foto La Repubblica Bologna
HEAVY METAL
Mostra personale di
Marco KayOne Mantovani
a cura di Luca Beatrice
21 settembre - 14 ottobre 2012
Grattacielo Pirelli - Via Fabio Filzi, 22 - Milano
Orario: dalle 11 alle 19 - Ingresso gratuito
Inaugurazione Giovedì 20 Settembre ore 18.00
La scelta di Grattacielo Pirelli sede del Consiglio della Regione Lombardia non è casuale. Uno spazio contemporaneo e istituzionale, un simbolo importante per la città di Milano, che grazie alla sua struttura avvenieristica è l’ideale per proporre nuove avanguardie contemporanee e celebrare i maestri di oggi. KayOne, al secolo Marco Mantovani, inizia la sua carriera di graffitista nel 1988 ma viene scoperto dal grande pubblico grazie all’ottima critica ricevuta nel 2007 al PAC di Milano durante la mostra Street Art Sweet Art. Inizia così la sua seconda vita artistica da post-graffitista e nel 2009 alla Triennale Bovisa di Milano presenta la sua prima mostra personale Caratteri Mobili a cura di Marco Meneguzzo realizzando un grande successo di pubblico. Nel 2010 il Museo Visconteo di Pavia ospita la sua seconda mostra personale Writing the City a cura di Giovanni Faccenda, dando continuità a quel percorso artistico composto da mostre istituzionali intrapreso da KayOne. Il sogno di ogni artista si concretizza nel 2011 quando viene selezionato da Vittorio Sgarbi per la 54ª Biennale di Venezia. La tipicità di KayOne risiede nella potenza del colore, realizzata con la prepotente gestualità della pennellata, vere esplosioni di cromie simili a scosse di energia provenienti dallo spazio, opere polimateriche realizzate con i colori acrilici extrafini Liquitex, con toni armoniosi e dal perfetto equilibrio. Una ricerca formale, per mettersi in gioco nel mondo dell’arte più tradizionale, facendo come punto di forza la propria originalità artistica proveniente da un ambito come quello del Graffiti Writing che, ha saputo scompaginare i giochi e innovare i codici ormai acquisiti del sistema ufficiale dell’arte.
Heavy Metal è il metallo delle carrozze dei treni, sulle quali si posarono negli anni ’80 i colori delle prime bombolette spray per dare vita a Graffiti che non restavano fermi su un muro, ma viaggiavano sui binari per essere esposti, di volta in volta, in una stazione diversa, che diventava di fatto una galleria d’arte a cielo aperto. Heavy Metal è anche un genere che più volte si è ibridato con quella che sarebbe poi diventata la cultura Hip Hop, sia per quanto riguarda il vestiario, che è stato spesso un tratto comune ad entrambi gli stili, che per quanto riguarda la musica. Tracce di questo fenomeno cross-over figureranno nelle opere di KayOne, a testimonianza dell’incontro tra le due culture. Così borchie, inserti in metallo e tanti altri elementi faranno capolino sulle tele dell’artista, tutte ispirate a questo mood per celebrare il connubio tra i due generi. All’estero KayOne annovera importanti mostre, come nel 2008 quando espone al Museo di Arte Contemporanea di San Paolo e al Museo di Arte Contemporanea di Buenos Aires confrontandosi con importanti artisti stranieri sotto la curatela di Vittorio Sgarbi. Nel 2010, KayOne è presente nella prestigiosa mostra internazionale di Montréal, in Canada al Museo Leonardo da Vinci, invitato dall’amministrazione pubblica locale in occasione della festa per l’eccellenza italiana nel mondo.
La collaborazione con una firma d’eccezione come quella di Luca Beatrice per la nuova mostra personale, rappresenta un importante segnale di continuità nell’eccellenza critica che affianca l’artista, mentre KayOne continua a scrivere la propria storia, esponendo in un luogo istituzionale milanese come il Grattacielo Pirelli e realizzando opere su muro in Italia e all’estero.
