mercoledì 22 agosto 2012

NOTTE BIANCA del Cinema


NOTTE BIANCA DEL CINEMA

25 agosto 2012 – ore 20.00/02.00

Castello Angioino - Palazzo Roberti

Mola di Bari


Una notte dedicata al cinema per una serata fatta di corti, stelle e libri. E’ quello che succederà a Mola di Bari sabato 25 agosto 2012 quando registi, attori e scrittori incontreranno il pubblico nella prima Notte Bianca del Cinema in Puglia, nata da un’idea di Giancarlo Visitilli, direttore del Festival di cinema e letteratura “Del Racconto, il Film”, con la condirezione di Annamaria Minunno e l’organizzazione della Cooperativa sociale “I Bambini di Truffaut” e di Michele Campanella.


Dalle 20 alle 2 di notte, in due contenitori diversi, il Castello Angioino e Palazzo Roberti, si alterneranno autori e artisti che presenteranno cortometraggi, progetti e libri per l’evento conclusivo del Festival “Del Racconto, il Film” che dal 16 giugno, in quattro Comuni diversi (Mola di Bari, Bitritto, Barletta ed una tappa a Putignano) ha accompagnato appassionati di cinema e affezionati lettori in un percorso fatto di emozione, denuncia, solidarietà, condivisione.

Libri e film insieme, quindi, in linea con quella che è l’idea principe della manifestazione, cioè la voglia di regalare diversi punti di vista su argomenti che ci toccano da vicino. Molti gli argomenti che verranno toccati, moltissimi gli spunti di conversazione: dalla malattia, all’Ilva, dai contrasti che convivono nelle grandi città, alle battaglie e ai fallimenti personali, dalle più recenti inchieste alla storia passata, alle idee della cooperativa Ulixes.

Questo è molto altro in una Notte Bianca del Cinema proficua per tutti quelli che vi parteciperanno.


Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco dei due contenitori culturali:

• Valeria Golino e Riccardo Scamarcio che presenteranno “Armandino e il Madre”

• Francesca Inaudi interprete di “Insula” di Eric Alexander

• Anita Kravos e Fabio Baccelliere per il corto “Dove ci porta la corrente”

• Ippolito Chiarello, Maria Pia Autorino e Claudio Salvato protagonisti di “Poppitu” dei registi Roberto De Feo e Vito Palumbo

• Angela Iurilli tra i protagonisti di “Uerra” di Paolo Sassanelli

• Francesco Brollo autore e regista di “Giugliètt’ e Rome’ ”

• Alessio Giannone regista del cortometraggio “Binari”

• Il regista Giacomo Abruzzese per “Fireworks”

• Marco e Ilaria Lecciso attori del corto di Pierluigi Ferrandini “Oro Verde”

• Davide Pepe regista originario del Brindisino, autore del corto “I giardini di luce”

• Ines Pierucci e Gianfranco D’Onghia per il progetto dell’associazione e agenzia letteraria Ampi Margini: “Ognuno ha una storia”

• Torto O.G., al secolo Gaetano Occhiofino, autore per Caratteri Mobili di “Breve storia di una generazione”

• Giuliano Foschini e Marco Mensurati autori per Mondadori di “Lo zingaro e lo scarafaggio”

• Carmine Castoro con il suo libro “Maria de Filippi ti odio” pubblicato da Caratteri Mobili

• Francesco Marocco scrittore Fandango con il romanzo “Mai innamorarsi ad agosto”

• Antonio Loconte, giornalista “di strada”, autore per Adda di “Senza paracadute. Diario tragicomico di un giornalista precario”

• Andrea Laterza e “Il vento che arriva dal mare” per Schena editore.


In entrambe le location sarà allestito un punto vendita della libreria ufficiale del Festival, il “Culture Club Cafè”, per la vendita dei volumi.



“Del Racconto, il Film”, che lega film, libri e sociale attraverso una serie di temi legati al territorio, ai cittadini, alle istituzioni, è diretto da Giancarlo Visitilli, con l’ausilio di Annamaria Minunno, l’organizzazione della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” e di Michele Campanella, e con l’apporto della libreria ufficiale Culture Club Cafè di Mola di Bari.



