MIMMOSCOGNAMIGLIO
ARTECONTEMPORANEA
mimmo scognamiglio s.r.l.
Via Mariano d'Ayala, 6 - 80121 Napoli- info@mimmoscognamiglio.com
corso di porta nuova, 46/b - 20121 milano tel. +390236526809 - fax +390236595527 - MILANO@MIMMOSCOGNAMIGLIO.COM
SPIN
DANIEL CANOGAR
VERNISSAGE: 24 MARZO 2011 ORE 19.00
PERIODO: DAL 24 MARZO AL 11 MAGGIO 2011
SEDE: C.SO DI PORTA NUOVA 46/B MILANO
ORARI: LUNEDÌ – SABATO: 15.00- 19.30
INFO: TEL. +39 02 365 268 09 – FAX +39 02 365 955 27
MILANO@MIMMOSCOGNAMIGLIO.COM
SARÀ PRESENTE L’ARTISTA
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta negli spazi della galleria di Milano la seconda
personale di Daniel Canogar.
Le opere più recenti dell'artista madrileno sono realizzate attraverso l’uso di materiali elettronici di
scarto: cavi di computer colorati, cavi telefonici ed elettrici, lampadine fuse, vecchie slot machines,
e altro ancora. Canogar si propone di rianimare oggetti tecnologici dismessi, esplorando la breve
aspettativa di vita delle tecnologie che definiscono la nostra moderna esistenza.
In questa mostra la galleria presenta alcuni lavori delle serie Spin e l'opera Dial M for Murder,
formidabili installazioni luminose che riescono a modificare la percezione dello spazio da parte
dello spettatore, catturandone l'attenzione.
In Spin (2010), Canogar, partendo dall’utilizzo di 100 DVD scartati, ne ha copiato il contenuto per
poi ri-proiettarlo sulle loro superfici, rivelando in questo modo le immagini intrappolate all’interno
dei dischi. Si scopre così che la proiezione è una raccolta di numerosi film e racconti umani che
“sfarfallano” sull’estensione frammentata della parete. Grazie alla natura specchiante delle superfici
dei DVD le proiezioni si riflettono nuovamente sul muro opposto, dando vita ad un doppione
astratto del film. Infine, la stratificazione delle diverse tracce audio dei dischi crea una cacofonia
acustica che aumenta e diminuisce durante tutta la durata del video.
Appartenenti alla medesima serie, quattro Single Spin (2011) e Cosmos (2011) sono sculture video
sempre realizzate con DVD che proiettano videoclip sui muri della galleria e sul soffitto.
Completa l’esposizione l'opera Dial M for Murder (2009), in cui il nastro estratto da una cassetta
VHS dell'omonimo film di Alfred Hitchcock viene esteso nella sala, formando un reticolo di linee
intrecciate, sulle quali è proiettata un'animazione video della durata di 3.30 minuti.
Incorporando tecnologie media obsolete, Canogar tenta quindi di ricostruire il preciso ritratto di una
società e di un’epoca governate dall’uso quotidiano della tecnologia e dagli scarti che da essa ne
derivano.
Daniel Canogar è nato nel 1964 a Madrid, dove vive e lavora. Nel 1990 ha conseguito un master specialistico in
fotografia presso la New York University e l’International Centre of Photography. Tra le numerose installazioni
pubbliche realizzate dall'artista si possono annoverare Constelaciones, il più grande foto-mosaico d'Europa realizzato su
due ponti pedonali che attraversano il fiume Manzanares a Madrid, e quella commissionata dall’American Museum of
Natural History di New York: una monumentale installazione che simula visualmente gli impulsi sinaptici del cervello
umano.
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SPIN
DANIEL CANOGAR
VERNISSAGE: 24 MARZO 2011 ORE 19.00
PERIODO: DAL 24 MARZO AL 11 MAGGIO 2011
SEDE: C.SO DI PORTA NUOVA 46/B MILANO
ORARI: LUNEDÌ – SABATO: 15.00- 19.30
INFO: TEL. +39 02 365 268 09 – FAX +39 02 365 955 27
MILANO@MIMMOSCOGNAMIGLIO.COM
SARÀ PRESENTE L’ARTISTA
Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta negli spazi della galleria di Milano la seconda
personale di Daniel Canogar.
Le opere più recenti dell'artista madrileno sono realizzate attraverso l’uso di materiali elettronici di
scarto: cavi di computer colorati, cavi telefonici ed elettrici, lampadine fuse, vecchie slot machines,
e altro ancora. Canogar si propone di rianimare oggetti tecnologici dismessi, esplorando la breve
aspettativa di vita delle tecnologie che definiscono la nostra moderna esistenza.
In questa mostra la galleria presenta alcuni lavori delle serie Spin e l'opera Dial M for Murder,
formidabili installazioni luminose che riescono a modificare la percezione dello spazio da parte
dello spettatore, catturandone l'attenzione.
In Spin (2010), Canogar, partendo dall’utilizzo di 100 DVD scartati, ne ha copiato il contenuto per
poi ri-proiettarlo sulle loro superfici, rivelando in questo modo le immagini intrappolate all’interno
dei dischi. Si scopre così che la proiezione è una raccolta di numerosi film e racconti umani che
“sfarfallano” sull’estensione frammentata della parete. Grazie alla natura specchiante delle superfici
dei DVD le proiezioni si riflettono nuovamente sul muro opposto, dando vita ad un doppione
astratto del film. Infine, la stratificazione delle diverse tracce audio dei dischi crea una cacofonia
acustica che aumenta e diminuisce durante tutta la durata del video.
Appartenenti alla medesima serie, quattro Single Spin (2011) e Cosmos (2011) sono sculture video
sempre realizzate con DVD che proiettano videoclip sui muri della galleria e sul soffitto.
Completa l’esposizione l'opera Dial M for Murder (2009), in cui il nastro estratto da una cassetta
VHS dell'omonimo film di Alfred Hitchcock viene esteso nella sala, formando un reticolo di linee
intrecciate, sulle quali è proiettata un'animazione video della durata di 3.30 minuti.
Incorporando tecnologie media obsolete, Canogar tenta quindi di ricostruire il preciso ritratto di una
società e di un’epoca governate dall’uso quotidiano della tecnologia e dagli scarti che da essa ne
derivano.
Daniel Canogar è nato nel 1964 a Madrid, dove vive e lavora. Nel 1990 ha conseguito un master specialistico in
fotografia presso la New York University e l’International Centre of Photography. Tra le numerose installazioni
pubbliche realizzate dall'artista si possono annoverare Constelaciones, il più grande foto-mosaico d'Europa realizzato su
due ponti pedonali che attraversano il fiume Manzanares a Madrid, e quella commissionata dall’American Museum of
Natural History di New York: una monumentale installazione che simula visualmente gli impulsi sinaptici del cervello
umano.
segnala:
Silvia Regazzo