a Picasso
CASA DEI COSTRUTTORI – ANCE LECCO
Via Achille Grandi, 9/11 – Lecco
http://www.ancelecco.it/
Tel. 0341 491936
Inaugurazione: 4 novembre 2011 ore 18,30
Aperta fino al 31 gennaio 2012
Dal Lunedì al Venerdì, ore 8,30 - 12,30 e 14,30 - 18.
Allestimento: Mario Botta
Catalogo: Cinquesensi
Saggio introduttivo: Michele Tavola
Testi: Gianni Brera, Giovanni Testori, Alberto Longatti, Gina Lagorio, Mario Botta, Mario Sangiorgio, Carlo Bertelli.
La Casa dei Costruttori di ANCE di Lecco, progettata dall’architetto Mario Botta e inaugurata con una mostra di dipinti di Giancarlo Vitali nel 2008, ospita dal 5 novembre una imponente raccolta di incisioni originali dell’ottanduenne artista bellanese o del bellanasco come, con felice scelta arcaizzante fu ribattezzato da Giovanni Testori.
La mostra si svolge nell’ambito della rassegna “Lecco Città del Manzoni” e del “Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco”, promossi dal Comune di Lecco e dall’Associazione 50&Più in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Manzoniani.
Sarà proprio Mario Botta che riceverà quest’anno il “Premio alla Carriera Alessandro Manzoni”, a curare anche questa volta l’allestimento su invito di ANCE Lecco, che in quest’occasione rende pubblica la sua raccolta privata.
Capita raramente di assistere a un’esposizione così ricca di opere calcografiche allestita con il rigore e la sapienza di chi domina quegli spazi proprio perché da lui stesso progettati. E quegli spazi sono abitati da chi professa il mestiere del costruttore. Una condizione particolarmente favorevole e felice che si nutre ancora del successo della succitata esposizione Ritratti di pollame, carne, rose e girasoli.
Gli spazi del secondo piano, sono stati divisi in 10 sezioni col chiaro intento di ‘narrare’ i momenti salienti del percorso del maestro bellanese. Si parte dallo studio dell’artista La sagrestia dell’incisore, luogo privatissimo di raccoglimento e riflessione e dal suo Autoritratto. Da lì si incontrano, come evocazioni della memoria, i personaggi e i fantasmi di un’intera vita, i contadini e gli stralunati, la gente del paese. Si attraversano poi i luoghi del ricordo e del tempo fino a entrare in ossequiosa, ammirata relazione con i grandi maestri del passato, Velazquez su ogni altro. E poi il personale, intimo, delicato tema del Mio museo quotidiano, quello della storica serie dei tori squartati; della pesca e dei pescatori, così vicino alla sensibilità del maestro per essere stato figlio di uno di loro e poi le scene di convivio, ora fermate nel momento impulsivo del consumo del cibo ora in quello malinconico del dopo, quando ‘il bivacco’ è finito, la gente se n’è andata e restano solo tavole sporche e resti di cibo, quasi paradigma della caducità dell’esistenza. E infine i volti, i tanti volti, teneramente e spietatamente rovistati nella loro crudezza. Fino a quello della madre, atto deferente e amorevole, espresso in un realismo quasi accademico, come a volerne rispettare le sembianze, proponendola col segno della verità.
“Attraverso la profondità – scrive Mario Botta - tracciata dal bulino, nasce un racconto ogni volta sorprendente, nel quale l’osservatore scopre i temi e gli alfabeti della propria identità, ritrovando così quella parte di se stesso troppo spesso soverchiata dal gran correre di ogni giorno”.
“Consideriamo questo evento un nuovo significativo omaggio a favore del nostro territorio, che suggella il rapporto di forte e positiva collaborazione tra ANCE Lecco e due grandi maestri come Giancarlo Vitali e Mario Botta – afferma il presidente di ANCE Lecco, Mario Sangiorgio . Un patrimonio straordinario di incisioni, donatoci dalla Famiglia Vitali, viene messo a disposizione del grande pubblico attraverso un allestimento curato da uno fra i protagonisti dell’architettura contemporanea, in uno spazio da lui stesso progettato”.
CONTRIBUTI IN CATALOGO
Una galleria
di Mario Botta
Esporre 156 opere calcografiche di Giancarlo Vitali è come esporre 156 momenti di vita. Il tratto del bulino che incide la lastra, ricercando l’ombra attraverso un segno in profondità, moltiplicato dieci, cento, mille volte, crea un tessuto dove l’ombra fa emergere la luce. Giancarlo Vitali è maestro di questo segno, di questo lessico espressivo che attraverso l’ombra irradia luce.
È impressionante, anche per chi allestisce questo lavoro, vedere come la somma infinita del susseguirsi dei tratti evochi emozioni, scavi turbamenti, riveli impressioni di gioia.
Attraverso la profondità tracciata dal bulino, nasce un racconto ogni volta sorprendente, nel quale l’osservatore scopre i temi e gli alfabeti della propria identità, ritrovando così quella parte di se stesso troppo spesso soverchiata dal gran correre di ogni giorno.
