SPAZIO ORLANDI (PROGETTI SPECIALI) PRESENTA:
BEYOND THE NATURE a cura di Pietro Di Lecce, Andrea Lacarpia
Artisti: Mirko Canesi, Nicola Caredda, Federico Lanaro, Silvia Mei, Paolo Pibi
Luogo: Spazio Orlandi, via Vespri Siciliani 16/4, Milano
Date: dal 4 Giugno al 18 Giugno 2013
Vernissage: martedì 4 giugno ore 18:30
Orari e Giorni per visitare la mostra:
Dal Lunedì al Venerdì dalle 10.30 alle ore 18.30 su appuntamento
COMUNICATO STAMPA:
Martedì 4 giugno a Spazio Orlandi inaugura “Beyond the nature”, mostra
collettiva nella quale verranno approfondite le problematiche del
rapporto uomo-natura attraverso le opere di quattro giovani artisti. Lo
spazio espositivo si trasformerà in una sorta di fantasioso giardino
grazie alla predominante paesaggistica nelle opere esposte, pur nelle
differenze stilistiche di ogni artista.
Il termine Natura,
comunemente associato all’immagine di un paradiso contrapposto
all’umanità e alle sue manipolazioni, indica invece tutto l’insieme
degli esseri viventi ed inanimati, compreso l’uomo nel proprio ambiente
costituito anche dai prodotti del lavoro. La separazione tra mondo
naturale ed artificiale è l’astrazione del pensiero che ha accompagnato
l’industrializzazione: venendo meno l’artigianalità, l’oggetto prodotto
dall’uomo è divenuto merce, un ente estraneo dotato di una propria vita
autonoma che può diventare ostile al suo stesso produttore provocando
l’inquinamento ambientale.
Negli ultimi decenni la volontà di
ridimensionare la distanza tra natura e artificio ha determinato diverse
esperienze artistiche che, tra fantasiose ibridazioni e nuove
mitologie, immaginano un possibile riavvicinamento in nuove armonie. Se
il benessere è il prodotto di una mente che vede l’esistenza nella sua
unità, è la continuità psichica tra individuo e ambiente esterno a
costruire un mondo integro, nel quale anche l’opera dell’uomo è parte di
questa continuità.
La mostra collettiva “Beyond the nature”
raccoglie le opere di quattro giovani artisti italiani che nelle proprie
opere descrivono la natura come un luogo immaginario dove gli elementi
della realtà vengono mescolati in una dimensione psichica vicina al
mondo onirico. Nei dipinti di Nicola Caredda la foresta è un’ombrosa
rappresentazione dell’inconscio nella quale affiorano enigmatiche figure
affini a rebus da decifrare, mentre nei dipinti di Paolo Pibi il
paesaggio si fa più limpido e sereno, attraversato da presenze spettrali
o raggi luminosi che suggeriscono la comunicazione con realtà
parallele. Nelle opere di Mirko Canesi l’artificiale viene reintegrato
nella dimensione naturale, aprendo il dialogo tra violenza e
ricettività. Il tentativo d’adattamento ad una dimensione naturale
perduta determina le ibridazioni di Silvia Mei, opere pittoriche nelle
quali lo scontro tra civiltà e istinto si traduce nell’aggressività del
segno che incontra la grazia di alcuni particolari, in un campionario di
ritratti grotteschi e visionari nei quali le forme si frantumano per
ricostruirsi in nuove morfologie. Gli accostamenti impossibili di una
natura reinventata in irreali tinte acide compaiono invece nelle opere
di Federico Lanaro, dipinti e sculture nelle quali gli elementi vengono
mixati e decontestualizzati in paradossali e ludiche ibridazioni.
Segnala:
Amalia di Lanno