mercoledì 22 febbraio 2012

Vernissage Fotografico: Distorsioni - visioni alterate o alternative


Studiando la tecnica e l'arte fotografica ci si rende conto di come il mondo e la realtà, percepiti solitamente come oggettivi, siano vissuti e guardati in modo differente da ogni persona che vuol fare Fotografia. Il dato oggettivo viene meno lasciando spazio a quello soggettivo e questo porta spesso il fruitore, chi ha a che fare con l'opera, a guardare in modo differente determinati stralci di vita, concetti, pensieri e storie. Questi modi differenti di guardare, che possono essere chiamati alternativi o alterati sono stati tema di studio da parte dei volenterosi e capaci ragazzi che hanno seguito il Corso di Fotografia Base del Frame Lab e i cui scatti resteranno in esposizione per un mese. Lo “scontro” con questo tema fotografico, a termine di un percorso formativo, mette il fotografo di fronte al grande compito di chi vuole fare fotografia: guardare dove gli altri non vedono. Perché la fotografia non è rappresentazione, è piuttosto rivelazione.


Il tema della distorsione costringe ad una continua osservazione e rielaborazione del dato materiale, mettendolo in relazione con punti di vista differenti ed estremi ed apre a più livelli di lettura. Ad un primo, squisitamente tecnico e "deformante" se ne aggiungono altri, meno immediati e più concettuali, tutti orientati verso l'unico scopo: guardare e fotografare il circostante in modo distorto, unico, completamente soggettivo, alterato o alternativo per l'appunto. Riflessi, visioni forzate, inusuali e anticonvenzionali affollano gli scatti e l'immaginario dei 20 ragazzi che prendono parte alla loro prima collettiva fotografica presso il Concept Store Insight.Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro.

Laslo Moholy-NagyKeep on Shootin' !

Frame Lab

INSIGHT CONCEPT STORE


Un' intuizione, una lampadina che si accende e diventa sempre più luminosa, da una idea è nato uno spazio di 130 metri quadri vero e tangibile.Un abbandono al gusto del bello e una continua voglia di fare ricerca, un desiderio sempre più forte di mettersi in discussione ed è proprio così che nasce Insight. Il colore, la ricerca e la cultura underground sono la passione dei ragazzi di Insight. Luogo di perdizione e laboratorio di idee, brand innovativi che si ispirano all' electro-streetswear e luogo dove lasciar spazio alla fantasia per creare nuovi look, mode e tendenze; la donna e l' uomo di Insight sono coolhunter, ed in questo store si abbattono i confini tradizionali della moda sconfiggendo tutti quei concetti convenzionali che separano la moda maschile da quella femminile. Insight ha creato uno spazio, un art room, dove poter dar voce e importanza a giovani artisti emergenti appassionati di design, pittura ,scultura, poesia attraverso l'organizzazione di mostre, workshop ed eventi culturali. Insight, sembra un gioco di parole, nasce da vecchi materiali e nuovi concetti adattati alla tradizione locale. Le pareti dell' open space sono rivestite da pezzi di abete lunghi e stretti che si intersecano dando vita ad uno spazio, ad un contenitore, un teatro e platea, un luogo di sperimentazione, un cantiere in allestimento, una realta' in movimento tutta da esplorare. Ferro, cemento, legno, sono i materiali utilizzati che caratterizzano l'originale scenografia dell'era industrial accogliendo un nuovo modo di fare design. Non uno stile, ma le tante espressioni della creatività contemporanea garantite dalla firma di designer affermati ed emergenti proponendo arredi, complementi ed accessori che coniugano funzione ed emozione.


Il CONCEPT è quello di innalzare i sensi di colui che oltrepassi "la nostra porta della percezione" conducendolo in un esperienza extrasensoriale piena di intuizioni.


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Amalia Di Lanno