mercoledì 1 agosto 2012

Marco Cressotti – Artista di multiforme ingegno


Marco Cressotti – “Artista di multiforme ingegno”

Pub “La strada”
via Carlo Patellani 4, Milano

Il comune denominatore tra i diversi linguaggi utilizzati da Marco Cressotti è da ricercarsi nel fatto che tutte le opere puntano a sollecitarci su contenuti forti della nostra vita, in alcuni casi in modo intimista, in altri con riferimenti più espliciti, talvolta anche a livello storico, come nel caso della serie di “figure leggere” dedicata agli attentati delle Torri gemelle. Un‘arte quindi ad ampio spettro ma che non manca di arrivare al bersaglio, riuscendo a mettere in gioco sia le emozioni che i sentimenti.

Ingresso libero

Orari : il lunedì mattina dalle 11 alle 13, da martedì a giovedì dalle 11 all’una della notte, il venerdì dalle 11 alle 2, il sabato dalle 18 alle 2; la domenica dalle 18 all’una della notte.

Vernissage : giovedì 26 luglio dalle 19 fino a tarda sera

Durata mostra : da giovedì 26 luglio al 5 settembre 2012

Autore : Marco Cressotti

Curatore : Fabrizio Gilardi di Action Art

Organizzazione e ufficio stampa a cura di Action Art

Genere : arte contemporanea.

Email : fabgilgoin@tiscali.it

Web : www.actionart.jimdo.com


Marco Cressotti - artista di multiforme ingegno


Non sono d’accordo con l’affermazione secondo la quale un artista che proceda sviluppando la sua ricerca contemporaneamente su percorsi paralleli, con modalità che differiscono per tecniche, soggetti e linguaggi, denoti in tal modo di essere ancora acerbo, e sono convinto che una smentita la si trovi proprio in Marco Cressotti.
Sul lavoro di questo artista si è già soffermata l’attenzione di alcuni galleristi milanesi che finora hanno però focalizzato il loro interesse su una parte ben precisa dell’opera di Cressotti, quella relativa alle “figure leggere”, una ricerca di tipo spazialista che porta l’originalità della componente a bande di tela e che sconfina talvolta nella figurazione, andando a comporre con queste strisce degli elementi icastici. Pur riconoscendo il notevole interesse e un buon grado di originalità che questo tipo di opere riveste, Action Art ha scelto di presentare una serie di lavori che fornisca al visitatore un ampio spettro delle ricerche artistiche di Marco Cressotti.
Si va da alcuni lavori che presentano un linguaggio di tipo informale burriano ad altri in cui vediamo elementi che paiono uscire dal Nuveau realisme, dall’Arte povera, talvolta dall’Art brut e da altre correnti artistiche del Novecento, utilizzati armonicamente con risultati convincenti, come accade a quegli artisti contemporanei che sanno trasformare in forza l’inevitabilità storica delle pervasive influenze novecentesche.
Non mancano in mostra esempi di “figure leggere” ed è poi presente un dipinto in cui Cressotti, utilizzando un figurativo dallo stile molto attuale, ci lascia una forte impressione di una situazione dal contenuto umano molto potente. Quest’opera puo’ essere esemplificativa di quello che è il comune denominatore che collega i lavori dal linguaggio così eterogeneo presenti nell’esposizione : tutte le opere puntano a sollecitarci su contenuti forti della nostra vita, in alcuni casi in modo intimista, in altri con riferimenti più espliciti, talvolta anche a livello storico, come nel caso della serie di “figure leggere” dedicata agli attentati delle Torri gemelle. Un‘arte quindi ad ampio spettro ma che, a mio parere, non manca di arrivare al bersaglio, riuscendo a mettere in gioco sia le emozioni che i sentimenti.

( Testo di Fabrizio Gilardi )




Marco Cressotti è nato a Milano nel 1974, vive tra Milano e il delta del Po. Dipinge fin dall’adolescenza e ha esposto a Milano presso le gallerie ArteGioia107, Zamenhof e Atelier Cahgall.


Action Art è una realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.

Il pub La Strada, non lontano dall’università Bocconi, è “il furgone con intorno un locale” come lo definiscono i due giovani e pimpanti gestori, Umberto e Paolo, forti di ambizioni, ma di quelle qualitative, come appare evidente da una breve chiacchierata nella quale emergono anche i loro trascorsi di impegno nel settore sociale. Il furgone in questione è un Volkswagen anni 70 splendidamente inserito nell’ambientazione del pub, dal quale vengono servite gustose bevande pur non mancando poco più in là un più classico bancone.

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Amalia Di Lanno