giovedì 26 giugno 2014

Giuseppe Stampone e Solstizio.org | Saluti da Castel Romano


Saluti da Castel Romano. Il progetto si sviluppa in uno dei campi Rom piu' grandi d'Italia. Stampone e Solstizio.org hanno realizzato un'opera in uno spazio che si trova in una zona di passaggio. Concerto aperto alla cittadinanza.


COMUNICATO STAMPA

a cura di Benedetta di Loreto

Nato sotto forma di laboratorio, il progetto si sviluppa nel Campo Rom di Castel Romano – uno dei più grandi d’Italia con circa 1400 persone. Dal mese di dicembre 2013, il laboratorio è stato portato avanti da tre formatori Rosa Ciacci di qwatz, Ciro Natalizio Paduano e Fabio Pennacchia che, attraverso l’insegnamento di tecniche artistiche quali il collage, la fotografia, l’uso del gesso e il disegno, hanno costruito un esempio concreto di collaborazione sia all’interno della comunità, sia tra i ragazzi Rom e possibili interlocutori esterni.

La differenza culturale e sociale tra i Rom e il resto della società, sempre in rapida evoluzione, pone continue domande su come costruire un dialogo per la gestione delle relazioni sociali in una prospettiva comune.

I formatori hanno individuato la necessità per i ragazzi del campo di avere uno spazio di aggregazione. All’interno del campo si trova una piccola struttura chiamata “la casetta di legno”, che rappresenta uno spazio comunitario, e un link tra il campo stesso e la città, perché visibile dalla strada. La casetta è quindi stata scelta come spazio su cui interverrà Giuseppe Stampone, in collaborazione con il network Solstizio.org, che realizzerà una sua opera, un possibile schermo di dialogo tra il campo e chi ci passa di fronte.

“Saluti da Castel Romano” è il nome che l’artista ha scelto per questa iniziativa, che prosegue la serie di suoi lavori “Saluti dall’Aquila” e “Greetings from New Orleans”: cartoline realizzate sui luoghi in cui sono avvenuti disastri naturali, come appunto l’Aquila e New Orleans, per evidenziare l’enorme distanza tra le promesse di intervento, quasi mai mantenute, e la realtà. Questa volta le cartoline non sono destinate alle istituzioni ma al mondo dell’arte e della cultura: Stampone, dopo aver preso coscienza del difficile ruolo che l’arte ha nell’ambito del progetto, vuole testarne l’efficacia reale e chiama in soccorso il proprio network internazionale di artisti, critici, curatori e intellettuali, per chiedere un aiuto a trovare una soluzione concreta e non solo teorica alla progettazione dell’opera. Per tanti anni, nell’ambito della sua ricerca chiamata global education, l’artista si è occupato di formazione su tematiche sociali urgenti. Oggi ammaina una voluta e provocatoria bandiera bianca per riflettere sul ruolo dell’arte e su una possibile teoria del fallimento.

Il progetto è promosso dal Centro per la Giustizia Minorile del Lazio, in continuità con il percorso progettuale “Fuori campo”, che ormai da alcuni anni vede gli operatori del Centro di Prima Accoglienza di Roma impegnati nel seguire le minori rom residenti nel campo, sottoposte a misure penali. Lo scopo è quello di continuare il dialogo con i Rom attraverso la condivisione di presupposti culturali.

Il laboratorio è stato reso possibile anche grazie al contributo dell’arci SOLIDARIETA’ in particolare di Andrea D’Amelio e Marco Birrozzi, e al lavoro degli educatori del Centro di Prima Accoglienza di Roma coordinati da Enrico Bonvecchi, che hanno garantito con la loro presenza anche fisica – ma soprattutto con la loro opera di mediazione continua – lo svolgimento delle attività.

qwatz è un programma di residenza nato per sostenere artisti e curatori nello sviluppo della loro ricerca durante un periodo di permanenza a Roma. Grazie ad una costante attività di networking, mettiamo a disposizione le nostre risorse e le nostre competenze per fornire ai residenti un supporto scientifico, i contatti con una rete di professionisti romani, italiani e internazionali legati alle loro aree d’interesse, una serie di studio visit mirati, e degli appartamenti/studio dove vivere e lavorare. Sviluppiamo allo stesso tempo progetti di mostre, ricerche, pubblicazioni e incontri per sviluppare idee e promuoverle in un circuito di istituzioni, musei, imprese e altre associazioni. In particolare, qwatz_BIS si occupa della relazione tra arte e produzione.

Il concerto è organizzato dall’arci SOLIDARIETA’ e dal Municipio Roma IX EUR, per invitare la cittadinanza ad entrare in contatto con la cultura Rom.

Giovedì 26 giugno ore 10:30: presentazione pubblica del progetto.
ore 18:00: concerto Rom aperto alla cittadinanza

Campo Rom di Castel Romano
INDICAZIONI STRADALI: da Roma, percorrere la statale 148 Pontina in direzione Pomezia-Latina; giunti in corrispondenza dell’uscita “Castel Romano” continuare su via Pontina senza imboccare tale uscita; giunti al km 27, 500, subito dopo il caffè “Tazza d’oro”, girare a destra seguendo le indicazioni per Roma, facendo così inversione di marcia attraverso un sottovia su via Pontina. Ripercorrere quest’ultima in direzione Roma per circa 4 km finché non saranno visibili sulla destra le casette prefabbricate del campo rom, al quale si accede attraverso una breve corsia di decelerazione terminante nell’apertura del guard rail che costituisce l’ingresso al campo.




Castel Romano (RM)
via PontinaLINEA DIRETTA
GIUSEPPE STAMPONE CON SOLSTIZIO.ORG
dal 26/6/2014 al 26/6/2014

10.30-20

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amalia di Lanno