JAN VAN DER PLOEG
Venerdí 14.11.2014, ore 18.00
Giacomo Guidi é lieto di presentare la prima mostra personale a Roma dell’artista olandese Jan van der Ploeg. La mostra, situata nella prima sala, comprende un wall painting e una selezione di lavori su tela tra le ultime produzioni dell’artista, e sará completata dall’artista solamente nei giorni finali della mostra con una serie di wall paintings che trasformeranno i corridoi dello spazio di Largo Cristina di Svezia per 6 mesi. Muri, facciate, corridoi e lobbies sono, infatti, i supporti preferiti per la pittura di Jan van der Ploeg, I suoi wall paintings hanno l’abilitá di strutturare e creare una percezione spaziale completamente nuova. Ha dipinto tutte le pareti dell’interno classico della Charlottenburg Exhibition Hall di Copenhagen con un motivo di mattoni oversize, producendo un lavoro che rappresenta in un certo senso un effetto figurativo e apporta un commento diretto allo spazio circostante. Applicando cinque strisce colorate una sopra l’altra nel lungo e stretto corridoio del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, è riuscito a evocare un senso dello spazio completamente nuovo tra i visitatori del museo. Nel suo wall painting per l’Hammer Museum di Losa Angeles, Van der Ploeg ha creato un’interazione accentuata di diversi grips colorati, che riprende la posizione di grandi entitá organiche. Questi sembrano mancare la pronunciata orizzontalitá e verticalitá sancita dalla tradizione di Mondrian e sembrano invece volumi pittorici fluttuanti, cadenti, ribaltati e immersi che si muovono in cerca di un equilibrio all’interno dello spazio pittorico, uno spazio pittorico che è invece situato nel contesto di uno spazio architettonico.
Jan van der Ploeg ha utilizzato “Grip” per le sue opere dal 1997. Questo motivo è un ready-made nella forma di un rettangolo orizzontale allungato con gli angoli arrotondati, derivato dai buchi per le mani nelle scatole di cartone per essere rimossi. Per l’artista è essenziale che questa sia una forma quotidiana e facilmente riconoscibile che puó trasportare in un contesto pittorico, senza dover apportare nessun cambiamento. Grip è solamente il punto di partenza, il modulo, che Van der Ploeg usa, variando dai murali secondo le condizioni architettoniche che incontra fino a panel paintings piccoli e intimi. I primi Grips di van der Ploeg appaiono nel 1997 sui muri dei palazzi e dei cortili di Amsterdam. Questi sono stati concepiti come figure, facce o segni di punteggiatura schematizzati, e aventi le stesse caratteristiche dei ‘tags’, i segni personalizzati che i ‘graffitari’ usano per firmare il proprio lavoro o delimitare il proprio territorio. Questa connessione con i ‘tags’ appare appropriata considerando che il lavoro di Van der Ploeg è legato al Neoplasticismo di Piet Mondrian e al movimento De Stijl di Theo van Doesburg.
Nel contesto della galleria, spazio di osservazione intenzionale, i dipinti di Van der Ploeg rivelano un effetto dissimile. Con la medesima dedicazione alla forma e il medesimo vocabolario ripetitivo, il lavoro smaschera le limitazioni dello spazio visivo. Qui i wall paintings evocano esclusivamente la loro concretezza. La loro realtá si concentra nella linea, nel colore e nella superficie dei lavori. Laddove, in luoghi pubblici, l’astrazione assume particolaritá sociali e politiche, nella galleria i wall paintings negoziano formalmente la prostetica dello spazio stesso.
Jan van der Ploeg (Paesi Bassi, 1959) vive e lavora a Amsterdam. Ha studiato presso la Gerrit Rietveld Academie a Amsterdam (1982-1983) e successivamente un anno al Croydon College of Art di Londra. Dal 1983 al 1985 ha frequentato la Rijksakademie di Amsterdam. Van der Ploeg è stato vincitore nel 1990 del Royal Award for Modern Painting nei Paesi Bassi. Il suo lavoro è stato esposto estensivamente in mostre personali e collettive in tutto il mondo, tra le quali The Dunedin Public Art Gallery di Dunedin, Nuova Zelanda, Hammer Museum di Los Angeles, USA, Mercedes Benz Showroom Gallery a Berlino e Monaco, Germania, Zona Maco Mexico Arte Contemporanea a Oaxaca, Messico. Il lavoro di Jan van der Ploeg è parte di numerose collezioni tra cui la Daimler Art Collection di Berlino, Germania, il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, Paesi Bassi, il Ministero delle Finanze de L’Aia, Paesi Bassi, l’Ambasciata Olandese di Londra, Regno Unito.
Giacomo Guidi
Largo Cristina di Svezia, 17 - Roma
Tel/Fax: 06 688801038 - Mob.: 393 8059116
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