SHIT AND DIE è un'esposizione unica e trasversale che nasce dalla capacità di Artissima di mettersi in gioco sorprendendo
One Torino
Palazzo Cavour
SHIT AND DIE
Progetto espositivo prodotto da Artissima
organizzato da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini
6 novembre 2014 - 11 gennaio 2015 Aprirà al pubblico il 6 Novembre la mostra SHIT AND DIE, progetto espositivo organizzato da Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini e prodotto da Artissima per l'edizione 2014 di One Torino.
SHIT AND DIE è un'esposizione unica e trasversale che nasce dalla capacità di Artissima di mettersi in gioco sorprendendo, innovando e sperimentando ad ogni edizione anche con il suo evento parallelo OneTorino. Questa iniziativa annuale esprime infatti l'importante e singolare responsabilità culturale, e non solo commerciale, di Artissima.
A partire dall'esperienza dello scorso anno in cui Artissima aveva proposto un progetto di "museo diffuso" in città, con 5 mostre e il coinvolgimento di istituzioni d'eccellenza del contemporaneo, nel 2014 la rassegna One Torino si reinventa, proponendo SHIT AND DIE, un solo progetto inedito dalla speciale curatela e ospitato nella suggestiva cornice di Palazzo Cavour.
Nasce da una volontà di sperimentazione continua e dal desiderio di coinvolgere sguardi inaspettati sulla contemporaneità l'invito di Sarah Cosulich, direttrice di Artissima, a Maurizio Cattelan per la curatela di One Torino 2014. Curatore-non-curatore, artista in "pensione", curioso che sa scoprire e far scoprire, Maurizio Cattelan ha accettato la sfida e, affiancato da due giovani curatrici, Myriam Ben Salah e Marta Papini, ha portato avanti un lavoro di "speleologia" della città, delle sue storie e delle sue curiosità.
SHIT AND DIE è il frutto di un percorso di cui Torino è la principale fonte di ispirazione ma in cui la vita e le ambiguità della condizione dell'uomo rimangono le tematiche universali affrontate: il progetto, pensato dai tre curatori per quella che fu la residenza del Conte Cavour e radicato nel patrimonio culturale, storico e artistico della città, guarda al presente e al suo immaginario collettivo. Riunendo misteriose memorie, curiose storie e fantasmi di Torino, l'esposizione di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini intreccia oggetti provenienti dalla città a opere di 60 artisti, costruendo un originale viaggio ricco di dubbi e domande. La mostra si propone come una composizione soggettiva, ossessiva e arbitrariamente non esaustiva, in cui protagonista è sempre il visitatore.
SHIT AND DIE deve il proprio titolo all'importante opera di Bruce Nauman One Hundred Live and Die del 1984, in cui brevi slogan scritti al neon raccontano e accomunano gli esseri viventi attraverso la parola, il gesto implicito, lo spazio e il tempo.
La mostra si articola in sette sezioni, ognuna delle quali ha come punto di partenza un oggetto specifico, un luogo, una suggestione incontrata nelle collezioni della città: gli oggetti che costellano le stanze di Palazzo Cavour sono presi in prestito da collezioni poco convenzionali ma anche dalle istituzioni affermate della città e del territorio: dall'unità residenziale Olivetti a Ivrea al Museo di Antropologia Criminale "Cesare Lombroso", dal Museo di Anatomia Umana "Luigi Rolando" a Casa Mollino, dal Museo del Risorgimento ai prestiti della Collezione La Gaia, della GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, della Fondazione MUSEION/Collezione Enea Righi, della Fondazione Ettore Fico e della Fondazione Aldo Mondino.
Gli oggetti in mostra riportano alla luce momenti a volte dimenticati della storia di Torino e ne sottolineano feticci e segreti. La loro forza e potere simbolico sta anche nell'interazione con le opere contemporanee, spesso produzioni site-specific realizzate dagli artisti per SHIT AND DIE. Forme, spazi, figure, riferimenti sono presentati in un allestimento poliedrico e complesso, ma al contempo coerente e fortemente interconnesso. L'esposizione intreccia con il visitatore una relazione che non segue una regola ma cerca di giocare con le tradizionali convenzioni espositive.
