martedì 12 giugno 2012

QUADRIFOBIE MUSICALI - Vittoriana Rutigliano


QUADRIFOBIE MUSICALI - Personale di Vittoriana Rutigliano
a cura di Sabrina Delliturri

MERCOLEDì 13 GIUGNO
ore 20:00 @ Al Visconti

“Vittoriana Rutigliano, il colore della musica”


Fra le poche artiste visive a muoversi tra pop-art, neo-dada e astrazione decorativa, Vittoriana Rutigliano non manca di inserire nella sua arte l’ altra sua grande passione, la Musica.

Il Dadaismo aveva già dato legittimità alla fusione dei sensi e dei generi, e ancor meglio Kandinsky e poi Stravinsky avevano approfondito, chi da una parte e chi dall’ altra, quel mondo di reciproche associazioni che già foneticamente li univa, più dello stesso Paese di provenienza.

Come non pensare inoltre alla pioniera del genere, a Sonia Delaunay, che seppe sedurre e influenzare con le sue “trame” pittoriche, lavorava infatti per la già fiorente industria dei tessuti e della Moda, l’ immaginario del XX sec.?
Per concludere infine con il grande Giuseppe Chiari scomparso solo da pochi anni.
Il solo italiano a pieno titolo inserito nel movimento europeo Fluxus.

Rutigliano si fa interprete, è il caso di dirlo visto che é anche un’ eccellente pianista, di quanto l’ ha preceduta, ma in modo rinnovato e libero, senza inibizioni.
Quanto ho potuto vedere nei lavori di Vittoriana mi é bastato a sentire la sua anima, il suo spirito ribelle, concettuale e un poco folle al tempo stesso, quella voglia di comunicare umanità e così affamata di cambiamento, tipico di ogni avanguardia.

Basta osservare la serie Sciences o quella denominata Quadrigrafia, dove disegno, musica e collage foto-grafico si fondono in un “divertimento” cromatico nel segno della vertigine, e sembra riapparire quel mito della velocità, onorato dai Futuristi, in una nuova pervasità globale, ubiqua, più spirituale e divertente.

Il nome di un grande musicista, un estratto da celebri pentagrammi o di sua creazione, compongono un omaggio alla Tradizione, rivisitata però con ironia e leggera sfrontatezza, con l’ allegria del Gioco, tra note colorate e di colore.
Nella grafica e nei collage in particolare ecco manifestarsi la sua vera natura, incapace di scegliere tra immagine e suono, perché semplicemente innamorata di entrambi.

Espressione questi lavori di una sensibilità moderna e contemporanea, fatta per interessare e incuriosire gli altri. Tra l' altro, perfetti per un' edizione incisoria o una stampa digitale e per essere "suonati" nel corso di una mostra.

E lei, Vittoriana Rutigliano, perché non potrebbe "pretenderne" l' eredità, portando avanti questa visione dell’ arte, fatta al contempo di poesia e forza iconoclasta, aggiungendovi quella componente di femminile sensualità che le è propria, il tutto nel segno della Bellezza?

Guido Corazziari






‘Invocherò gli sparsi frammenti della mia anima’ - Petrarca – Il Secretum.

Mettere insieme elementi catalogabili in diverse discipline significa mettere in evidenza che la vita, così come l’arte, si compone di frammenti.
Lo scandaglio mescolato accompagna la produzione QUADRIFOBIE MUSICALI di Vittoriana Rutigliano diventando specchio inequivocabile della sua straordinaria adattabilità versatile: pezzo di carta di giornale ritagliato con rigore e geometria, simbolo di una multinazionale, pagina di spartito di Mozart diventano strumento che s’interseca, crea un nuovo messaggio mantenendo una forte identità con fine di fare di ogni opera un altare pagano ricco di echi. L’artista crea un ponte tra ambiente commerciale circostante e opera inglobando una sensibilità propria e biografica.
Ritagliare la vita reale assume il valore simbolico secondo il quale l’opera non si genera più dal suo interno, bensì inizia a comporsi di storie dell’ogni giorno. Prelievi del reale diretti da una regia maniacale capace di catturare attraverso una ricerca ossessiva sia il rumore della frattura del messaggio che la cadenza e la ritmicità del trascorrere del tempo.
La tecnica della Rutigliano può intendersi come lo sfogo di una malattia infantile, che contrasti e che combatta le classiche forme pittoriche e scultoree; ma la strutturale grammatica delle composizioni lascia intendere che non si tratti di una pratica occasionale, ma altresì di uno studio sistematico.
Dalle opere di matrice pseudo-futirista giunge un impatto dedito ad annientare i principi aristotelici di spazio e tempo, risultato ottenibile per mezzo dell’annientazione della superficie sulla quale si sovrappone la fonè cartacea incarnata dagli spartiti, insieme con parole e suoni sui fogli della letteratura stampata.

Quadrifobie musicali di Vittoriana Rutigliano è ricca di contingenti riferimenti dadaistici, e nello specifico palesi richiami all’opera Marquis de Sade di Erwin Blumenfeld (1921) le cui analogie contenutistiche e, quindi, interpretative concedono un netto taglio cronologico al secolo che intercorre tra i due artisti.

Sabrina Delliturri


La mostra sarà visitabile dal 13 al 25 giugno.

per info:
Sabrina Delliturri
3293946289
salivi2006@hotmail.it

http://www.facebook.com/AlVisconti

Segnala:
Amalia Di Lanno