你好 (Ni Hao) - mostra fotografica di Turi Calafato
dal 13 al 29 settembre 2013
Noto – Bassi Palazzo Ducezio (Municipio)
Orario Apertura dalle ore 17 alle 21 (il sabato fino alle 23.00)
Ingresso Libero
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你好 (Ni Hao)
“La foto ferma l’immagine, lo sguardo diventa parola e le emozioni volano oltre l'umano.
Chi guarda, viaggia con la mente in luoghi lontani, eppure si sente così vicino alla foto che questa diventa una compagna lungo la ricerca dell'ignoto e di territori sconosciuti.
Allora queste foto dedicate alla Cina diventano simboli, metafore per costruire un ponte verso altri mondi, popoli, culture e costumi che richiamano una traccia antica, archetipica, che ci appartiene e nella quale ritroviamo e riconosciamo l'intima essenza dell'animo umano.”
Dott. Ferdinando Testa
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Turi Calafato è praticamente un autodidatta e gli elementi che maggiormente mi colpiscono nei suoi scatti sono i soggetti e la densità dei colori. Predilige i volti, le espressioni più comuni e naturali, la tensione dei gesti e l’interazione dei soggetti che riescono a rivelare l’anima di un ignaro passante. E con la stessa sensibilità è capace di catturare l’allegria di una nuvola bianca con un fondo di una tonalità di azzurro, così intenso, che non ricordavi nemmeno che il cielo avesse. Spera di trasmettere le sue emozioni Turi, ma lascia a chi osserva la possibilità di interpretare liberamente ciò che i suoi occhi hanno visto.
Le sue foto vengono definite espressive e una delle ultime soddisfazioni professionali è quella di essere stato inserito fra gli artisti rappresentati dall’agenzia americana Art+Commerce in collaborazione con PhotoVogue.
Turi Calafato nasce a Catania il 15 marzo del 1979 e fin da piccolo dimostra di avere attitudine per le arti visive. Da ragazzino è un appassionato di fumetti e disegno, nell’adolescenza si appassiona al cinema e gira dei piccoli cortometraggi con degli amici. A 23 anni si laurea in farmacia e trascorre tre anni all’estero. Quando rientra nella sua città natale, si appassiona talmente tanto alla letteratura che decide di scrivere un romanzo ed è sicuro di aver raggiunto la sua massima espressività con la scrittura. Ma è durante un viaggio in India e Nepal che si accorge di provare grande soddisfazione nel fotografare, anche se con una piccola fotocamera compatta, così, al suo rientro compra una macchina fotografica reflex, segue un corso di fotografia base e abbandona l’idea di pubblicare il suo romanzo.
Come autodidatta comincia a fotografare e il viaggio fatto in Cina nell’aprile del 2012, diventa una mostra fotografica attualmente esposta in un noto locale catanese.
Ho sempre ritenuto che la fotografia sia una forma d’Arte tra le più istintive, e niente è più istintivo di una passione. Calafato, continua a fare il farmacista per mestiere, ma il tempo libero è completamente dedicato alla fotografia.
Turi da bambino, come del resto ancora oggi, non ama essere fotografato. Ma solo gli osservatori più attenti sanno nascondersi e non farsi notare, riuscendo così a catturare i dettagli più minuziosi della realtà che li circonda. In questo caso Turi Calafato, con i suoi scatti, fa vivere a noi le emozioni che lui stesso ha provato con ogni sguardo nel mondo.
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città di noto - ass.to al turismo - ass.to alla cultura / unesco - patrimonio dell'umanità / studio barnum contemporary
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a cura di vincenzo medica
Noto – Bassi Palazzo Ducezio (Municipio)
Orario Apertura dalle ore 17 alle 21 (il sabato fino alle 23.00)
Ingresso Libero
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你好 (Ni Hao)
“La foto ferma l’immagine, lo sguardo diventa parola e le emozioni volano oltre l'umano.
Chi guarda, viaggia con la mente in luoghi lontani, eppure si sente così vicino alla foto che questa diventa una compagna lungo la ricerca dell'ignoto e di territori sconosciuti.
Allora queste foto dedicate alla Cina diventano simboli, metafore per costruire un ponte verso altri mondi, popoli, culture e costumi che richiamano una traccia antica, archetipica, che ci appartiene e nella quale ritroviamo e riconosciamo l'intima essenza dell'animo umano.”
Dott. Ferdinando Testa
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Turi Calafato è praticamente un autodidatta e gli elementi che maggiormente mi colpiscono nei suoi scatti sono i soggetti e la densità dei colori. Predilige i volti, le espressioni più comuni e naturali, la tensione dei gesti e l’interazione dei soggetti che riescono a rivelare l’anima di un ignaro passante. E con la stessa sensibilità è capace di catturare l’allegria di una nuvola bianca con un fondo di una tonalità di azzurro, così intenso, che non ricordavi nemmeno che il cielo avesse. Spera di trasmettere le sue emozioni Turi, ma lascia a chi osserva la possibilità di interpretare liberamente ciò che i suoi occhi hanno visto.
Le sue foto vengono definite espressive e una delle ultime soddisfazioni professionali è quella di essere stato inserito fra gli artisti rappresentati dall’agenzia americana Art+Commerce in collaborazione con PhotoVogue.
Turi Calafato nasce a Catania il 15 marzo del 1979 e fin da piccolo dimostra di avere attitudine per le arti visive. Da ragazzino è un appassionato di fumetti e disegno, nell’adolescenza si appassiona al cinema e gira dei piccoli cortometraggi con degli amici. A 23 anni si laurea in farmacia e trascorre tre anni all’estero. Quando rientra nella sua città natale, si appassiona talmente tanto alla letteratura che decide di scrivere un romanzo ed è sicuro di aver raggiunto la sua massima espressività con la scrittura. Ma è durante un viaggio in India e Nepal che si accorge di provare grande soddisfazione nel fotografare, anche se con una piccola fotocamera compatta, così, al suo rientro compra una macchina fotografica reflex, segue un corso di fotografia base e abbandona l’idea di pubblicare il suo romanzo.
Come autodidatta comincia a fotografare e il viaggio fatto in Cina nell’aprile del 2012, diventa una mostra fotografica attualmente esposta in un noto locale catanese.
Ho sempre ritenuto che la fotografia sia una forma d’Arte tra le più istintive, e niente è più istintivo di una passione. Calafato, continua a fare il farmacista per mestiere, ma il tempo libero è completamente dedicato alla fotografia.
Turi da bambino, come del resto ancora oggi, non ama essere fotografato. Ma solo gli osservatori più attenti sanno nascondersi e non farsi notare, riuscendo così a catturare i dettagli più minuziosi della realtà che li circonda. In questo caso Turi Calafato, con i suoi scatti, fa vivere a noi le emozioni che lui stesso ha provato con ogni sguardo nel mondo.
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città di noto - ass.to al turismo - ass.to alla cultura / unesco - patrimonio dell'umanità / studio barnum contemporary
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a cura di vincenzo medica
Segnala:
Amalia di Lanno