SHIT AND DIE prende le mosse da un luogo centrale nella storia di Torino come Palazzo Cavour, per proseguire il tragitto attraverso temi universali, dalle simbologie legate alla vita e alla sua fine, dai paradossi del potere all'idea di utopia, a quella di vanitas e memento mori. La città diventa un'opportunità per soffermarsi su personalità, luoghi e aneddoti affascinanti: da Porta Palazzo all'opera di Aldo Mondino, dagli arredi di Talponia al soggiorno torinese di Nietzsche; dalla figura di Carlo Mollino a quella della Contessa di Castiglione; da simboli importanti come l'automobile e la fabbrica; dalla ricchezza storica di Camillo Benso Conte di Cavour - invisibile ma presente padrone di casa - ai protagonisti contemporanei della città.
Sono 61 gli artisti presentati in mostra, tra nomi affermati e giovani emergenti della scena artistica internazionale, come: Lutz Bacher, Davide Balula, Will Benedict, Lynda Benglis, Guy Ben-Ner, Julius von Bismarck, Thomas Braida / Valerio Nicolai / Emiliano Troco / Aleksander Veliscek, Vittorio Brodmann, Valerio Carrubba, Contessa di Castiglione, George Condo, Martin Creed, Enzo Cucchi, Eric Doeringer, Tracey Emin, VALIE EXPORT, Stelios Faitakis, Lara Favaretto, Roberto Gabetti e Aimaro Oreglia d'Isola, Tim Gardner, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Petrit Halilaj, Jonathan Horowitz, Dorothy Iannone, Ewa Juszkiewicz, Chao Kao, Myriam Laplante, Zoe Leonard, Natalia LL, Sarah Lucas, Tala Madani, Carlo Mollino, Aldo Mondino, Nicolas Party, Yan Pei-Ming, Florian Pugnaire e David Raffini, Carol Rama, Luigi Ruatti, Markus Schinwald, Jim Shaw, Dasha Shishkin, Roman Signer, Alexandre Singh, Sylvia Sleigh, Claire Tabouret, Pascale Marthine Tayou, Ida Tursic e Wilfried Mille, Andra Ursuta, Iris Van Dongen, Maurizio Vetrugno, Francesco Vezzoli, Aleksandra Waliszewska, Matthew Watson, e Jakub Julian Ziolkowski.
SHIT AND DIE non esaurisce la sua forza propulsiva all'interno di Palazzo Cavour ma cerca diramazioni e sfoghi all'esterno. È il caso del film documentario Séance, opera dell'artista ravennate Yuri Ancarani, realizzato in collaborazione con il Museo Casa Mollino. Durante le giornate di Artissima il film sarà proiettato nell'abitazione-museo di Mollino a Torino. Séance è stato prodotto da Sky Arte HD e sarà trasmesso in anteprima da Sky Arte dal 4 novembre alle ore 20.30, con una programmazione continua durante Artissima e nei due mesi di One Torino.
ARTISSIMA è un marchio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino, e per incarico dei tre Enti, è gestita dalla Fondazione Torino Musei.
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Info
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PROIEZIONE FILM di YURI ANCARANI "Séance" (30', 2014), prodotto da Sky Arte HD
5 novembre 2014 - 11 gennaio 2015
CASA MOLLINO
Via Giovanni Francesco Napione, 2, 10124 Torino
Tel. 011 812 9868
Orari: 10.00 - 18.00
La visita dura circa un'ora e un quarto e comprende la proiezione del documentario "Sèance" di Yuri Ancarani (30') e il tour della casa. Per questioni logistiche, le visite avverranno per gruppi di 6 persone.
Biglietto: Euro 30
Per prenotazioni: cm@carlomollino.org
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