La magia di Teatro a Corte sta infatti nella capacità di riscoprire il fascino di castelli e giardini offrendo agli spettatori un’esperienza unica ed emozionante: assistere a uno spettacolo nel contesto di luoghi storici di grande valore, dal Castello di Rivoli, oggi museo di arte contemporanea, al Castello di Racconigi, dal Castello di Moncalieri alla Reggia di Venaria fino al maneggio reale di Druento.
Diretto da Beppe Navello, ideato e realizzato dalla Fondazione Teatro Piemonte Europa con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comune di Torino, Fondazione CRT, Reale Mutua Assicurazioni, il festival ospita nel corso di 3 week-end 25 compagnie di 12 differenti nazionalità (Italia, Francia, Belgio, Slovacchia, Israele, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Portogallo, Brasile, USA), 19 prime italiane, 1 vetrina dedicata alla Gran Bretagna e 5 creazioni site specific.
Le parole chiave che meglio interpretano questa edizione sono “seduzione” e “linguaggi della contemporaneità”. All’insegna della seduzione ci sono Tim Rushton con “Love songs” fra jazz e danza, Peeping Tom con il magnetico “A louer” che incarna delle ossessioni amorose, Billy Cowie con “Tango de soledad” una musica seducente per raccontare un amore che non c’è più, Dudapaiva con “Malediction” in cui un pupazzo verde cerca di sedurre chi lo anima e infine lo splendido Barak Marshall con “Monger”, uno spettacolo corale sulla seduzione del potere. Bandiera dei nuovi linguaggi è certamente “LOL. Lots of love” di Luca Silvestrini sui social media, insieme a “Elektro Kif” di Blanca Li sulla danza urbana di tendenza e tutto il lavoro di Me and the Machine sulle nuove tecnologie.
Apertura: il festival prevede un evento speciale di apertura giovedì 5 luglio ore 21, con la presenza di Amanda Lear e Blanca Li, coprotagoniste del dance film “Le Defi” con la regia della stessa Blanca Li.
Made in UK: la vetrina inglese di Teatro a Corte
Dopo Belgio e Federazione Russa è ora la volta della Gran Bretagna protagonista del focus che Teatro a Corte dedica alla produzione “made in UK” ospitando coreografi, jongleur, performer e video artisti di grande talento, a partire dal coreografo italiano Luca Silvestrini, ormai inglese di adozione, che il 13 e 14 luglio presenta Protein Dance in prima nazionale con il nuovo spettacolo “LOL. Lots of love”, dedicato alle relazioni umane al tempo di Facebook e vincitore del British Dance Award 2011, il più prestigioso premio assegnato dalla critica inglese.
E inglese ma da anni attivo in Danimarca dove dirige con successo il Danish Dance Theatre è Tim Rushton – nominato “baronetto” dalla Regina Elisabetta – che presenta in prima nazionale il 20 e 21 luglio un lavoro dall’elevata carica sensuale, “Love songs”, in cui jazz e danza si fondono in un travolgente sodalizio. Artista dalla forte personalità è Claire Cunningham, coreografa e danzatrice scozzese che ha trasformato il suo handicap fisico in uno strumento d’indagine sul linguaggio del corpo e racconta questa esperienza nel solo “Me. Mobile/ Evolution” (19 e 20 luglio) in una serata che le pone accanto Casarsa Teatro e Teatro La Ribalta, compagnie italiane vincitrici del concorso My Dream.
Il mondo del nouveau cirque è rappresentato da Gandini Juggling che ha all’attivo 18 anni di carriera e oltre 4.000 rappresentazioni in tutto il mondo e presenta il 22 luglio “Smashed”, un raffinato omaggio a Pina Bausch, ricreando scene e atmosfere dei suoi più celebri spettacoli.
Tra performance e video si colloca il lavoro di 3 interessanti realtà:
Me and The Machine, giovane gruppo di Brighton che il 6, 7 e 8 luglio presenta due percorsi sensoriali sul tema della ricerca dell’altro, “When we meet again” e “The door project”, un’installazione site specific con strane porte animate collocate in alcuni punti della città;
Billy Cowie, artista già apprezzato dal pubblico del festival, che il 20, 21 e 22 luglio torna con tre nuovi progetti speciali in 3D: “Tango de Soledad”, sensuale e poetico, “T’es pas la seule”, un tuffo nell’infanzia surreale e ironico, e “Jenseits”, riflessione sulla fuga realizzata appositamente per Teatro a Corte;
DV8, celebre gruppo creato nel 1986 da Lloyd Newson, cui il festival renderà omaggio il 19 luglio con la proiezione del film “The cost of living”, tratto dall’omonimo spettacolo di grande successo internazionale.
Linguaggi trasversali: Peeping Tom, Dudapaiva e Jeanne Mordoj
L’abilità di questi artisti sta nel collocarsi al di fuori di qualsiasi canone e definizione di genere perché l’intreccio di linguaggi differenti, dalla danza al circo, dal video al cinema fino al teatro di figura è la cifra saliente del loro stile.
