lunedì 20 febbraio 2012

Spot - Five minutes of Advertising

Officine Culturali di Bitonto

Largo Gramsci 7, via Amedeo

Sala Convegni del Laborratorio Urbano Bitonto

Quando pittura e fotografia incontrano la pubblicità.food & drinks in mostra a “Spot - Five minutes of advertising”Warhol e Coca Cola, il designer e scultore indiano Kapoor e Illy Caffè il futurista italiano Depero e Bitter Campari. Sono questi alcuni esempi dell’ormai consacrato connubio tra arte e pubblicità che vede, da un lato artisti di fama usare direttamente l’oggetto di consumo per farne un’opera d’arte, dall’altro sempre più aziende di grandi brand promuovere la qualità dei propri prodotti sfruttando l’immagine dei capolavori storici per convincere il pubblico…allora la Gioconda diventa riccia, il David non più nudo ma con i Jeans griffati, la Citroën sbandiera l’auto Picasso…


Da qui nasce “Spot - Five minutes of advertising”, la mostra itinerante di arte fotografica, pittura e installazione a cura dell’artista italo – venezuelana Flavia D’Alessandro. Selezionato dal Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti di Bitonto nell’ambito del bando di concorso “Dieci artisti X Dieci mesi”, il progetto artistico - che s’inaugura sabato 3 marzo alle 19,30 presso le Officine Culturali di Bitonto - espone opere di soggetti ispirati al settore alimentare (food & drinks).


Nello specifico, la rassegna si suddivide in due sezioni principali: una fotografica che comprende otto scatti su un’ironica rappresentazione di pubblicità occulta - su prodotti alimentari come pasta, carne, o frutta reclamizzati con corpi semi nudi - che si rifà a immagini di modelli artificiali usate su riviste ‘patinate’; una di pittura che presenta 14 dipinti - di cui due dittici -, realizzati con interventi ad acrilico su tela e rilievi e raffiguranti drink famosi di grandi marchi presi a modello per la loro immediata riconoscibilità - come la classica bottiglia del Pampero o il raffinato bicchiere del cocktail Martini con oliva (famoso perché prediletto dall’agente 007);


Prodotti, questi, tanto reclamizzati da diventare veri e propri tormentoni pubblicitari.

E così che:

“tutto ciò che è bello è anche buono grazie a ILLY” però “no MARTINI? NO PARTY” e mentre “la RED BULL ti mette le ali”, “CAMPARI ti accende la passione” e “SANTO è il vero vino buono”; ma “ricorda nella vita non c’è di meglio che NESPRESSO” mentre “è tempo di COCACOLA”, purtroppo “la bionda ce l’hai solo con PERONI”, o “forse hai capito male, lei voleva una SHWEPPES!” ma “almeno non devi andare fino a CARACAS per bere il PAMPERO” e alla fine “il vero benessere lo trovo solo con ASPIRINA C”.


La modalità creativa vede mescolare, nella realizzazione di “Spot - five minutes of advertising”, la Pop Art - nota proprio per la sfrontata mercificazione - l’uso ossessivo del linguaggio pubblicitario - utilizzato per fini smaccatamente consumistici e che attinge per i propri soggetti dall'universo del quotidiano – con l’arte di Giorgio Morandi, che per le sue essenziali nature morte e in particolare le famose ‘bottiglie’, ha tratto ispirazione, anch’egli, da oggetti comuni.


Infine, è l’installazione “Isnot spot paint” (“Non è uno spot paint”) che completa l’esposizione con i tappi di bottiglie riciclati e incollati su tela - un chiaro riferimento, questo, agli “Spot Paint” dell’artista inglese Damien Hirst; tappi delle bibite consumate per … “Spot”, appunto.


A tal proposito, verrebbe da chiedersi se tutto questo non sia altro che un caso di pubblicità occulta…

“L’ARTE è da sempre stata anche una grande fabbrica di miti, almeno fino a quando non è arrivata la pubblicità”

F. Bonami


- Inangurazione mostra "Spot: 5 minutes of advertising" presentata da Amalia Di Lanno.

- In occasione dell'evento inaugurale è prevista la performace artistica "My person(al) food"

a cura di Angela Regina, artista e performer.

- Redazione testi e ufficio stampa: Giusy Loglisci.


Flavia D'alessandro


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Amalia Di Lanno