Giosetta Fioroni, Doppio Liberty, 1965, smalti su tela
GIOSETTA FIORONI
L’argento
a cura di Claire Gilman
Faïence, 1993-2013
a cura di Angelandreina Rorro
fino al 26 gennaio 2014
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Roma
Giosetta Fioroni. L’argento, organizzata in collaborazione con il Drawing Center di New York –dove si è tenuta dal 4 Aprile al 2 Giugno 2013 - a cura di Claire Gilman, racconta il percorso di Giosetta Fioroni dagli esordi agli anni settanta attraverso più di ottanta disegni, dipinti, film, modelli teatrali, illustrazioni. Le carte e i disegni preparatori , le grandi tele, i volti, gli sguardi, i bambini, le figure, sono realizzati tra il 1960 e il 1975 con smalti colorati e con l'Argento, un colore che all’epoca evocava l’algida perfezione degli oggetti industriali e ancora oggi proietta attorno a sé un’aura misteriosa, siderale, che attiene alla femminilità. Spesso associato alle proprietà mobili del mercurio, detto “argento vivo”, l’argento identifica l’opera di Giosetta Fioroni, che sceglie di differenziarsi dal tutto nero di Burri o dal bianco totale di Twombly. Nelle sale espositive della Galleria nazionale d’arte moderna, insieme a l'Argento si potrà visitare una piccola esposizione dedicata ai lavori in ceramica che l'artista ha realizzato nei lunghi anni di frequentazione della Bottega Gatti di Faenza. La mostra intitolata Faïence (titolo ideato dalla soprintendente Maria Vittoria Marini Clarelli) e curata da Angelandreina Rorro, comprende una serie di Teatrini e un ampio gruppo di figure – chiamate Vestiti dall’artista - ispirate a eroine di libri amati: Ottilia, Agatha, Daisy Miller, Lulù, Komako e molte altre insieme ai nuovi e ultimi Vestiti realizzati nel 2013, come Un Cappuccetto Rosso Metafisico. Giosetta Fioroni (Roma, 1932) è una delle più importanti artiste contemporanee. Ha avuto all’Accademia di Belle Arti come professori Giuseppe Capogrossi eToti Scialoja, maestri importanti per la sua formazione. Come importante è stata l’amicizia con Afro e con Burri. Mentre, centro e riferimento per quegli anni è stata la Galleria Tartaruga di Plinio De Martiis a Roma, insieme a Mario Schifano, Tano Festa e Franco Angeli. Giosetta Fioroni si cimenta con il linguaggio Pop, nella scelta di icone contestuali alla realtà urbana e mediatica. Molti ritratti che l’artista imprime su tela o su carta sono ripresi da fotografie, da giornali, da riviste, in un prelievo consapevole e vengono valorizzati attraverso l’uso di alluminio, argento e smalti. Il colore è steso sempre in maniera non omogenea, lasciando intravedere ciò che è stato celato e conferendo eccezionale vitalità alla materia pittorica. La mostra di Roma sarà accompagnata da un libro d'artista edito da Maurizio Corraini (Mantova) a cui l’artista è legata da antica amicizia e con il quale ha esposto più volte realizzando molti libri d’artista, tra i quali: Marionettista, Guido Ceronetti nell'alchimia figurativa di Giosetta Fioroni, Dossier Vado, Vita con Petote, Lettere ad amici scrittori, artisti e poeti, Diario di un incontro. Il volume che sostituisce il catalogo delle mostre di Roma, sarà un libro d’immagini accompagnate dalle parole di alcuni scrittori, una sorta di diario del percorso artistico e del lavoro di una vita.
Roma // fino al 26 gennaio 2014
Giosetta Fioroni – L’argento, 1956-1976
a cura di Claire Gilman
Giosetta Fioroni – Faïence, 1993-2013
a cura di Angelandreina Rorro
Catalogo Corraini
GNAM
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