Jessica Rimondi,Schlafende schoenheit (sleeping beauty),2013, tecnica mista su carta, 90x60 cm
Marco Mazzoni,Immune, 2013,matite colorate su carta, 28x20 cm
Emilio Vedova, La casa del pescatore (Burano), 1946, olio su carta, 50x60 cm
Opere di Elisa Anfuso, Paul
Beel, Davide Bignami, Agostino Bonalumi, Sabatino Cersosimo, Carlo Duina, Marco Mazzoni, Jessica Rimondi, Enrico
Schinetti, Emilio Vedova, Renzo Vespignani.
E i vincitori del premio
Petroni: Stefania Boniotti, Loris Dogana, Federica Frati
Inaugurazione
sabato 15 febbraio ore 18.00
La mostra in programma allo Spazio Arte Duina dal 15
febbraio al 12 aprile 2014 prende spunto
dal tema del corpo come luogo di incontro tra anima e materia in cui i segni
della vita, l'assortimento di linee frastagliate
incise nella pelle divengono le lettere dell'alfabeto segreto che raccontano la
storia di ogni uomo.
Il
tema del corpo è da sempre al centro della ricerca pittorica occidentale che ha sempre diviso il corpo
dall’anima. La forza di questa separazione consiste nelle varie
specializzazioni che l’Occidente si è dato: le scienze separate dalle
discipline umanistiche, la razionalità separata dallo spirito. La mentalità
analitica dell’Occidente ha costruito mondi perfetti e slegati, portandoli a
creare realtà autonome ma incomplete, scavando un solco sempre più profondo tra
corpo e mente. E la fisicità viene o esaltata
nella sua sfera sessuale e atletica o esecrata nella sfera religiosa.
Quindi culturalmente e di conseguenza artisticamente, la condizione corporale
si è spaccata tra dolore e piacere, tra ciò che si desidera e ciò che si teme,
tra licenza e divieto, tra ricordi e resistenza, tra castrazione e
autoconservazione, tra pulsioni di vita
e pulsioni di morte, tra fantasie distruttive e catartiche.
Gli
artisti sono osservatori acuti di queste
dinamiche fisiche e psichiche: si interrogano su questa dualità e
vogliono mostrare tutte le possibilità per “conoscerci”per mezzo del corpo e
della sua esplorazione. La messa a nudo diventa l’estremo tentativo di
ricostruzione della memoria, non solo personale ma anche universale, mostrare
ciò che l’uomo occidentale è attraverso i segni sulla pelle e la profondità di
uno sguardo.
Protagonisti
sono artisti che hanno fatto del corpo il centro della loro ricerca, che
indagano il sé e l’altro attraverso il
colore e la linea: Elisa Anfuso, Jessica Rimondi, Paul Beel, Davide Bignami,
Sabatino Cersosimo, Carlo Duina e Marco Mazzoni. Inoltre verranno esposte le
opere di quattro grandi maestri: Agostino Bonalumi, Emilio Vedova, Enrico
Schinetti e Renzo Vespignani. I primi due noti sicuramente per la pittura informale
e astratta, ma che mostrano attraverso queste opere degli esordi, inconsuete e
originali, il loro interesse per questa tematica.
La
mostra, poi, vede la presenza di tre giovanissimi artisti Stefania Boniotti,
Loris Dogana e Federica Frati che hanno accolto la sfida a cimentarsi con la
tematica delle figura umana e grazie al
Premio sul disegno Lidia Anita Petroni si affacciano per la prima volta sul
palcoscenico artistico.
La memoria del corpo
Paitone,
Brescia, Spazio Arte Duina, via Italia 1
15
febbraio 2014 – 12 aprile 2014
Ingresso
libero
Orari:
Dal
martedì al sabato dalle 9.00 alle
12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Per
informazioni:
Tel. 030. 63. 42. 296
Ufficio
Stampa:
Mariella Segala
mobile 347.97.36.323
tel
+39 030.99.06.337
fax+39
030. 99.06.337
pubblica:
Massimo Nardi