GIAN GENTA
Labbra, becchi e libri chiusi
Sculture in ceramica
dal 31 agosto al 13 settembre 2012
Galleria "Arianna Sartori"
Indirizzo: Mantova - via Cappello, 17 - tel. 0376.324260
Mostra: Gian Genta. Labbra, becchi e libri chiusi. Sculture in ceramica
Date: dal 31 agosto al 13 settembre 2012
Inaugurazione: Venerdì 31 agosto ore 17.30
Con il patrocinio COMUNE DI MANTOVA
Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30.
Domenica 9 settembre 15.30-19.00
La Galleria “Arianna Sartori - Arte & object design” di Mantova, nella sede di via Cappello 17, dal 31 agosto al 13 settembre 2012, presenta la mostra dell’artista savonese Gian Genta. Labbra, becchi e libri chiusi. Sculture in ceramica.
La mostra, patrocinata dal Comune di Mantova, si inaugurerà Venerdì 31 agosto alle ore 17.30, alla presenza dell’artista.
Gian Genta 67 anni è nato Savona dove risiede.
Un signore che nonostante le sberle della vita non lo abbiano risparmiato ha un bel daffare nel mostrare pragma e disillusione: lo frega l'anima, quella che quando la possiedi non puoi mettere a tacere.
“Il mio amore per l’arte - spiega Gian Genta in una recente intervista - nasce istintivo, indipendente e perseve-rante non riesco a retrodatarlo, essendomi dedicato fin dagli anni 60 prima alla pittura poi all’intarsio del legno in seguito alla stesura di versi ed aforismi e quindi alla ceramica. Autodidatta, impegnato come chi ingenuamente è alla ricerca della verità, ho sempre rifiutato ogni principio accademico sia per soddisfare la ragione dei miei errori, sia per non sentirmi strozzato dalla gratitudine verso un qualche maestro.”
Personalità complessa ed inquieta quella di Gian Genta, Paolo Castellucci nel 1974 a proposito dei suoi quadri parla su ECO D’ARTE di un giovane artista che percorrendo sul veicolo delle immagini le tappe di quel complicato essere chiamato uomo, bersaglia la società e la storia isolandole in una sorta di dimensione artificiale dove il giuoco e l’ironia assumono l’aspetto accusatore per un illusorio processo al quotidiano.
Assiduo frequentatore dei circoli e della mitica scuola artistica Albissolese fin dagli ani 60-70 dopo l’esordio alla quadriennale di Roma Gian Genta vive a stretto contatto con i più grandi nomi dell’arte italiana con cui ha un rapporto di amicizia ma al tempo stesso di riservatezza e di rispetto affascinato dalle differenti qualità di Sassu, Fabbri e Fontana ed altri con cui ha avuto modo di ragionare e di riflettere.
Ed è proprio in Aligi Sassu che Gian Genta si riconosce maggiormente per quel suo primitivismo incentrato sulla figura e per quella sua passionalità gestuale ed arcaica con cui Sassu infrange le regole della decorazione e della forma.
E non solo.
Sassu è un poeta impegnato politicamente e socialmente, un artista con una marcia in più, che riesce nei versi lucidi ed impietosi a trasmettere tutto l’inappagato, quando i colori devono tacere e le proiezioni dell’anima si possono esprimere solo con le parole.
Come artista Gian Genta ha trovato solo in anni recenti un crescente interesse da parte di critica e pubblico: esaurita l’animosità politica che per lunghi anni lo ha dominato, con il nuovo millennio trasforma il proprio vissuto personale in forme di partecipazione artistica immediate, alternando la terra all’inchiostro e facendo scivolare segno e colori nell’argilla come nella poesia alla ricerca di quella luce che deve avvolgere.
Nel 2002 esce la sua prima raccolta di immagini e pensieri "Fiori di Ortica" a cui dedica la copertina l'amico artista Giorgio Moiso, nel 2005 il secondo libro in versi ed aforismi "Passato accanto" la cui copertina, un angelo in camicia di forza, vede l’intervento di Gianni Celano Giannici, artista con cui Gian Genta ha convissuto i migliori momenti culturali della Albissola di Lam, Fontana, Jorn, Sassu, Rossello, Rossello, di Agenore Fabbri e di tanti altri ancora.
Fondamentale è stata la sperimentazione con la creta, prima presso la bottega di Turi d’Albissola ed in seguito presso l’atelier di Sandro Soravia che tuttora lo ospita per la cottura delle sue ceramiche.
