Domenica 19 febbraio 2012 ore 21
AENEIS #6_Carni Arrostite
Liber Sextus da Virgilio
creazione Francesco Pititto Maria Federica Maestri
imagoturgia Francesco Pititto
installazione Maria Federica Maestri
music performance live Andrea Azzali - Monophon
performer Valentina Barbarini Giuseppe Barigazzi Giancarlo Ilari Barbara Voghera
coproduzione Lenz Rifrazioni Festival Natura Dèi Teatri
Come per la Sibilla il futuro è adesso, ancora donna stranieraancora nozze straniere, l’origine è sempre la stessa.
Da patria a patria, già tutto partitogià tutto è nel cuore, ogni male è provato. Il peggio è stato previsto.Sesto capitolo di un ampio progetto performativo composto di dodici episodi ispirati all’Eneide, "Carni Arrostite" prende le mosse dal sesto canto virgiliano, uno tra i più celebri, quello in cui Enea, guidato nel regno dei morti dalla Sibilla, vede il suo passato e il futuro di Roma. Nell’epos scheletrico di Lenz il viaggio nell’aldilà è una sorta di transito neurolettico, un sonno chimico alla ricerca del padre. Il mondo evocato da questa Eneide contemporanea è una realtà dominata da una vecchiaia che sopravvive a se stessa in una circolarità viziosa e asfissiante che fonda il senso stesso dell’opera. Il fondatore di Roma è un Enea già vecchio, ossessionato da un padre ancora più vecchio. In questa visione cruda della senilità i vecchi non solo sopravvivono induriti dalla propria sofferenza, ma rimangono detentori assoluti del potere psico-politico che condiziona il presente dei propri figli. Figura isolata in questo quadro di decrepitezza maschile è Dido, preda sacrificale insieme figlia-moglie-amante, unica portatrice insieme alla piccola Sibilla.La scena, che riproduce esattamente le dimensioni reali dell’Ara Pacis, diviene qui emblema della rovina del presente: costruita negli anni del clamore imperiale per la glorificazione del potere, è un monumento di pace eretto in un luogo di conflitto, uno spazio sacrificale in un opaco innesto architettonico contemporaneo."Aeneis" è il nuovo progetto performativo e visuale ispirato al grande poema epico di Virgilio, massimo interprete della classicità latina, i cui primi sei episodi sono stati presentati alla sedicesima edizione di Natura Dèi Teatri. Installando la propria poetica visionaria sull’opera virgiliana, Lenz Rifrazioni intende rielaborare artisticamente le retoriche che accompagnano Enea nel suo viaggio di rifondazione della patria in un’interpretazione critica dell’iconologia del potentato e della dominanza. In questo grande progetto performativo le visioni di Lenz si fondono con le sonorità di quattro musicisti della scena elettronica internazionale: Lillevan, Paul Wirkus, gli Ovo e Andrea Azzali - Monophon, impegnati nelle performance live dei singoli episodi.
Domenica 19 febbraio 2012
EXILIUM_installazioneinstallazione Maria Federica Maestrivisual Francesco Pititto
EXILIUM è un progetto di visual art, ispirato ai "Tristia" e le "Epistulae ex Ponto", opere dell’esilio di Ovidio, realizzato per la parte filmica in Romania e “diffuso” nello scenario urbano di Bucarest. È racchiuso in queste opere del poeta latino Ovidio Publio Nasone, l’exilium che Lenz Rifrazioni assume a pretesto creativo per delineare una mappa di rappresentazione umana ed artistica. L’esilio, nell’accezione latina, è una forma di punizione, molto praticata nel mondo antico e medievale, che consiste nell’allontanamento forzato e obbligatorio di un condannato dalla sua terra d’origine. L’alternativa per chi non osservava quest’obbligo era la pena di morte. Nel mondo moderno all’esilio imposto si è aggiunto l’esilio volontario come negli anni del fascismo o durante la persecuzione degli ebrei mentre nell’oggi la forma più diffusa di esilio volontario è praticata per motivi di sostentamento, di fuga da situazioni di guerra e persecuzione etnica, di difesa della propria vita e di quella dei familiari: con tutto quel che comporta l’allontanamento forzato dal proprio habitat sia in termini di relazioni affettive sia di rapporto con il luogo vero e proprio.
L’installazione è composta da un habitat domestico metallico e raggelante - con un anomalo attraversamento nell’art design più innovativo (alcuni pezzi dell’installazione sono entrati in produzione) - e immagini balcaniche realizzate in Romania a Bucarest e a Costanza, luogo dell’esilio del poeta.
Teatri di Vita_info biglietti 051.566330 (lun-ven ore 15-18)
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Amalia Di Lanno