martedì 21 febbraio 2012

ARCHETIPI di Angela Vocale

Sabato 25 Febbraio alle ore 21 con ingresso libero presentazione delle opere di Angela Vocale, che rimarranno esposte fino al 23 Marzo.


Angela Vocale ha scelto di intitolare la sua prima personale “Archetipi” rendendo evidente come, per lei, il “pane” – in tutte le sue declinazioni soggetto indiscusso dei suoi lavori – rappresenti ilprincipio, il modello, il primo elemento della vita di ognuno dunque ottimo rappresentante dellaquotidianità. L’artista parte dalla riflessione sulla funzione che il pane, e il cibo in generale, hanno semprericoperto nella vita dell’uomo: non solo nutrimento ma anche convivialità, socializzazione,momento di condivisione, infatti, è nella nostra cultura , per esempio, accompagnare avvenimentiimportanti a festeggiamenti che prevedono un banchetto. Colpisce di questa giovane artista la profondità con cui osserva la vita nella sua quotidianità, neigesti delle abitudini, della routine, e la sua capacità di sintetizzare riflessioni anche moltoelaborate e interiori, in singoli soggetti che si elevano così ad emblemi di sentimenti e sensazioniodierne e collettive. Così, per esempio, in “ACROSS” il pane diventa divisione, spartizione e ringraziamento verso la vitache ha reso l’arte il suo pane quotidiano, pane che attraverso le mostre fa assaggiare al pubblico;in “MIDDLE” è la pausa pranzo di chi non torna a casa, uno spazio, una sospensione del lavoro;infine, in “SLICE” è metafora del voler andare a fondo in una situazione, volerla sezionare, farla afette per poi rendersi conto che più si va al cuore della questione, più questa è complicata cometutti i meandri della mollica e non puoi farci niente, devi solo mandare giù il boccone. Garbata e simpatica, prende scherzosamente in giro alcuni atteggiamenti – come in “LONGBREAK” – poiché attraverso l’ironia smorza quelle situazioni o pensieri che le danno più fastidio, un invito che rivolge anche al suo pubblico per aiutarlo a “concepire le cose con più filosofia” comelei stessa dice. Accanto alla stilizzazione di atteggiamenti, convenzioni e riflessioni, Angela rimane fortementepresente alla realtà che la circonda e così, per esempio, “digitalizza” il pane in “PAN FLASH DRIVE”sperimentando anche una particolare tecnica pittorica realizzata con il pan grattato.Osservazione della realtà anche nelle installazioni in cui l’elemento cibo è accompagnato dabarchette di carta: ancora il cibo come pretesto, come spunto per parlare d’altro. Nell’ironia eleggerezza di queste installazioni dal profondo legame con l’attualità l’artista riflette sulletematiche del momento, sul disorientamento, sulle incertezze in cui tutti ci troviamo a dover“navigare” in questo particolare periodo storico; una serie di considerazioni che lei definisce “tantipiccoli assaggi”. Il cibo, a cui la barca si lega però, resta per lei una delle principali risorse umane.Una bella mano pittorica che percorre con consapevolezza la tela rendendo, attraverso il colore adolio, tutti i dettagli che il soggetto richiede facendoci quasi percepire la fragranza di quel pane.Una mano strumento di una mente attenta e di un occhio vigile che osservano e riflettono su tuttociò che li circonda.Buona tecnica e cognizione poetica, binomio prezioso e quasi mai scontato.Berenice Di MattoAngela Vocale nasce a San Severo (FG) il 4 dicembre 1987, e tutt’ora vive nella stessa città .Conservando sempre vivo il suo amore per l’arte e per il disegno, dopo aver conseguito la maturitàclassica, nel 2006, intraprende gli studi artistici presso l’Accademia di Belle Arti Di Foggia, indirizzoPittura. Oltre alla laurea triennale , consegue anche la specializzazione in pittura, sempre a Foggia.


Dal 2008 è presente in collettive e concorsi artistici al livello regionale e nazionale , tra cui“IL MAESTRO PRESENTA L’ALLIEVO” Massa Carrara. Secondo classificato al concorsointernazionale “VERITAS ET AMOR” Comune di Aquino. “IL CANTO DELLE DIOMEDEE” Isole Tremitie “MEDITERRARTE” Comune di Bisceglie. Attualmente frequenta come assistente l’associazioneArtistica e Culturale ArteOra (Foggia) gestita da Gigliola Fania, docente di plastica ornamentale presso la suddetta Accademia di Belle Arti.

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Amalia Di Lanno