Selezionato ben due volte al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011 sia a Milano che a Torino oggi la sua attività lo vede impegnato quasi esclusivamente nella ceramica.
Brevi cenni critici
“Sono immagini plastiche, emulsionate nel segno simbolista, affioranti, come richiamate da un desiderio di sintetetismo onirico, per rafforzare una dimensione dove anche la ragione ha i suoi sogni.
Ricordi e archetipi di una cultura classicheggiante, umana, riversata nella fantasia degli stessi segni,filtri sospesi con la dolce persuasione del colore vibrante.
Mi ha colpito particolarmente il simbolismo arcaico della Lunigiana”.
Alfredo Pasolino
storico e critico d'arte
“Quella di Gian Genta, artista, ceramista, poeta 63enne, savonese di nascita e nel cuore, è una ricerca univoca e continuativa alla scoperta dell'uomo, delle sue origini e del suo io più profondo.
Ricerca complessa, turbinosa, spesso travalicante i confini dell'onirico, ma mai distaccata nei suoi assiomi, dalla realtà umana più vera.
Una ricerca intimista palese, un espressionismo non solo formale ma pienamente assimilato e rielaborato secondo parametri di assoluta originalità.
E' un primitivismo forte, talora disturbante e grottesco, ma vivo e profondamente vero.
Assoluto come si potrebbe definire, nell'essere insieme primi-genio e attuale.
Con quei volti che ricalcano quelli di statuette arcaiche e l'inserzione di oggetti uniti in soluzioni biomorfe che sono al contempo critica e visione piena dell'umanità d'oggi”.
Dr. Andrea Coppini
redattore e critico d'arte
“Unisce al talento artistico e alle particolari capacità espressive una grande umanità e una personalità vulcanica, positiva, ricca di energia. Un'intervista quindi che parla di arte, di vita e di ciò che significa essere artista in questo momento storico.
Un grazie a Gian Genta per il suo personale apporto e la sua schietta testimonianza”.
Anna Ferrari
redattore e critico d'arte
“Ho conosciuto Gian Genta tramite il palcoscenico infinito di internet, ma personalmente il suo sguardo si è rivelato gioviale e trasparente, anche se la sua poliedricità non nasconde le sorprese tipiche di un personaggio eclettico e dal vissuto interessante.
Lo stupore inizia da un vivace scambio di impressioni riguardo ad una sua opera, “Come le foglie”, da lui concepita per interpretare l’immagine di un albero, ma dal risultato finale di tutt’altro aspetto. Dalle sue mani è nata infatti una figura antropomorfa, che ricorda un pesce fantasioso che emerso dagli abissi marini ostenta una bocca carnosa, icona della moderna chirurgia plastica, che si apre sensuale su un profilo di donna egizia o, se lo sguardo si posa sul lungo collo, tribale.
Se avessi dovuto battezzarla, l’avrei chiamata “La sirena afro-egizia”
In ogni statua si condensano mille emozioni di stampo metafisico, in quanto un oggetto è tale per qualcuno ma non per tutti, dal momento che ogni fruitore può intravedervi immagini ed emozioni differenti, a seconda del suo percorso individuale.
E se la moderna genetica un giorno fosse in grado di partorire esseri come questi, metà donna e metà pesce, metà albero e metà sfinge?
Gian Genta, dal canto suo, si limita a crearli per gioco e per passione, forse non conscio del fatto che talvolta la realtà supera la fantasia.
Perché, è risaputo, a volte gli artisti sono anche un po’ veggenti”.
Silvana Gatti
critico d'arte
“Guardando le opere di Gian Genta non possiamo non rilevare un’espressione di bellezza che di fatto è firma distintiva di tutta la sua ricca attività artistica.
L’artista savonese porta l’esultanza creativa del suo temperamento unita al sottile ingegno indagatore nell’espressione dei volti delle giovani donne, nell’essenzialità dei volumi, nell’eleganza delle soluzioni decorative e nel taglio particolarissimo delle belle teste femminili così come in genere in tutta l’opera ceramica ove sempre è evidente un forte intento espressionistico che si traduce in forme raffinatamente arcaizzanti. Sculture straordina-rie per maturità di visione, per intensità espressiva di certe semplificazioni plastiche dove l’affettuosa restituzione della verità del soggetto coincide con la preoccupazione della forma preziosamente stilizzata in un bivalente accordo frutto di una sensibilità umana che trasforma i molteplici soggetti iconografici in forme di ideale bellezza non scevre della loro concreta fisicità.”