I CORTI IN PROGRAMMA:


I GIARDINI DI LUCE di Davide Pepe

Short doc sperimentale ispirato alla festa dedicata a San Trifone, patrono di Adelfia, città in provincia di Bari. Attorno all’immagine del patrono, esposta in trionfo tra luminarie scintillanti, per tre giorni il paese festeggia con fuochi artificiali e mongolfiere liberate in cielo, in un tripudio di luci e musiche.


GIUGLIèTT’ E ROME’ di Francesco Brollo

Più di un corto, più di un progetto, la tragedia shakespeariana vissuta nel cuore di Barivecchia. Parole indimenticabili in dialetto barese grazie alla collaborazione di Felice Giovine, presidente dell’Accademia della lingua barese “Alfredo Giovine”. La scelta degli ideatori - il regista Francesco Brollo e il presidente dell’associazione “La DifférAnce” Lorenzo D’Armento - nasce dalla volontà di riabilitare un dialetto, per molti versi ancora disprezzato, nel confronto con uno dei testi teatrali più amati dal pubblico di tutto il mondo.


ARMANDINO E IL MADRE di Valeria Golino

La storia di Armandino, Roberto e Sara nel cuore di Napoli dove tra vicoli stretti, antichi palazzi e qualche abuso edilizio c’è il MADRE, Museo d’Arte contemporanea. Armandino è un vero scugnizzo napoletano, anche se la sua famiglia ha origini Rom. Per lui il Museo è un po’ casa un po’ luna-park, è abituato a scorrazzare in quelle grandi sale fin da quando era piccolissimo. Anche suo fratello maggiore Roberto ha una certa fama tra le ragazze che lavorano al Madre. Tutti lo chiamano lo “zingaro”. Sara, da poco laureata e appassionata di arte contemporanea, si è specializzata in restauro e manutenzione delle opere. Da qualche mese lavora al MADRE. Sara e Roberto si piacciono ma non mancano le incomprensioni. Il piccolo Armandino dirigerà i due innamorati ben sapendo come alimentare l’amore di Sara e Roberto e come riempire il suo portafoglio. Il film è stato prodotto da Viola Prestieri e Riccardo Scamarcio.


POPPITU di Roberto De Feo e Vito Palumbo

Cocumola, Salento, 1968. Due piccoli fratelli, Oronzo e Giulio, trascorrono serenamente la propria fanciullezza. Nei loro giochi irrompe la poesia, quella del poeta salentino Vittorio Bodini. Giulio si lascia contagiare dalle emozioni mentre Oronzo sceglie di scappare e accontentarsi, non senza rimpianti, del suo piccolo paesino.


DOVE CI PORTA LA CORRENTE di Fabio Baccelliere

Anna è una prostituta e Rosario lavora per il protettore di Anna. Lei, un giorno, convince Rosario a portarla via da quel mondo. Le loro vite potranno cambiare solo se entrambi non accetteranno di restare il balia della corrente del fiume. Un corto sull'impossibilità per alcune persone e sulla non volontà di altre di scegliere liberamente il proprio destino, o metaforicamente di non lasciarsi più trasportare dalla corrente del fiume per diventare esse stesse corrente.


INSULA di Eric Alexander

Un’isola in mezzo al lago, una sera d'inverno e la solitudine di un luogo suggestivo buttato in mezzo ai monti. Questa magica atmosfera può trasformarsi in un incubo per una giovane donna diabetica sola, spaesata e con una crisi ipoglicemica che sta per consumarla. INSULA è il racconto di un salvataggio disperato per riaccendere una luce, nella convinzione che forse la patologia più grande per un malato è sentirsi isola.


