foto di Rosaria Pastoressa
Venerdì 31 ottobre alle ore 11.30 apre al pubblico il
bastione di Santa Scolastica, porta del nuovo museo
archeologico. Per l’occasione sarà resa fruibile anche l’area archeologica di
San Pietro.
L’inaugurazione del bastione di
Santa Scolastica rappresenta il primo step del progetto, in corso di
realizzazione, del nuovo Museo Archeologico all’interno del complesso di Santa
Scolastica.Un progetto di ampio respiro che non si sarebbe potuto realizzare senza
la partecipazione economica di MiBACT, Regione Puglia e Provincia di Bari.
Mentre continuano negli altri
ambienti del complesso i lavori, avviati nel 2011, per il restauro e la
destinazione a sede della storica istituzione museale, si offre alla
pubblica fruizione, quale anteprima del rinnovato museo, il monumentale
bastione aragonese, restituito alla sua originaria spazialità dai recenti
lavori di restauro e attraversato da un percorso espositivo che consente di
visionare l’area archeologica sottostante.
L’itinerario di visita, arricchito
dall’esposizione di alcuni reperti, alcuni afferenti alla storia del monastero
di santa Scolastica (sarcofago della badessa Guisanda Sebaste e lastra tombale
della Badessa Adriana Gerumda), altri provenienti dalle storiche collezioni
museali, conduce gli ospiti alla scoperta della plurimillenaria storia del
luogo, anche con l’ausilio di filmati e proiezioni architetturali.
In un affascinante viaggio a ritroso
nel tempo, si potranno visionare i resti superstiti della chiesa bizantina,
nota con la dedica ai santi Giovanni e Paolo, che fu demolita per far
posto alla postazione militare voluta dalla duchessa di Bari e Regina di
Polonia, Bona Sforza. Appartenente al nucleo più antico del monastero di
Santa Scolastica, la chiesa presenta un impianto a tre navate absidate e cupola
centrale. L’indagine archeologica ne ha messo in luce, oltre ai tratti
dei muri perimetrali e ai basamenti dei pilastri divisori delle navate,
il bel piano pavimentale in tasselli calcarei disposti in partiture
geometriche, in cui l’accurato intervento di restauro ha evidenziato la
rigorosa tessitura decorativa.
Il percorso di visita nel
bastione offre, inoltre, uno spaccato della ricca stratificazione archeologica
presente nell’intero complesso di Santa Scolastica, con testimonianze che vanno
dal villaggio dell’Età del Bronzo (II millennio a.C.) ai resti della città
peucezia prima e poi romana.
Tra le testimonianze più
suggestive presenti lungo il percorso, sono i resti dell’antica cinta muraria
urbica, risalente alla fine del IV sec.a.C., affiorata in più punti
all’interno del complesso di santa Scolastica. Alla redazione finale, quella di
età bizantina, sono riferibili i tratti visibili nel bastione in cui i grandi
blocchi tufacei tipici dell’originaria fortificazione peucezia sono stati
riutilizzati in associazione a blocchi calcarei di dimensioni più ridotte.
Dopo l’attraversamento
del bastione, il percorso prosegue nell’adiacente area di San Pietro, resa
fruibile dopo ulteriori lavori di sistemazione dell’itinerario archeologico.
Qui l’indagine di
scavo riavviata nel 2012 ha consentito di definire l’estensione e la
planimetria della chiesa di San Pietro in rapporto alle sue diverse fasi,
quella medievale, quella quattrocentesca e quella seicentesca. Della chiesa
medievale (XI-XII secolo), caratterizzata da un impianto a tre
navate e orientata in senso E-O, sono stati finora messi in luce i resti dei
muri perimetrali, delle tre absidi, dei pilastri divisori delle navate e,
inoltre, ampi lembi della pavimentazione. Ridimensionata nel XV secolo
con la costruzione del convento, il cui chiostro si sovrappone alla navata
settentrionale, nel Seicento la chiesa viene sostanzialmente riedificata sulle
strutture della chiesa più antica, con un radicale riassetto dell’impianto, ora
a navata unica e con due serie di cappelle sui muri laterali. Una serie di
grandi tombe a cassa e di vani funerari attesta l’utilizzo intensivo dello
spazio interno della chiesa barocca a scopo funerario, fino al primo decennio
del XIX secolo.
Le due aree di Santa Scolastica
e di San Pietro sono accomunate, dunque, da un progetto unitario che, a pieno
regime, mediante un percorso estremamente articolato di visita, si
snoderà dal bastione, vera e propria “porta d’ingresso” al Museo sia
verso l’area archeologica di San Pietro, sia all’interno dell’ex monastero di
Santa Scolastica, dove, secondo il progetto museologico elaborato, verrà
riproposta l’identità dell’istituzione museale d’origine, affiancando alle
notevoli collezioni provinciali, significativi contesti archeologici
demaniali frutto delle ricerche della Soprintendenza per Beni archeologici
della Puglia nel territorio.
Redattore: EMILIA SIMONE