Giorgia Cassini
critico e curatore d’arte
“Gian Genta è un artista che ha scelto la sapienza e la maturità di una tecnica millenaria come la ceramica per proiettare la sua interpretazione del mondo e il suo universo sensitivo esprimendosi attraverso la raffigurazione di volti prevalentemente femminili.
Tutte le sue figure hanno un nome,una identità,ma esse non rivelano il mistero della loro origine,lasciando al mistero quello che al mistero appartiene.
In ogni opera c’è un’importante concentrazione di emotività ,che partecipa attivamente allo spazio scultoreo tramite una misurata economia delle forme.
Ma in queste composizioni niente è fermo ,tutte le opere godono di una intensa dinamica impartita anche dal colore, elemento fondamentale:tenui o travolgenti,le cromie appartengono sempre alla stessa essenza delle opere e non vengono mai sovrapposte alla superficie della forma sin dall’origine del lungo processo alchemico che la ceramica richiede.
L’artista propone in ogni ritratto un nuovo sguardo sul mondo, sono volti che interpellano indagando lo spettatore in modo sottile e silente, ma sempre inquietante e con una grande adesione alla bellezza”.
Laura Fernandez
critico e curatore d’arte
Selezione eventi 2007 /2012:
2007 - “Arte Parma 2007”, Arte Fiera, Parma. “Poesia con creta”, Personale Comune di Spotorno. “Il posto che cercavo”, Borgo telematico Colletta Personale Open space, Colletta di Castelbianco. “Premio Seetal 07”, Kunst forum international Collettiva Internazionle, Finalista a catalogo, (Svizzera). “ArteRoma 2007”, Galleria Crispi Collettiva internazionale, Roma. “Arte e non violenza”, ANTS Collettiva Internazionale, Firenze. “Virtutem Forma Decorat”, 900Artgallery Collettiva Internazionale, Rovato (Bs).
2008 - “Vernice Art Fair”, Fiera di Forlì Mostra Mercato, Forlì. “Conche bacini e pignatte”, Festival internazio-nale della maiolica, Albisola Superiore. “Quelli del Talian”, Festival internazionale della maiolica, Albisola Mare. “Mostra scultura ceramica”, Palazzo Tovegni Collettiva sculture, Murazzano. “Piral Arte”, Selezione di opere ceramiche Sala Fabbri, Albisola Superiore. “Artemoderna”, ASTA d’Arte contemporanea Galleria ARTECAPITAL, Brescia. “Arte in Villa 2008”, Tre Artisti a Villa Serra, Genova S. Olcese. “Pozzo Garitta”, Personale, Albisola. “Artinterni”, ASTA d’Arte contemporanea Galleria ARTECAPITAL, Brescia. “Portoni Aperti” Festa della ceramica, Selezione di opere ceramiche, Nove (VI). ECOMUSEO di Ronco Biellese, Personale, Ronco Biellese. “Vetrine d’artista”, Cassa Risparmio Savona, Personale, Savona. “Alba Chiara”, Personale, Albisola.
2009 - “Arte Dubai”, MUSEUM OF AMERICAS, Dubai. “Cocci d’Arte”, Academia Montis Regalis, Mondovì. “Donne Sirene madonne”, Personale Chiostro Convento San Francesco, Savona.
2010 - “Casa D’aste Rubinacci”, ASTA d’Arte contemporanea, Genova. “Vernice Art Fair 2010”, Artefiera Forli, Forlì. “Atelier degli Artisti”, Fortezza del Priamar, Savona. “Festival della Maiolica”, Festival 2010, Albissola Mare. “Candelo in Fiore”, Museo dell’ecoceramica del Biellese, Candelo. “3 galli giovani donne e qualche civetta”, Personale, Villa Scasso, Sassello. “50 sima mostra ceramica”, Personale, Fornace di Castella-monte. “Ceramica al castello”, Castello Del Carretto Millesimo. “La mano espressione della mente”, Sala del Commissario Priamar, Savona. “Cocci D’Arte”, Palazzo Oddo, Albenga.