Malgrado ci separi una generazione, i racconti di Giancarlo Vitali mi appartengono, sollecitano memorie d’infanzia, emozioni vissute solo assopite dal tempo della vita.
Il mondo narrato da Vitali dentro il territorio della memoria è una forma di resistenza all’appiattimento del globale, alla lettura superficiale di un racconto virtuale che corre troppo veloce, senza offrirci la possibilità di accoglierlo come parte di noi stessi.
La raccolta proposta dalla Casa dei Costruttori di Lecco, con le pareti del secondo piano stracolme di queste virtuose emozioni, è la testimonianza forte di un’intera generazione, di un mondo arcaico ancora presente, che questo grande maestro ci offre come lezione di arte e di vita.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
1. LA SAGRESTIA DELL'INCISORE. L'IMBIANCHINO E... . I PARENTI DI CAMPAGNA
2. STRALUNATI. PAESE
3. ABITARE. SCORCI MANZONIANI. OMAGGIO AL CANTIERE
4. LE FORME DEL TEMPO. IL MIO MUSEO QUOTIDIANO
5. SUOVETAURILIA. BESTIARIO
6. LE RETI. CENA MAGRA
7. LAGUNA
8. MASCHERINA SMASCHERATA. QUEL GALLETTO DI UN CUOCO.
LA DAMA DEI GATTI
9. VECCHI. PIERINO E...
10. MIA MADRE
LE RACCOLTE DI INCISIONI
In catalogo le testimonianze che hanno accompagnato le raccolte di incisioni tematiche: Suovetaurilia, 6 incisioni. Testo di Carlo Bertelli 2008; Abitare, Testo di Mario Botta, 2006.
Omaggio al cantiere, Testo di Mario Sangiorgio. 2004.
Concerto, 8 incisioni più 8 poesie di Giancarlo Consonni, prefazione di Marco Vallora, 2002.
Bestiario, 8 poesie di Giancarlo Consonni e 8 incisioni di Giancarlo Vitali con introduzione di Gina Lagorio.1999.
Le forme del tempo, introduzione di Alberto Longatti. 1991.
Tommaso Grossi, 2 incisioni per 2 poesie. Introduzione Gianfranco Scotti. 1991.
Il mio museo quotidiano, presentata da Testori. 1985.
Poesie per il Trittico del toro, 3 poesie di Testori accompagnate da un’incisione di Giancarlo Vitali. 1985.
Il mio paese del lago, presentata da Gianni Brera. 1982.
Via Achille Grandi, 9/11 – Lecco
http://www.ancelecco.it/
Tel. 0341 491936
Inaugurazione: 4 novembre 2011 ore 18,30
Aperta fino al 31 gennaio 2012
Dal Lunedì al Venerdì, ore 8,30 - 12,30 e 14,30 - 18.
Allestimento: Mario Botta
Catalogo: Cinquesensi
Saggio introduttivo: Michele Tavola
Testi: Gianni Brera, Giovanni Testori, Alberto Longatti, Gina Lagorio, Mario Botta, Mario Sangiorgio, Carlo Bertelli.
La Casa dei Costruttori di ANCE di Lecco, progettata dall’architetto Mario Botta e inaugurata con una mostra di dipinti di Giancarlo Vitali nel 2008, ospita dal 5 novembre una imponente raccolta di incisioni originali dell’ottanduenne artista bellanese o del bellanasco come, con felice scelta arcaizzante fu ribattezzato da Giovanni Testori.
La mostra si svolge nell’ambito della rassegna “Lecco Città del Manzoni” e del “Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco”, promossi dal Comune di Lecco e dall’Associazione 50&Più in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Manzoniani.
Sarà proprio Mario Botta che riceverà quest’anno il “Premio alla Carriera Alessandro Manzoni”, a curare anche questa volta l’allestimento su invito di ANCE Lecco, che in quest’occasione rende pubblica la sua raccolta privata.
Capita raramente di assistere a un’esposizione così ricca di opere calcografiche allestita con il rigore e la sapienza di chi domina quegli spazi proprio perché da lui stesso progettati. E quegli spazi sono abitati da chi professa il mestiere del costruttore. Una condizione particolarmente favorevole e felice che si nutre ancora del successo della succitata esposizione Ritratti di pollame, carne, rose e girasoli.
Gli spazi del secondo piano, sono stati divisi in 10 sezioni col chiaro intento di ‘narrare’ i momenti salienti del percorso del maestro bellanese. Si parte dallo studio dell’artista La sagrestia dell’incisore, luogo privatissimo di raccoglimento e riflessione e dal suo Autoritratto. Da lì si incontrano, come evocazioni della memoria, i personaggi e i fantasmi di un’intera vita, i contadini e gli stralunati, la gente del paese. Si attraversano poi i luoghi del ricordo e del tempo fino a entrare in ossequiosa, ammirata relazione con i grandi maestri del passato, Velazquez su ogni altro. E poi il personale, intimo, delicato tema del Mio museo quotidiano, quello della storica serie dei tori squartati; della pesca e dei pescatori, così vicino alla sensibilità del maestro per essere stato figlio di uno di loro e poi le scene di convivio, ora fermate nel momento impulsivo del consumo del cibo ora in quello malinconico del dopo, quando ‘il bivacco’ è finito, la gente se n’è andata e restano solo tavole sporche e resti di cibo, quasi paradigma della caducità dell’esistenza. E infine i volti, i tanti volti, teneramente e spietatamente rovistati nella loro crudezza. Fino a quello della madre, atto deferente e amorevole, espresso in un realismo quasi accademico, come a volerne rispettare le sembianze, proponendola col segno della verità.
