Designers:
Biagio Cisotti e Sandra Laube - Luca Curci - Domenico De Palo - Massimo Iosa Ghini
Peter Ivone - Ugo La Pietra - Prospero Rasulo - Gloria Valente - Andrea Villani e Leonardo Maggio
Aziende:
Design Inox - Cinzia Fasano con Vincenzo Del Monaco e La terra incantata dei Fratelli Spagnulo Falegnameria Palmulli - Gruppozero - Il Legno Design - Pastore Marmi - Vetreria Tiffany- Zerosei
La Mostra
PRODUZIONE D’AUTORE
La crisi dei mestieri artigiani viene percepita come una grave
minaccia al patrimonio comune, poiché tali mestieri portano con se un’immagine che comprende qualità, tradizione e storia del territorio. Il processo che vede una rivalutazione, un rilancio ed una culturizzazione del prodotto artigianale (si parla ormai da tempo di artigianato evoluto più vicino alla piccola industria) è già in atto da tempo nelle realtà egemoni del nord Italia, dove la consolidata tradizione industriale e i vari organi di stampa rappresentano un reale supporto per la promozione e la concretizzazione delle ricerche.
La mostra “Produzione d’autore” vuole inserirsi in quel dibattito culturale che vede produzione artigianale da una parte e creatività dall’altra; è il pretesto per creare nuovi stimoli (ormai sopiti anche da una situazione di crisi dei mercati), cercando di rilanciare qualità e risorse a fronte di nuove logiche produttive e di mercato. Imprese artigiane affiancate da designer dalla fama consolidata, ma anche da giovani, sono stati invitati per stabilire tra loro una sinergia empatica, in modo da arrivare ad un arricchimento di esperienze mediante scambi organizzati.
La mostra è stata concepita come un incontro tra il settore produttivo e quello progettuale, volto a provocare degli scambi di esperienze tese a creare una vera e propria strategia che possa far superare le logiche individualiste, mettendo in relazione progetto e realizzazione, creatività e imprese artigiane, ma anche creare sinergie tra le stesse imprese. L’obiettivo è quello di avvicinare la realtà produttiva del mezzogiorno alla cultura del progetto, e d’altro canto avvicinare i progettisti alla realtà culturale e produttiva di questo territorio.
Entusiasmo e voglia di fare hanno animato il progetto sin dalle prime battute; la comunicazione tra i progettisti e gli artigiani è stata serrata.
Il tema della mostra indaga sul significato del “contenere” secondo i vari designers invitati, con l’utilizzo di diversi materiali, attraverso tecniche tradizionali o innovative, ma attenendosi ad un’unica logica sia dimensionale che tematica. Il tema del “contenitore” è stato un pretesto ma allo stesso tempo un voler dare un preciso uso all’oggetto. Le svariate interpretazioni e l’originalità dei progetti hanno esaltato gli artigiani che hanno cercato di dare il meglio di se. Il risultato è soddisfacente per tutti. Questa mostra rappresenta un felice contributo alla realtà imprenditoriale artigiana del territorio, che vede insieme innovazione e tradizione, dove la tradizione è rappresentata dalle tecniche di lavorazione che sono state arricchite da un modo differente di pensare l’oggetto. Ecco quindi che il designer si riallaccia alla storia, creando, non solo una continuità con essa, ma anche ponendo le basi per una proiezione futura.
Francesco Mancini
evento facebook:
Segnala:
Amalia di Lanno
Biagio Cisotti e Sandra Laube - Luca Curci - Domenico De Palo - Massimo Iosa Ghini
Peter Ivone - Ugo La Pietra - Prospero Rasulo - Gloria Valente - Andrea Villani e Leonardo Maggio
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La Mostra
PRODUZIONE D’AUTORE
La crisi dei mestieri artigiani viene percepita come una grave
minaccia al patrimonio comune, poiché tali mestieri portano con se un’immagine che comprende qualità, tradizione e storia del territorio. Il processo che vede una rivalutazione, un rilancio ed una culturizzazione del prodotto artigianale (si parla ormai da tempo di artigianato evoluto più vicino alla piccola industria) è già in atto da tempo nelle realtà egemoni del nord Italia, dove la consolidata tradizione industriale e i vari organi di stampa rappresentano un reale supporto per la promozione e la concretizzazione delle ricerche.
La mostra “Produzione d’autore” vuole inserirsi in quel dibattito culturale che vede produzione artigianale da una parte e creatività dall’altra; è il pretesto per creare nuovi stimoli (ormai sopiti anche da una situazione di crisi dei mercati), cercando di rilanciare qualità e risorse a fronte di nuove logiche produttive e di mercato. Imprese artigiane affiancate da designer dalla fama consolidata, ma anche da giovani, sono stati invitati per stabilire tra loro una sinergia empatica, in modo da arrivare ad un arricchimento di esperienze mediante scambi organizzati.
La mostra è stata concepita come un incontro tra il settore produttivo e quello progettuale, volto a provocare degli scambi di esperienze tese a creare una vera e propria strategia che possa far superare le logiche individualiste, mettendo in relazione progetto e realizzazione, creatività e imprese artigiane, ma anche creare sinergie tra le stesse imprese. L’obiettivo è quello di avvicinare la realtà produttiva del mezzogiorno alla cultura del progetto, e d’altro canto avvicinare i progettisti alla realtà culturale e produttiva di questo territorio.
Entusiasmo e voglia di fare hanno animato il progetto sin dalle prime battute; la comunicazione tra i progettisti e gli artigiani è stata serrata.
Il tema della mostra indaga sul significato del “contenere” secondo i vari designers invitati, con l’utilizzo di diversi materiali, attraverso tecniche tradizionali o innovative, ma attenendosi ad un’unica logica sia dimensionale che tematica. Il tema del “contenitore” è stato un pretesto ma allo stesso tempo un voler dare un preciso uso all’oggetto. Le svariate interpretazioni e l’originalità dei progetti hanno esaltato gli artigiani che hanno cercato di dare il meglio di se. Il risultato è soddisfacente per tutti. Questa mostra rappresenta un felice contributo alla realtà imprenditoriale artigiana del territorio, che vede insieme innovazione e tradizione, dove la tradizione è rappresentata dalle tecniche di lavorazione che sono state arricchite da un modo differente di pensare l’oggetto. Ecco quindi che il designer si riallaccia alla storia, creando, non solo una continuità con essa, ma anche ponendo le basi per una proiezione futura.
Francesco Mancini
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Amalia di Lanno