2011 - “Vernice Art Fair 2011”, Artefiera Forlì, Forlì. “Collezione arte sacra”, Museo Santa Rossello, Savona. “Atelier degli Artisti”, Fortezza del Priamar, Savona. “Festival della Maiolica”, Albissola Mare. “Vetrine d’Artista”, Personale, Osteria del Varadrillo, Albissola Mare. “Ou allez vous la belle”, Personale, Sala mostre Nyala, San Remo. “54 Biennale di Venezia. Padiglione Italia” Galleria Vittorio Emanuele, Milano. “Vetrine d’Artista”, Installazione, Centro Arte restauri, Albissola Mare. “La luce e la forma”, Selezione 6° Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara 2012, Castello Estensi, Ferrara. “Declinazioni d’arte”, Centro artistico culturale Bludiprussia, Albissola Marina. “Percorsi e protagonisti tra Savona e Genova”, Biblioteca Berio, Genova. “La Ceramica di Natale”, Circolo degli Artisti, Albissola Marina. “54 Biennale di Venezia. Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni - Sala Nervi, Torino.
2012 - “Atelier Degli Artisti”, personale di Gian Genta, Priamar di Savona. “Incontri con l'Artista”, selezione della Galleria Merighi, (artisti: M. Kostabi, M.N.Rotelli, G. Moiso, M. Lodola, A. Capuzzo, Gian Genta, A. Bencich, A. Sala, G. Tiranti, M. DiNieri, I. Cuvato, E. Carotti, C. Massa, Y. Plaka, G. Buschiazzo, M. Demar Tino, C. Rolfi Brescianini, P. Bonetto, S. Abbatepaolo), Hotel Torre, Celle Ligure. “Gian Genta con i ceramisti di Castellamonte”, Castellamonte. “Gian Genta. Due galli, un cane e donne sole tra libri e civette”, sale del Filanda Cafe’ di Albissola Superiore, Golf Club di Borgo degli Erchi a Luceto. “Change Contemporary Ceramic Art”, (artisti: Silvia Calcagno, Terry Davis, Mariano Fuga, Gian Genta, Rita Miranda, Simone Negri, Brenno Pesci, Jasmine Pignatelli, Franco Rampi, Paola Staccioli, Paolo Staccioli), Centro Ceramico Fornace Pagliero, Castellamonte. “Gian Genta. Labbra becchi e libri chiusi”, Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova. “La Modella per l'Arte” 20 famosi artisti italiani per realizzare un quadro sulla “donna d’oggi” (Ugo Nespolo, Marco Lodola, Bruno Donzelli, Fernando de Filippi, Luca Alinari, Antonio Pedretti, Brescianini Da Rovato, Cinzia Pellin, GiamPaolo Talani, Andy, Antonio Tamburro, Ludmilla Radchenko, Stefano Puleo, Domenico Simonini, Aldo Parmigiani, Claudio Giulianelli, Luciano Crepaldi, Teresio Ferrari, Gian Genta e Sergio Unia). I festeggiamenti finali dopo una serie di 40 galà itineranti in prestigiose località della penisola, si svolgeranno ad ottobre a Stresa con due galà nei saloni dell’Hotel Villa Carlotta di Belgirate.
Hanno scritto di lui
Il Secolo XIX, La Stampa, Il Giornale, La Repubblica, Il Lavoro, Il Corriere mercantile, Il Messaggero, Il Giorno, La Nazione, Il Resto del carlino, Etc…
Commenti e recensioni
Astengo Piero, Baglietto Roberto, Bottaro Silvia, Bragadin Monti Stefano, Cacciola Agnese, Cassini Giorgia, Castellucci Paolo, Cervone Pier Paolo, Coiro Paolo, Ferrari Anna, Fernandez Laura, Gallea Francesco, Gatti Silvana, Molteni Ferdinando, Pasolino Alfredo, Pastorino Ivo, Pezzini Stefano, Pinna Fabrizio, Scalia Enzo, Etc…
Sue opere figurano in Musei e Collezioni pubbliche quali:
Borgo Telematico Colletta di Castelbianco Savona, Comune di Albisola Marina, Comune di Albisola Superiore, Scuola della ceramica di Albisola, Museo Agenore Fabbri Albisola, EcoMuseo della terracotta del Biellese, Museum of Americas Miami, Comune di Sassello, Convento dei Frati Cappuccini di Savona, Comune di Savona.
segnala:
Labbra, becchi e libri chiusi
Sculture in ceramica
dal 31 agosto al 13 settembre 2012
Galleria "Arianna Sartori"
Indirizzo: Mantova - via Cappello, 17 - tel. 0376.324260
Mostra: Gian Genta. Labbra, becchi e libri chiusi. Sculture in ceramica
Date: dal 31 agosto al 13 settembre 2012
Inaugurazione: Venerdì 31 agosto ore 17.30
Con il patrocinio COMUNE DI MANTOVA
Orario di apertura: dal lunedì al sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30.
