domenica 2 novembre 2014

Santa Scolastica, nuovo museo archeologico a Bari

foto di Rosaria Pastoressa



Venerdì 31 ottobre alle ore 11.30 apre al pubblico il bastione di Santa    Scolastica, porta del nuovo museo archeologico. Per l’occasione sarà resa fruibile anche l’area archeologica di San Pietro.

     L’inaugurazione del bastione di Santa Scolastica rappresenta il primo step del progetto, in corso di realizzazione, del nuovo Museo Archeologico all’interno del complesso di Santa Scolastica.Un progetto di ampio respiro che non si sarebbe potuto realizzare senza la partecipazione economica di MiBACT, Regione Puglia e Provincia di Bari.
     Mentre continuano negli altri ambienti del complesso i lavori, avviati nel 2011, per il restauro e la destinazione a sede  della storica istituzione museale, si offre alla pubblica fruizione, quale anteprima del rinnovato museo,  il monumentale bastione aragonese, restituito alla sua originaria spazialità dai recenti lavori di restauro e attraversato da un percorso espositivo che consente di visionare l’area archeologica sottostante.
    L’itinerario di visita, arricchito dall’esposizione di alcuni reperti, alcuni afferenti alla storia del monastero di santa Scolastica (sarcofago della badessa Guisanda Sebaste e lastra tombale della Badessa Adriana Gerumda), altri provenienti dalle storiche collezioni museali, conduce gli ospiti alla scoperta della plurimillenaria storia del luogo, anche con l’ausilio di filmati e proiezioni architetturali.
    In un affascinante viaggio a ritroso nel tempo, si potranno visionare i resti superstiti della chiesa bizantina, nota con la dedica ai santi Giovanni e Paolo, che fu demolita  per far posto alla postazione militare voluta dalla duchessa di Bari e Regina di Polonia, Bona Sforza. Appartenente al nucleo più antico  del monastero di Santa Scolastica, la chiesa presenta un impianto a tre navate absidate e cupola centrale.  L’indagine archeologica ne ha messo in luce, oltre ai tratti dei muri perimetrali e ai basamenti dei pilastri divisori delle navate,  il bel piano pavimentale in  tasselli calcarei disposti in partiture geometriche, in cui l’accurato intervento di restauro ha evidenziato la rigorosa tessitura decorativa.
     Il percorso di visita nel bastione offre, inoltre, uno spaccato della ricca stratificazione archeologica presente nell’intero complesso di Santa Scolastica, con testimonianze che vanno dal villaggio dell’Età del Bronzo (II millennio a.C.) ai resti della città peucezia prima  e poi romana.
     Tra le testimonianze più suggestive presenti lungo il percorso, sono i resti dell’antica cinta muraria urbica, risalente alla fine del IV sec.a.C., affiorata in più punti  all’interno del complesso di santa Scolastica. Alla redazione finale, quella di età bizantina, sono riferibili i tratti visibili nel bastione in cui i grandi blocchi tufacei tipici dell’originaria fortificazione peucezia sono stati riutilizzati in associazione a blocchi calcarei di dimensioni più ridotte.
      Dopo l’attraversamento del bastione, il percorso prosegue nell’adiacente area di San Pietro, resa fruibile dopo ulteriori lavori di sistemazione dell’itinerario archeologico.
       Qui l’indagine di scavo riavviata nel 2012 ha consentito di definire l’estensione e la planimetria della chiesa di San Pietro in rapporto alle sue diverse fasi, quella medievale, quella quattrocentesca e quella seicentesca. Della chiesa medievale (XI-XII secolo),  caratterizzata da un impianto  a tre navate e orientata in senso E-O, sono stati finora messi in luce i resti dei muri perimetrali, delle tre absidi, dei pilastri divisori delle navate e, inoltre, ampi lembi della pavimentazione. Ridimensionata  nel XV secolo con la costruzione del convento, il cui chiostro si sovrappone alla navata settentrionale, nel Seicento la chiesa viene sostanzialmente riedificata sulle strutture della chiesa più antica, con un radicale riassetto dell’impianto, ora a navata unica e con due serie di cappelle sui muri laterali. Una serie di grandi tombe a cassa e di vani funerari attesta l’utilizzo intensivo dello spazio interno della chiesa barocca a scopo funerario, fino al primo decennio del XIX secolo.
     Le due aree di Santa Scolastica e di San Pietro sono accomunate, dunque, da un progetto unitario che, a pieno regime, mediante un percorso estremamente articolato  di visita, si snoderà  dal bastione, vera e propria “porta d’ingresso” al Museo sia verso l’area archeologica di San Pietro, sia all’interno dell’ex monastero di Santa Scolastica, dove, secondo il progetto museologico elaborato, verrà riproposta l’identità dell’istituzione museale d’origine, affiancando alle notevoli collezioni provinciali,  significativi contesti archeologici demaniali frutto delle ricerche della Soprintendenza per Beni archeologici della Puglia nel territorio.
  
Redattore: EMILIA SIMONE