UERRA di Paolo Sassanelli

L’esordio alla regia di Paolo Sassanelli con una commedia d’epoca interpretata da Dino Abbrescia e Totò Onnis, scritta dall’attore con la sceneggiatrice Antonella Gaeta. Girato interamente in Puglia, tra Noci e Casamassima, è ambientato nell’estate del 1946, nella Bari vecchia. La guerra è finita ma tra i protagonisti Paolo e Luigi, di opposta partigianeria, la pace non è arrivata. Ferito di striscio in Abissinia, Paolo vorrebbe la pensione dal sindacato ma Luigi gli ricorda il suo passato da fascista. La discussione si anima quando Paolo perde l’ennesima partita a scopa, con suo figlio Antonio che assiste in silenzio all’umiliazione del padre. Con i soldi che la madre gli ha dato per il pranzo, decide di comprare un fucile giocattolo e col piccolo esercito di fratellini marcia verso casa per consegnarlo al padre, che così può farsi valere e difendersi. Il corto racconta dunque il profondo amore tra un padre e i suoi figli, sullo sfondo di un’Italia povera e con i segni della guerra.


FIREWORKS di Giacomo Abruzzese

Racconta una storia di distruzione e riscatto sullo fondo di una Taranto dilaniata dall’Ilva. Tra i fuochi d’artificio della notte di Capodanno, un gruppo internazionale di ecologisti farà esplodere la grande industria siderurgica. Nel cast Saleh Bakri, Katia Goulioni ed i due attori tarantini Angelo Losasso e Angelo Cannata.


ORO VERDE di Pierluigi Ferrandini

Siamo a Tricase nel 1935. In primo piano l’apprendistato della tredicenne Bianca Panarese come operaia tabacchina e il suo amore per il fratello Pietro, ucciso durante le proteste del 15 maggio contro il trasferimento del consorzio A.C.A.I.T. Oggi Bianca Panarese ha 88 anni. Questa storia è liberamente ispirata ai suoi racconti.


OGNUNO HA UNA STORIA a cura di Ampi Margini

Un video di interviste e volti, a dimostrazione dell’importanza della narrazione orale che regala potenza alle “storie dal basso” e ne amplifica il valore. Storie di persone comuni che fanno la differenza, storie molto diverse tra loro, vissute da chi le racconta o da qualcuno a loro molto vicino. “Voci che raccontano” come recita il sottotitolo di questo progetto che gode delle musiche originali di sm(ART) Sequences.


BINARI di Alessio Giannone

La storia dell’editore che documentò i «Tempi nuovi» del dopoguerra. La memoria viaggia lungo i Binari, che diventano metafora di un Mezzogiorno che cresce grazie alle gesta e al pensiero di un uomo, un uomo per cui la cultura era alla base del cambiamento. La vita di Vito Laterza, imprenditore illuminato che ha scritto una parte importante della storia del Sud e della città di Bari. Il cortometraggio è ambientato in un treno perché per tanti anni il protagonista ha viaggiato tra Roma e Bari. Binari è un viaggio onirico, è un pensiero non localizzato.


I LIBRI IN PROGRAMMA:


MAI INNAMORARSI AD AGOSTO di Francesco Marocco (Fandango)

Matteo Bum Bum Marano ha trentadue anni, una laurea in Architettura, un passato da promessa del calcio, una storia d’amore che sta lasciando appassire, e un’esperienza pluriennale da cacciatore di borse di studio, culminata con un contratto da precario al Ministero dell’Ambiente. L’ingegner Boccasini, pezzo grosso del Ministero dal discutibile codice etico, ha già pronto per Matteo un contratto a tempo indeterminato, ma Bum Bum Marano deve scendere in campo nella squadra del Ministero dell’Ambiente. La speranza di un cambiamento, dunque, come quello che promette l’arrivo della giovane giornalista Claudia Santin. Ma come andrà a finire? Un romanzo sulla tentazione di vendersi e sul coraggio dell’onestà.


BREVE STORIA DI UNA GENERAZIONE di Torto O.G. (Caratteri Mobili)

Nato da un grido di rivolta contro l’ingiustizia sociale di un Paese allo sbando, “Breve storia di una generazione” raccoglie i pensieri espliciti di un rapper, brevi storie che parlano di esistenze incerte, culture di strada e performance hip hop.

