Residuale
mostra personale di Giovanni Termini
testo critico di Lorenzo Bruni
21 Marzo / 2 Maggio
ARTCORE via N. De Giosa 48 / Bari
COMUNICATO STAMPA
La galleria ARTCORE presenta la personale di Giovanni Termini dal titolo Residuale, corredata dal testo critico di Lorenzo Bruni.
Come nella mostra PULL, del 2012 presentata da Andrea Bruciati, anche in questa occasione Termini occupa lo spazio in maniera essenziale ed estremamente pulita, come la sua ricerca predilige.
È un progetto che racchiude una serie di lavori inediti e una foto meno recente che si collega in maniera calzante ai concetti centrali di reperto e recupero, due elementi che fanno da perno attorno al quale ruota la più ampia riflessione sull’archeologia. Giovanni Termini attraverso interventi minimali sublima oggetti ritrovati in opere d’arte pur conservandone il loro stato d’essere. È questo il caso della bilancia, gioco per bambini ritrovato dall’artista nel giardino circostante il suo studio, in uno stato di abbandono e quasi di mimetizzazione nel contesto naturale, che proprio come in un pratica di recupero archeologico, l’artista ripristina ed eleva ad opera, rendendolo testimonianza di un passato non troppo lontano che ben richiama una precisa condizione sociale. L’idea di reperto ritorna in quasi tutti i lavori presenti in mostra, sotto forma di oggetti ritrovati o modificati o come tracce di un percorso, quello umano misurato millimetricamente, in cui l’essere è al centro di una riflessione sullo stato attuale, sul suo ruolo all’interno della società, sulla complessa condizione che attraversiamo e sulla posizione che occupiamo in un gioco sociale che per quanto nostro, poco ci appartiene. Secondo Termini niente sembra fatto per restare, ma piuttosto tutto sembra esistere per lasciare una traccia, un ricordo pronto ad essere poi recuperato e ricontestualizzato in un presente colmo di memoria.
L’aspetto estremamente attuale del ciclo di lavori esposti crea un legame intenso tra la storia più contemporanea e lo stato presente delle cose, creando una perfetta lettura della società, dell’indissolubile rapporto con la storia che ritorna ciclica nelle sue ripetitive pratiche. È un progetto carico di senso ma asciutto e secco nelle forme e nelle scelte costruttive, un binomio che l’artista ben conosce e magistralmente mette in pratica creando nello spettatore uno sbilanciamento, una sorta di perdita di equilibrio e stimolando una ricerca ossessiva di risposte alle infinite domande che quelle immagini apparentemente sorde e atemporali sono in grado di suscitare.
21Marzo / 2 Maggio 2015
ARTcore | contemporary art project
via De Giosa 48
70121 Bari - Italy
mob: 0039 347 6574411
web: http://www.artcore.it
mostra personale di Giovanni Termini
testo critico di Lorenzo Bruni
21 Marzo / 2 Maggio
ARTCORE via N. De Giosa 48 / Bari
COMUNICATO STAMPA
La galleria ARTCORE presenta la personale di Giovanni Termini dal titolo Residuale, corredata dal testo critico di Lorenzo Bruni.
Come nella mostra PULL, del 2012 presentata da Andrea Bruciati, anche in questa occasione Termini occupa lo spazio in maniera essenziale ed estremamente pulita, come la sua ricerca predilige.
È un progetto che racchiude una serie di lavori inediti e una foto meno recente che si collega in maniera calzante ai concetti centrali di reperto e recupero, due elementi che fanno da perno attorno al quale ruota la più ampia riflessione sull’archeologia. Giovanni Termini attraverso interventi minimali sublima oggetti ritrovati in opere d’arte pur conservandone il loro stato d’essere. È questo il caso della bilancia, gioco per bambini ritrovato dall’artista nel giardino circostante il suo studio, in uno stato di abbandono e quasi di mimetizzazione nel contesto naturale, che proprio come in un pratica di recupero archeologico, l’artista ripristina ed eleva ad opera, rendendolo testimonianza di un passato non troppo lontano che ben richiama una precisa condizione sociale. L’idea di reperto ritorna in quasi tutti i lavori presenti in mostra, sotto forma di oggetti ritrovati o modificati o come tracce di un percorso, quello umano misurato millimetricamente, in cui l’essere è al centro di una riflessione sullo stato attuale, sul suo ruolo all’interno della società, sulla complessa condizione che attraversiamo e sulla posizione che occupiamo in un gioco sociale che per quanto nostro, poco ci appartiene. Secondo Termini niente sembra fatto per restare, ma piuttosto tutto sembra esistere per lasciare una traccia, un ricordo pronto ad essere poi recuperato e ricontestualizzato in un presente colmo di memoria.
L’aspetto estremamente attuale del ciclo di lavori esposti crea un legame intenso tra la storia più contemporanea e lo stato presente delle cose, creando una perfetta lettura della società, dell’indissolubile rapporto con la storia che ritorna ciclica nelle sue ripetitive pratiche. È un progetto carico di senso ma asciutto e secco nelle forme e nelle scelte costruttive, un binomio che l’artista ben conosce e magistralmente mette in pratica creando nello spettatore uno sbilanciamento, una sorta di perdita di equilibrio e stimolando una ricerca ossessiva di risposte alle infinite domande che quelle immagini apparentemente sorde e atemporali sono in grado di suscitare.
21Marzo / 2 Maggio 2015
ARTcore | contemporary art project
via De Giosa 48
70121 Bari - Italy
mob: 0039 347 6574411
web: http://www.artcore.it
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