Il 22 giugno 2014 verrà inaugurato a Sasso di Bordighera il Museo Irene Brin
dell’omonima Associazione, spazio espositivo progettato dall’architetto Roberta Cento
Croce il cui allestimento è stato curato in collaborazione con Claudia Palma della
Galleria nazionale d’arte moderna di Roma.
Irene Brin, all’anagrafe Maria Vittoria Rossi (Roma, 1911 – Sasso di Bordighera, 1969), donna
colta e moderna, spicca per la sua ammirevole capacità di raccontare i cambiamenti dell’Italia
degli anni Quaranta/Sessanta scrivendo di moda, letteratura, arte e cinema.
Nel 1946, con il marito Gaspero del Corso, apre in via Sistina a Roma la Galleria L’Obelisco
che ha il merito di essere la prima galleria del secondo dopoguerra a rianimare le attività
culturali della città. Questo spazio diventerà un punto di ritrovo per molti artisti, intellettuali
e critici del tempo, come Luchino Visconti, Renato Guttuso,
Pierpaolo Pasolini e Giuseppe
Ungaretti. Negli anni Cinquanta, Irene Brin scandalizza il pubblico esponendo, per prima in
Italia, le opere dei surrealisti, di Calder, di Rauschenberg e i lavori di giovani artisti allora
sconosciuti quali Vespignani, Afro, Burri e Pomodoro.
Come giornalista di moda promuoverà in tutto il mondo il Made in Italy, difendendo le grandi
firme della sartoria italiana, Fontana, Carosa, Capucci, dalle logiche del nuovo mercato. Dal
1951 al 1968 sarà Rome editor per Harper’s Bazaar.
Lo spazio espositivo, che si trova accanto al Giardino di Irene Brin, recentemente
arricchito dall’intervento artistico e paesaggistico di Maria Dompè e dalle sculture di
Balla, Manuelli e Pierelli, accoglie opere, abiti, fotografie, video e documenti che
raccontano la vita e l’attività lavorativa della scrittrice. Con questo museo l’Associazione
Irene Brin, fondata nel giugno 2013, attraverso la collaborazione con istituzioni
pubbliche e private, docenti universitari e giovani ricercatori, intende favorire nuovi studi
e organizzare eventi che coniughino, secondo il modello di Irene, letteratura, arte, moda,
cinema e fotografia.
La giornata si aprirà con una passeggiata lungo il tracciato del Beodo, antico canale
dell’acquedotto ed il torrente Sasso, organizzata dalla Delegazione FAI di Imperia, cui
seguirà la presentazione de “L’Italia esplode”, inedito di Irene Brin le cui bozze originali si
conservano presso l’Archivio Fondi storici della Galleria nazionale d’arte moderna di
Roma.
Dopo un saluto di apertura di Vincent Torre, nipote di Irene Brin e presidente
dell’omonima Associazione, interverranno:
Claudia Palma, curatrice del volume edito da Viella per la collana “La memoria restituita.
Fonti per la storia delle donne” dell’Archivio di Stato di Roma
Ilaria Schiaffini, autrice di uno dei saggi della pubblicazione
Roberta Cento Croce, architetto curatore del progetto museale e della sua realizzazione
Simona Pandolfi e Rosalba Cilione, studiose dell’archivio de L’Obelisco e di quello della
famiglia Rossi, che hanno collaborato all’allestimento artistico del Museo stesso.
Seguirà una visita guidata al museo e al giardino di Irene Brin.
Un rinfresco a base di specialità locali sarà offerto dalla Pro Loco di Sasso.
La giornata si concluderà con un concerto di arpe del Duo Cristina Greco e Carmine
pubblica
Rita Bonly