Le storie sono accompagnate da ritratti d’arte metropolitana, carpiti dalle strade di Berlino e fissati in foto prima che la pioggia e il tempo cancellino quei segni, insieme ai nostri sogni, per sempre.


MARIA DE FILIPPI TI ODIO di Carmine Castoro (Caratteri Mobili)

Il Dolore, la Fama, il Talento, l’Amore, l’Amicizia, sono alcuni dei valori su cui Maria De Filippi ha fondato il successo di trasmissioni come C’è Posta per te, Amici, Uomini e Donne, Italia’s Got Talent. Ma su quale principio di “realtà” si fondano? A quale modello di individuo parlano? Quali effetti provocano su un pubblico anagraficamente sempre più trasversale? Una critica al vetriolo sulle logiche di retrovia, i meccanismi di falsificazione, i linguaggi di massa, il grande inganno dell’intrattenimento “facile” che hanno trasformato i suoi format in centri di raccolta e smistamento delle nostre identità, sempre più bisognose degli scintillii della televisione per consistere e sopravvivere di fronte all’anonimato dilagante.


SENZA PARACADUTE di Antonio Loconte (Adda)

Il libro di Loconte trascina il lettore nelle giornate tipo del giornalista di strada, quello che deve sbrigarsela da solo sempre e comunque. Una scrittura ironica, incisiva, per raccontare una generazione allo sbando, sull’orlo di una crisi di nervi e di ideali e con un futuro sicuramente incerto e poco chiaro. Si ride, si piange, ma soprattutto si riflette. Non è un romanzo e non è una pura autobiografia perché tutti quelli che hanno un sogno – infranto – possono ritrovarsi. “Senza Paracadute” è soprattutto la voglia di riscatto, il tentativo di mettere insieme i precari colpiti dal virus della pigrizia e raccontare agli altri lo spaccato di un mondo affascinante, che con le nuove logiche di “mercato” tanto affascinante non lo è più. La prefazione è affidata ad Antonio Caprarica.


LO ZINGARO E LO SCARAFAGGIO di Giuliano Foschini e Marco Mensurati (Mondadori)

Criminali feroci, calciatori corrotti, magazzinieri ricattatori, tabaccai, ristoratori, imprenditori pronti a tutto per una giocata vincente. E poi, milioni di tifosi: ingenui, ostinati, persino complici. Ma soprattutto una marea di soldi che si muove veloce su internet o nascosta nei trolley dei voli intercontinentali. Un oceano di denaro che si gonfia e si sgonfia nel giro di pochi secondi, che travolge esistenze, illusioni e sogni senza lasciare il tempo di capire cosa stia accadendo. Facendo leva sulla debolezza del sistema, sulle pene ridotte in caso di arresto e sull'indisponibilità di attori e spettatori ad accettare che il giocattolo si sia rotto, mafie locali e internazionali stanno spolpando il cadavere di quello che era lo sport più bello del mondo: il calcio. “Lo zingaro e lo scarafaggio” non è una cronaca dettagliata dell'ultimo scandalo del calcioscommesse. E’ un viaggio all'interno del sistema, il ritratto fedele dei personaggi che stanno divorando la quarta azienda del Paese.


IL VENTO CHE ARRIVA DAL MARE di Andrea Laterza (Schena)

"Questo libro non sarà un amarcord, almeno non solo. Vuole ripercorrere una tappa della mia vita di adolescente e di giovane all'interno di una comunità del Sud d'Italia, per ricordare com'ero, com'eravamo noi che abbiamo vissuto gli anni importanti e cruciali che stanno tra la metà degli anni Sessanta e la fine degli anni Ottanta. Ma anche per capire se la vita ci ha cambiato prima che noi la cambiassimo, semmai ci abbiamo provato. Per sapere se il vento che arriva dal mare – quel vento che spazza le nubi, che rinnova l'aria, che ci fa vivere e respirare liberi – continuerà a soffiare."


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Amalia Di Lanno