Museo Comunale di Sant’Oreste - Palazzo Caccia
LILA. Il gioco della vita
Anna Maria Colucci / Ma Prem Samagra
a cura di Manuela De
Leonardis
dal 5 settembre al 4 ottobre 2015
Opening sabato 5 settembre - ore 17.30
Lila. Il gioco della vita
è la mostra antologica che ripercorre l’attività artistica di Anna Maria
Colucci / Ma Prem Samagra. Un omaggio che è anche l’esaltazione di quella
creatività e vitalità - all’insegna della totale libertà - che ha caratterizzato
il lavoro dell’artista, così come indica il termine stesso “līlā” che in sanscrito vuol dire
‘gioco divino’.
Nelle sale di Palazzo Caccia,
sede del Museo Comunale di Sant’Oreste, cittadina dove Samagra ha vissuto a
partire dal 2003, alternando viaggi e soggiorni a Goa e in altre località
dell’India, sono esposti lavori storici del decennio ’60-’70 - tra questi La donna oggetto (1962), Krushiov (1962), Tavola apparecchiata per uno solo (1962), I politici (1963), Tappeto
(1964), Le alienatine (1968), In
forma/Ginnastica (1970), Il fumo (1963) - in cui la manipolazione
fotografica rappresenta per l’autrice la presa di coscienza, e la sua
dichiarata insofferenza, nei confronti di una società maschilista che oscurava
il ruolo della donna nella quotidianità domestica, così come nello scenario
dell’arte contemporanea.
Anna Maria Colucci con le sue
“cancellazioni” è una femminista ante litteram. Ancor prima di prendere parte,
ideologicamente e formalmente, al movimento femminista con Rivolta Femminile
prima e, successivamente, alla Cooperativa del Beato Angelico.
Negli anni Settanta l’artista inserisce
la propria figura all’interno della sua opera: la memoria della performance,
affidata ancora una volta alla fotografia, emerge in opere come Yin e yang
(1973) e la serie di immagini scattate nel 1979 all’interno della chiesa
sconsacrata di San Vittorino. Lavori bidimensionali che segnano un’ulteriore
evoluzione di quella “cancellazione” che un tempo era negazione e che, da
questo momento in poi, assume un significato di rinascita interiore.
Ciò avviene a partire dal 1980, in seguito
all’incontro con Bhagwan Shree Rajneesh (Osho) e alla scelta della Colucci di
diventare sannyasin. La grande tela Big Bang (1985) è la prima a
tradurre visibilmente il senso di liberazione dai precedenti vincoli espressivi
con l’esplosione di pigmento: in quest’opera la dimensione spirituale dà forma
alla visione cosmica di un universo tutto da definire.
L’energia e la forza della natura
sono fonte d’ispirazione per Samagra (che vuol dire “integra”), nome assegnatole
dal suo maestro spirituale, che abbandona il figurativo per l’astrazione. Sia a
Goa che a Sant’Oreste l’artista è circondata da una natura incontaminata che si
riflette in opere come L’oro
alchemico (1990), Galassia (2000), Fuoco bianco (2001), Uovo
di luce (2005), Nascita del femminile (2008), Unione tantrica
(2009), Rosa rosso (2011), Portale galattico (2013).
La sua declinazione personale di
“action painting”, prevede gesti incondizionati e un uso del colore strettamente
connesso con la meditazione zen. Insieme al pigmento viene mescolato il glitter,
ad esaltare una luminosità che parte dall’interno, un “tirocinio della
coscienza” per la conoscenza del sé e per la centratura che sfida la paura
dello spazio vuoto, dell’ignoto, della morte.
Esposte in mostra, per la prima
volta, anche una serie di “Sedie da Meditazione” del 2001 e il leggio ligneo
interamente decorato, mentre l’antico camino del salone ospita l’installazione
di specchietti indiani, giocoso tributo alla cultura indiana, fonte di grande
ispirazione per Samagra e memoria dei tanti momenti trascorsi in quella terra
nutriente.
Notizie biografiche:
Ma Prem Samagra (al secolo
Anna Maria Colucci) è nata a Verbania nel 1938, ha vissuto tra Roma,
Goa (India) e Sant’Oreste, dove si è spenta nel febbraio 2015. Nei primi anni
Sessanta ha frequentato gli artisti della Scuola di Piazza del Popolo. Nel
filone pop americano si collocano le sue prime opere in cui la fotografia
interpreta la realtà, affrontando il tema della condizione femminile e altre
questioni sociali.
A Roma, nel 1975, ha esposto alla
Galleria Gap (a cura di Gianni Fileccia) e nello stesso periodo presso Il
Lavatoio Contumaciale, diretto da Tomaso Binga e Filiberto Menna.
Contemporaneamente ha partecipato alla creazione della Cooperativa del Beato
Angelico, primo collettivo di artiste femministe: Osservazioni sulla realtà (1977) è la sua personale organizzata
alla Cooperativa del Beato Angelico in cui ripercorre la sua attività a partire
dal 1961.
Nel 1980, entrata in contatto con
il pensiero di Bhagwan Shree Rajneesh (Osho), è diventata sannyasin e ha
orientato la sua pittura verso uno spazio meditativo e zen. E’ del 1985 la
personale Ambienti anni ’60 e ’80 alla galleria Speciale di Bari, luogo
di sperimentazione e incontro nell’ambito del design, dell’architettura e delle
arti applicate creato da Tarshito con Shama Cinzia Tandoi.
Tra le mostre recenti:
2015 - Tavola apparecchiata per uno solo. Omaggio a Samagra (Anna Maria
Colucci) (a cura di Manuela De Leonardis), Acta International, Roma; 2012
- Ginnosofisti # 7 – L’oro vivente. Alberto Parres e Samagra (a cura di
Lory Adragna e Manuela De Leonardis), Bibliothé Contempory Art, Roma (doppia
personale); 2011 - L’Artista come Rishi,
Museo Nazionale di Arte Orientale G. Tucci, Roma; Samagra Ora (a cura di
Manuela De Leonardis e Gigliola Fania), ArteOra, Foggia (personale).
Informazioni:
Lila. Il gioco della vita. Anna Maria Colucci / Ma Prem
Samagra
a cura di Manuela De Leonardis
coordinamento Gian Paolo Rispoli e Wateki Talyana Tobert
dal 5 settembre al 4 ottobre 2015
opening: sabato 5 settembre - ore 17.30
Museo Comunale - Palazzo Caccia
Piazza Cavalieri Caccia, 10
00060 Sant’Oreste (RM)
Tel. 0761578437
orari museo: Sabato, Domenica e festivi 10-12 / 15.30-18.30
Sandro Signoretti: 338/1211785
Gian Paolo Rispoli :333/2699786
catalogo in mostra
segnala:
amalia di Lanno
art promoter - blogger