Domenica 9 settembre 15.30-19.00
La Galleria “Arianna Sartori - Arte & object design” di Mantova, nella sede di via Cappello 17, dal 31 agosto al 13 settembre 2012, presenta la mostra dell’artista savonese Gian Genta. Labbra, becchi e libri chiusi. Sculture in ceramica.
La mostra, patrocinata dal Comune di Mantova, si inaugurerà Venerdì 31 agosto alle ore 17.30, alla presenza dell’artista.
Gian Genta 67 anni è nato Savona dove risiede.
Un signore che nonostante le sberle della vita non lo abbiano risparmiato ha un bel daffare nel mostrare pragma e disillusione: lo frega l'anima, quella che quando la possiedi non puoi mettere a tacere.
“Il mio amore per l’arte - spiega Gian Genta in una recente intervista - nasce istintivo, indipendente e perseve-rante non riesco a retrodatarlo, essendomi dedicato fin dagli anni 60 prima alla pittura poi all’intarsio del legno in seguito alla stesura di versi ed aforismi e quindi alla ceramica. Autodidatta, impegnato come chi ingenuamente è alla ricerca della verità, ho sempre rifiutato ogni principio accademico sia per soddisfare la ragione dei miei errori, sia per non sentirmi strozzato dalla gratitudine verso un qualche maestro.”
Personalità complessa ed inquieta quella di Gian Genta, Paolo Castellucci nel 1974 a proposito dei suoi quadri parla su ECO D’ARTE di un giovane artista che percorrendo sul veicolo delle immagini le tappe di quel complicato essere chiamato uomo, bersaglia la società e la storia isolandole in una sorta di dimensione artificiale dove il giuoco e l’ironia assumono l’aspetto accusatore per un illusorio processo al quotidiano.
Assiduo frequentatore dei circoli e della mitica scuola artistica Albissolese fin dagli ani 60-70 dopo l’esordio alla quadriennale di Roma Gian Genta vive a stretto contatto con i più grandi nomi dell’arte italiana con cui ha un rapporto di amicizia ma al tempo stesso di riservatezza e di rispetto affascinato dalle differenti qualità di Sassu, Fabbri e Fontana ed altri con cui ha avuto modo di ragionare e di riflettere.
Ed è proprio in Aligi Sassu che Gian Genta si riconosce maggiormente per quel suo primitivismo incentrato sulla figura e per quella sua passionalità gestuale ed arcaica con cui Sassu infrange le regole della decorazione e della forma.
E non solo.
Sassu è un poeta impegnato politicamente e socialmente, un artista con una marcia in più, che riesce nei versi lucidi ed impietosi a trasmettere tutto l’inappagato, quando i colori devono tacere e le proiezioni dell’anima si possono esprimere solo con le parole.
Come artista Gian Genta ha trovato solo in anni recenti un crescente interesse da parte di critica e pubblico: esaurita l’animosità politica che per lunghi anni lo ha dominato, con il nuovo millennio trasforma il proprio vissuto personale in forme di partecipazione artistica immediate, alternando la terra all’inchiostro e facendo scivolare segno e colori nell’argilla come nella poesia alla ricerca di quella luce che deve avvolgere.
Nel 2002 esce la sua prima raccolta di immagini e pensieri "Fiori di Ortica" a cui dedica la copertina l'amico artista Giorgio Moiso, nel 2005 il secondo libro in versi ed aforismi "Passato accanto" la cui copertina, un angelo in camicia di forza, vede l’intervento di Gianni Celano Giannici, artista con cui Gian Genta ha convissuto i migliori momenti culturali della Albissola di Lam, Fontana, Jorn, Sassu, Rossello, Rossello, di Agenore Fabbri e di tanti altri ancora.
Fondamentale è stata la sperimentazione con la creta, prima presso la bottega di Turi d’Albissola ed in seguito presso l’atelier di Sandro Soravia che tuttora lo ospita per la cottura delle sue ceramiche.
