mercoledì 27 gennaio 2016

TALES OF PAOLO FIORELLINI

TALES OF PAOLO FIORELLINI

26 gennaio - 13 febbraio 2016

LUCIFERI fineart&designlab | Piazza San Michele, 2 - Arezzo

Prosegue TALES OF, rassegna dedicata alla scultura contemporanea ideata da Francesco Mutti all'interno dei nuovi spazi di LUCIFERI fineart&designlab.
Nuovo appuntamento: TALES OF PAOLO FIORELLINI
All'interno della LUCIFERI SECRET GALLERY una selezione degli ultimi lavori dell'artista ligure.
TESTO CRITICO
a cura di Francesco Mutti
Interpreti di una realtà futuribile, fisica conseguenza di una progressiva e totale alienazione individuale della società contemporanea, gli automi di Paolo Fiorellini diventano golem e idoli, dèi immutabili da contemplare. Presenze ormai silenti, risolte negli scintillanti involucri di alluminio e bronzo, di gesso policromo e ferro, hanno tangibile quella vacuità dell'anima legittimamente generata dell'assenza: un'assenza sociale, un'assenza storica, un'assenza culturale, un'assenza funzionale. Venuto ormai meno il rapporto diretto con il proprio creatore, gli idoli diventano pura incombenza in ricordo di un tempo che non è ancora stato e nel quale l'indagine strutturale, essenziale ed antropomorfa, prende le mosse da un riconosciuto passato per poi allontanarsene, alla ricerca di una Natura meccanica e fredda.

L’ARTISTA
Paolo Fiorellini nasce a Sarzana (La Spezia) nel 1961. Studente della celebre Accademia di Belle Arti di Carrara, inizialmente il suo lavoro è caratterizzato da un linguaggio figurativo di molto influenzato dall’Espressionismo continentale, in grado di tradurre in pittura quegli slanci emotivi tipici della corrente. Ne corso degli anni Novanta invece Fiorellini supera tale tradizione approdando a un gesto più informale e immediato: naturale il suo avvicinarsi alla sperimentazione dei materiali più vari, tra i quali emerge il silicone contaminato da elementi naturali (fiori, erba o pesci). La sua ricerca si concentra sulla sostanza dei soggetti e, di conseguenza, sulle qualità materiche dei pigmenti e delle superfici: privilegia il colore per l’energia assorbita o irradiante, energia con la quale dà vita alla creazione di un sistema disorientante attraverso la proposizione di icone e archetipi capaci di suggerire concetti e principi morali. Artista visivo poliedrico, spazia fra pittura, scultura, assemblages e performance, con esiti collocabili fra la Transavanguardia e le ricerche oggettuali più recenti. Vive e lavora a Sarzana.


pubblica: