domenica 8 maggio 2011

Personale d’Arte visiva di Nicola Andreace


Nicola Andreace- Razionalità Pragmatica


Mostra Antologica di pittura
Personale d’Arte visiva di Nicola Andreace
Inaugurazione 20 maggio 2011, ore 18,30
Durata 20 - 27 maggio 2011

Sale Associazione Pugliese, via U.Aldrovandi,16 Roma
Patrocinio Roma Capitale, Assessorato alla cultura;Regione Puglia;
Presidenza Consiglio Regionale, Assessorato Regionale
politiche agricole; Provincia di Taranto;
Camera di Commercio di Taranto;
Comune di Massafra
Associazione Pugliese di Roma; Comunità della cultura,
centro di Ricerche economico-sociale.
Partecipazione e sostegno L’acropoli di Puglia
Coordinatori dell’evento Comunità della cultura; Associazione Pugliese di Roma
(Presidente .Antonio Ieva)
Coordinamento organizzativo David Marchese e Anna Liuzzi
Organizzazione della Mostra Comunità della Cultura
Direttore artistico e curatore Carlo Marchese, Presidente della Comunità della Cultura
Per informazione: Comunità della cultura, via Lago D’Arvo 23 Taranto, e-mail carlo.marchese.4ryi@alice.it



La Mostra di Nicola Andreace, che sarà inaugurata il 20 maggio 2011, alle ore 18,30 nelle sale dell’Associazione pugliese di Roma in via Aldrovandi,16. è stata organizzata dalla Comunità della Cultura, il cui Presidente, dott. Carlo Marchese, nel Catalogo - invito, da lui curato, ha presentato l’artista, riportando i suoi dati biografici con stralci di giudizi critici espressi su di lui da Dante Mafia, Arturo Carlo Quintavalle, Marcello Venturoli, Cosimo Damiano Fonseca. La Rassegna presenta una cinquantina di opere, che raffigurano le impressioni e le sensazioni che il territorio e il tempo hanno esercitato su Andreace nel suo lungo percorso evolutivo artistico, iniziato nel maggio del 1957, con una Rassegna collettiva nella Pinacoteca Provinciale di Bari. Le opere in esposizione ruotano intorno al concetto di memoria e al suo funzionamento in relazione alla storia:. caratterizzate da un originale gioco geometrico di spazi e figure, posto a metà strada tra realtà e sogno, creano una dimensione ora dominata da atmosfere oniriche, ora da visioni graffianti . L'intersecarsi dei piani ortogonali e lo sviluppo fluido del colore costituiscono la sintassi attraverso cui si esprime la ricerca dell'artista, il quale pratica una pittura lirica e insieme drammatica, che dà l'idea dinamica del cambiamento avvenuto nel Sud , del continuo spostamento dei punti di riferimento da una “Civiltà contadina” ad una “Società tecnologica”, ad un “Umanesimo Tecnologico”. Andreace, “lavorando, cercando soluzioni nuove all’interno del percorso pittorico e non fuori di esso”, come scrive Dante Maffia, ha raffigurato la sua terra, le frustrazioni e i desideri più nascosti dell'essere umano, ha posto immagini dai volti drammaticamente intensi accanto a volti pieni di dolcezza e dignità, ad oggetti di uso quotidiano, ad elementi identitari della nostra civiltà antica (Magno-greca, bizantina), che ora assumono profondità e fascino, grazie ai contrasti di luci e ombre, di bianchi, neri, gialli, ocra rossi, verdi, azzurri (colori della nostra terra mediterranea). In tal modo il pessimismo esistenziale per la nostra nuova caotica quotidianità privata dai veri valori si scontra con l'ammirazione per il mistero della vita. il lavoro di Andreace si concentra sulle possibilità costruttiva della forma e sulla concettualità che rimandano alle utopie e alle contraddizioni dell'Avanguardia. Le sue composizioni, quindi, che portano le tracce visive del tempo, sul filo dei ricordi e delle emozioni, raccontano un viaggio nel mondo dell’artista e un percorso di autoanalisi dentro la storia e il suo vissuto.


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Nicola Andriace