Selezionato ben due volte al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2011 sia a Milano che a Torino oggi la sua attività lo vede impegnato quasi esclusivamente nella ceramica.
Brevi cenni critici
“Sono immagini plastiche, emulsionate nel segno simbolista, affioranti, come richiamate da un desiderio di sintetetismo onirico, per rafforzare una dimensione dove anche la ragione ha i suoi sogni.
Ricordi e archetipi di una cultura classicheggiante, umana, riversata nella fantasia degli stessi segni,filtri sospesi con la dolce persuasione del colore vibrante.
Mi ha colpito particolarmente il simbolismo arcaico della Lunigiana”.
Alfredo Pasolino
storico e critico d'arte
“Quella di Gian Genta, artista, ceramista, poeta 63enne, savonese di nascita e nel cuore, è una ricerca univoca e continuativa alla scoperta dell'uomo, delle sue origini e del suo io più profondo.
Ricerca complessa, turbinosa, spesso travalicante i confini dell'onirico, ma mai distaccata nei suoi assiomi, dalla realtà umana più vera.
Una ricerca intimista palese, un espressionismo non solo formale ma pienamente assimilato e rielaborato secondo parametri di assoluta originalità.
E' un primitivismo forte, talora disturbante e grottesco, ma vivo e profondamente vero.
Assoluto come si potrebbe definire, nell'essere insieme primi-genio e attuale.
Con quei volti che ricalcano quelli di statuette arcaiche e l'inserzione di oggetti uniti in soluzioni biomorfe che sono al contempo critica e visione piena dell'umanità d'oggi”.
Dr. Andrea Coppini
redattore e critico d'arte
“Unisce al talento artistico e alle particolari capacità espressive una grande umanità e una personalità vulcanica, positiva, ricca di energia. Un'intervista quindi che parla di arte, di vita e di ciò che significa essere artista in questo momento storico.
Un grazie a Gian Genta per il suo personale apporto e la sua schietta testimonianza”.
Anna Ferrari
redattore e critico d'arte
“Ho conosciuto Gian Genta tramite il palcoscenico infinito di internet, ma personalmente il suo sguardo si è rivelato gioviale e trasparente, anche se la sua poliedricità non nasconde le sorprese tipiche di un personaggio eclettico e dal vissuto interessante.
Lo stupore inizia da un vivace scambio di impressioni riguardo ad una sua opera, “Come le foglie”, da lui concepita per interpretare l’immagine di un albero, ma dal risultato finale di tutt’altro aspetto. Dalle sue mani è nata infatti una figura antropomorfa, che ricorda un pesce fantasioso che emerso dagli abissi marini ostenta una bocca carnosa, icona della moderna chirurgia plastica, che si apre sensuale su un profilo di donna egizia o, se lo sguardo si posa sul lungo collo, tribale.
Se avessi dovuto battezzarla, l’avrei chiamata “La sirena afro-egizia”
In ogni statua si condensano mille emozioni di stampo metafisico, in quanto un oggetto è tale per qualcuno ma non per tutti, dal momento che ogni fruitore può intravedervi immagini ed emozioni differenti, a seconda del suo percorso individuale.
E se la moderna genetica un giorno fosse in grado di partorire esseri come questi, metà donna e metà pesce, metà albero e metà sfinge?
Gian Genta, dal canto suo, si limita a crearli per gioco e per passione, forse non conscio del fatto che talvolta la realtà supera la fantasia.
Perché, è risaputo, a volte gli artisti sono anche un po’ veggenti”.
Silvana Gatti
critico d'arte
“Guardando le opere di Gian Genta non possiamo non rilevare un’espressione di bellezza che di fatto è firma distintiva di tutta la sua ricca attività artistica.
L’artista savonese porta l’esultanza creativa del suo temperamento unita al sottile ingegno indagatore nell’espressione dei volti delle giovani donne, nell’essenzialità dei volumi, nell’eleganza delle soluzioni decorative e nel taglio particolarissimo delle belle teste femminili così come in genere in tutta l’opera ceramica ove sempre è evidente un forte intento espressionistico che si traduce in forme raffinatamente arcaizzanti. Sculture straordina-rie per maturità di visione, per intensità espressiva di certe semplificazioni plastiche dove l’affettuosa restituzione della verità del soggetto coincide con la preoccupazione della forma preziosamente stilizzata in un bivalente accordo frutto di una sensibilità umana che trasforma i molteplici soggetti iconografici in forme di ideale bellezza non scevre della loro concreta fisicità.”
