lunedì 20 febbraio 2012

Prudencio Irazabal


Orario apertura: dal lunedì al venerdì 10.30-12.30 16.00-19.30,

sabato su appuntamento

RIZZIERO ARTE
Viale Regina Elena, 65 - 65122 Pescara
T +39 085 4219731
F +39 085 4294762
E info@rizzieroarte.com



La galleria Rizziero Arte presenta, in tre sale espositive, quattordici lavori, dieci dipinti e quattro disegni, dell’artista spagnolo Prudencio Irazabal.
Irazabal nasce nella città basca di Puentelarrá nel 1954. Si trasferisce a New York negli anni ’80, città in cui sente l’influenza della pittura astratta; per poi tornare, dopo venti anni, nel 2008, nella Spagna natia.
Irazabal ha esposto in Europa, Canada e negli Stati Uniti. I suoi lavori sono confluiti in prestigiose collezioni private e pubbliche: il Museo Guggenheim di Bilbao, il Museo di Belle Arti di Álava, la Banca di Spagna e il Museo Patio Herrano di Valladolid.
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I dipinti di Prudencio Irazabal sono strettamente collegati al concetto di natura, percezione e pittura. I suoi lavori appaiono, a prima vista, frammenti scomposti di paesaggi naturali, filtrati attraverso lo sguardo dell’Artista, influenzato dalle forze dinamiche di luce e tempo. Sulla retina di Irazabal si imprimono spazi reali, che vengono interiorizzati e disaggregati in un caos esplosivo di luce e colori. La visione del paesaggio maturata attraverso la visione soggettiva dell’artista, viene rigettata sulla tela, in un apparente magma cromatico
Il paesaggio di Prudencio è intimo e personale, non interessato alla trasmissione di simboli o alla manifestazione di forme, ma disposto a rivelarsi pienamente in una struttura semplificata, attraverso l’uso eccellente del colore. La non utilizzazione di forme consente una assoluta indefinitezza di spazio, che tende così a riallacciarsi al concetto di tempo, in un movimento fluido e costante che richiama alla mente quello delle onde sonore. Le tele appaiono una poetica trasposizione di musica visiva.
L’afflato musicale di questi dipinti è causato anche dalla ricerca della bidimensionalità dell’opera, che nonostante i molteplici strati di acrilico, non acquisisce alcun rilievo. La tela mostra, nella sua piattezza, la metamorfosi del colore in un movimento costante, che si specchia, attraverso una colata finale di vernice traslucida, sul volto dello spettatore. Il colore esplode in uno spazio che non trova argine sulla tela, e si coniuga con gli sprazzi di bianco, che risaltano le diverse cromie attraverso un inusitato valore spettrale. Il caos cromatico si propone come rivelazione, fugace e inafferrabile nel binomio colori – luce/ombra.
Il colore di Irazabal non è fine a se stesso, ma strumento espressivo dei grandi temi della vita interiore dell’Artista, che scevro di malinconie dà corpo a poetici paesaggi interiori. Le visioni dell’intima percezione dell’Artista non sono rigide né preformate, ma mutevoli, cangianti, in costante divenire, in un continuo movimento che trasmettendosi da tela a tela, rende l’intero lavoro di Irazabal un corpo unico.



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Amalia Di Lanno