La
mostra è il cuore della IV edizione del Festival Domina Domna. Si
propone di raccontare passo passo l'itinerario della fotografa,
fotoreporter e giornalista palermitana, che ha fatto del suo lavoro un
manifesto.
a cura di Alice Giacometti
Nell’ambito
della IV edizione del Festival Domina Domna, rassegna della cultura al
femminile che si svolgerà a Bergamo dal 21 al 29 marzo 2015,
l’Associazione La Scatola delle Idee presenta al Palazzo della Ragione,
nel cuore di Bergamo Alta, la mostra Letizia Battaglia 1974-2015, che si
propone di raccontare passo passo l’itinerario della fotografa,
fotoreporter e giornalista palermitana, che ha fatto del suo lavoro un
manifesto e un’ esperienza artistica riconosciuta in tutto il mondo.
Cinquantanove
fotografie in bianco e nero, realizzate dal 1974 al 2015 e provenienti
dall’archivio personale dell’artista, sono state selezionate per mettere
a fuoco gli aspetti di ricerca, denuncia e analisi che caratterizzano
il lavoro di Letizia Battaglia, in quattro sezioni espositive: Palermo,
Cronaca, Rielaborazioni e Invincibili.
Il
viaggio comincia con “Palermo”, in cui rivive l’anima della città nelle
sue profonde contraddizioni: i ritratti di bambine, la miseria e
l’incanto, i quartieri, le feste religiose, i fatti di cronaca, gli
sguardi, le donne, i salotti borghesi.
Sono
scatti che documentano una Palermo piegata dagli effetti delle azioni
mafiose sulla società siciliana – il lavoro minorile, la disoccupazione,
il degrado ambientale – ma che trasmettono anche il fuoco della bellezza
e delle tradizioni che arde tra queste strade. E poi c’è la “Cronaca”,
con le immagini che sono diventate icone in tutto il mondo degli anni
bui delle guerre di mafia.
Dal
1974 Letizia Battaglia inizia a fotografare, giorno dopo giorno, i
delitti mafiosi, documentando l’incedere della violenza: nel 1979,
l’esecuzione con una raffica di mitra del magistrato Cesare Terranova e
del maresciallo di pubblica sicurezza Lenin Mancuso; nel 1980,
l’omicidio del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella,
fratello dell’attuale Presidente della Repubblica; l’uccisione di Salvo
Lima, la strage di Capaci e la strage di Via D’Amelio, in cui vengono
uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Con
le sue fotografie, Letizia Battaglia non solo ci mette di fronte
all’orrore della morte ma dà un volto anche al dolore di chi rimane:
sguardi di donne che sono state madri, mogli, figlie, sorelle di uomini
uccisi dalla guerra di mafia, come nell’intenso ritratto di Rosaria
Schifani, vedova di Vito, agente di scorta del Giudice Falcone.
Dopo
le stragi del ’92 Letizia Battaglia decide di smettere di fotografare
altri morti: “Per anni – dice – ho fotografato cadaveri ma mai gli
assassini. Non si conoscevano mai. Se si trattava di un omicidio
normale, il killer veniva scoperto subito, ma nei delitti di mafia mai.Ci
sentivamo umiliati, un popolo umiliato e schiacciato da questa
tragedia”.
Si allontana da Palermo, alla volta di Parigi, in cerca di un po’ di pace.
E’
il periodo delle Rielaborazioni: nel 2004 sceglie i più dolorosi e
significativi fra i suoi scatti di cronaca mafiosa e li trasforma in
altro, sovrapponendo alle immagini della morte, come in un rito di
purificazione, quelle dell’acqua e di un nudo femminile, di una bambina o
di un fiore, perché l’atrocità sia finalmente lasciata sullo sfondo
portando in primo piano il richiamo alla bellezza e alla speranza.
Sono
passati molti anni e la situazione a Palermo non è cambiata: la mafia
esiste ancora. Letizia Battaglia ha quasi ottant’anni e dopo aver
lottato tutta la vita per il rispetto del valore universale di
giustizia, ora è stanca di tutto questo dolore.
Nel
2013 nasce così la serie Gli Invincibili, composizioni di immagini per
omaggiare i suoi miti: tra gli altri, Gabriele Basilico, Pier Paolo
Pasolini, Rosa Parks, Il Crocifisso di Santo Spirito di Michelangelo,
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, James Joyce, Freud, Marguerite
Yourcenar, Che Guevara.
Nella
mostra è racchiusa l’anima poliedrica di Letizia Battaglia fotografa,
editrice, politica, ambientalista, regista, ma soprattutto emblema di
coraggio e lotta per verità, libertà e giustizia.
La
mostra di Letizia Battaglia è il cuore della IV edizione del Festival
Domina Domna, rassegna culturale che vuole essere un contenitore e un
amplificatore della creatività femminile. Dal 21 al 20 marzo 2015 la
kermesse tingerà la città di rosa, in un itinerario tra teatro, musica,
fotografia, pittura, scultura, letteratura e cinema che farà tappa in
palazzi, sale espositive, librerie, cinematografi, caffè, auditorium,
centri socio culturali.
Il
Festival è promosso e organizzato dall’Associazione La Scatola delle
Idee, con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca onlus e
Fondazione Credito Bergamasco, con il patrocinio dell’Assessorato alla
Cultura del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo.
Immagine: Palermo, 1980. Quartiere La Cala La bambina con il pallone
Ass. La Scatole delle Idee
via Roma,41 - 24020 Torre Boldone (BG) Tel.: 349.2632871
Ufficio stampa
Sara Agostinelli - Barbara Mazzoleni tel. 320.8015469 info@babelecomunicazione.it
Inaugurazione 3 marzo 2015 ore 18.30
Palazzo della Ragione
piazza Vecchia Bergamo Alta
Orari di apertura 10.00 – 19.00 da martedì a domenica, chiusa il lunedì.
Ingresso libero
Bergamo
piazza Vecchia
035 399528 FAX 035 236962
LETIZIA BATTAGLIA 1974 - 2015
dal 3/3/2015 al 5/4/2015
mar - dom 10-19
segnala:
amalia di Lanno