“Attraverso la profondità – scrive Mario Botta - tracciata dal bulino, nasce un racconto ogni volta sorprendente, nel quale l’osservatore scopre i temi e gli alfabeti della propria identità, ritrovando così quella parte di se stesso troppo spesso soverchiata dal gran correre di ogni giorno”.
“Consideriamo questo evento un nuovo significativo omaggio a favore del nostro territorio, che suggella il rapporto di forte e positiva collaborazione tra ANCE Lecco e due grandi maestri come Giancarlo Vitali e Mario Botta – afferma il presidente di ANCE Lecco, Mario Sangiorgio . Un patrimonio straordinario di incisioni, donatoci dalla Famiglia Vitali, viene messo a disposizione del grande pubblico attraverso un allestimento curato da uno fra i protagonisti dell’architettura contemporanea, in uno spazio da lui stesso progettato”.
CONTRIBUTI IN CATALOGO
Una galleria
di Mario Botta
Esporre 156 opere calcografiche di Giancarlo Vitali è come esporre 156 momenti di vita. Il tratto del bulino che incide la lastra, ricercando l’ombra attraverso un segno in profondità, moltiplicato dieci, cento, mille volte, crea un tessuto dove l’ombra fa emergere la luce. Giancarlo Vitali è maestro di questo segno, di questo lessico espressivo che attraverso l’ombra irradia luce.
È impressionante, anche per chi allestisce questo lavoro, vedere come la somma infinita del susseguirsi dei tratti evochi emozioni, scavi turbamenti, riveli impressioni di gioia.
Attraverso la profondità tracciata dal bulino, nasce un racconto ogni volta sorprendente, nel quale l’osservatore scopre i temi e gli alfabeti della propria identità, ritrovando così quella parte di se stesso troppo spesso soverchiata dal gran correre di ogni giorno.
Malgrado ci separi una generazione, i racconti di Giancarlo Vitali mi appartengono, sollecitano memorie d’infanzia, emozioni vissute solo assopite dal tempo della vita.
Il mondo narrato da Vitali dentro il territorio della memoria è una forma di resistenza all’appiattimento del globale, alla lettura superficiale di un racconto virtuale che corre troppo veloce, senza offrirci la possibilità di accoglierlo come parte di noi stessi.
La raccolta proposta dalla Casa dei Costruttori di Lecco, con le pareti del secondo piano stracolme di queste virtuose emozioni, è la testimonianza forte di un’intera generazione, di un mondo arcaico ancora presente, che questo grande maestro ci offre come lezione di arte e di vita.
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
1. LA SAGRESTIA DELL'INCISORE. L'IMBIANCHINO E... . I PARENTI DI CAMPAGNA
2. STRALUNATI. PAESE
3. ABITARE. SCORCI MANZONIANI. OMAGGIO AL CANTIERE
4. LE FORME DEL TEMPO. IL MIO MUSEO QUOTIDIANO
5. SUOVETAURILIA. BESTIARIO
6. LE RETI. CENA MAGRA
7. LAGUNA
8. MASCHERINA SMASCHERATA. QUEL GALLETTO DI UN CUOCO.
LA DAMA DEI GATTI
9. VECCHI. PIERINO E...
10. MIA MADRE
LE RACCOLTE DI INCISIONI
In catalogo le testimonianze che hanno accompagnato le raccolte di incisioni tematiche: Suovetaurilia, 6 incisioni. Testo di Carlo Bertelli 2008; Abitare, Testo di Mario Botta, 2006.
Omaggio al cantiere, Testo di Mario Sangiorgio. 2004.
Concerto, 8 incisioni più 8 poesie di Giancarlo Consonni, prefazione di Marco Vallora, 2002.
Bestiario, 8 poesie di Giancarlo Consonni e 8 incisioni di Giancarlo Vitali con introduzione di Gina Lagorio.1999.
Le forme del tempo, introduzione di Alberto Longatti. 1991.
Tommaso Grossi, 2 incisioni per 2 poesie. Introduzione Gianfranco Scotti. 1991.
Il mio museo quotidiano, presentata da Testori. 1985.
Poesie per il Trittico del toro, 3 poesie di Testori accompagnate da un’incisione di Giancarlo Vitali. 1985.
Il mio paese del lago, presentata da Gianni Brera. 1982.
Cecilia Buonomo
Cinquesensi di Sara Vitali
Piazza del Palazzo Dipinto, 2
55100 Lucca
tel. +39 0583.316509
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