Giorgia Cassini
critico e curatore d’arte
“Gian Genta è un artista che ha scelto la sapienza e la maturità di una tecnica millenaria come la ceramica per proiettare la sua interpretazione del mondo e il suo universo sensitivo esprimendosi attraverso la raffigurazione di volti prevalentemente femminili.
Tutte le sue figure hanno un nome,una identità,ma esse non rivelano il mistero della loro origine,lasciando al mistero quello che al mistero appartiene.
In ogni opera c’è un’importante concentrazione di emotività ,che partecipa attivamente allo spazio scultoreo tramite una misurata economia delle forme.
Ma in queste composizioni niente è fermo ,tutte le opere godono di una intensa dinamica impartita anche dal colore, elemento fondamentale:tenui o travolgenti,le cromie appartengono sempre alla stessa essenza delle opere e non vengono mai sovrapposte alla superficie della forma sin dall’origine del lungo processo alchemico che la ceramica richiede.
L’artista propone in ogni ritratto un nuovo sguardo sul mondo, sono volti che interpellano indagando lo spettatore in modo sottile e silente, ma sempre inquietante e con una grande adesione alla bellezza”.
Laura Fernandez
critico e curatore d’arte
Selezione eventi 2007 /2012:
2007 - “Arte Parma 2007”, Arte Fiera, Parma. “Poesia con creta”, Personale Comune di Spotorno. “Il posto che cercavo”, Borgo telematico Colletta Personale Open space, Colletta di Castelbianco. “Premio Seetal 07”, Kunst forum international Collettiva Internazionle, Finalista a catalogo, (Svizzera). “ArteRoma 2007”, Galleria Crispi Collettiva internazionale, Roma. “Arte e non violenza”, ANTS Collettiva Internazionale, Firenze. “Virtutem Forma Decorat”, 900Artgallery Collettiva Internazionale, Rovato (Bs).
2008 - “Vernice Art Fair”, Fiera di Forlì Mostra Mercato, Forlì. “Conche bacini e pignatte”, Festival internazio-nale della maiolica, Albisola Superiore. “Quelli del Talian”, Festival internazionale della maiolica, Albisola Mare. “Mostra scultura ceramica”, Palazzo Tovegni Collettiva sculture, Murazzano. “Piral Arte”, Selezione di opere ceramiche Sala Fabbri, Albisola Superiore. “Artemoderna”, ASTA d’Arte contemporanea Galleria ARTECAPITAL, Brescia. “Arte in Villa 2008”, Tre Artisti a Villa Serra, Genova S. Olcese. “Pozzo Garitta”, Personale, Albisola. “Artinterni”, ASTA d’Arte contemporanea Galleria ARTECAPITAL, Brescia. “Portoni Aperti” Festa della ceramica, Selezione di opere ceramiche, Nove (VI). ECOMUSEO di Ronco Biellese, Personale, Ronco Biellese. “Vetrine d’artista”, Cassa Risparmio Savona, Personale, Savona. “Alba Chiara”, Personale, Albisola.
2009 - “Arte Dubai”, MUSEUM OF AMERICAS, Dubai. “Cocci d’Arte”, Academia Montis Regalis, Mondovì. “Donne Sirene madonne”, Personale Chiostro Convento San Francesco, Savona.
2010 - “Casa D’aste Rubinacci”, ASTA d’Arte contemporanea, Genova. “Vernice Art Fair 2010”, Artefiera Forli, Forlì. “Atelier degli Artisti”, Fortezza del Priamar, Savona. “Festival della Maiolica”, Festival 2010, Albissola Mare. “Candelo in Fiore”, Museo dell’ecoceramica del Biellese, Candelo. “3 galli giovani donne e qualche civetta”, Personale, Villa Scasso, Sassello. “50 sima mostra ceramica”, Personale, Fornace di Castella-monte. “Ceramica al castello”, Castello Del Carretto Millesimo. “La mano espressione della mente”, Sala del Commissario Priamar, Savona. “Cocci D’Arte”, Palazzo Oddo, Albenga.
