra. Nel 2010 è di nuovo in mostra a Roma con una personale alla Fondazione Volume!, mentre nell’anno successivo è a Martina Franca alla Fondazione Noesi e a Prato al Museo Pecci. Nel 2013 è protagonista di una mostra personale presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. Le sue opere sono conservate in prestigiose collezioni pubbliche, tra cui la Fondation Emanuel Hoffmann, Öffentliche Kunstsammlung, Basilea, la Pinacoteca “Corrado Giaquinto” di Bari; l’Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart di Berlino (collezione Egidio Marzona), il Cabinet des estampes du Musée d’art et d’histoire di Ginevra, il Musée de Grenoble, il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, il Walker Art Center di Minneapolis, il Centre Georges Pompidou – Musée national d’art moderne, il Musée d’art moderne de la Ville de Paris e il Fonds national d’art contemporain di Parigi, il Fonds régional d’art contemporain Champagne-Ardenne (Reims), il Musée d’art moderne di Saint-Étienne, il Museo d’Arte Contemporanea di Teheran, il Kunsthaus di Zurigo. Di recente la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma ha acquistato e inserito nella propria collezione permanente l’opera Dissoluzione, mito e stile, una serie di otto fotografie in bianco e nero realizzate nel 1974.

ISOL-ART. Città, isolato e arti è un progetto promosso da ARS TOTO, in collaborazione con l’Associazione culturale ACHROME, che intende mettere in relazione le arti contemporanee con il tessuto urbano. Attraverso attività artistico-culturali (azioni, performance e installazioni site e audience specific), l’iniziativa vuole avviare un laboratorio sperimentale permanente, che intercetti le esigenze e i desideri degli attori dell’area urbana coinvolta, ovvero il segmento urbano di via Roberto da Bari compreso tra le vie Nicolai e Dante, e anche il resto del Quartiere Murattiano. Obiettivo centrale del progetto è infatti la partecipazione attiva e creativa del luogo, anche attraverso il coinvolgimento delle scuole primarie o di centri di aggregazione sociale.
ISOL-ART convoglia le esperienze nate dall'intervento-pilota affidato all’artista Lino Sivilli che ha realizzato PNEU/ZIGGURAT: esalazione, un’installazione con pneumatici di automobili, che ricalca l’architettura degli antichi templi mesopotamici. All’interno dei copertoni, l’interazione tra ghiaccio secco e acqua calda ha creato delle esalazioni gassose che hanno dato l’impressione di uno “scioglimento” dei pneumatici, che per l’artista rappresenta la rivincita simbolica del Sole sull’inquinamento prodotto dall’uomo con le automobili. Il progetto prevede il coinvolgimento di artisti di livello internazionale che si muoveranno sulla scena urbana creando una sinergia tra spazio e individuo.


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