martedì 18 ottobre 2011

L’arte di Angelo Biancini a cent’anni dalla nascita

Castel Bolognese, che ospita anche uno straordinario museo all’aperto, si appresta e celebrare l’importante scultore

Castel Bolognese, che ospita anche un suo straordinario museo all’aperto, si appresta e celebrare l’importante scultore Angelo Biancini (1911-1988) a cent’anni dalla nascita.

Questo in sintesi il programma degli appuntamenti.
Domenica 30 ottobre, dalle ore 15, presentazione dell’intervento di riqualificazione della Via Crucis (Chiostro della residenza comunale) e itinerario nel Museo all'aperto Angelo Biancini.
Giovedì 8 dicembre, ore 16, al Museo civico verrà inaugurata la mostra “Biancini a Laveno”, esposizione di opere eseguita nel periodo 1937-1940 alla Società Ceramica Italiana di Laveno (fino al 26.12.2011 , venerdì e sabato 18-20; domenica e festivi 10-12 e 15-18).
Sabato 17 dicembre, ore 16, Sala espositiva inaugurazione della mostra “Le sculture ci guardano Il museo all'aperto Angelo Biancini dal 1995 al 2011”, mostra fotografica di Vincenzo Zaccaria (fino al 06.11.2012, sabato e festivi 10-12.30 / 15-18.30)


Nel comprensorio turistico delle “Terre di Faenza” esiste un paese dove arte e paesaggio si sono perfettamente integrati dando origine ad un prezioso museo all’aperto. Siamo a Castel Bolognese, nell’entroterra della pianura ravennate, dove dal 1995 fra le sue strade, piazze e viali e possibile ammirare alcune importanti opere di Angelo Biancini. Dislocate in tutto il centro storico del paese, si trovano una ventina di sculture e pannelli in bronzo, lega metallica, cemento e ceramica smaltata.
Le opere che decorano e impreziosiscono Castel Bolognese rappresentano un ideale percorso attraverso la storia dell’arte di Biancini, seguendo la sua evoluzione artistica dagli anni ’30 fino alla morte. Passeggiando per la città sarà possibile ammirare statue che si fondono con gli alberi dei viali, opere che impreziosiscono la piazza centrale e sculture che segnano le porte d’ingresso del paese. Il grande pregio di questo museo all’aperto è quello di contribuire a far conoscere e valorizzare il talento di Biancini. I suoi capolavori sono oramai divenuti parte integrante degli scenari e delle prospettive urbane di Castel Bolognese, espressioni di un artista estroso e schietto nonché testimonianza di un forte legame con la sua terra.
Fra le opere più rappresentative dislocate nel paese: “La mondina romagnola” e “Madre in attesa” (entrambe del 1973), “La madre del legionario” (1935), “Le donne eroiche” (1961), “Via Crucis” (1977), “Albero della vita” (1983).
Oltre alle sculture all’aperto, Castel Bolognese conserva alcune opere di Biancini anche all’interno della Chiesa di San Franecsco, della Casa di Riposo, della Scuola Media Pascoli, dell’ex Ospedale oltre ovviamente all’interno del Museo Civico (dove è possibile ammirare anche opere di Piancastelli, Guidi, Bernardi).

ANGELO BIANCINI non ha mai abbandonato Castel Bolognese in cui nacque nel 1911 e morì nel 1988. Durante gli anni della giovinezza la sua attività di scultore è proseguita di pari passo con quella di ceramista, infatti, trascorsa la formazione a Firenze, prima in accademia poi nella bottega di Libero Andreotti, Biancini collabora con la società ceramica italiana a Laveno. Riceve il primo riconoscimento nel 1933 per i Littoriali a Firenze e da questo momento partecipa a numerosi concorsi riportando notevoli successi; a partire dal 1943 espone in Italia e all’estero e le sue opere fanno parte delle maggiori collezioni internazionali.
Durante la sua carriera Biancini lavora per vari ed autorevoli committenti: personaggi politici, autorità ecclesiastiche, istituzioni pubbliche e privati. Utilizza volta per volta materiali diversi, dalla ceramica al bronzo, dalle leghe metalliche al marmo, per esprimere al meglio ogni soggetto.
A partire dal dopoguerra, abbandonata la maniera accademica, si delinea apertamente il suo stile, ispirato a cubismo e astrattismo, ma allo stesso tempo libero e riconoscibile per i tratti geometrici così marcati e decisi. Indipendente nelle idee, nello stile e nella produzione rimane forte in lui il legame con la sua gente e la sua terra da cui trae ispirazione e che si manifesta nel carattere sanguigno e istintivo delle sue opere.

Info:

tel. 0546.655827 - 0546.655849

Comune di Castel Bolognese, www.comune.castelbolognese.ra.it



Ufficio stampa Società di Area “TERRE di FAENZA”
Coop Aleph rif. Pierluigi Papi tel. 338 3648766 papi@coopaleph.it fax aut. 02700414712