domenica 1 dicembre 2013

Museo Fotografia di Bari presenta: GIOVANNI CHIARAMONTE - DOLCE È LA LUCE - LUOGO E IDENTITÀ IN FOTOGRAFIA


IL LABORATORIO di Fotografia del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
Presenta:

IL 5 DICEMBRE 2013 NELL’AULA MAGNA “ATTILIO ALTO” CAMPUS UNIVERSITARIO POLITECNICO Via E. Orabona n. 4 - 70125 BARI ore 17:15
GIOVANNI CHIARAMONTE
“DOLCE È LA LUCE - LUOGO E IDENTITÀ IN FOTOGRAFIA”

Al termine della lectio sarà inaugurata la mostra di Giovanni Chiaramonte DOLCE È LA LUCE.
Nel corso del vernissage verranno recitate le poesie di Umberto Fiori contenute nel volume omonimo. Le opere saranno visibili fino al 13 dicembre compreso, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00 esclusi sabato e domenica. Ingresso libero.

Il 6 DICEMBRE 2013 dalle ore 10:00 passeggiata fotografica con Giovanni Chiaramonte, nei pressi della Basilica San Nicola nella città vecchia.
Nel pomeriggio, dalle ore 16:15 alle 19:15 il noto fotografo di origine siciliana leggerà, nella Sala Conferenze del Palazzo Politecnico in Via G. Amendola 126/B, le foto di alcuni tra i partecipanti alla passeggiata presso la Basilica di San Nicola. È necessario prenotarsi inviando una mail a info@museofotografia.it. La lettura delle immagini, riservata agli under 35 in ordine di prenotazione, è gratuita e la partecipazione aperta a tutti senza limiti di età.
Dolce è la luce è un viaggio tra i luoghi della Sicilia Occidentale, l’isola complessa e difficile come il mondo: Palermo e la sua costa, la foce dell’Imera, il Tempio di Segesta, le vie di Trapani che finiscono nel mare, gli interni delle chiese di Cefalù e Caltagirone. Nelle immagini di Chiaramonte, scandite dai versi di Fiori che invocano la bella vista come sola dimensione possibile alla gioia, il mondo si apre al tempo lungo della riflessione e della contemplazione sul destino dell’uomo e della sua civiltà. Nel viaggio ogni aspetto del reale, anche il più drammatico, si rivela come vista sublime, traccia di una prossimità amica, eco di un ricordo rimosso e ritornato alla luce come un presagio d’amore.
Il titolo è tratto dal libro biblico del Qoelet (l’Ecclesiaste) ed è una meditazione sulla condizione umana. L’opera si divide in tre capitoli intitolati rispettivamente:
1. Museo 2. Spiritus 3. AriaAcqua
G.C. nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla grande stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale.
Ha insegnato alla Facoltà di Architettura e alla Facoltà Teologica di Palermo, alla Facoltà di Lettere di Parma, alla Facoltà di Design di Milano ed è attualmente docente di Teoria e Storia della Fotografia allo IULM e al Master di Forma in Milano e tiene il Laboratorio di Fotografia alla Facoltà di Architettura di Cesena.
Interverranno:
Dino Borri - docente di Ingegneria del Territorio Politecnico di Bari
Pio Meledandri – direttore del Museo della Fotografia Politecnico di Bari
Lidia Valerio – musicista
Attività realizzata con il concorso del Comune di Bari, ai sensi del comma 1 dell’art. 13 Regolamento Comunale del 03/03/1999 in materia di concessione di contributi, finanziamenti e benefici economici.

Bari 29 novembre 2013 Museo della Fotografia del Politecnico di Bari.

Museo Fotografia Politecnico di Bari, Via G. Amendola 126/B 70126 Bari
3667859680 080/5962135 museofotografia@poliba.it; meledandri@poliba.it; info@museofotografia.it;

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amalia di Lanno