Ufficio Stampa: STRADEDARTS Alessandro Paolo Mantovani - T 0249435495 / 3356146950 - heavymetal@stradedarts.it
Mostra personale di
Marco KayOne Mantovani
a cura di Luca Beatrice
21 settembre - 14 ottobre 2012
Grattacielo Pirelli - Via Fabio Filzi, 22 - Milano
Orario: dalle 11 alle 19 - Ingresso gratuito
Inaugurazione Giovedì 20 Settembre ore 18.00
La scelta di Grattacielo Pirelli sede del Consiglio della Regione Lombardia non è casuale. Uno spazio contemporaneo e istituzionale, un simbolo importante per la città di Milano, che grazie alla sua struttura avvenieristica è l’ideale per proporre nuove avanguardie contemporanee e celebrare i maestri di oggi. KayOne, al secolo Marco Mantovani, inizia la sua carriera di graffitista nel 1988 ma viene scoperto dal grande pubblico grazie all’ottima critica ricevuta nel 2007 al PAC di Milano durante la mostra Street Art Sweet Art. Inizia così la sua seconda vita artistica da post-graffitista e nel 2009 alla Triennale Bovisa di Milano presenta la sua prima mostra personale Caratteri Mobili a cura di Marco Meneguzzo realizzando un grande successo di pubblico. Nel 2010 il Museo Visconteo di Pavia ospita la sua seconda mostra personale Writing the City a cura di Giovanni Faccenda, dando continuità a quel percorso artistico composto da mostre istituzionali intrapreso da KayOne. Il sogno di ogni artista si concretizza nel 2011 quando viene selezionato da Vittorio Sgarbi per la 54ª Biennale di Venezia. La tipicità di KayOne risiede nella potenza del colore, realizzata con la prepotente gestualità della pennellata, vere esplosioni di cromie simili a scosse di energia provenienti dallo spazio, opere polimateriche realizzate con i colori acrilici extrafini Liquitex, con toni armoniosi e dal perfetto equilibrio. Una ricerca formale, per mettersi in gioco nel mondo dell’arte più tradizionale, facendo come punto di forza la propria originalità artistica proveniente da un ambito come quello del Graffiti Writing che, ha saputo scompaginare i giochi e innovare i codici ormai acquisiti del sistema ufficiale dell’arte.
Heavy Metal è il metallo delle carrozze dei treni, sulle quali si posarono negli anni ’80 i colori delle prime bombolette spray per dare vita a Graffiti che non restavano fermi su un muro, ma viaggiavano sui binari per essere esposti, di volta in volta, in una stazione diversa, che diventava di fatto una galleria d’arte a cielo aperto. Heavy Metal è anche un genere che più volte si è ibridato con quella che sarebbe poi diventata la cultura Hip Hop, sia per quanto riguarda il vestiario, che è stato spesso un tratto comune ad entrambi gli stili, che per quanto riguarda la musica. Tracce di questo fenomeno cross-over figureranno nelle opere di KayOne, a testimonianza dell’incontro tra le due culture. Così borchie, inserti in metallo e tanti altri elementi faranno capolino sulle tele dell’artista, tutte ispirate a questo mood per celebrare il connubio tra i due generi. All’estero KayOne annovera importanti mostre, come nel 2008 quando espone al Museo di Arte Contemporanea di San Paolo e al Museo di Arte Contemporanea di Buenos Aires confrontandosi con importanti artisti stranieri sotto la curatela di Vittorio Sgarbi. Nel 2010, KayOne è presente nella prestigiosa mostra internazionale di Montréal, in Canada al Museo Leonardo da Vinci, invitato dall’amministrazione pubblica locale in occasione della festa per l’eccellenza italiana nel mondo.
La collaborazione con una firma d’eccezione come quella di Luca Beatrice per la nuova mostra personale, rappresenta un importante segnale di continuità nell’eccellenza critica che affianca l’artista, mentre KayOne continua a scrivere la propria storia, esponendo in un luogo istituzionale milanese come il Grattacielo Pirelli e realizzando opere su muro in Italia e all’estero.
Ufficio Stampa: STRADEDARTS Alessandro Paolo Mantovani - T 0249435495 / 3356146950 - heavymetal@stradedarts.it
segnala:
Massimo Nardi