BELLE ÉPOQUE
La Parigi di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Milano, GAMManzoni (via Manzoni 45)
23 ottobre 2015 – 21 febbraio 2016
Trentacinque opere documentano l’attività dei tre principali protagonisti della
pittura italiana dell’Ottocento nella Parigi della Belle Époque, mettendola a
confronto con altri importanti artisti italiani attivi negli stessi anni nella
capitale francese, quali Vittorio Matteo Corcos, Antonio Mancini, Edoardo
Tofano e altri ancora.
Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931), Giuseppe De Nittis (Barletta, 1846 - SaintGermain-en-Laye,
1884), Federico Zandomeneghi (Venezia, 1841 – Parigi, 1917), esponenti di
spicco della pittura italiana e internazionale di fine Ottocento, saranno i protagonisti del nuovo
appuntamento espositivo di GAMManzoni. Centro Studi per l’arte Moderna e Contemporanea
(via Manzoni 45), in programma dal 23 ottobre 2015 al 21 febbraio 2016.
Curata da Francesco Luigi Maspes e da Enzo Savoia, la mostra ripercorre, attraverso una
preziosa selezione di 35 opere, le tappe fondamentali della carriera dei tre Italiens de Paris, che
seppero interpretare i sogni di un mondo in bilico fra Otto e Novecento, e in particolare quello
della Parigi della Belle Époque, nella quale decisero di vivere stabilmente, condividendo amici,
fama e successo professionale.
I lavori di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi saranno messi a confronto con quelli di altri artisti
italiani, attivi a Parigi nello stesso periodo, quali Vittorio Matteo Corcos, Antonio Mancini, Edoardo
Tofano che seppero catturare non solo l’atmosfera effervescente e modaiola, ma anche quella
più umile e riservata della élite internazionale, protagonista degli anni ruggenti della Belle Époque.
Particolarmente valorizzata nelle sale di GAMManzoni è l’opera di Giuseppe De Nittis, pittore
della vita moderna, che ha esaltato nei suoi quadri il vivere borghese dei salotti parigini. Le tele
esposte in mostra manifestano la qualità di un artista che ha saputo ritrarre personaggi e luoghi
dell’alta borghesia parigina, ma anche vedute urbane che testimoniano la grandeur urbana
raggiunta dalla capitale francese alla fine dell'Ottocento. La sua abilità nel cogliere le variazioni
cromatiche della luce naturale nel dipinto di sapore impressionista Au jardin (1873), dove una
giovane donna – ritratta di spalle – incede con eleganza in un viottolo di campagna baciato dal
sole caldo del mattino e punteggiato da fiori dai mille colori. Altri capolavori in mostra sono Tra le
spighe di grano (1873), Flirtation (1874), Passeggiata con i cagnolini (1874) e Leontine in canotto
(1875), tutti ambientati nell’elegante mondo parigino e caratterizzati da una esecuzione dai tocchi
morbidi e leggeri. L’interesse per la resa della luce artificiale è invece indagata nella tavola Il
Kimono color arancio (1883-1884), tra i migliori esempi del japonisme in voga nella Parigi fin de
siècle.
Anche il pennello di Giovanni Boldini è stato capace di offrire in ugual misura uno specchio fedele
della mondanità parigina della Belle Époque, attratta dal culto di una moda raffinatissima e
ossequiosa delle regole di un aristocratico buon gusto: temi che trovano una adeguata
espressione nel genere del ritratto, ambito in cui Boldini dimostra una indiscussa abilità. È il caso
del ritratto della contessa Gabrielle de Rasty, noto come La lettera mattutina, realizzato nel 1884
con una condotta pittorica rapida ed energica al punto che in alcune zone la pennellata perde la
sua funzione descrittiva per acquistare un valore autonomo, sostanzialmente astratto, che
accentua la prorompente vitalità del soggetto. Altrettanto rappresentativi sono i dipinti Nudo di
donna dalle calze nere (1885) e Testa bruna (1891) nelle quali è possibile cogliere l’evoluzione di
quella danza vertiginosa del pennello sulla tela, incomparabile tecnica del maestro ferrarese,
capace di elaborare aristocratici e raffinatissimi ritratti delle donne più belle dell’alta società
internazionale dell’Ottocento. La straordinarietà di questo vortice artistico e gestuale che
racchiude figure, paesaggi e oggetti è avvalorato anche da numerose opere grafiche, alcune
delle quali mai esposte in pubblico.
L’attività parigina di Federico Zandomeneghi è documentata da una serie di ritratti femminili a olio
e a pastello di matrice impressionista. Di particolare interesse tematico sono le tele La psyché
(1900-1903) e Entre amies (1913) in cui la lezione di Renoir e di Cézanne è interpretata
dall’artista veneziano in modo originale, con una tecnica che distilla la luce e precisa la funzione
non accessoria, ma ritmica e compositiva, del segno.
Catalogo: edizioni GAMManzoni.
Milano, luglio 2015
BELLE ÉPOQUE.
La Parigi di Boldini, De Nittis e Zandomeneghi
Milano, GAMManzoni (via A. Manzoni, 45 - 20121 Milano)
23 ottobre 2015 – 21 febbraio 2016
Orari: da martedì alla domenica 10-13 e 15-19; lunedì chiuso.
Aperture straordinarie: 1 e 2 novembre, 8 dicembre, Santo Stefano, 6 gennaio 2016.
Ingresso:
Intero: € 6
Ridotto: € 5 scolaresche (presentando alla cassa lista completa degli studenti);
gruppi compresi tra le 10 e le 25 persone, soci Fai e soci Touring Club.
Gratuito: bambini da 0 a 10 anni e diversamente abili presentando alla cassa documento d'invalidità.
Ingresso gratuito ai giornalisti, previo accredito a Anna Defrancesco | CLP Relazioni Pubbliche:
anna.defrancesco@clponline.it
Catalogo: Edizioni GAMManzoni
Info: tel e fax 02.62695107; info@gammanzoni.com; www.gammanzoni.com
Ufficio Stampa
CLP Relazioni Pubbliche | Anna Defrancesco | tel. 02 36 755 700 | anna.defrancesco@clponline.it
Comunicato stampa e immagini su www.clponline.it
segnala:
amalia di Lanno
art promoter - blogger