2011 - “Vernice Art Fair 2011”, Artefiera Forlì, Forlì. “Collezione arte sacra”, Museo Santa Rossello, Savona. “Atelier degli Artisti”, Fortezza del Priamar, Savona. “Festival della Maiolica”, Albissola Mare. “Vetrine d’Artista”, Personale, Osteria del Varadrillo, Albissola Mare. “Ou allez vous la belle”, Personale, Sala mostre Nyala, San Remo. “54 Biennale di Venezia. Padiglione Italia” Galleria Vittorio Emanuele, Milano. “Vetrine d’Artista”, Installazione, Centro Arte restauri, Albissola Mare. “La luce e la forma”, Selezione 6° Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara 2012, Castello Estensi, Ferrara. “Declinazioni d’arte”, Centro artistico culturale Bludiprussia, Albissola Marina. “Percorsi e protagonisti tra Savona e Genova”, Biblioteca Berio, Genova. “La Ceramica di Natale”, Circolo degli Artisti, Albissola Marina. “54 Biennale di Venezia. Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni - Sala Nervi, Torino.
2012 - “Atelier Degli Artisti”, personale di Gian Genta, Priamar di Savona. “Incontri con l'Artista”, selezione della Galleria Merighi, (artisti: M. Kostabi, M.N.Rotelli, G. Moiso, M. Lodola, A. Capuzzo, Gian Genta, A. Bencich, A. Sala, G. Tiranti, M. DiNieri, I. Cuvato, E. Carotti, C. Massa, Y. Plaka, G. Buschiazzo, M. Demar Tino, C. Rolfi Brescianini, P. Bonetto, S. Abbatepaolo), Hotel Torre, Celle Ligure. “Gian Genta con i ceramisti di Castellamonte”, Castellamonte. “Gian Genta. Due galli, un cane e donne sole tra libri e civette”, sale del Filanda Cafe’ di Albissola Superiore, Golf Club di Borgo degli Erchi a Luceto. “Change Contemporary Ceramic Art”, (artisti: Silvia Calcagno, Terry Davis, Mariano Fuga, Gian Genta, Rita Miranda, Simone Negri, Brenno Pesci, Jasmine Pignatelli, Franco Rampi, Paola Staccioli, Paolo Staccioli), Centro Ceramico Fornace Pagliero, Castellamonte. “Gian Genta. Labbra becchi e libri chiusi”, Arianna Sartori Arte & Object Design, Mantova. “La Modella per l'Arte” 20 famosi artisti italiani per realizzare un quadro sulla “donna d’oggi” (Ugo Nespolo, Marco Lodola, Bruno Donzelli, Fernando de Filippi, Luca Alinari, Antonio Pedretti, Brescianini Da Rovato, Cinzia Pellin, GiamPaolo Talani, Andy, Antonio Tamburro, Ludmilla Radchenko, Stefano Puleo, Domenico Simonini, Aldo Parmigiani, Claudio Giulianelli, Luciano Crepaldi, Teresio Ferrari, Gian Genta e Sergio Unia). I festeggiamenti finali dopo una serie di 40 galà itineranti in prestigiose località della penisola, si svolgeranno ad ottobre a Stresa con due galà nei saloni dell’Hotel Villa Carlotta di Belgirate.
Hanno scritto di lui
Il Secolo XIX, La Stampa, Il Giornale, La Repubblica, Il Lavoro, Il Corriere mercantile, Il Messaggero, Il Giorno, La Nazione, Il Resto del carlino, Etc…
Commenti e recensioni
Astengo Piero, Baglietto Roberto, Bottaro Silvia, Bragadin Monti Stefano, Cacciola Agnese, Cassini Giorgia, Castellucci Paolo, Cervone Pier Paolo, Coiro Paolo, Ferrari Anna, Fernandez Laura, Gallea Francesco, Gatti Silvana, Molteni Ferdinando, Pasolino Alfredo, Pastorino Ivo, Pezzini Stefano, Pinna Fabrizio, Scalia Enzo, Etc…
Sue opere figurano in Musei e Collezioni pubbliche quali:
Borgo Telematico Colletta di Castelbianco Savona, Comune di Albisola Marina, Comune di Albisola Superiore, Scuola della ceramica di Albisola, Museo Agenore Fabbri Albisola, EcoMuseo della terracotta del Biellese, Museum of Americas Miami, Comune di Sassello, Convento dei Frati Cappuccini di Savona, Comune di Savona.
segnala:
Arianna Sartori