domenica 17 gennaio 2016

Francesco Candeloro. Altri passaggi

La predilezione di Francesco Candeloro per la luce non si manifesta attraverso la copia o l'imitazione dei suoi effetti su un supporto, l'artista accoglie piuttosto la luce stessa nell'opera. Candeloro dirige i raggi luminosi fin dentro la materia affinché invada un momento dopo spazio circostante. La luce nelle opere di Candeloro supera la trasparenza dei materiali, oppure si scontra con essi e torna indietro con un balzo agli occhi dello spettatore. L'artista non usa tempere, oli o pennelli nel suo lavoro, al pari che in una ricerca pittorica tuttavia, la luce ne accende i colori e li mescola assieme. La luminosità definisce inoltre i contorni del corpo solido, le sue aperture, ne modula la percezione esattamente come avviene in scultura. Candeloro, veneziano di nascita e formazione, utilizza da molti anni il plexiglass neutro o colorato come materiale di elezione al quale talvolta associa la carta variamente trattata. Al principio le sue installazioni erano costituite da cubi trasparenti, che regalavano allo spazio circostante lo sguardo di persone anonime o personaggi pubblici incontrati per caso. I volti fotografati da Candeloro erano riportati tramite aerografo industriale sui tutti i lati di ciascun cubo, questi sguardi impressi ognuno in una posizione differente erano rivolti allo spettatore tutti assieme nello stesso momento. In una fase successiva l'interesse dell'artista si rivolge alle architetture delle quali riporta scorci e dettagli salienti sempre con la tecnica dell'aerografo o della stampa UV su plexiglass. In questa fase ma anche in tempi più vicini, l'artista è più volte intervenuto sulle architetture dialogandovi con l'inserimento di elementi installativi che ne coinvolgono la struttura. Il paesaggio architettonico, ma in modo più specifico i "luoghi" con i quali l'autore entra in vari momenti a contatto restano al centro del suo interesse anche nell'opera recente. Strati sovrapposti di lastre ritagliate a laser risultano ormai libere da stampe o immagini, l'interesse per l'astrazione appare più marcato e il materiale, composito per forme e colori, disegna da sé il profilo delle città che di volta in volta l'artista esplora e poeticamente racconta. I tratti della poetica di Candeloro coincidono, dagli esordi fino al momento attuale, con l'interesse per il colore e la geometria, in dialogo con le maggiori esperienze della tradizione astratta europea. Su un piano più teorico ricorre spesso l'alternanza dei concetti di uno e molteplice: palese sia nelle opere cronologicamente più lontane che nel ciclo attuale dei "Doppi Specchianti". Qui ciascuna opera è eseguita stratificando materiale a più livelli e gli allestimenti, pensati all'insegna di un'idea poetica unitaria, sono realizzati con "oggetti" e sculture autonomi per vita e significato. Altro motivo ricorrente nella poetica di Candeloro è la riflessione sul tempo che l'artista manifesta attraverso la resa della simultaneità. In virtù di questo ricercato "appiattimento" dell'esperienza temporale l'osservatore percepisce diversi piani spaziali nello stesso momento, viene azzerata nelle strutture chiuse lo scarto tra "interno" ed "esterno" e la ricostruzione ideale di tanti luoghi visitati dall'artista, che corrispondono nella realtà a città lontane tra loro, avviene nella stessa parete. La mostra Altri passaggi ospiterà le opere che appartengono alla ricerca più recente di Francesco Candeloro presentando la serie legata proprio al tema dei paesaggi urbani. Ad essa si aggiungono due lavori appartenenti al ciclo delle composizioni modulari. Si tratta di opere realizzate con carte colorate di egual misura, fogli di acetato e lastra di plexiglass. Questi lavori, possono essere disposti nella parete in forma chiusa: cioè con tutti gli elementi che li compongono sovrapposti tra loro, oppure in forma aperta: con tutti gli elementi dispiegati sul muro. In occasione della mostra a Bologna inoltre verrà presentata in galleria l'opera "Altri Passaggi", dalla quale l'evento prende il titolo. Questa "scultura" dai rossi e gialli accesi, formata da quattro elementi dall'accentuata geometria, è dedicata esattamente al capoluogo emiliano.


Francesco Candeloro è nato a Venezia nel 1974 dove vive e lavora. Tra i luoghi dove ha esposto ricordiamo brevemente il Museo di Palazzo Fortuny, Venezia; Winzavod Centro per l’Arte Contemporanea, Moskvá; lo spazio dell'Università Bocconi, Milano; la Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, Palazzolo Sull'Oglio. Le sue opere sono presenti alla Collezione Unicredit, Milano; recentemente acquisite dall’ente fiera di Bologna. Tra gli interventi architettonici e ambientali eseguiti dall'artista in varie occasioni ricordiamo quello alle finestre e alla lunetta termale della villa palladiana a Bagnolo di Lonigo (VI) nel 2010; quello alle finestre di Palazzo Unicredit, Piazza Cordusio, Milano, 2011; quello alle finestre del Kunstverein di Aschaffenburg 2014.


La mostra Altri Passaggi avrà luogo alla galleria Studio G7 dal 23 gennaio al 19 marzo 2016.
Inaugurazione: sabato 23 gennaio ore 18.

Studio G7 inoltre effettuerà l'apertura straordinaria in occasione di Art City, il programma nato dalla collaborazione tra il Comune di Bologna e Artefiera, dedicato alle mostre e agli eventi in città durante la manifestazione fieristica.

Apertura per Art City:
Venerdì 29 gennaio: 9.30 - 12.30, 15.30 - 19.30.
Sabato 30 gennaio: 9.30 - 24.00.
Domenica 31 gennaio: 9.30 - 18.00.


Apertura nei giorni successivi:
dal martedì al sabato 15.30 - 19.30. Mattina, lunedì e festivi per appuntamento.


Galleria Studio G7
Via Val d'Aposa 4A
40123 Bologna

Contatti:
051 2960371
info@galleriastudiog7.it
www.galleriastudiog7.it


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