La celebre compagnia belga Peeping Tom, arriva in prima nazionale a Teatro a Corte il 14 e 15 luglio con la nuova creazione “For rent”, ambientata in un salotto borghese iper realistico in cui si materializzano ossessioni, sogni, pensieri e ricordi dei personaggi che lo abitano. Dudapaiva, danzatore che crea di persona i pupazzi in gommapiuma con cui lavora in scena, dopo il successo dello scorso anno, torna l’8 luglio con “Malediction” alle prese con un mostro verde simbolo dell’invidia e della passione. Davvero particolare è Jeanne Mordoj che nel suo “Eloge du poil” (7 e 8 luglio) mescola teatro di figura, nouveau cirque, mimo e performance aprendo squarci ironici su mondi surreali dominati da oggetti quotidiani: un rosso d’uovo usato per fare buffe giocolerie, dei teschi per un macabro teatrino e una barba maschile sul viso per raccontare la storia delle donne barbute, l’altro lato della medaglia della seduzione.
Nouveau cirque: Yoann Bourgeois, Jérôme Thomas, Circocentrique, Chloé Moglia
Tutta l’energia del circo e tutta la raffinatezza di uno sguardo attento alla poesia del movimento si ritrovano nei lavori di questi tre imperdibili artisti che offrono un approccio nuovo all’arte circense, capace di accontentare anche i palati più esigenti.
Torna a Teatro a Corte uno dei maestri del nouveau cirque francese che incarna l’ideale poesia in scena, Jérôme Thomas (7 luglio) in prima nazionale con “Duo(s)” al fianco di un fisarmonicista. Yoann Bourgeois in “Les fugues” (15 luglio) interpreta con grande eleganza e seduzione due fughe di Bach, l’una con delle palline e l’altra con un trampolino creando atmosfere di profonda bellezza che san lasciare senza fiato; i belgi Circocentrique, accolti dal pubblico francese con letterali standing ovations, in “Respire” (21 luglio) danno uno sguardo fresco e divertente alla giocoleria con cerchi, sfere e palline e musica dal vivo; Chloé Moglia nel solo “Rhizkon” (22 luglio) arrampicata su di una lavagna di scuola riflette sulla folle sfida del pericolo che ci spinge a metterci in gioco ed affrontare il brivido del rischio e dopo lo spettacolo incontra il pubblico per un interessante confronto.
Danza: Blanca Li, Barak Marshall, Mohovich, Les Slovaks
Dopo essersi spinta nei territori dell’arte con il sorprendente “Le jardin des délices”, presentato a Teatro a Corte 2 anni fa, la coreografa ispano-francese Blanca Li apre il festival il 6 luglio con “Elektro Kif” un tuffo nel mondo dell’elektro dance che Blanca ha scoperto nelle banlieu francesi e ora porta nei teatri di tutta Europa. Da Israele arriva tutta la potenza corale e la carica teatrale di Barak Marshall che inaugurerà con “Monger” il 14 luglio in prima nazionale una nuova prestigiosa location del festival, il castello di Racconigi, in cui 10 strepitosi interpreti analizzano il tema del potere a cavallo fra “Le serve” di Jean Genet e “Gosford Park” di Robert Altman; dalla Slovacchia arriva invece Peter Jasko, fondatore della compagnia Les Slovaks, impegnato l’8 luglio in un curioso e poetico percorso che si chiama “Solo2009” sull’equilibrio del corpo e dell’anima. Nel suggestivo contesto del Castello di Rivoli il 22 luglio Paolo Mohovich cura le coreografie per un percorso site specific dal titolo “Tracce I/II”.
Panorama Italia
Teatro a Corte, come scritto da molta stampa, “parla europeo” ma non trascura di presentare anche compagnie italiane e il panorama dell’edizione 2012 annovera la nuova produzione della Fondazione TPE, “Zio Vanja”, con la regia di Emiliano Bronzino in prima nazionale il 12 e 13 luglio che mette in scena Checov nella suggestiva cornice del maneggio reale di Druento. Si prosegue il 15 luglio con “FraMESHift” un percorso interattivo tra corpi e nuove tecnologie e 21 luglio con Itaca Teatro/ Quinta Parede in “Le intermittenze della morte” tratto da José Saramago, Cirko Vertigo con “La luna in un giorno” il 15 luglio, un quintetto circense ispirato all’universo di Federico Garcia Lorca e le due compagnie vincitrici del concorso My Dream, Teatro La Ribalta, con la regia di Antonio Viganò e le coreografie di Julie Anne Stanzak in “Il Minotauro” in prima nazionale il 7 luglio e Casarsa Teatro in prima italiana il 19 luglio con “Generale!! O l’azione di un fucile” con le coreografie di Michela Lucenti.
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Fonte: www.tafter.it
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Amalia Di Lanno